Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
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sabato 28 luglio 2018
Non tutti, ma più di uno..
UN PRETE SCRIVE A FAMIGLIA CRISTIANA (e non è il solo)
Carissimo dottor Blondet, come sacerdote di Colui che è Reggitore dell’Orbe Terrestre e Creatore dell’Universo, Nostro Signore Gesù Cristo mi permetto di mandarle questa breve lettera anche in virtù degli innumerevoli scandali che negli ultimi mesi hanno prepotentemente cercato di macchiare la Veste Immacolata della Sua Castissima Sposa che è la Chiesa.
Non tutti, ma molti..troppi!
Dal Cile a Washington, sugli abusi la chiesa rischia la “catastrofe”
Via tutti i vescovi è lo slogan, la richiesta corale di una chiesa che ha accolto male il Papa lo scorso gennaio, e da Roma hanno iniziato già da un paio di mesi il repulisti
I campioni di questa post-umanità
I NEMICI DELLA CIVILTA' CRISTIANA
La civiltà cristiana oggi ha 3 nemici: l’invasione islamica, il materialismo ateo, la chiesa di Bergoglio perchè stanno sradicando dalla nostra vita il seme della cristianità e il legame coi suoi simboli. Il male del bergoglismo
di Marcello Veneziani
La civiltà cristiana oggi ha 3 nemici: l’invasione islamica, il materialismo ateo, la chiesa di Bergoglio perchè stanno sradicando dalla nostra vita il seme della cristianità e il legame coi suoi simboli. Il male del bergoglismo
di Marcello Veneziani
La civiltà cristiana ha oggi tre nemici: l’invasione islamica, il materialismo ateo e la chiesa di Bergoglio. In modi e gradi differenti stanno sradicando dalla nostra vita il seme della cristianità, il legame coi suoi simboli, con la sua fede e la sua tradizione. Detestano ogni tentativo di dare visibilità e centralità al messaggio cristiano, non sopportano il crocifisso nei luoghi pubblici, s’indignano se qualcuno si pone il problema di salvaguardare il suo spazio vitale, le sue città, i suoi riti e le sue liturgie.
I primi vogliono sostituire una religione che avvertono declinante con la loro e sottomettere la cristianità all’Islam. Il secondo vuol cancellare ogni traccia di spiritualità e di presenza religiosa dall’orizzonte pubblico per ridurre l’uomo alle sue voglie e al suo egoismo. La terza vuole ridurre la civiltà cristiana a luogo d’accoglienza, corridoio umanitario, fino a perdere ogni traccia vivente di cristianità.
Il vangelo” svuotato: l’essenza del fariseismo
«Toglieteci dalla vista il Santo d’Israele»
Non c’è nulla che il saggio debba schivare maggiormente del vivere secondo il giudizio altrui e dell’adeguarsi alle opinioni correnti della gente, anziché farsi guidare nella vita dalla retta ragione. Di conseguenza, anche se dovesse opporsi a tutti gli uomini, essere oggetto di disprezzo e affrontare pericoli per la causa dell’onestà, il saggio nulla vorrà alterare di quei princìpi ritenuti giusti. E chi non fosse così disposto, come potremo dirlo diverso da quello stregone egizio che a suo piacere si trasformava in pianta, in animale, in fuoco, in acqua e in ogni altra cosa, se appunto anch’egli ora farà l’elogio della giustizia dinanzi a chi la tiene in considerazione, ora invece si pronuncerà contro, non appena si accorge che è l’ingiustizia a godere stima, proprio come usano fare gli adulatori? (San Basilio Magno, Discorso ai giovani, IX, 27-28).
Non c’è nulla che il saggio debba schivare maggiormente del vivere secondo il giudizio altrui e dell’adeguarsi alle opinioni correnti della gente, anziché farsi guidare nella vita dalla retta ragione. Di conseguenza, anche se dovesse opporsi a tutti gli uomini, essere oggetto di disprezzo e affrontare pericoli per la causa dell’onestà, il saggio nulla vorrà alterare di quei princìpi ritenuti giusti. E chi non fosse così disposto, come potremo dirlo diverso da quello stregone egizio che a suo piacere si trasformava in pianta, in animale, in fuoco, in acqua e in ogni altra cosa, se appunto anch’egli ora farà l’elogio della giustizia dinanzi a chi la tiene in considerazione, ora invece si pronuncerà contro, non appena si accorge che è l’ingiustizia a godere stima, proprio come usano fare gli adulatori? (San Basilio Magno, Discorso ai giovani, IX, 27-28).
venerdì 27 luglio 2018
La miccia della Terza Guerra Mondiale
PERCHÉ CI PORTANO ALLO SCONTRO CON IL MONDO ARABO – Don Curzio Nitoglia
La maggioranza dei cittadini, vittima della disinformazione e della manipolazione dei media, pensano all’Islam e al mondo arabo come al nemico da sconfiggere, ma cosa ne sanno davvero?
