ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 16 gennaio 2016

La nuova base dottrinale

I sostenitori del Concilio Vaticano II

Concilio Vaticano II e salvezza delle anime. La Chiesa ha chiaramente definito nel suo magistero perenne la dottrina cattolica sulla salvezza delle anime.Uno stravolgimento, invece, avviene durante il Concilio Vaticano II, dove si verifica una svolta radicale sulla Chiesa ed il suo ruolo di evangelizzazione.
La nuova base dottrinale su cui tali cambiamenti si fondano si può riassumere in una parola: ecumenismo.
Il termine ecumenismo designa il movimento, nato in gruppi di non-cattolici nel XIX secolo, che ha per scopo la collaborazione e l’avvicinamento delle diverse confessioni cristiane. Questa corrente giunse nel 1948 alla fondazione del Consiglio ecumenico delle Chiese e gli stessi princìpi hanno condotto in seguito al dialogo interreligioso con le religioni non cristiane.
La Chiesa ne prese subito le distanze e Papa Pio XI pubblicò, già nel 1928, l’enciclica Mortalium animos, in cui lo condannava, non soltanto perché inopportuno a causa delle circostanze, ma perché i princìpi a cui faceva appello sono contrari alla fede e alla buona dottrina, poiché inducono la confusione nelle anime ed il relativismo, lasciando credere che ogni religione possa contribuire alla salvezza.

Irritante o indifferente ?

EBREI E IDEOLOGIE RIVOLUZIONARIE

Perché tanti ebrei aderirono alle ideologie rivoluzionarie del primo Novecento? gli ebrei d’Europa, specialmente giovani sono stati i principali esponenti di quel laboratorio culturale e intellettuale che chiamiamo "modernità"                                    di Francesco Lamendola  




 Il fatto può essere irritante o indifferente, però è quello, e rappresenta, da sempre, un punto di frizione tra coloro i quali lo giudicano casuale e coloro che vi vedono una conferma all’analisi della situazione mondiale fatta a suo tempo da fascisti e nazisti (senza per ciò concordare, ovviamente, con le conclusioni pratiche che costoro ne traevano): nelle ideologie rivoluzionarie degli ultimi anni dell’Ottocento e dei primi decenni del Novecento vi è un numero assolutamente sproporzionato, in termini percentuali, di ebrei. 

Inverno arabo in vista?

Eric Schmidt in Vaticano: l’executive chairman di Google incontra il Papa

“L’ex ceo ricevuto dal Pontefice assieme a Jared Cohen, manager alla testa di Google Ideas. Nel 2014 Francesco aveva parlato di Internet come di “un dono di Dio”
(grazie all’amico e lettore a.p., ecco il profilo del personaggio):
Questo è il tizio che ha accompagnato Eric Schmidt da Bergoglio:
Il suo nome è”Jared Cohen” e sostanzialmente possiamo affermare che è il manovratore di tutte le “primavere arabe”…

Ad peiora semper

Perché la visita di Papa Francesco in Sinagoga sarà diversa da quelle dei predecessori



Domenica 17 gennaio, alle 16, Papa Francesco entrerà nella Sinagoga di Roma, sul Lungotevere. Sarà il terzo Pontefice a farlo, dopo Giovanni Paolo II nel 1986 e Benedetto XVI nel 2010. Tuttavia, sarà una visita diversa, meno istituzionale, come aveva confermato all’inizio dell’anno il rabbino capo della Comunità di RomaRiccardo Di Segni: “Capiamo bene la richiesta di ritagliare l’evento sulla sua personalità. Bergoglio vorrà salutare direttamente il numero più alto di persone. E molti ebrei avranno piacere di stringergli la mano, sarà un’ulteriore tappa nella Storia”.

In attesa che arrivi il Chirurgo

 
L’Anticristo e l’antivangelo


e non sapeva di dove fosse… «Di dove sei?» (Gv 2, 9; 19, 9).

