Vivere senza menzogna è il titolo di un celebre appello di Aleksander Solgenitsin, apparso nel 1973, all’indomani del suo arresto da parte del KGB. Il dissidente russo denunciava in quello scritto l’Arcipelago Gulag, fondato sul crimine e sulla menzogna, esortando a combatterlo con l’arma invincibile della verità. La verità vince sempre quando riesce ad esprimersi apertamente. La menzogna prevale solo se riesce a soffocare la verità e per farlo ha bisogno della manipolazione delle menti e delle coscienze.
Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
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sabato 8 marzo 2014
Vivere senza menzogna
Vivere senza menzogna è il titolo di un celebre appello di Aleksander Solgenitsin, apparso nel 1973, all’indomani del suo arresto da parte del KGB. Il dissidente russo denunciava in quello scritto l’Arcipelago Gulag, fondato sul crimine e sulla menzogna, esortando a combatterlo con l’arma invincibile della verità. La verità vince sempre quando riesce ad esprimersi apertamente. La menzogna prevale solo se riesce a soffocare la verità e per farlo ha bisogno della manipolazione delle menti e delle coscienze.
LE TEMPESTE SI AVVICINANO?
FRANCESCO CHIAMA BENEDETTO ACCANTO A SE’. LE TEMPESTE SI AVVICINANO
Nell’intervista a papa Bergoglio, pubblicata ieri da Ferruccio De Bortoli sul “Corriere della sera”, ci sono notizie sorprendenti su quello che sta accadendo nella Chiesa e sul bivio davanti al quale si trova questo pontificato. Che si annuncia drammatico.
I DUE PAPI
Anzitutto constatiamo che addirittura papa Francesco scende in campo sulla questione relativa a Benedetto XVI e al suo “papato emerito” e questo fatto, da solo, zittisce i tanti pierini clericali i quali sostenevano, nelle scorse settimane, che i nostri articoli ponevano una questione inesistente e perfino dannosa.
I DUE PAPI
Anzitutto constatiamo che addirittura papa Francesco scende in campo sulla questione relativa a Benedetto XVI e al suo “papato emerito” e questo fatto, da solo, zittisce i tanti pierini clericali i quali sostenevano, nelle scorse settimane, che i nostri articoli ponevano una questione inesistente e perfino dannosa.
FRANCESCO I & LA TRIBALIZZAZIONE DELLA CHIESA
La “Chiesa” secondo i modernisti
Vari pensatori progressisti[1] e modernisti (ad esempio Ernesto Buonaiuti) hanno cercato di presentare una Chiesa “cristiana” primitiva collegiale o democratica, rivoluzionaria, sovversiva, anarchica, ostile a qualsiasi potere politico, la quale sarebbe stata snaturata dalla Chiesa romana, petrina, papale e costantiniana, essenzialmente gerarchica, anzi monarchica. Tale snaturamento sarebbe stato il frutto della filosofia greca e del diritto romano.
In realtà chi per primo cercò di dipingere Gesù come un rivoluzionario fu il Sinedrio, ma Ponzio Pilato dopo aver interrogato Gesù non diede retta a questa calunnia (Gv., XIX, 11; Lc., XIII, 1; Rom., XIII, 1). A partire dal Nuovo Testamento si evince chiaramente che i farisei, i sadducei e gli scribi, ossia il giudaismo talmudico, mirarono a mostrare i cristiani come sovversivi e rivoltosi per farli condannare da Roma ma Roma solo con Nerone, per l’influsso nefasto della sua seconda moglie Poppea che era una giudaizzante, iniziò nel 64 la persecuzione dei cristiani[2].
Iphone church
QUARESIMA : UNA CHIESA NEGOZIABILE DAI «PRODIGI» CONCILIARI (Bergoglio sbarca su iPhone)
Messaggio
video informale di Bergoglio riguardo l’Unità dei cristiani,
registrato con un iPhone per un convegno di evangelici pentecostali
di lingua inglese che si è svolto negli USA. Il video è stato
registrato a Santa Marta, in Vaticano dal vescovo pentecostale Tony
Palmer, amico di Bergoglio. Un modo decisamente inedito di
comunicazione per un
papa. http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=TsEJVP_eDAE
Uno
dei segni dati da Gesù per la fine dei tempi è quello dei prodigi,
i falsi miracoli dei falsi cristi e falsi profeti. “Allora
se qualcuno vi dirà: «Ecco qui il Cristo! Eccolo là!», non
credetegli. Infatti, sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, i quali
vi daranno a vedere segni e prodigi per sedurre, se possibile, gli
stessi eletti. Voi, perciò, state in guardia! Vi ho predetto ogni
cosa”. (Mc 13, 21-23)
Salta o non salta?