Quante pecorelle ci cascano
Quegli “utili idioti” così utili a Bergoglio
Pare che nessuno sia riuscito a trovare il testo di riferimento, ma i cultori della materia concordano nell’attribuire il conio del concetto di “utile idiota” a Владимир Ильич Ульянов, politico russo più conosciuto con la traslitterazione occidentale di Vladimir Il’ič Ul’janov e addirittura celeberrimo con lo pseudonimo di Lenin. Secondo Владимир Ильич Ульянов, che poi passò l’usufrutto del concetto al compagno Ио́сиф Виссарио́нович Джугашви́ли alias Iosif Vissarionovič Džugašvili alias Stalin, gli “utili idioti” erano quegli scrittori, quei giornalisti, quegli intellettuali, quei politici che contrabbandavano in occidente il veleno comunista distillato nella Russia sovietica facendo fessi tutti i doganieri della ragion politica, ma soprattutto se stessi. Parlassero pure male dei timonieri, teorizzavano Lenin e Stalin, l’importante era che gli “utili idioti” seminassero fiducia nella Grande Madre Sovietica e suscitassero entusiasmo per il Radioso Avvenire del socialismo universale.
Non sanno né che si stanno trastullando, né che Roma sta bruciando.
Il Cardinale cacciatore di uomini
Faceva degli uomini che volevano essere sacerdoti le sue prede. Poi è diventato un cardinale. È lungo e intenso lo scoop del New York Times sul Cardinale McCarrick, il prelato più alto in gerarchia incappato in uno scandalo sessuale che lo vede protagonista in prima persona.
Il quotidiano nuovayorchese racconta la storia del cardinale molestatore – storia che riguarda miriadi di persone – a partire dalla testimonianza di un giovane ex-sacerdote, Robert Ciolek
La tecnica di chi affoga
Cuando calienta el sol della politica, “Famiglia Cristiana” torna a credere al demonio (1)
Quando l’Italia era ancora un pochino seria, l’estate si accompagnava a tormentoni che ricordiamo tutti volentieri. “Sia-a-mo i Watussi” (che Edoardo Vianello poteva chiamare impunemente “altissimi negri”), “Guarda come dondolo”, “Stessa spiaggia, steso mare”, “Sapore di sale”, “Una rotonda sul mare”, “Ho scritto t’amo sulla sabbia”, “Azzurro”, “Lisa dagli occhi blu”, “Gioca jouer”, Vamos a la playa”, “L’estate sta finendo”, “Sei un mito”, “Sotto questo sole”, “Un’estate al mare”, “Centro di gravità permanente”, “Macarena”… L’elenco è volutamente lungo per dimostrare che, insomma, il nostro è stato un Paese in cui le intelligenze sfornavano cose serie anche a ferragosto. Oggi, con il decadimento dei tempi, dei costumi e della concentrazione di neuroni, tocca prendere quello che passa il convento, per la precisione il convento paolino che edita “Famiglia Cristiana”. Il “Vade retro Salvini” esibito in copertina dal settimanale che fu del beato Giacomo Alberione sarà il nostro tormentone estivo. “Riscossa Cristiana”, che “Cristiana” lo è veramente e quindi sa ridere, se lo porterà dietro fino ad agosto con una serie di articoli un po’ seri e un po’ faceti dei suoi redattori e dei suoi collaboratori. Dimenticavamo, uno dei tormentoni più celebri è stato “Fin che la barca va”. Cantava Orietta Berti ed era il 1970. Ora, invece, la Barca pare proprio che non vada più. Buona estate.
Chi trova un nemico, trova un tesoro
UN ESORCISTA PER SALVINI
C’è una parabola che non abbiamo mai capito del tutto: è quella del figliol prodigo con la pecorella smarrita più importante del figlio fedele, buono e onesto ma a furia di inseguire le pecorelle smarrite si è disperso il gregge?
di Roberto Pecchioli
di Roberto Pecchioli
Famiglia Cristiana, il settimanale dei Paolini, ha finalmente trovato il nemico. Chi trova un nemico, trova un tesoro. E’ Matteo Salvini, destinatario dell’esecrabile copertina del periodico langarolo (la sede è ad Alba). Ci vanno giù pesanti, i buoni padri: Vade Retro Salvini con la didascalia, forse tratta da qualche film americano: niente di personale o ideologico. E’ solo Vangelo. Ciò che urta la neo Chiesa non sono le politiche anti sociali di matrice neoliberale, tanto meno l’abbandono della legge naturale, il materialismo diffuso, l’abortismo o l’esaltazione di condotte contro natura, l’ateismo pratico o il nichilismo contemporaneo, sdoganato dopo la cordiale telefonata tra Bergoglio e Gianni Vattimo. Poco interesse per il declino dei sacramenti, a cominciare dal matrimonio, fastidio per le questioni dottrinali. Ma se qualcuno la pensa diversamente sul tema dell’immigrazione, torna l’armamentario del passato remoto, Belfagor risorge nell’apocalisse dell’arcidiavolo Salvini, novello Emmanuel Goldstein, il nemico pubblico di 1984 di Orwell, nei confronti del quale erano prescritti due minuti quotidiani di odio.