Il vino di Cana non era frutto della vite e del lavoro dell’uomo (come recita, nel novus ordo, il testo che introduce al “banchetto”, adattamento della preghiera ebraica di benedizione dei pasti). Il vino buono concesso da Gesù aveva un’origine soprannaturale, così come la Persona del suo fattore non veniva dalla terra, ma dal cielo. Di fronte al Suo mistero persino lo scettico Pilato avrà un tremito di sacro timore (cf. Gv 19, 8), ben presto sopraffatto dal calcolo politico con cui indurrà all’apostasia l’indocile popolo giudaico. Le vere nozze dovevano consumarsi sul Calvario, dove lo Sposo divino avrebbe effuso fino all’ultima goccia il vino nuovo del Suo Sangue prezioso per lavare e unire a Sé la Sposa che da quel dono di vita stava nascendo.

venerdì 15 gennaio 2016

Gli esegeti del né carne né pesce

Francesco “non-tradizionalista” e “post-liberale”. A proposito di una intervista di M. Faggioli e una replica di A. Marchetto

La “collocazione” di Francesco nel quadro ecclesiale (e geo-politico) non è facilmente riducibile a stereotipi. Lo dimostra la bella intervista con cui Massimo Faggioli ha risposto alle buone domande de “Il Sismografo” e pubblicata sullo stesso blog nella giornata di ieri, 14 gennaio. Ne emerge una lettura convincente e acuta di alcune peculiarità di papa Francesco, il cui senso potrebbe essere così riassunto: Francesco non ha bisogno di “discutere sulle interpretazioni del Vaticano II” perché sa che il Concilio è “acquisizione irreversibile”, che deve essere anzitutto recepita e attuata. E questo viene proposto, da Francesco, attraverso una serie di atti coraggiosi, come la affermazione del primato della misericordia, la riforma della Curia romana, la fiducia in una “politica” che possa migliorare la esperienza di giustizia. In tutto ciò Francesco è assai avvantaggiato da alcune condizioni del tutto particolari:

Liberi da Chi?

La libertà religiosa sotto la condanna dei Papi


testi delle principali condanne della libertà religiosa nel XIX secolo. Ecco quel che è stato condannato, e perché i Papi lo hanno condannato.

I - LA CONDANNA
Pio VI. Lettera Quod aliquantulum del 10 marzo 1791, ai Vescovi francesi dell’Assemblea Nazionale.
«… l’effetto necessario della costituzione decretata dall’assemblea è di distruggere la Religione cattolica e con essa l’obbedienza ai Re. Da questo punto di vista si è stabilita, quale diritto dell’uomo nella società, questa libertà assoluta che non solo assicura il diritto di non essere molestati sull’opinione religiosa, ma che dà pure questa libertà di pensare, di dire, di scrivere e anche di impunemente stampare in materia di religione tutto ciò che può suggerire una sregolata immaginazione; diritto mostruoso che all’assemblea sembra derivi dall’uguaglianza e dalla libertà naturale degli uomini. Ma che cosa poteva esserci di più insensato che stabilire fra gli uomini questa uguaglianza e questa sfrenata libertà che sembra soffocare la ragione, il dono più prezioso che la natura abbia fatto all’uomo e che, solo, lo distingue dagli animali?» (73)

Non é una barzelletta !?

“MISERICORDIA” A FINI DI LUCRO PER I COMICI? IL VANGELO NON È UNA BARZELLETTA!


Quando la “misericordia” diventa partitura per un comico è segno che qualcosa proprio non torna.
Dopo aver cercato, noi, di recuperare quanto di buono ci fosse – come insegna San Paolo – nel contenuto delle parole espresse dal Papa e riportate da Introvigne, vedi qui, veniamo ora a discutere la gravità attraverso la quale si è fatto uso e scempio della parola “Misericordia” lasciata in placida gestione di un comico.

“Siete tutti pazzi e fanatici!”