Viviana Mazza per il Corriere della Sera
La visita storica di papa Francesco in Terra Santa, prevista dal 24 al 26 maggio, ha incontrato un'inaspettata difficoltà: uno sciopero dei diplomatici israeliani. Da martedì scorso, infatti, i funzionari del ministero degli Esteri non assicurano più la loro assistenza in caso di rappresentanze straniere in arrivo, né di visite in Israele o fuori, né rilasciano più visti o altri servizi.
copertina IL MIO PAPA rivista mondadori su bergoglioDigiuno?
MARIO MONTI E LA MOGLIE ELSA CON PAPA BERGOGLIO E BERTONE jpeg |
Francesco De Dominicis per "Libero"
Ci sono anche gli stipendi degli alti manager fra i vari capitoli affrontati nei lavori preparatori per la riforma della banca del Papa. Il dossier per ora è fermo ai box, visto che Papa Francesco vorrebbe sfilarlo ai cardinali e procedere in autonomia.
Fenomenpastorologia da Novella 2000
Sono combattuto: fare la “grana” sul Papa (mi) fa schifo? Me lo domando da giorni, da quando in tutte le edicole e per una tiratura di mezzo milione di copie è uscito l’ultimo, pregevolissimo prodottino Mondadori dal titolo Il mio Papa, un settimanale patinato che intende raccontare, in una sorta di fenomenologia da Novella 2000, vita, opere, miracoli, vecchi fidanzamenti, nuove passioni, di questo stravagante ed eclettico Bergoglio. Nella catena di comando Mondadori non dev’essere sfuggito un dato assolutamente concreto e che ci riporta allo sprofondo economico di una città comeRoma, a un default sostanzialmente accertato al quale l’iniezione statale, nell’ordine di 570 milionigenerosamente versati, potrebbe sortire l’effetto di un brodino senza sapore.
Ecumenismo dell'ateismo
I tedeschi perdono la fede in Dio
di Matthias Kamann
in “www.welt.de” del 6 marzo 2014
(traduzione: www.finesettimana.org)
O totalmente o per niente. La gente, o crede fortemente in Dio e
partecipa alla vita della Chiesa – oppure è completamente irreligiosa. La
crescente polarizzazione e insieme la diminuzione di una mentalità media di
pigri “cristiani solo a Natale” è il risultato principale del nuovo
“Rilevamento sull'appartenenza alla
Chiesa” che è stato condotto dalla Chiesa evangelica tedesca (Evangelische
Kirche in Deutschland, EKD) e che è stato presentato giovedì.
venerdì 7 marzo 2014
Dopo le aurore boreali...
Le “aspettative eccessive” degli americani
su valori e matrimonio alla prova di Francesco
Il rapporto Kasper ai cardinali riuniti nel concistoro del febbraio 2014 è destinato ad avere vasta
diffusione negli Stati Uniti, e un impatto che va a sommarsi alla magnitudo del Francis effect nel
paese delle “guerre culturali” che hanno caratterizzato il dibattito religioso e morale degli ultimi 40 anni. Il cardinale Kasper ha compiuto importanti tour accademici in America: le università cattoliche più importanti (Notre Dame la primavera scorsa, Fordham il prossimo maggio) gli hanno dedicato convegni e giornate di studio (e la casa editrice Paulist Press, che sta per annunciare la pubblicazione delle opere complete di Kasper in inglese, in questi giorni sta traducendo il rapporto ai cardinali per il pubblico anglofono).
Il rapporto Kasper ai cardinali riuniti nel concistoro del febbraio 2014 è destinato ad avere vasta
diffusione negli Stati Uniti, e un impatto che va a sommarsi alla magnitudo del Francis effect nel
paese delle “guerre culturali” che hanno caratterizzato il dibattito religioso e morale degli ultimi 40 anni. Il cardinale Kasper ha compiuto importanti tour accademici in America: le università cattoliche più importanti (Notre Dame la primavera scorsa, Fordham il prossimo maggio) gli hanno dedicato convegni e giornate di studio (e la casa editrice Paulist Press, che sta per annunciare la pubblicazione delle opere complete di Kasper in inglese, in questi giorni sta traducendo il rapporto ai cardinali per il pubblico anglofono).
Liquida Chiesa in liquido stato
(seconda parte)
di Giorgio Mariano
«Io
nel marzo scorso non avevo alcun progetto di cambiamento della Chiesa. Non mi
aspettavo questo trasferimento di diocesi, diciamo così». Così il papa nell’ultima
intervista rilasciata al Corriere della sera. Francesco ribadisce ancora di non
ritenersi “papa” ma un vescovo come gli altri. Per lui l’elezione al soglio
pontificio sarebbe un semplice “trasferimento di diocesi”.
Certo che... no! Certo che sì... che gglie ffrèga?