“Cristiani” ammodernati
I cristiani col “crocifisso” a scelta
Sul numero del 24 luglio della rivista cattolica “on line” «Aleteia», si legge un curioso commento relativo ad una proposta di legge presentata dalla Lega, prima firmataria la deputata Barbara Saltamartini, per l’obbligatorietà dell’esposizione – in luogo elevato e ben visibile - del Crocifisso nelle scuole, nelle università, negli uffici pubblici, nei tribunali, nelle ambasciate, nelle carceri, negli aeroporti, nelle stazioni e nei porti.
Sul numero del 24 luglio della rivista cattolica “on line” «Aleteia», si legge un curioso commento relativo ad una proposta di legge presentata dalla Lega, prima firmataria la deputata Barbara Saltamartini, per l’obbligatorietà dell’esposizione – in luogo elevato e ben visibile - del Crocifisso nelle scuole, nelle università, negli uffici pubblici, nei tribunali, nelle ambasciate, nelle carceri, negli aeroporti, nelle stazioni e nei porti.
L’europeismo di Bruxelles
IL CASO UNGHERIA
Quella di Avvenire? L'Europa che non vogliamo
Il quotidiano dei vescovi inneggia all'Unione Europea che punisce l'Ungheria sulla questione dell'immigrazione e la pone come modello. Ma è quell'Europa, nemica dei popoli, la cui cultura di riferimento è artificiale e imposta dal centro e dall'alto.
Da tempo ormai l’Unione Europea è in guerra contro l’Ungheria del presidente Orban, uno Stato membro che, a dire della Commissione, pretende ancora di decidere qualcosa in casa sua. Nei giorni scorsi, come noto, la Commissione ha deferito l’Ungheria alla Corte di Giustizia per non essersi attenuta alle norme comunitarie in tema di diritto d’asilo e accoglienza degli immigrati. In questo modo il muro che separa alcuni Stati dell’Europa orientale dagli indirizzi dell’Unione si è ulteriormente alzato e due mondi culturali e giuridici si confrontano l’un contro l’altro armati. Ci si deve aspettare che anche la Croazia venga deferita per aver stampato una moneta con l’immagine di un feto in onore al diritto alla vita, contrariamente alle posizioni di Bruxelles?
Quella di Avvenire? L'Europa che non vogliamo
Il quotidiano dei vescovi inneggia all'Unione Europea che punisce l'Ungheria sulla questione dell'immigrazione e la pone come modello. Ma è quell'Europa, nemica dei popoli, la cui cultura di riferimento è artificiale e imposta dal centro e dall'alto.
Da tempo ormai l’Unione Europea è in guerra contro l’Ungheria del presidente Orban, uno Stato membro che, a dire della Commissione, pretende ancora di decidere qualcosa in casa sua. Nei giorni scorsi, come noto, la Commissione ha deferito l’Ungheria alla Corte di Giustizia per non essersi attenuta alle norme comunitarie in tema di diritto d’asilo e accoglienza degli immigrati. In questo modo il muro che separa alcuni Stati dell’Europa orientale dagli indirizzi dell’Unione si è ulteriormente alzato e due mondi culturali e giuridici si confrontano l’un contro l’altro armati. Ci si deve aspettare che anche la Croazia venga deferita per aver stampato una moneta con l’immagine di un feto in onore al diritto alla vita, contrariamente alle posizioni di Bruxelles?
mercoledì 25 luglio 2018
7 x 1000? Sempre troppi!
L'obolo del cittadino alla Chiesa. Alti e bassi con i tre ultimi papi
Ogni anno lo Stato italiano devolve l'8 per mille del proprio gettito fiscale alle confessioni religiose che hanno stipulato un'intesa per beneficiarne.
Tra queste la Chiesa cattolica fa la parte del leone. Lo Stato le devolve circa un miliardo di euro all'anno. È molto, ma si tenga presente che in Germania la Chiesa cattolica tedesca, la cui dimensione è la metà di quella italiana, riceve dallo Stato ogni anno cinque volte di più, in forza della "Kirchensteuer", la tassa sulle affiliazioni religiose in vigore in quel paese.
In Italia, invece, la ripartizione dell'ammontare dell'8 per mille tra le varie denominazioni religiose è decisa ogni anno dai contribuenti, liberi o no di indicare, con una firma, a chi vogliono sia devoluto il beneficio. E dal 1985 a oggi, da quando cioè è stato introdotto questo meccanismo, le firme a favore della Chiesa cattolica sono state una maggioranza schiacciante, che nel 2005, anno record, ha sfiorato il 90 per cento dei firmatari, per l'esattezza l'89,82 per cento.
Il modello di strategia
INTERCOMUNIONE
La via tedesca al sovvertimento della Chiesa
Una conversazione con un prelato americano fa scoprire le analogie tra la strategia del cardinale Marx in Germania e quanto accaduto negli Stati Uniti con la creazione di gruppi cattolici a favore dell'aborto. Ma qui la strategia punta dritto al cuore della Chiesa: l'Eucarestia.