Il bollettino del vescovo che puzzava d’eresia. La risposta di Padre Pio a mons. Bortignon

Fra Gerar
Estratto del libro “A tu per tu con Padre Pio” di Renzo Allegri (Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1995).
Per coloro che conoscono a fondo la vita di Padre Pio, il nome di monsignor Girolamo Bortignon, vescovo di Padova, evoca ricordi tristi. Negli Anni Cinquanta e Sessanta, l’ultimo ventennio di esistenza del Padre, Bortignon fu un suo aperto e irriducibile oppositore. Trincerandosi dietro a una conclamata prudenza e a un formalistico rispetto delle leggi, proibì, nella sua diocesi, i Gruppi di preghiera, che giudicava «centri di fanatismo», «conventicole di dissidenti», e non perse occasione per richiamare l’attenzione dei suoi fedeli sulle condanne con le quali il Sant’Uffizio, e quindi la Chiesa, in passato, aveva colpito il Padre.
Condanne che, dopo tanto tempo, nessuno più ricordava e teneva in considerazione, ma che egli, giustamente diceva: «Non sono mai state ritrattate». Ed era vero. Il Sant’Uffizio non le aveva mai ritrattate “formalmente”, cioè con la pubblicazione di altri decreti. Ma due papi, Pio XI e Pio XII, con il loro comportamento e le loro dichiarazioni avevano dimostrato che quelle condanne erano state ingiuste ed erano da ritenersi in pratica abrogate.

Non prese sul serio l’avvertimento



Come la Francia?

Nel 1673 una suora, Maria Margherita Alacoque, cominciò ad avere delle rivelazioni soprannaturali che concernevano: 1) il tradimento del clero; 2) la necessità d’una riforma essenziale dell’evangelizzazione da centrare sull’amore; 3) la subordinazione dell’autorità politica a questa riforma.

Tanto tuonò, che non pioverà!?

Alle unioni gay Bergoglio non dice di no


In Italia stanno per diventare legge, ma il papa scoraggia i cattolici dall'alzare le barricate. Fece così anche in Argentina. Diversa invece è la sua politica sulle migrazioni, la povertà, il radicalismo islamico

di Sandro Magister


ROMA, 15 gennaio 2016 – A Jorge Mario Bergoglio la piazza piace festosa e orante, mai politicamente aggressiva.

A Buenos Aires, nel 2010, rimandò a casa i cattolici che s'erano attestati davanti al parlamento per una veglia di preghiera contro l'incombente approvazione del matrimonio omosessuale. Li convinse a "evitare la contrapposizione".

Certo, in quella legge Bergoglio vedeva nientemeno in azione "il padre della menzogna che ha la pretesa di confondere ed ingannare i figli di Dio", ma in pubblico non disse una parola. Soltanto lasciò trapelare una lettera che aveva scritto a delle monache carmelitane di clausura, in cui incolpava il diavolo e chiedeva preghiere.

Volli, volli, fortissimamente volli...

Che Francesco voglia i preti sposati "è più che un'intuizione"

saracco



Norberto Saracco, nella foto, è un pastore pentecostale argentino, fondatore di una facoltà internazionale di studi teologici attiva in numerose nazioni e con docenti appartenenti a diverse confessioni cristiane.
È amico di lunga data di Jorge Mario Bergoglio e due mesi dopo la sua elezione a papa ebbe con lui un lungo colloquio confidenziale nel suo appartamento a Santa Marta, assieme a una mezza dozzina di altri amici argentini.
Nell'estate del 2015 Saracco ha riferito di quel colloquio a Robert Draper, l'autore della cover-story dedicata a papa Francesco del numero di agosto della rivista "National Geographic":

Contagocce

LETTERA-APPELLO A PAPA FRANCESCO DEL GIORNALE ON-LINE “THE REMNANT”