Bendetto XVI 30 Marzo 2006
Per quanto riguarda la Chiesa cattolica, l’interesse principale dei suoi interventi nella vita pubblica si centra sulla protezione e sulla promozione della dignità della persona e per questo presta particolare attenzione ai principi che non sono negoziabili. Tra questi, oggi emergono chiaramente i seguenti: - protezione della vita in tutte le sue fasi, dal primo momento del suo concepimento fino alla morte naturale; - riconoscimento e promozione della struttura naturale della famiglia, come unione tra un uomo e una donna fondata sul matrimonio, e la sua difesa di fronte ai tentativi di far sì che sia giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che in realtà la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo ruolo sociale insostituibile; - la protezione del diritto dei genitori ad educare i loro figli.
Contro Kasper
Il teologo di Wojtyla stronca radicalmente il rapporto segreto Kasper su uomo e matrimonio reso noto dal Foglio
Talvolta negare la misericordia è l’unico modo di difenderla dalle sue adulterazioni. Il cardinale Kasper lo afferma con grande chiarezza nel suo libro Misericordia: “Un ulteriore grave
fraintendimento della misericordia è quello che induce a disattendere, in nome della misericordia, il comandamento divino della giustizia (…). Non possiamo consigliare, per una falsa misericordia, di abortire” (p. 221). Una misericordia ingiusta, non è misericordia. Non si può attentare alla dignità umana nel nome della misericordia.
Sorprendenti per chi?
Sorprendenti parole...
Non possiamo non tornarci sopra. Lo schiaffo fa male e fanno molto male soprattutto le conseguenze che sembrano prospettarsi. Ricordo, come abbiamo già appreso che a seguito della visita ad limina dei Vescovi della Repubblica Ceca, Mons. Jan Graubner, di Olomouc, ha riferito alla sezione ceca della Radio Vaticana che il Papa gli ha detto:
[Jan Graubner:] Quando stavamo discutendo di coloro che amano l'antica liturgia e desiderano tornare ad essa, era evidente che il Papa parlava con grande affetto, l'attenzione e sensibilità per tutti per non fare del male a nessuno. Tuttavia, ha fatto una dichiarazione molto forte quando ha detto che capisce quando la vecchia generazione torna a ciò che ha vissuto, ma che non riesce a capire le generazioni più giovani che desiderano tornarvi.
[Jan Graubner:] Quando stavamo discutendo di coloro che amano l'antica liturgia e desiderano tornare ad essa, era evidente che il Papa parlava con grande affetto, l'attenzione e sensibilità per tutti per non fare del male a nessuno. Tuttavia, ha fatto una dichiarazione molto forte quando ha detto che capisce quando la vecchia generazione torna a ciò che ha vissuto, ma che non riesce a capire le generazioni più giovani che desiderano tornarvi.
Il gioco delle parti
Kasper parla a nome del Papa
Il Vangelo della famiglia, la relazione con cui il cardinale Walter Kasper ha aperto il concistoro
straordinario del 20 febbraio, rappresenta uno dei contributi di avvicinamento al prossimo Sinodo
dei vescovi dedicato ai temi del matrimonio e della famiglia. Come è noto, Papa Francesco ha
previsto un cammino articolato per giungere a una matura deliberazione su questioni che sono da
tempo al centro di un vivace dibattito nell’opinione pubblica, non solo cattolica. In primo luogo ha fatto inviare alle chiese locali di tutto il mondo un questionario in modo da poter raccogliere le valutazioni del mondo cattolico.
Il Vangelo della famiglia, la relazione con cui il cardinale Walter Kasper ha aperto il concistoro
straordinario del 20 febbraio, rappresenta uno dei contributi di avvicinamento al prossimo Sinodo
dei vescovi dedicato ai temi del matrimonio e della famiglia. Come è noto, Papa Francesco ha
previsto un cammino articolato per giungere a una matura deliberazione su questioni che sono da
tempo al centro di un vivace dibattito nell’opinione pubblica, non solo cattolica. In primo luogo ha fatto inviare alle chiese locali di tutto il mondo un questionario in modo da poter raccogliere le valutazioni del mondo cattolico.
Percezioni
Il ‘Corriere della Sera’ del 5 marzo 2014 pubblica solennemente (apertura, pagina 2, pagina 3) l’intervista del direttore Ferruccio de Bortoli a papa Francesco. Già in titoli, sottotitoli, strilli vari il ‘CdS’ sottolinea il ritorno alla ‘vita attiva’ di Benedetto XVI e suggerisce con mirata astuzia (occhio all’Italia) tre temi in particolare al lettore: il ‘no’ all’espressione ‘Valori non negoziabili’ e, sintetizzando, “Grande attenzione anche ai divorziati” e “Sulle unioni civili valutare i casi”.