Qualche giorno fa parlavo con un prelato statunitense della Chiesa, e di alcuni sviluppi di una situazione di crisi e di confusione che si stanno verificando, in particolare in Germania. Il tema centrale era quello dell’intercomunione. Cioè della possibilità che i coniugi protestanti potessero partecipare all’eucarestia, ma senza convertirsi al cattolicesimo; restando cioè nella fede in cui si trovavano.
La via tedesca al sovvertimento della Chiesa
Una conversazione con un prelato americano fa scoprire le analogie tra la strategia del cardinale Marx in Germania e quanto accaduto negli Stati Uniti con la creazione di gruppi cattolici a favore dell'aborto. Ma qui la strategia punta dritto al cuore della Chiesa: l'Eucarestia.
Qualche giorno fa parlavo con un prelato statunitense della Chiesa, e di alcuni sviluppi di una situazione di crisi e di confusione che si stanno verificando, in particolare in Germania. Il tema centrale era quello dell’intercomunione. Cioè della possibilità che i coniugi protestanti potessero partecipare all’eucarestia, ma senza convertirsi al cattolicesimo; restando cioè nella fede in cui si trovavano.
Odi et odi
Lo sfregio di Andria, solo la punta dell'iceberg
La barbara mutilazione di un crocifisso e altri vandalismi contro le statue della Madonna nella cittadina pugliese, è l'ennesimo caso di odio anti-cristiano che ormai attraversa tutta l'Europa: sono oltre 500 i casi di violenza e discriminazione contro i cristiani denunciati tra il 2016 e il 2017.
Il crocifisso vandalizzato ad Andria
Un gravissimo atto sacrilego è stato compiuto nella notte tra venerdì 20 e sabato 21 luglio, nel viale del cimitero di Andria, ai danni di un crocifisso barbaramente mutilato della testa e degli arti ad opera di un quarantacinquenne italiano. Sono state proprio le condizioni in cui il crocifisso è stato lasciato (quasi totalmente smembrato, escluso un pezzo del corpo rimasto attaccato alla croce) che hanno fatto pensare non ad un semplice atto vandalico, compiuto dal balordo di turno, ma ad un gesto volutamente sacrilego.
Lo ha sottolineato proprio il vescovo Lugi Mansi addolorato e incredulo anche per il susseguirsi di una serie di atti di simile gravità, accaduti, guarda caso, proprio nelle stesse ore in cui il crocifisso veniva distrutto e che hanno avuto come obiettivo la statua raffigurante la Madonna dell’Altomare, un’icona del Cristo Redentore e una piccola cappella votiva, nella medesima cittadina.
La barbara mutilazione di un crocifisso e altri vandalismi contro le statue della Madonna nella cittadina pugliese, è l'ennesimo caso di odio anti-cristiano che ormai attraversa tutta l'Europa: sono oltre 500 i casi di violenza e discriminazione contro i cristiani denunciati tra il 2016 e il 2017.
Il crocifisso vandalizzato ad Andria
Un gravissimo atto sacrilego è stato compiuto nella notte tra venerdì 20 e sabato 21 luglio, nel viale del cimitero di Andria, ai danni di un crocifisso barbaramente mutilato della testa e degli arti ad opera di un quarantacinquenne italiano. Sono state proprio le condizioni in cui il crocifisso è stato lasciato (quasi totalmente smembrato, escluso un pezzo del corpo rimasto attaccato alla croce) che hanno fatto pensare non ad un semplice atto vandalico, compiuto dal balordo di turno, ma ad un gesto volutamente sacrilego.
Lo ha sottolineato proprio il vescovo Lugi Mansi addolorato e incredulo anche per il susseguirsi di una serie di atti di simile gravità, accaduti, guarda caso, proprio nelle stesse ore in cui il crocifisso veniva distrutto e che hanno avuto come obiettivo la statua raffigurante la Madonna dell’Altomare, un’icona del Cristo Redentore e una piccola cappella votiva, nella medesima cittadina.
martedì 24 luglio 2018
La forza del ‘memoriale’
DIO MIO:"NON C'E' PIU' CHIESA?"
Teologia. «Fate questo in memoria di Me». Ma senza Eucarestia non c’è più cristianesimo e quindi, logicamente, "non c’è più Chiesa" ? il Sacrificio eucaristico è un memoriale, ma non nel senso ebraico, bensì nel senso cristiano
di Francesco Lamendola
Teologia. «Fate questo in memoria di Me». Ma senza Eucarestia non c’è più cristianesimo e quindi, logicamente, "non c’è più Chiesa" ? il Sacrificio eucaristico è un memoriale, ma non nel senso ebraico, bensì nel senso cristiano
di Francesco Lamendola
L’intera storia della salvezza si ricapitola nel mistero dell’Eucarestia, e tutta la ragion d‘esser della Chiesa cattolica si trova nella celebrazione del Sacrificio eucaristico; senza Eucarestia non c’è più cristianesimo e quindi, logicamente, non c’è più Chiesa.