Pubblichiamo questa lettera-appello a Papa Francesco del giornale on-line “The Remnant”. Pur condividendo le riflessioni, le osservazioni le critiche su questo pontificato, noi non possiamo sostenere la petizione che chiede al legittimo Romano Pontefice di dimettersi. Il Papato non è una carica politico-religiosa, ma un ufficio d’istituzione divina a cui si può rinunciare solamente per gravissimi motivi specificati dal Codice di Diritto Canonico. La rinuncia al ministero petrino è un’eccezione che tale deve rimanere e deve verificarsi col contagocce. Per il Papa si prega, si soffre, lo si può pure rimproverare duramente, ma nessuno può chiedergli di andarsene, perché solo Gesù Cristo, il Capo della Chiesa, può farlo.

giovedì 14 gennaio 2016

La guerra giusta e la rinascita cristiana

Putin ha un alleato in più nella guerra in Siria: il patriarca Kirill

La chiesa di Mosca tra epurazioni e tensioni con la Santa Sede. Il problema del "doppio nazionalismo ortodosso" alla prova ucraina

Il patriarca di Mosca, Kirill (LaPresse)
Roma. Per la prima volta, il patriarca di Mosca Kirill ha lodato l’operazione militare russa in Siria. L’ha fatto nel giorno del Natale ortodosso, lo scorso 7 gennaio, in un’intervista alla tv pubblica Russia 1. Kirill ha parlato di “guerra giusta”, definendo le mosse del Cremlino una “difesa della madrepatria”, dal momento che Damasco “è solo apparentemente lontana”.

Una bergoglionata all’incontrario?

LA BERGOGLIONATA ALL’INCONTRARIO DI PAPA FRANCESCO


Una bergoglionata  all’incontrario che ci è davvero piaciuta, se le cose stanno come riferisce Introvigne…
Onestà di cuore e di mente vuole che quando dobbiamo parlare per spiegare i fatti come sono, non ci si chiuda mai in uno stato di prevenzione mentale e di pregiudizio, ma che si colga – come insegna San Paolo – tutto ciò che è buono per fare un sano discernimento e dare così il vero contributo alla causa del Vangelo.
È il caso che andiamo ad analizzare sottolineando che a noi non è mai piaciuto il doppio gioco di Andrea Tornielli in questi ultimi anni, non ci piace il suo giornalaccio on-line che è al pari dei giornali a servizio della massoneria dell’Ottocento, non ci piace il suo catto-progressismo, non ci piace la sua cortigianeria nel quartiere romano di santa Marta, non ci piace la sua falsità narrativa di vaticanista senza scrupoli e senza sostanza nel riportare i fatti.

Una chiesa umile e disinteressata

Pastori che siano padri, non politici

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di Costanza Miriano   per IL FOGLIO
“Che vuol dire che la Chiesa deve assumere un atteggiamento di “umiltà, disinteresse, beatitudine” – le tre parole d’ordine consegnate da Papa Bergoglio all’ultimo convegno ecclesiale di Firenze -? Che cosa significa questo nel caso specifico della battaglia sulle unioni civili: niente battaglie politiche, niente posizioni pubbliche, niente piazze, nessuna approvazione esplicita a chi giudica sbagliato un determinato disegno di legge?

OGM spirituali

"la libertà vi farà liberi": la mutazione genetica di Cielle



In un tipico articolo di fuffa ecclesiale da giornaletto arcidiocesano - cioè di quelli che vanno letti tra le righe -, si ammette che:
L’elaborazione condensata nel libro “La bellezza disarmata” di Julian Carron, il presidente della Fraternità di Comunione e liberazione, sembra costituire la piattaforma della mutazione genetica di Comunione e liberazione. Se tale operazione sia un ritorno ai fondamenti di don Giussani o piuttosto il loro tradimento è già oggetto di una discussione interna a CL tanto lacerante quanto sotterranea.

Per salvarci dalla religione unica mondiale..


Non criticherò più El Papa. E’ inutile.