Incominciò con l’amplissimo colloquio, tutto gesuitico, con padre Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà cattolica’. Seguì la conversazione con Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica (riferita in modo creativo, più o meno veritiero). Poi venne l’intervista, ampia anch’essa, al vaticanista Andrea Tornielli per ‘La Stampa’. E oggi, 5 marzo, ecco – con l’intervista fatta dal direttore Ferruccio de Bortoli - l’approdo al ‘Corriere della Sera’. Un ulteriore passo avanti nella strategia comunicativa di papa Francesco, ma anche nell’immagine che dello stesso Papa viene proposta ai lettori attraverso titoli, sottotitoli, occhielli, strilli, box vari.
giovedì 6 marzo 2014
Laici non adulteri nè adulterati
I giorni di Cassandra e Noè
Ha fatto discutere un’intervita rilasciata a “Tempi” da Antonio Socci, nella quale il giornalista cattolico, prendendo atto della drammatica situazione del clero odierno, celebra di fatto le iniziative di laici cattolici sinceri che intendono servire e salvare la Chiesa e il futuro dei nostri figli senza aspettare consensi e appoggi dal Vaticano e dalle gerarchie, consensi e appoggi che tanto non arrivano mai.
In un articolo su Radio Spada, Massimo Micaletti ha risposto in maniera articolata e sottile, dichiarando da un lato che si capisce bene l’esigenza dei laici odierni visto il comportamento generale del clero, ma denunciando al contempo il rischio concreto della formazione di “sette laiche” incontrollate, rischio tante volte condannato dai papi nel corso dei secoli.
Lo zeitgeist è una boiata
“L’idea che la dottrina possa essere separata dalla prassi pastorale della chiesa è diventata
prevalente in molti ambienti, ma questa idea non corrisponde né è mai corrisposta a ciò che è la
fede cattolica”. Dal Sant’Uffizio, il cardinale prefetto Gerhard Ludwig Müller risponde indirettamente alla relazione teologica di Walter Kasper sulla famiglia e ribadisce quanto già detto nel lungo intervento pubblicato sull’Osservatore Romano lo scorso ottobre: non si può separare ciò che Dio ha unito. Müller tiene il punto anche davanti alle dichiarazioni aperturiste di eminenti porporati che da mesi invocano un rapido adeguamento dell’insegnamento della chiesa ai tempi correnti, non più rappresentati dal dettato della Humanae Vitae di Paolo VI e dalla Familiaris Consortio di Giovanni Paolo II.
Un Pontefice non negoziabile
Un Papa che annuncia a Roma di voler rendere pubblico il testo segreto su uomo e famiglia di
Walter Kasper, in tedesco, ieri nel Corriere, ha uno spirito burlone non negoziabile. Ma non basta.
Francesco ha anche detto che non è un esperto di bioetica, dunque del morire degli uomini e delle
donne e dei bambini, come nello sfortunato Belgio, va chiesto conto agli esperti. Umor macabro da
parte di un prete, ché così lui dice di sé: esperti in umanità, operatori di battesimi, matrimoni e funerali, in essenza, i preti di queste cose dovrebbero fare materia di insegnamento per gli altri, non di apprendimento. Ma va ancora bene.
Walter Kasper, in tedesco, ieri nel Corriere, ha uno spirito burlone non negoziabile. Ma non basta.
Francesco ha anche detto che non è un esperto di bioetica, dunque del morire degli uomini e delle
donne e dei bambini, come nello sfortunato Belgio, va chiesto conto agli esperti. Umor macabro da
parte di un prete, ché così lui dice di sé: esperti in umanità, operatori di battesimi, matrimoni e funerali, in essenza, i preti di queste cose dovrebbero fare materia di insegnamento per gli altri, non di apprendimento. Ma va ancora bene.
Il diavolo veste Kasper
Il cardinale Kasper non gode di buon credito presso molti cattolici, religiosi e laici, che si ritrovano nella linea teologica di “difesa della fede” portata avanti da Giovanni Paolo II e dal suo successore Benedetto XVI. Non sono poche le sue posizioni, in merito ad esempio all’interpretazione della vita di Gesù, della cristologia, della mariologia, della possibile apertura a ruoli di piena responsabilità delle donne nella vita ecclesiale, che hanno fatto loro storcere il naso, inducendo alcuni ad accusarlo di tradimento della chiesa (e dunque, implicitamente, di eresia).
La 5a non la è, le altre solo gli inizi..
Le eresie di Francesco
Papa Francesco, una rivoluzione lunga un anno
Apre su bioetica e unioni civili. Condanna la globalizzazione. E collabora con Ratzinger. Ma non vuol essere una star.
di Lorenzo Mantelli
Una rivoluzione in 12 mesi. Era il 13 marzo 2013 quando Jorge Mario Bergoglio veniva eletto vescovo di Roma, assumendo il nome di Francesco e dando il via a un pontificato che avrebbe riservato sorprese e rimesso in discussione diversi cardini della Chiesa tradizionale.
A poco meno di un anno dalla sua elezione al soglio pontificio, il Santo padre ha tracciato un primo bilancio del suo operato, raccontadosi in una lunga intervista al direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli.