Già da questa semplice, ma decisiva osservazione, emerge con evidenza la drammatica responsabilità che il signor Bergogliosi è assunto, con tutta una serie di iniziative “pastorali”, a partire dalla pubblicazione di Amoris laetitia, e proseguendo con gli incredibili pasticci imbastiti con la volonterosa collaborazione della Conferenza episcopale tedesca, per aver gettato il clero e i fedeli nella più totale confusione riguardo alla validità della Celebrazione eucaristica, sulla quale non c’era mai stata alcuna discrepanza di Magistero prima di lui, tranne che da pare degli eretici, mentre ora succede che il Santissimo sacramento viene pensato ed attuato in un modo o in un altro in questa o quella diocesi, in questa o quella parrocchia, praticamente a discrezione del celebrante, introducendo un elemento d’incertezza dottrinale e, nello stesso tempo, di scandalo morale, quale mai si era registrato in duemila anni di storia della Chiesa. Incertezza e scandalo che ormai non riguardano più solo le condizioni di validità per accostarsi al Sacramento eucaristico da parte del singolo fedele che si trovi in condizione oggettiva di peccato, ma investe anche l’identità religiosa del soggetto che vi partecipa, come nel caso del coniuge protestante di un cattolico (o di una cattolica): il che, conoscendo quali sono le convinzioni teologiche dei protestanti sulla santa Eucarestia, si configura oggettivamente come una profanazione ingiustificata e ingiustificabile, dettata unicamente dal desiderio di compiacere e assecondare certi moti dell’animo umano e di strappare una facile popolarità, facendo mostra di progressismo e di apertura ecumenica.
I peccati son come le ciliege
Oggi dicono che siamo liberi di sbagliare: ma è davvero così?
Cari Amici, a seguito di altre Catechesi fatte sull’argomento del “peccato, dell’eresia e della coscienza retta”, vediamo ora di rispondere ad un’altra domanda impellente: se abbiamo il libero arbitrio e abbiamo la possibilità di scegliere con coscienza, perché se cadiamo nel così detto “peccato”, tutto sembra venirci precluso? Che cosa è, a questo punto questo peccato e il peccare? Non si può sbagliare?
Tutto ha origine nel Peccato Originale! Il fatto che Martin Lutero lo abbia stravolto dottrinalmente, la dice lunga su quanto si volesse andare a toccare proprio il concetto di peccato. Forse pochi sanno che l’incipit di Lutero nella sua protesta non fu affatto l’ingordigia di un certo clero nella compravendita delle Indulgenze, questa è la favoletta per dare la colpa alla Chiesa… Certo, c’era la corruzione come c’è sempre stata, ma la verità è diversa da quella propagandata oggi, vediqui.
La grancassa (da morto) umanitaria
Le rotte dell”Eurafrica sono lastricate della morte dell’Europa
Emmanuel Macron, così tenero, così bastardo, aveva attaccato molto duramente l’Italia sul caso Aquarius e sulle mosse politiche di Matteo Salvini «Italia vomitevole per la chiusura dei porti». Poi Gabriel Attal, portavoce del partito di governo, aveva aggiunto che la Francia era sempre alla ricerca di una soluzione. In realtà nel luglio 2017 era stato proprio Macron a chiudere i porti, e all’epoca aveva sbarrato gli attracchi francesi, scaricando il fardello all’Italia, mentre la Commissione europea stava a guardare.
Attualmente a Ventimiglia ogni giorno decine di migranti tentano di attraversare la frontiera italo francese sui treni diretti a Mentone, ma una volta oltrepassato il confine la polizia Francese dispone perquisizioni su ogni vagone alla ricerca dei profughi, che vengono poi espulsi e rimandati in Italia, compresi i migranti minorenni, nonostante questa pratica sia illegale. Sncf, la società ferroviaria francese, ha chiesto ai suoi dipendenti di collaborare con le autorità a individuare i migranti a bordo dei treni, ma in tanti, tra controllori e ferrovieri non sempre obbediscono.
Sal insipientiae
Non sarebbe meglio imparare l’Humanae Vitae?
«Una tale percezione della sessualità e una tale prassi non possono essere però frettolosamente condannate, non solo perché si tratta di una condotta e di una mentalità ormai ampiamente maggioritarie ma anche perché vi si trova una ricerca di valori (reciprocità, autenticità, totalità…) che va colta e adeguatamente interpretata» (sic!)
Iniziamo dal fondo del solito articolo di Moia sulla demolizione di Humanae vitae:
Di gaio in peggio
Scultura con bacio gay in chiesa rimossa dopo le proteste dei fedeli
Succede in Versilia: un'opera scultorea raffigurante un bacio fra due uomini è stata rimossa dalla chiesa di Serravezza dopo le proteste dei fedeli
Succede in Versilia: un'opera scultorea raffigurante un bacio fra due uomini è stata rimossa dalla chiesa di Serravezza dopo le proteste dei fedeli
Sono state le proteste dei fedeli, scandalizzati per il bacio fra uomini in chiesa a fare rimuovere dalla Pieve di San Martino ad Azzano, in provincia di Lucca, la statua contemporanea di un bacio omosessuale opera dello scultore Emanuele Giannelli.