Vatican City è diventato un ciclone travolgente di pubblicità. Ai primi di dicembre, “Chiamatemi Francesco”, il primo film a gloria di Bergoglio Santo-Subito, presentato in sala Nervi, ossia promosso dal Vaticano con proiezione ad inviti, con il trailer d’ordinanza visibile su Youtube. “Distribuito dalla Medusa, sarà diffuso in tutto il mondo”. Qualche giorno dopo, il primo video sincretista dove il Santificato Mediatico decreta che le religioni sono tante , “molti pensano in modo diverso, sentono in modo diverso. Cercano Dio o trovano Dio in diversi modi.

Tiralagiù !

La chiesa più strana del mondo
Una gigantesca scarpa femminile – col tacco – tutta in vetro è stata costruita a Taiwan. Un luogo di culto che non può non far venire in mente la scarpetta di Cenerentola, creato così nella speranza di attirare un maggior numero di donne alla preghiera.
Una gigantesca scarpa femminile – col tacco – tutta in vetro è stata costruita a Taiwan. Un luogo di culto che non può non far venire in mente la scarpetta di Cenerentola, creato così nella speranza di attirare un maggior numero di donne alla preghiera. 

La costruzione è stata completata pochi giorni fa vicino al mare, nella città di Budai, sulla costa orientale di Taiwan; torreggia sui palazzi vicini, essendo alta oltre sedici metri. E’ formata da 320 pezzi di vetro colorato di azzurro. Per quanto strano ci possa apparire, la chiesa si rifà alla tradizione taiwanese. Infatti prima del matrimonio la sposa calza una scarpa con il tacco, e infrange con essa alcune piastrelle, prima di gettarne via i frammenti. Questo gesto simbolizza la fine di un capitolo della sua vita, e l’inizio di un altro con il matrimonio.  

Parlando con un giornale locale Zheng Rongfeng , portavoce della Southwest Coast National Scenic Area, dove si innalza la chiesa, ha detto che ci saranno all’interno almeno un centinaio di oggetti ed elementi che si pensa abbiano un orientamento femminile, compresi dolci, biscotti e sedie per innamorati.  
MARCO TOSATTI
14/01/2016

Tiraligiù !?

Il cardinale Maradiaga: "Sì, in Vaticano c'è una lobby gay, l'ha detto il Papa"

"Francesco sta tentando di purificarla", ha aggiunto il coordinatore del C9, la consulta incaricata di riformare la curia romana

Il cardinale Oscar Rodríguez Maradiaga, coordinatore del C9 e arcivescovo di Tegucigalpa
Roma. Il cardinale Oscar Rodríguez Maradiaga, coordinatore del C9 (la commissione cardinalizia che consiglia il Papa e studia la riforma della curia romana) ha ribadito che "in Vaticano c'è una lobby gay" ben operativa e che Francesco sta affrontando il problema: "Poco a poco, il Pontefice sta tentando di purificarla". Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa, ha risposto a una precisa domanda del quotidiano locale El Heraldo, in cui gli veniva chiesto se "in qualche momento ci sia stato il tentativo o se si sia effettivamente concretizzata una infiltrazione della comunità gay in Vaticano". Il porporato è stato chiaro: "Non solo questo, anche il Papa l'ha detto: c'è stata anche una lobby in questo senso".

Contro l'effetto depressivo

CORRIERONE, UNIONI CIVILI E GALANTINO: CI VUOLE UN TIRAMISU'

Mercoledì 13 gennaio il ‘Corriere della Sera’ - a firma di Luigi Accattoli – ha pubblicato una pagina di intervista al segretario generale della Cei  a proposito di ‘unioni civili’. Proponiamo alcune considerazioni su diversi passi dell’intervista, che appaiono tali da suscitare reazioni diverse e rischiano di spingere alla demotivazione tanti cattolici fedeli alla dottrina sociale della Chiesa in tema di famiglia.