L'APPORTO DI BENEDETTO. Nel colloquio pubblicato pure sul quotidiano argentino La Nación, Francesco ha posto l'accento su alcuni dei temi ridiscussi nel suo primo anno di pontificato, dalle unioni civili alla bioetica, passando per la ridefinizione del ruolo del papa all'interno della società civile. Non è mancato, poi, un pensiero per il suo predecessore, quel Joseph Ratzinger, che Francesco ha voluto mantenere al suo fianco, lasciando intendere come la presenza di un papa emerito non sia destinata a restare un unicum nella storia dellla Chiesa di Roma.
A poco meno di un anno dalla sua elezione al soglio pontificio, il Santo padre ha tracciato un primo bilancio del suo operato, raccontadosi in una lunga intervista al direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli.
L'APPORTO DI BENEDETTO. Nel colloquio pubblicato pure sul quotidiano argentino La Nación, Francesco ha posto l'accento su alcuni dei temi ridiscussi nel suo primo anno di pontificato, dalle unioni civili alla bioetica, passando per la ridefinizione del ruolo del papa all'interno della società civile. Non è mancato, poi, un pensiero per il suo predecessore, quel Joseph Ratzinger, che Francesco ha voluto mantenere al suo fianco, lasciando intendere come la presenza di un papa emerito non sia destinata a restare un unicum nella storia dellla Chiesa di Roma.
- Papa Francesco (Ansa).
Suo buongrado!
Bergoglio "superman", suo malgrado
«Non sono un superman, è offensivo dipingermi come una sorta di star», dice Papa Francesco nel corso dell'intervista rilasciata al direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli. Eppure il circo mediatico lo ha visto proprio come il favoloso eroe dei fumetti, l'eroe per eccellenza. A pagina 17 del nuovissimo settimanale della Mondadori “Il mio Papa”, primo esperimento in occidente di magazine interamente dedicato non solo al Papa, ma ad una persona, la foto di Bergoglio che vola come Nembo Kid si dice che fosse piaciuta anche al Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali.
mercoledì 5 marzo 2014
UN ANNO DI PONTIFICATO DI FRANCISCO
Il numero 107 della rivista Cabildo (gennaio-febbraio 2014) pubblica il seguente articolo del filosofo argentino Antonio Caponnetto che portiamo a conoscenza dei nostri lettori
Il 19 marzo, festa di San Giuseppe, il primo anniversario della assunzione pontificio del cardinale Bergoglio.
Altri saranno in grado di fare un approfondito, completo e l'equilibrio sguardo erudito.Lo bisogno spirituale. Altri non vogliono, un'alzata di spalle solo asettica, e l'approvazione incondizionata di papolátrico priori carattere o un blocco frase e tutte quelle faccende, e altri, mi temono di più, uscirà in panegirici di tintura greggio mondano, come già sta succedendo per lo smarrimento del gregge cattolico, in quanto tali encomi godere del piacere del festeggiato, o almeno la loro acquiescenza tacita. Quello che non è consigliabile per qualsiasi pratica come l'umiltà recitato.
Da parte mia, e volutamente parlo in prima persona, perché non voglio coinvolgere nessuno in questa prova, devo dire, con la genuina tema dolente, che ho potuto analizzare oggettivamente fino ad oggi conferma e potere come ho scritto all'epoca nel mio lavoro La Chiesa Tradita , pubblicato nel 2010.
Da parte mia, e volutamente parlo in prima persona, perché non voglio coinvolgere nessuno in questa prova, devo dire, con la genuina tema dolente, che ho potuto analizzare oggettivamente fino ad oggi conferma e potere come ho scritto all'epoca nel mio lavoro La Chiesa Tradita , pubblicato nel 2010.
L’abbandono della verità dogmatica
L’abbandono
della verità dogmatica e soprannaturale è un fatto, che viene giustificato
con la necessità di adottare il linguaggio della crisi temporale
Un
ospedale da campo in cui a malati, feriti e moribondi si dice che
stanno bene così come sono.
No limits?
Anche il papa ha dei limiti
“Non si deve cambiare nulla nell’insegnamento cattolico” in fatto di morale sessuale, dal momento che si ha a che fare “con il verbo di Gesù e i precetti divini. E questo segna chiari limiti a ogni Papa,
a ogni Sinodo e a ogni vescovo”. Il cardinale Rainer Maria Woelki, arcivescovo di Berlino,interviene dalle colonne del quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung sulle questioni che saranno al centro dei prossimi sinodi sulla famiglia, quello straordinario di ottobre e quello ordinario dell’anno prossimo.
“Non si deve cambiare nulla nell’insegnamento cattolico” in fatto di morale sessuale, dal momento che si ha a che fare “con il verbo di Gesù e i precetti divini. E questo segna chiari limiti a ogni Papa,
a ogni Sinodo e a ogni vescovo”. Il cardinale Rainer Maria Woelki, arcivescovo di Berlino,interviene dalle colonne del quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung sulle questioni che saranno al centro dei prossimi sinodi sulla famiglia, quello straordinario di ottobre e quello ordinario dell’anno prossimo.
