ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 16 gennaio 2021

La terra si spaccò sotto i loro piedi

Combatti col potere di Dio

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La situazione dell’umanità e della Chiesa sembra disperata. Il governo-ombra globalista ha lanciato a livello mondiale una pseudovaccinazione di massa con lo spudorato appoggio del suo complice vaticano: un individuo letteralmente senza pudore che spara corbellerie palesemente contrarie alla verità, istigando così miliardi di persone a farsi iniettare (cosa che non risulta abbia fatto egli stesso) un prodotto contenente non un vaccino, bensì un agente patogeno che fa ammalare chi è sano e non protegge affatto la vita altrui. 


In molti casi le reazioni avverse si stanno dimostrando gravissime già nell’immediato (morte, paresi, spasmi, convulsioni, shock anafilattico), ma non si parla affatto di quelle che un modificatore genetico, qual è appunto questo ritrovato, può causare nel lungo periodo (cancro, sterilità, malattie autoimmuni…). Per riceverlo, non per nulla, bisogna firmare a favore della casa farmaceutica una liberatoria che la scarica di ogni responsabilità penale rispetto ai probabili danni. Il cumulo di questi dati induce a pensare che, dietro la frenetica campagna, si nasconda una deliberata volontà di nuocere a livello planetario.

Accettare il “vaccino”, quindi, non è solo moralmente illecito per via dell’utilizzo di feti umani abortiti nella sua preparazione, ma è anche del tutto irrazionale: a fronte di elevatissimi rischi prevedibili, i benefici sono praticamente nulli, se non per il profitto dei produttori. Nemmeno a chi ha già contratto il Covid-19 e ne è poi guarito è garantita l’immunizzazione, visto che in diversi Paesi (Regno Unito, Danimarca, Sudafrica, da cui si sono diffuse in tanti altri) stanno circolando varianti del virus che non derivano da esso a livello filogenetico – e quindi non possono essere di origine naturale. Di conseguenza, le persone non sono coperte dagli anticorpi sviluppati e tantomeno da un “vaccino” elaborato su un ceppo distinto. Secondo una circolare ministeriale diffusa in Italia, pare che le varianti posseggano una maggiore carica virale e siano più contagiose, ma non causino malattie più gravi; questo è un ottimo pretesto per il mantenimento e rafforzamento delle “misure preventive” o – per meglio dire – delle imposizioni dittatoriali che quasi tutti i governi del mondo, come un sol uomo, hanno adottato con una sincronia quantomeno sospetta e, in ogni caso, con effetti rovinosi sulla vita e sull’economia dei popoli.

In una congiuntura del genere, è facile lasciarsi sopraffare da un sentimento di impotenza: sul piano puramente umano, l’impressione è che il Moloch del globalismo abbia ormai il controllo totale del pianeta, tanto da poter ribaltare impunemente il risultato di un’elezione stravinta da chi si era messo di traverso alla sua avanzata. L’unica via d’uscita è allora la caparbia insistenza nell’invocare Colui che ha tutto nelle mani e dirige la storia con onnipotente governo e mirabile provvidenza, volgendo in bene persino i mali peggiori e piegando al Suo piano finanche le strategie del nemico. Exsurge, Christe, adiuva nos, et libera nos propter nomen tuum (Sorgi, o Cristo, aiutaci e liberaci a motivo del tuo nome): è per riguardo per se stesso che deve intervenire a salvezza dei Suoi fedeli che a Lui si affidano contando sul Suo potere assoluto. È il momento di ravvivare con energia la fede nella Sua signoria universale, così da poter dare ali alla preghiera: Tu dominaris omnium: in manu tua virtus et potentia: in manu tua magnitudo, et imperium omnium (Tu domini su tutte le cose; nella tua mano sono forza e potenza, nella tua mano la grandezza e l’autorità su tutti; 1 Cr 29, 12).

Animiamoci con queste parole ispirate, senza però dimenticare che l’esaudimento sarà impossibile se la preghiera è disgiunta da un assiduo sforzo di santificazione personale: il nostro grido di figli farà irresistibilmente breccia nel cuore di Dio solo se sarà sgorgato da un cuore davvero purificato, colmo di carità per il prossimo e pronto a una perenne immolazione nell’adempimento dei compiti che l’ordinaria esistenza gli pone davanti. Chi accede all’intimità divina può pretendere dal Padre celeste, con grande audacia, di poter disporre della Sua potenza: Da imperium tuum puero tuo (Da’ il tuo potere al tuo servo; Sal 85, 16). Il figlio del Re viene allora associato all’esercizio del governo universale e, sicuro di essere accolto con le proprie richieste, è in grado di intervenire ovunque nel mondo, in ogni ambito e per ogni genere di necessità: Dominus exaudiet me cum clamavero ad eum (Il Signore mi esaudirà quando griderò a lui; Sal 4, 4). È il Padre, stesso, d’altronde, ad alimentare tale certezza, quasi facendo eco alle filiali espressioni di fiducia: Clamabit ad me, et ego exaudiam eum (Griderà a me e io lo esaudirò; Sal 90, 15).