Nel bistrattato cattolico militante, impegnato nella testimonianza pubblica per la famiglia, la lettura dell’intervista in materia di ‘unioni civili’ (tra persone dello stesso sesso) al segretario generale della Cei - pubblicata mercoledì 13 gennaio dal ‘Corriere della Sera’ – rischia di provocare un grave effetto depressivo. Per cui gli consigliamo in ogni caso, onde sfuggire alla spiacevole conseguenza citata e volendo evitare qualsivoglia medicamento, di tenersi vicino – in sede di lettura - un  succoso ‘tiramisù’ artigianale; se non bastasse anche un grappino di quelli che riscaldano la gola (e anche il resto); e se non bastasse ancora uno schermo su cui proiettare ‘Uno stagista inaspettato’, con Robert De Niro e Anne Hathaway, comicità di gran classe allo stato puro, tanto che in pochi minuti l’intervista evapora e perfino ti dimentichi  chi è Nunzio Galantino.

Nientepopodimeno

Com’è chic avere un guitto e un detenuto alla presentazione del libro-intervista a Bergoglio… 

Il crollo del buon gusto, l’amore per le americanate, non sono certo i problemi più gravi per una Chiesa allo sbando. Però fanno la loro parte per umiliare la Chiesa e distruggere la figura dell’Autorità. Torna alla mente l’esempio di dignità che diede il bandito Pietro Cavallero.

di Paolo Deotto
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Mi rendo conto che mi si può obiettare: “Ma come, in una Chiesa in cui è difficile trovare chi ancora professi la Fede cattolica, tu ti scandalizzi per quanto è accaduto nella presentazione di un libro?”.
Sì, mi scandalizzo, perché il Papa è il Vicario di Cristo. Non è un sovrano assoluto che può fare le cose a suo piacimento e ridurre a burla un ruolo di Vicario del Dio incarnato, del Salvatore. Le modalità con cui si è svolta la presentazione del libro-intervista di Andrea Tornielli, “Il nome di Dio è misericordia” hanno avuto certamente il placet di Bergoglio, il quale, del resto, si era premurato di invitare personalmente Roberto Benigni, attore comico, che potrà piacere o meno, ma che resta, sempre e soltanto, un attore comico, oltretutto alquanto sguaiato. Un guitto.

mercoledì 13 gennaio 2016

Pastori e pecore

Plebevacantismo (o greggevacantismo)

di Satiricus

Riprendo con le presenti righe uno dei miei ultimi articoli, relativo alla pagliacciata delle scimmiette sulla facciata di San Pietro dello scorso otto Dicembre. Ho notato una discreta eco a riguardo di quello sfogo, la quale da un lato ha sovrastimato il senso molto circostanziato dei miei appunti, dall'altro offre l'occasione di parlare del tema che mi sta crescentemente a cuore: il plebevacantismo o greggevacantismo.

Stoltezza e mistero

Tanto rumore per nulla



Ha suscitato perplessità e sconcerto il video messaggio dell’“apostolato della preghiera” che diffonde l’intenzione di preghiera del Papa per il mese di gennaio 2016 [https://www.youtube.com/embed/l6nW-pE6hTY].
L’oggetto di questo “videomessaggio” è il dialogo interreligioso, per il quale il Papa chiede di pregare a favore della pace e della giustizia. espressioni queste che, ormai diventate correnti, continuano a significare niente o quasi.

Nel video, oltre al Papa che parla, appaiono degli improbabili personaggi che dovrebbero rappresentare tutte le “religioni”; ed è questo il primo elemento sconcertante.

Si esprimerà?

La fede cattolica non si offende solo con l’eresia

In una lunga intervista, apparsa il 30 dicembre sul settimanale tedesco Die Zeit, il cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Fede, solleva un questione di cruciale attualità.
Quando l’intervistatrice chiede al Prefetto che cosa pensi di quei cattolici che attaccano il Papa definendolo “eretico”, egli risponde: «Non solo per il mio ufficio, ma per convinzione personale devo dissentire. Eretico nella definizione teologica è un cattolico che nega ostinatamente una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa da credere. Tutt’altro è quando coloro che sono ufficialmente incaricati di insegnare la fede si esprimono in modo forse infelice, fuorviante o vago. Il magistero del Papa e dei vescovi non è superiore alla Parola di Dio, ma la serve. (…) Pronunciamenti papali hanno inoltre un diverso carattere vincolante – a partire da una decisione definitiva pronunciata ex cathedra fino ad un’omelia che serve piuttosto all’approfondimento spirituale».