Kasper la fa troppo facile, le domande inquietanti restano
Devo dire che il balletto delle dichiarazioni pubbliche sulla revisione della dottrina del matrimonio, non mi appassiona. Le fughe in avanti di questo o di quell’ecclesiastico sono uno spettacolo, talora di imprudenza pastorale, talora di vanità clericale. C’è sempre qualcuno, ecclesiastico o laico che sia, che cerca la via più semplice per sistemare i mali della terra: chi mandando il mondo, con i suoi mali, a quel paese, con tanti saluti per la misericordia di Dio, che si è fatto uomo per salvarci, e non per condannarci; e chi, invece, ritenendo che il mondo sia salvabile andando a braccetto con i tempi, mettendosi al traino delle mode del momento, come se non fossero, appunto, quanto di più effimero vi sia.
Forse capirà domani?
Papa Francesco a un anno dall'elezione: "Valori non negoziabili? Un'espressione che non ho mai capito"
Il Pontefice si racconta in un'intervista al Corriere, parlando di morale sessuale, ruolo della donna e temi bioetici. Ma anche della figura del Papa e della crisi della famiglia
Il Pontefice si racconta in un'intervista al Corriere, parlando di morale sessuale, ruolo della donna e temi bioetici. Ma anche della figura del Papa e della crisi della famiglia
A poco meno di un anno dall'elezione al soglio di Pietro, papa Francesco non perde l'abitudine di dialogare da pari a pari con quello che una volta si sarebbe chiamato "il mondo". E si racconta in un'intervista al direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli.
Il Santo Padre risponde alle domande sulla figura del Pontefice, ma anche sulla sua vita personale, e sulle tematiche che più di tutte animano il dibattito interno ed esterno alla Chiesa.
Un mercoledi delle ceneri lungo un anno
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CONFESSIONE
Papa Francesco: un anno di pontificato
Bergoglio svela la sua esperienza in Vaticano. E non esclude che dopo Benedetto ci siano altri papi emeriti.
È già trascorso un anno da quando papa Francesco si presentò al mondo con un semplice «buonasera». Era marzo 2013 e il successore di Benedetto XVI (il pontefice si era dimesso dalla guida della Chiesa a febbraio) fu eletto dal Conclave.
A distanza di quasi 12 mesi (il 13 marzo ricorre esattamente l'anniversario della elezione), Jorge Mario Bergoglio s'è confessato sulle pagine de Il Corriere della Sera in un colloquio con il direttore Ferruccio de Bortoli, ripercorrendo il suo primo anno di pontificato, anche se di bilanci, ha ammesso Francesco, preferisce parlarne con il suo «confessore ogni 15 giorni».
A distanza di quasi 12 mesi (il 13 marzo ricorre esattamente l'anniversario della elezione), Jorge Mario Bergoglio s'è confessato sulle pagine de Il Corriere della Sera in un colloquio con il direttore Ferruccio de Bortoli, ripercorrendo il suo primo anno di pontificato, anche se di bilanci, ha ammesso Francesco, preferisce parlarne con il suo «confessore ogni 15 giorni».
Peppone Papa!
Sua Santità il Papa Sisto VI, nel 2044 rifomerà la Liturgia Romana. Abrogherà tutte e le Riforme dal 1955 e restaurerà gli usi liturgici in...
- Traduco questa pagina segnalata da Ἰουστινιανός spero in modo fedele. E' un blog che non conoscevo. L'autore dell'articolo riporta un'ispirazione "data" da Dio sul ripristino della Liturgia Romana. L'autore sarebbe un Papa Romano che vivrà nel 2044, con il nome di Sisto VI.
Le chiacchiere sul crollo della Riforma della Riforma sulla scia delle dimissioni di Benedetto XVI l'anno scorso ha ravvivato l'interesse del Messale del 1965, che è il Messale del 1962 con alcune piccole modifiche . A mio parere non si è parlato abbastanza e con precisione della Riforma Liturgica nel 20° secolo . Infatti, nel 20° secolo vi erano non meno di cinque periodi liturgici distinti :
martedì 4 marzo 2014
Grande non credo, disperata sicuro!(lodi dall'abisso del 3°cavallo)
Forzature di misericordia, una grande teologia, forse disperata
Walter Kasper è teologo di vasta cultura e autore di opere fondamentali, come Der Gott Jesu Christi. Qualsiasi suo scritto meriterebbe, per l’ampiezza dei riferimenti e lo sforzo esegetico autentico rispetto ai testi biblici e alla loro tradizione, una trattazione analitica. Ciò vale anche per la sua relazione al Concistoro sulla famiglia.
Dal mio punto di vista, l’aspetto più apprezzabile di questa relazione consiste proprio nel suo
spirito, più che nella sua lettera. Questo spirito esprime, a volte apertis verbis, una autentica
angoscia che il pastore e il credente avvertono rispetto alla situazione attuale della famiglia: “Tra la
dottrina della chiesa e le convinzioni vissute da molti cristiani si è aperto un abisso”.
