ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 19 novembre 2015

Darsi all'ippica no?

Suor Cristina in Sister Act. Alle critiche risponde: “Papa Francesco mi appoggerebbe”

Dopo The Voice, suor Cristina torna dal vivo: sarà suor Roberta nella versione italiana del musical Sister Act.

Suor Cristina Scuccia rivela i suoi progetti futuri: nei prossimi mesi sarà nei principali teatri italiani, tra i protagonisti del musical Sister Act.
La vincitrice di The Voice of Italy, nell’edizione numero 2, classe 1988, appartiene alla congregazione delle Orsoline della Sacra Famiglia e non ha mai fatto mistero di essere interessata al mondo della musica. Anzi, proprio la musica diventa spesso il suo mezzo preferito per comunicare con i giovani, un linguaggio che condivide con i suoi coetanei.

La donna, 27 anni, ha rappresentato per The Voice of Italy una vera scommessa. Ha scelto coach J-Ax formando con lui una coppia in stile diavolo ed acqua santa e ha fatto discutere fin dal primo istante. Una suora in un talent show non si era mai vista prima, ma suor Cristina è riuscita a conquistare il pubblico e, forte della vittoria a The Voice, torna in scena in un ruolo che le è congeniale: nel musical Sister Act interpreterà suor Roberta, una simpatica novizia.


http://www.optimaitalia.com/blog/2015/11/19/suor-cristina-in-sister-act-alle-critiche-risponde-papa-francesco-mi-appoggerebbe/232773
Suor Cristina si dà al teatro: al Brancaccio con Sister Act: «Dio benedica il musical»

«Che Dio benedica il musical! Il Signore mi ha chiamato sul palco e io porto la sua testimonianza anche lavorando a teatro. Papa Francesco? Credo che mi appoggerebbe, perché la Chiesa deve accorciare le distanze con la gente».
Un'entusiasta Suor Cristina e la sua voce sono tra le sorprese di “Sister Act - Il musical”, per la regia di Saverio Marconi che sarà in scena al Brancaccio di Roma dal 10 dicembre. «La mia voce - prosegue la religiosa, che fa parte della congregazione delle Suore Orsoline della Sacra Famiglia - è un dono e credo che non esista luogo dove non possa arrivare il messaggio di Gesù». Dopo il successo esploso grazie alla partecipazione a “The voice of Italy” e alla pubblicazione del disco “Sister Cristina”, la suora ventisettenne che ha spopolato in tutto il mondo (milioni le visualizzazioni delle performance canore su YouTube), continua il suo percorso nello show business.
LA SCENA
In scena intepreta Suor Maria Roberta, un personaggio che presenta qualche tratto in comune con la sua storia privata: «La novizia è una ragazzina, ancora non ha ricevuto la chiamata e si trova a scegliere tra il mondo esterno e il convento. Si farà tante domande, ma poi deciderà di donarsi completamente al Signore. In fondo è stato così anche per me quando ho fatto la mia scelta». 
Il musical è conosciuto soprattutto grazie al fortunato film “Sister Act - Una svitata in abito da suora”, diretto nel 1992 da Emile Ardolino. Nella versione cinematografica la protagonista era una spumeggiante Whoopi Goldberg nei panni di Deloris Van Cartier, la cantante solista del trio “The Ronelles” in stile anni '60, che per sfuggire alla morte certa diventa suo malgrado una suora, assumendo l'identità di Suor Maria Claretta. Al Brancaccio la parte di Deloris è stata affidata a Belia Martin, già protagonista della versione spagnola del musical. «L'ho vista in scena a Barcellona - ricorda il direttore artistico Alessandro Longobardi - e mi ha stregato con la sua voce nera, calda, in stile gospel. Ha una grande energia, è una ragazza semplice ma di enorme talento».

2 commenti:

  1. e questa povera donna sarebbe la sposa di Cristo Signore ! direi che siamo arrivati quasi alla fogna. jane

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  2. Oh, l'ippica e' una disciplina sportiva seria! Visto la controchiesa cui questa signorina appartiene, direi che è proprio nel posto che le compete! Prevedo un futuro radioso per lei! Del resto quelli come la signorina recitano già la parte dei cattolici, che lo facciano nei conventi, in teatro o in discoteca poco cambia! Anzi meglio così, sembra infatti che il buon Dio stia dando ai pochi che ancora posseggono qualche neurone nel cervello la possibilità di riconoscere questa controchiesa satanica e frammassonica sorta con il conciliabolo vaticano II e di abbandonarla!

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