Ecco chi è che opera “contro“
Contra nequitiam. Avvenire e le “riparazioni preventive”
Il solito Luciano Moia in un recente editoriale di Sovvertire spiega che i vescovi si dissociano dalle preghiere di riparazione al Summer Pride perché la preghiera “non può mai essere contro“[1].
Possiamo vedere in due modi la tesi principale dell’articolo, e in entrambi i casi risulta che il giornalista e i suoi amici Vescovi l’hanno fatta… beh, hanno mancato l’obiettivo.
Il tempo non porta sempre buoni consigli
Le capriole storiche e dottrinali di certi ex lefebvriani
Le Barroux, 1970L'abate Dom Gérard Calvet
Mons. Marcel Lefebvre - Fondatore della Fraternità San Pio X
Mons. Guérard des Lauriers - Autore della tesi sedevacantista di Cassiciacum
Su segnalazione di un caro amico siamo andati a leggere un curioso articolo della dott.ssa Luisella Scrosati; curioso perché ci ha riportato in mente l’ardore “lefebvriano” della giovane Luisella, quasi stabilmente presente nei Priorati della Fraternità San Pio X e nelle case delle suore della Fraternità, dove Luisella insegnava ai ragazzi che non c’era di meglio che rimanere fuori dalla Chiesa ufficiale e legarsi in toto alla Fraternità, fino a diventarne sacerdoti o suore.
In questo articolo del giugno scorso, pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana, ritroviamo una Luisella – più matura – che introduce il suo scritto con l’espressione “scisma lacerante”, riferito alle consacrazioni episcopali effettuate da Mons. Lefebvre nel 1988.
Evidentemente il tempo non porta sempre buoni consigli.
Le Barroux, 1970L'abate Dom Gérard Calvet
Mons. Marcel Lefebvre - Fondatore della Fraternità San Pio X
Mons. Guérard des Lauriers - Autore della tesi sedevacantista di Cassiciacum
In questo articolo del giugno scorso, pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana, ritroviamo una Luisella – più matura – che introduce il suo scritto con l’espressione “scisma lacerante”, riferito alle consacrazioni episcopali effettuate da Mons. Lefebvre nel 1988.
Evidentemente il tempo non porta sempre buoni consigli.
La Madonna del Carmine come Asia Argento?
SE ANCHE LA MADONNA DE NOANTRI VIENE ARRUOLATA NEL #METOO DALLA CORRETTEZZA POLITICA…
Da qualche giorno è in corso a Trastevere, a Roma la Festa de Noantri, un appuntamento classico per gli abitanti del Quartiere, per i romani e anche per i turisti. Viale Trastevere viene chiuso al traffico, e per le strade sfila una processione in cui si porta il trono della Madonna del Carmelo. Una festa che vive di diversi appuntamenti. Quest’anno la Madonna è stata vestita da una maison di stilisti d’eccezione, Gattinoni. E qui trovate l’intervista del Direttore Creativo della casa, Guillermo Mariotto; un’intervista molto bella, da cui traspaiono l’interesse e la devozione del suo protagonista verso questa forma di religiosità popolare.
lunedì 23 luglio 2018
Liberarsi dalle paure infantili
DIVENTARE UOMO
Le 10 tappe verso "lo stato di Grazia". Quando vi si giunge è Dio che fa tutto, perché trova in noi solo della tenera cera, che si lascia docilmente modellare. Il nostro essere a quel punto è pervaso da una luce soprannaturale
di Francesco Lamendola
Le 10 tappe verso "lo stato di Grazia". Quando vi si giunge è Dio che fa tutto, perché trova in noi solo della tenera cera, che si lascia docilmente modellare. Il nostro essere a quel punto è pervaso da una luce soprannaturale
di Francesco Lamendola
Mi chiedi, caro amico, che ti indichi una strada, che ti suggerisca un percorso per uscire dal vicolo cieco nel quale ti senti intrappolato. Dietro le apparenze della disinvoltura mondana, quasi del cinismo, hai un temperamento caldo, generoso; in fondo, sei un entusiasta: ogni volta ti sembra di aver raggiunto la meta, e ogni volta incontri un’amara delusione. Sei stanco, dici, d’insuccessi; stanco di soffrire. Non hai più tempo da perdere, ne hai perso anche troppo; desideri fare esperienza delle cose, ma desideri che questa esperienza si trasformi in saggezza, che ti offra dei punti fermi, come sassi sul greto di un fiume, per la traversata verso l’altra sponda.
Non so che dire. Quando mi vengono fatte richieste di questo genere, sono sempre molto perplesso.