Ci troveremo in Purgatorio, o ci siamo già?

Il Purgatorio perduto

Avrebbe dovuto dare speranza ai peccatori e lustro al Giubileo. Ma il Luogo santo della purificazione sembra ormai dimenticato. La Chiesa l’ha riconsegnato a Dante

Ludovico Carracci, “Un angelo libera le anime del Purgatorio”, 1610 (Città del Vaticano, Pinacoteca Vaticana)

“Vi ringrazio tanto. Adesso vi do la benedizione. A presto, se non ci vediamo più qui, ci troveremo in Purgatorio”
(Papa Francesco, 8 settembre 2013)

Già Voltaire, e si parla di tre secoli fa, diceva che parlare di inferno, diavoli e supplizi eterni era cosa “da domestiche e da sarti”. Poi è arrivato il Novecento, con le sue dotte elucubrazioni e l’enorme fraintendimento del pensiero di Hans Urs von Balthasar, che fin quasi in punto di morte si ribellò per quello che gli avevano messo in bocca, e cioè che l’inferno sarebbe vuoto: “Che razza di espressione! Sono state ripetutamente travisate le mie parole”, sbottava: “Chi spera nella salvezza per tutti i suoi fratelli e tutte le sue sorelle, spera l’inferno vuoto”. Dire che lì non ci sia nessuno, insomma, è tutt’altro paio di maniche. Poi è arrivato Francesco, che del Diavolo parla ad abundantiam, mettendo sul chi va là il fedele gaudente che magari non saprà farsi il segno della croce (il selfie sì, ça va sans dire), ma di Satana ha ancora timore.

E' male pregare per una persona?


All’origine della seconda persecuzione

Matroneo
Estratto del libro “La vera storia di Padre Pio” di Enrico Malatesta (Edizioni Piemme, 1999).
Il documento denominato Relazione Negrisolo e costituente il fondo acquisito al Processo Diocesano per la Causa di Canonizzazione di Padre Pio da Pietrelcina ma stranamente stralciato dagli atti del Processo poi inviato a Roma alla Congregazione delle Cause dei Santi. […]

Una crisi della fede?

LA CRISI NELLA CHIESA seconda parte


Questa crisi è una crisi della fede?

La fede cristiana in Europa sembra prossima a scomparire. Si crede sempre di meno in verità fondamentali, come la fede in Dio,la divinità di Gesù Cristo, il purgatorio e l'inferno. La cosa più preoccupante è che questi articoli di fede sono messi in dubbio perfino da persone che si professano cattoliche e vanno regolarmente in chiesa.


Sbracatura e suicidio programmato

Unioni civili, Torriero: "Con Galantino nasce la "libertà di coscienza" dei cattolici. Family day non è ideologia"


Con l’intervista sul Corriere della sera, oggi, guarda caso a pochi giorni dal voto del Senato sul Ddl Cirinnà, e a poche settimane dalla prossima, grande, mobilitazione del Family Day, il segretario della Cei, Nunzio Galantino, ha inaugurato ufficialmente “la libertà di coscienza” per i cattolici e per la Chiesa. Si legga sbracatura e suicidio programmato.
A parziale correzione rispetto a sue precedenti dichiarazioni, tutte improntate sul dialogo e l’inciucio col governo Renzi, e considerando le recenti parole del presidente della Cei, Angelo Bagnasco (contrarie alle sue), estremamente chiare sull’uso della piazza da parte dei cattolici e sulle unioni civili, Galantino nella forma, si è adeguato; ma nella sostanza ha demolito in profondità le ragioni di una mobilitazione delle coscienze. Con appunto, “la libertà di coscienza”.