Walter Kasper è teologo di vasta cultura e autore di opere fondamentali, come Der Gott Jesu Christi. Qualsiasi suo scritto meriterebbe, per l’ampiezza dei riferimenti e lo sforzo esegetico autentico rispetto ai testi biblici e alla loro tradizione, una trattazione analitica. Ciò vale anche per la sua relazione al Concistoro sulla famiglia.
Dal mio punto di vista, l’aspetto più apprezzabile di questa relazione consiste proprio nel suo
spirito, più che nella sua lettera. Questo spirito esprime, a volte apertis verbis, una autentica
angoscia che il pastore e il credente avvertono rispetto alla situazione attuale della famiglia: “Tra la
dottrina della chiesa e le convinzioni vissute da molti cristiani si è aperto un abisso”.
Il plauso compiaciuto della distruzione (2°cavallo)
Gli oppositori (occulti, ma arrabbiatissimi) di Papa Francesco in questo anno di pontificato hanno
opposto a chi, credente o laico, mostrava un certo entusiasmo nei confronti del Pontefice la
seguente previsione: “Francesco è apparentemente un innovatore, ma è tutta una questione di
immagine, quando si andrà alla sostanza dei problemi rimarrà all’interno della dottrina, sarà più
tradizionalista e conservatore di tanti. Lui – aggiungevano ammiccando – è un gesuita”.
Liquida Chiesa in liquido stato
(prima parte)
La volontà di decentrare ancor più il potere pontificio e frazionare l’autorità in una serie di poteri uguali e distinti quali le conferenze episcopali locali appare un passo decisivo verso quella collegialità tanto deprecata dai Concili e dai Padri in ogni epoca della Chiesa. Tanto più nell’attuale anomala condizione di un “co-papato”, non de iure ma de facto, primo ed unico caso nella storia. Le ultime immagini del primo concistoro nella storia della Chiesa presieduto da due Papi legittimamente eletti hanno allo stesso tempo toccato e scioccato. L’invenzione di un papa in carica e di un papa “emerito”, di un magistero papale attivo e di uno, per così dire, “passivo-contemplativo”, non ha convinto fra l’altro il buon Antonio Socci il quale, da diverse settimane sul suo blog sta giustamente ponendodei seri interrogativi in merito. Non ha tutti i torti il giornalista senese quando ricorda che tale sdoppiamento dell’esercizio del ministero petrino non ha alcun fondamento né teologico né canonico. Insomma non sta né in cielo né in terra.
Non solo lo sa, ma lo segue in ginocchio! (1°cavallo)
Sa dove va il mondo
Per essere un prete, anche piuttosto anziano, Walter Kasper è uno che ha intuito dove va il mondo e
come va affrontato: senza arroccamenti né ammiccamenti, con una forza lucida e tranquilla.
Dev’essere la teologia fatta in ginocchio che gli consente uno sguardo così fresco e schietto sulle
cose degli umani, quelle che alla fine contano davvero: gli affetti, i legami, i desideri. La famiglia e
tutto quello che gli ruota attorno in termini di amori, tradimenti, figli, sesso, denaro e potere, è in
effetti la partita decisiva che si sta giocando sulla nostra pelle, perciò vale la pena per i credenti
mobilitare le intelligenze migliori e concentrare le forze per reagire a un sistema tendenzialmente
disumano.
Per essere un prete, anche piuttosto anziano, Walter Kasper è uno che ha intuito dove va il mondo e
come va affrontato: senza arroccamenti né ammiccamenti, con una forza lucida e tranquilla.
Dev’essere la teologia fatta in ginocchio che gli consente uno sguardo così fresco e schietto sulle
cose degli umani, quelle che alla fine contano davvero: gli affetti, i legami, i desideri. La famiglia e
tutto quello che gli ruota attorno in termini di amori, tradimenti, figli, sesso, denaro e potere, è in
effetti la partita decisiva che si sta giocando sulla nostra pelle, perciò vale la pena per i credenti
mobilitare le intelligenze migliori e concentrare le forze per reagire a un sistema tendenzialmente
disumano.
Fiato alle trombe..!(seguono 3 cavalieri dell'apocalisse..)
Divorzio evangelico, abisso tra chiesa e mondo
Il Vaticano III comincia con una rottura razionale e dottrinale
La rottura dottrinale non so. C’è il divorzio in chiesa, è evidente nelle parole segrete di Kasper, c’è una procedura penitenziale che in quanto rottura ha una radice “evangelica”, nel senso di contraddire il vangelo nel nome dello spirito del vangelo, cancellare Agostino con la forza possente e pneumatica dell’agostinismo, ripudiare il Cristo finora conosciuto con quello infinito, immenso, custodito nel cuore della fede vissuta, e così via con testi sacri e padri.