La confusione di valori, di dottrina, di principi è immensa
Le “santificazioni” laiche della Chiesa d’oggi
Anche i processi di canonizzazione, gestiti dalla Congregazione delle cause dei Santi, hanno subito delle profonde modifiche come tutti gli ambiti della Chiesa dopo il Concilio Vaticano II. Oggi i Papi danno il loro assenso a tali processi seguendo non ciò che ha sempre sostenuto la Chiesa in materia di beatificazioni e canonizzazioni, ma secondo logiche mondane. Infatti, la stessa scelta di alcuni candidati all’onore degli altari è cambiata perché soggetta a scopi di carattere politico ed ideologico. Basti pensare a due recenti casi: Giorgio La Pira e Aldo Moro, di cui si possono trovare riferimenti in due articoli pubblicati su «Corrispondenza Romana», qui e qui.
Anche i processi di canonizzazione, gestiti dalla Congregazione delle cause dei Santi, hanno subito delle profonde modifiche come tutti gli ambiti della Chiesa dopo il Concilio Vaticano II. Oggi i Papi danno il loro assenso a tali processi seguendo non ciò che ha sempre sostenuto la Chiesa in materia di beatificazioni e canonizzazioni, ma secondo logiche mondane. Infatti, la stessa scelta di alcuni candidati all’onore degli altari è cambiata perché soggetta a scopi di carattere politico ed ideologico. Basti pensare a due recenti casi: Giorgio La Pira e Aldo Moro, di cui si possono trovare riferimenti in due articoli pubblicati su «Corrispondenza Romana», qui e qui.
Una realtà ben diversa
3 Domande sull’Ucraina
Secondo l’occidente è Putin il responsabile della crisi Ucraina, con il suo imperialismo autoritario, ma è davvero così?
Rispondiamo a 3 domande per fare luce su una realtà ben diversa.
Pubblicato 23 luglio 2018 | Da Lorenza Perfori
di Giampaolo Rossi
Post-sbornia o allucinazione ideologica?
RAZZISTI IN CHIESA? LA DOMENICA, L'AVVENIRE, LA CEI E L'UNGHERIA
Nella ‘Preghiera dei fedeli’ di ieri, domenica 22 luglio, un invito a pregare molto curioso, con considerazioni da post-sbornia o da allucinazione ideologica. ‘Avvenire’ poi prosegue nel suo delirio politico e il numero di venerdì 20 luglio ne è un esempio fulgido, esaltando un comunicato della presidenza della Cei su cattolici e migranti e l’azione giudiziaria intrapresa dall’Unione europea contro l’Ungheria.
Come di consueto ieri mattina siamo andati a Sant’Ippolito alla messa domenicale. E, giunti alla Preghiera dei fedeli, ne abbiamo sentita una assai curiosa. Si è chiesto di pregare – conformemente al testo del settimanale ‘La Domenica’ dei periodici San Paolo di Alba – “perché la nostra comunità sia capace di abbattere il muro di separazione che divide i membri a motivo del colore, della cultura, della situazione sociale e offrire unità e pace”. Dal testo si evince che dentro le comunità (ovviamente quelle cattoliche italiane) si innalzano “muri di separazione” motivati dal colore, dalla cultura, dallo stato sociale” dei membri. Devono essere muri radicati e imponenti, considerato come si ritenga addirittura di dover pregare per abbatterli: insomma il fenomeno dev’essere diffuso. Francamente è questa un’esperienza che non ci è mai capitato di fare: divisioni ce ne sono, ma non certo per le ragioni addotte da ‘La Domenica’. Vi è mai capitato di notare in chiesa esaminatori puntuti dello stato sociale o del cursus studiorum dei vicini di banco, così da spostarsi immediatamente se ritenuto opportuno? Peggio: avete mai movimenti tra i banchi intesi a fuggire la prossimità di vicini ‘di colore’? Non sarà che gli estensori della ‘Preghiera’ l’abbiano redatta dopo una robusta degustazione dei vari tipi di Barbera? A meno che non siano di quelli – allucinati ideologicamente per conto proprio – che vedono biechi razzisti dappertutto e intanto semmai il razzismo lo fomentano con il loro atteggiamento irresponsabile.
Nulla è più tornato ad essere com’era prima
LE 36 ORE "PIU' IMPORTANTI"
Che cosa sarebbe la storia umana, senza "la Resurrezione"? E' l'evento che si inserisce nel processo della storia, ma la supera, la trascende perché è un evento "soprannaturale", e che conferisce significato alla storia stessa
di Francesco Lamendola
di Francesco Lamendola
Qual è l’evento più importante della storia mondiale? Per il cristiano, non c’è il minimo dubbio che la risposta è: la Resurrezione di Gesù Cristo. Non solo è l’evento centrale della Redenzione, quello che conferisce tutto il suo significato al mistero dell’Incarnazione e quindi, indirettamente, rivela anche (nei limiti in cui la mente umana può afferrarlo) il significato del mistero della Santissima Trinità: Dio Padre che crea il mondo e lo ama infinitamente, e amandolo, si fa uomo fra gli uomini per mezzo del Figlio, e poi entrambi, il Padre e il Figlio, completano il grandioso processo di riconciliazione del mondo a Dio per opera dello Spirito Santo. È anche l’evento che si inserisce nel processo della storia, ma la supera, la trascende infinitamente, perché è un evento soprannaturale, che conferisce un significato alla storia stessa, la quale, senza quell’evento, sarebbe rimasta un vuoto, penoso, ripetitivo succedersi di umane miserie, ambizioni, grandezze e aberrazioni. Che cosa sarebbe la storia umana, senza la Resurrezione?