Chi mai potrà batterci, se usiamo saggiamente di questa inaudita prerogativa? Che cosa potrà mai gettarci nello sconforto, se in ogni istante possiamo ricorrere a un’istanza onnipotente? Quando mai rimarremo prostrati nell’anima, se ricordiamo sempre che in essa, mediante la grazia, vive e regna Gesù Cristo? Colui che così è acclamato nella liturgia: In excelso throno vidi sedere virum, quem adorat multitudo Angelorum, psallentes in unum: Ecce, cuius imperii nomen est in aeternum (Su un trono altissimo vidi seduto un uomo adorato dalla moltitudine degli Angeli, che cantano unanimi: Ecco Colui il nome del cui impero dura in eterno). Anche solo pensare di potersi opporre al Suo dominio è pura follia: la follia lucida di persone capaci di applicare con successo le proprie facoltà al fine da loro deliberato, ma pur sempre follia – e ben più grave dei peggiori disturbi psichiatrici. Quegli individui, che siano attivi nei vari Stati o nella Chiesa, non hanno presente che l’inevitabile esito delle loro scelte, in mancanza di conversione, è la dannazione eterna, ma non sono nemmeno consapevoli del fatto che Dio può punirli già in questa vita.

Dirupta est terra sub pedibus eorum: et aperiens os suum, devorabit illos cum tabernaculis suis et universa substantia eorum (La terra si spaccò sotto i loro piedi e, aprendo la bocca, li divorò con le loro tende e l’intero loro patrimonio; Nm 16, 31-21). Gli esempi della storia sacra ci istruiscono con estrema puntualità: le ribellioni al Creatore, in un modo o nell’altro, si pagano sempre; chi attenta ai Suoi imprescrittibili diritti sconta la sua protervia nella propria persona. Al Signore basta uno schiocco di dita per spalancare una voragine – che so? – sotto la residenza di Santa Marta (magari quando sono assenti gli innocenti) o per ingoiare nel sottosuolo gli esponenti del deep State, di qualunque nazionalità essi siano. Una sorte spaventosa attende i nemici impenitenti del Popolo santo: Facti sunt ut stercus terrae (Furono ridotti come il letame; Sal 82, 11). Non scandalizziamoci del fatto che simili espressioni si trovino nella Sacra Scrittura e siano impiegate dalla Chiesa nella preghiera pubblica: sono avvertimenti salutari, per chi sa intenderli. Quei criminali, che portino l’abito secolare o quello ecclesiastico, meritano anche di peggio, se non cambiano strada.

Dobbiamo dunque imparare, quali figli prediletti, a combattere con il potere stesso di Dio, nostro Padre. Tu es Filius meus dilectus, in te complacui (Tu sei il mio figlio amato; in te ho posto la mia compiacenza; Mc 1, 11): se il Signore potrà dire lo stesso di ognuno di noi, saremo invincibili e le nostre preghiere otterranno effetti impensabili, ben al di là delle migliori aspettative. L’intimità con Lui dona altresì la capacità di guardare la realtà in modo diverso, da un punto di osservazione ben più elevato. La situazione odierna presenta così, al di là di terribili minacce inedite, il vantaggio di poter ormai identificare i nemici: il totalitarismo tecnocratico ha gettato la maschera della democrazia e sta mostrando il suo vero volto, le sue strategie e i suoi operatori, ma pure l’intrinseca debolezza. Oscurare siti e sospendere reti sociali non è certo un segno di forza né di sicurezza di aver vinto. È certamente un’immensa organizzazione criminale diffusa capillarmente ovunque, dalla politica alla magistratura, dalla finanza all’imprenditoria, dall’esercito alle forze dell’ordine, dall’informazione alla cultura, dalla sanità all’alto clero… ma hanno scelto la parte sbagliata. Noi stiamo dalla parte giusta – e siamo molti di più. 

Ulteriore approfondimento sul vaccino:

Il vaccino e i moderni sofisti

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