Nel Foglio di oggi gli interventi di: Massimo Cacciari, Alberto Melloni, Francesco Agnoli, Ritanna Armeni, Pietrangelo Buttafuoco, Giuseppe Di Leo, Marco Burini
© - FOGLIO QUOTIDIANO
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I dubbi di una cattolica “bambina”
Che può pensare una cattolica “bambina” che si sente figlia della Chiesa Cattolica senza se e senza ma, che ha sempre tratto dalle parole dei Papi che ha conosciuto motivi di conforto e di rassicurazione della propria fede, come Cristo raccomandò a Pietro, ma ora teme di perdere l’orientamento? Il “mondo” fa di tutto per allontanarci da Cristo…
di Carla D’Agostino Ungaretti
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Non ho difficoltà a riconoscermi come la più umile tra le pecorelle del Papa che – essendo io romana – è anche il mio Vescovo, il mio Pastore, la mia guida, la figura alla quale debbo fare immediato riferimento quando sono assalita dalla tentazione del dubbio. E qualche volta purtroppo questo avviene perché – pur volendo io “credere” con tutte le mie forze – riconosco che la mia debolezza è grande; per questo ho sempre sentito una profonda affinità umana e spirituale con il padre del fanciullo indemoniato (Mc 9, 24) e ho sempre fatto mio il suo grido: “Signore, io credo, ma tu soccorri la mia poca fede!”.
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Non ho difficoltà a riconoscermi come la più umile tra le pecorelle del Papa che – essendo io romana – è anche il mio Vescovo, il mio Pastore, la mia guida, la figura alla quale debbo fare immediato riferimento quando sono assalita dalla tentazione del dubbio. E qualche volta purtroppo questo avviene perché – pur volendo io “credere” con tutte le mie forze – riconosco che la mia debolezza è grande; per questo ho sempre sentito una profonda affinità umana e spirituale con il padre del fanciullo indemoniato (Mc 9, 24) e ho sempre fatto mio il suo grido: “Signore, io credo, ma tu soccorri la mia poca fede!”.
Com'è bella la Messa in latino...
Nuovi abusi di potere: Il vescovo di Fort Worth proibisce la Messa tradizionale
Continua il giro di vite attorno alla Messa celebrata secondo il rito straordinario. Il sito “Rorate Caeli”, sempre attentamente informato, riporta, infatti, l’ultimo sorprendente e preoccupante episodio che vede coinvolto Michael Olson, giovane arcivescovo, fresco di nomina, della diocesi di “Fort Worth” in Texas il quale ha improvvisamente ed arbitrariamente vietato la celebrazione della Messa secondo il Rito romano antico presso la cappella del “Fisher-More College”, dove la celebrazione era frequentata con grande successo e partecipazione di studenti da ben 3 anni.
Non solo sale.. ma dignità e onestà..!
“Se anche il sale perde il suo sapore…”
Copio e incollo questo ottimo pezzo dell’amico Andrea Cavalleri non senza un minimo di delusione: se anche le suore che gestiscono librerie cattoliche sono così…. distratte (non mi viene inmente altro termine) cari amici, dobbiamo proprio rimboccarcii le maniche e scendere in campo, altro che continuare a delegare altri!
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Una libreria “cattolica”
Andrea Cavalleri11 Febbraio 2014
Mi segnalano che c’è qualcosa di strano nella vetrina di un negozio delle Edizioni Paoline.
Non faccio il nome dell’informatore, per risparmiargli il processo dell’inquisizione, che, ormai immancabilmente, colpisce chi difende l’ortodossia cattolica. Vado dunque a constatare di persona, il 6 febbraio, alla libreria di via Albani a Milano e comprendo.
Il negozio ha due vetrine, la prima espone in primo piano almeno 50 titoli sulla shoah. La seconda distribuisce generosamente gli argomenti, tutti tratti dalla più vasta categoria «cosa c’entra?» ovvero come combinare i cavoli con la merenda secondo l’analogia di proporzionalità.
Ecco alcune fotografie eloquenti.
lunedì 3 marzo 2014
Chi di subsistit colpisce...
Sussiste ancora il Papato? O è annegato nel ridicolo?
La domanda del titolo sorge spontanea quando si guardano le foto che abbiamo riportate sopra.
Esse non ci scandalizzano più di tanto, dopo quasi un anno di pontificato di Jorge Mario Bergoglio, il vescovo venuto dalla fine del mondo e, come abbiamo altrove ricordato, partito lancia in resta verso la fine del mondo cattolico; ma queste foto stimolano la riflessione del semplice fedele che, come espressoci da diversi lettori, si chiede: ma come ci siamo ridotti?
La domanda del titolo sorge spontanea quando si guardano le foto che abbiamo riportate sopra.
Esse non ci scandalizzano più di tanto, dopo quasi un anno di pontificato di Jorge Mario Bergoglio, il vescovo venuto dalla fine del mondo e, come abbiamo altrove ricordato, partito lancia in resta verso la fine del mondo cattolico; ma queste foto stimolano la riflessione del semplice fedele che, come espressoci da diversi lettori, si chiede: ma come ci siamo ridotti?