L’ambigua interpretazione del ruolo della coscienza
HUMANAE VITAE, IL MODERNISMO “SOTTO ALTRI NOMI E’ ANCORA PRESENTE”
Mons. Melina, qual è il cuore della Humanae Vitae? È un orientamento ideale lasciato all’interpretazione della coscienza di ciascuno, come alcuni hanno sostenuto, o è una norma morale vincolante?
Il nucleo fondante dell’enciclica Humanae Vitae si trova nei paragrafi 12 e 14. Il n. 12 esprime in termini positivi il principio della “connessione inscindibile, stabilita da Dio, che l’uomo di sua iniziativa non può rompere, tra il significato unitivo e il significato procreativo che sono entrambi inerenti all’atto matrimoniale” – una dottrina, si dice, “spesso esposta dal magistero”. Inoltre, si esprime in termini negativi come norma conseguente, al n. 14: “È esclusa qualsiasi azione che, prima, al momento o dopo il rapporto sessuale, sia specificamente intesa a prevenire la procreazione – sia come fine che come mezzo“. L’atto contraccettivo è infatti definito come “intrinsecamente sbagliato” e “è un grave errore pensare che un’intera vita matrimoniale di relazioni altrimenti normali possa giustificare un rapporto sessuale deliberatamente contraccettivo“.
domenica 22 luglio 2018
Se anche gli altri si facessero il proprio esame di coscienza
PASQUE DI SANGUE il grave motivo di una ingiusta censura
“…al giorno d’oggi, soltanto un gesto di inaudito coraggio intellettuale poteva consentire di riaprire l’ intero dossier, sulla base di una domanda altrettanto precisa che delicata: quando si evoca tutto questo – le crocifissioni di infanti alla vigilia di Pesach, l’uso di sangue cristiano quale ingrediente del pane azzimo consumato nella festa – si parla di miti, cioè di antiche credenze e ideologie, oppure si parla di riti, cioè di eventi reali e addirittura prescritti dai rabbini? Il gesto di coraggio è stato adesso compiuto”.
Con queste ed altre parole, così presentava il Corriere della sera del 6 febbraio 2007, un articolo imponente per la presentazione del libro Pasque di sangue dello storico Ariel Toaff, figlio dell’ex Rabbino capo di Roma Elio Toaff, uscito nelle librerie l’8 febbraio e subito ritirato per censura.
Lo spirito della Roma cattolica perenne
Un inaccettabile articolo per i 30 anni delle Consacrazioni Episcopali effettuate da mons. Lefebvre - Ristabiliamo i fatti
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Un inaccettabile articolo per i 30 anni delle Consacrazioni Episcopali effettuate da mons. Lefebvre – Ristabiliamo i fatti
Sommario : 1. La lefebvriana dichiarazione “storica” del 1974 di fedeltà alla Tradizione viene mal presentata. 1.1. Una “dichiarazione storica” rivelatasi profetica, da rileggere e meditare. 2. L’Autrice sembra insinuare che le divergenze del 1985-86 con dom Gérard a proposito della Nuova Messa e dell’infausto Incontro di Assisi erano dovute ad un atteggiamento arrogante della FSSPX nei confronti del cardinale Ratzinger e del Papa. 2.1 La critica e l’opposizione alle sconcertanti iniziative ecumeniche di Giovanni Paolo II erano giuste e doverose. 3. Le vicende che portarono alle Consacrazioni senza mandato del 1988 sono riferite da Scrosati in modo parziale e sfavorevole a mons. Lefebvre. 3.1 L’insensibilità e la tattica dilatoria di Roma fecero fallire le trattative. 4. Non ci fu nessuno scisma, né “formale” né “sacramentale” o “di fatto”, solo una disubbidienza giustificata dallo stato di necessità. 4.1 L’accusa di mendacio a P. Schmidberger è ridicola oltre che del tutto priva di senso. 4.2 Il vero significato dell’importante omelia pronunciata da mons. Lefebvre in occasione delle Consacrazioni.
Mi riferisco a: Luisella Scrosati: Dom Gérard e Lefbvre, un’amicizia dolorosa, apparso su La Nuova Bussola Quotidiana del 30 giugno 2018. L’articolo si basa su un testo notoriamente ostile a mons. Lefebvre, quale la biografia recentemente pubblicata dal saggista e storico Yves Chiron sul benedettino dom Gérard Calvet: Dom Gérard. Tourné vers le Seigneur, éd. Sainte-Madeleine, 2018, pp. 688.