La puzza del pastoralismo

Il “pastoralismo”, malattia infantile del catto-pietismo
Un momento dei lavori del Sinodo sulla famiglia
Le incertezze e le paralisi che la Chiesa italiana ha reso evidenti nella confusione sulla linea da prendere a proposito del disegno di legge Cirinnà hanno un nome: pastoralismo. Una Chiesa che si è così a lungo macerata e lacerata su una cosa in vero molto semplice da fare, come opporsi ad una legge disumana da tutti i punti di vista, richiede una ragione culturale: il pastoralismo. Il pastoralismo ha fatto dire a tanti vescovi e sacerdoti che le manifestazioni di piazza rompono il dialogo e non costruiscono. 

Ci mancava..: il Francicentrismo neodemocristiano!

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Quel chiacchiericcio inutile sulla strada di Francesco

Non c’è pace per il Papa, nemmeno – anzi soprattutto – tra i cattolici. Troppo morbido, accondiscendente e anzi apostata per alcuni, ancora timido e complice delle sclerotizzate gerarchie vaticane per altri, Francesco tira dritto sulla strada del possibile. Senza compromessi al ribasso.  
Chi ha voglia di questionare un po’ su Papa Francesco? Tutti, pare.

Egli illumina noi col suo fulgore

In Octava Epiphaniae Ad Matutinum
Lettura 4
Sermone di san Gregorio Nazianzeno
Discorso sul santi Lumi
Non posso contenere gli slanci della gioia, ma ho il cuore sussultante e commosso: e dimentico della mia propria piccolezza, brucio dalla voglia di compiere l'ufficio, o meglio ministero del grande Giovanni: e sebbene io non sia il precursore, pure ne vengo dall'eremo. Cristo riceve dunque il sacramento dell'illuminazione, o piuttosto egli illumina noi col suo fulgore: Cristo è battezzato, discendiamo anche noi con lui per ascendere egualmente con lui.

martedì 12 gennaio 2016

Intemerata


Apologie per la sopravvivenza della civiltà Occientale


-Floriana Castro-
“Non avrai società migliore di questa” è ciò che palesemente o subliminarmente continuano a ripetere…
Gli scopi dei signori della sovversione sono ormai chiari. Ma pochi, nonostante tutto sembrano rendersene conto, nemmeno quelli che pensano di aver capito tutto del sistema capitalista che ha aspirato la nostra cultura, il nostro diritto, il nostro patriottismo, i nostri sogni e…la nostra speranza nella salvezza eterna. E’ in atto una vera e propria guerra nei confronti di quella che una volta fu la nostra civiltà cattolica-latina-greca.

In octava Befanae?

“NON SONO UN CORVO, MA UNA PASSERA!” - LA PAPESSA CHAOUQUI: “I SEGRETI DEL VATICANO? E’ STATO PUBBLICATO SOLO IL 5% DEL LAVORO DELLA COMMISSIONE E IO NON SONO UNA SPROVVEDUTA: HO BUONI ARCHIVI - SO CHE IL PAPA HA CHIESTO SPIEGAZIONI SUI TEMPI DEL PROCESSO...”

Solo lui assente?

Raymond Burke: “Al Sinodo era come se Giovanni Paolo II non fosse mai esistito”

Attraverso una lunga intervista a The Wanderer Sua Eminenza Raymond Leo Burke, Cardinale Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, ha approfondito vari argomenti sulla situazione della Chiesa.
Sul rapporto finale del recente Sinodo sulla famiglia Burke dice che «è un documento complesso ed è scritto in un modo in cui non è sempre facile comprendere il contenuto esatto di ciò che viene affermato. Ad esempio, tre paragrafi (nn. 84-86) sono poco chiari […] per questo ho scritto un breve commento su quei paragrafi per chiarire ciò che la Chiesa insegna realmente».