ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 1 aprile 2019

Messi non gioca da Dio, e Jorge ?

Il Papa dribbla il Congresso di Verona, ma riceve attivisti pro gay

Papa Francesco non si è occupato del Congresso mondiale delle famiglie, ma sta per ricevere in Vaticano una delegazione pro Lgbt. E si parla pure di un discorso storico sulla omosessualità che il Santo Padre terrà alla fine dell'udienza

Papa Francesco sta per ricevere, all'interno di un'udienza privata, alcuni sostenitori del mondo e della causa Lgbt.
Ne é sicuro Fredéric Martel, l'autore di "Sodoma", cioè del libro scandalo che ha messo in evidenza la presunta incoerenza di fondo che impererebbe in Vaticano sul tema della omosessualità, ma lo ha rivelato pure Il Fatto Quotidiano. Il che, poche ore dopo la conclusione della due - giorni scaligera, quella organizzata dalle sigle pro life e pro family, non può che suscitare dubbi e perplessità dalle parti dei tradizionalisti.


Soprattutto tenendo in considerazione questo particolare: il pontefice argentino, riguardo al discusso Congresso mondiale delle famiglie, si è limitato a dichiarare di non essersene occupato, aggiungendo di concordare sulla "sostanza", ma non sulle "modalità". Così come aveva fatto, qualche giorno prima, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. Alcuni hanno interpretato quelle parole, tanto quelle di Francesco quanto quelle del 'ministro degli Esteri' della Santa Sede, come una presa di distanza. Altri hanno posto l'accento su come il papa e le alte gerarchie ecclesiastiche, in fin dei conti, si siano dette d'accordo. La Chiesa cattolica nella città veneta era rappresentata in minima parte, erano presenti il vescovo Zenti e pochi altri, e le azioni, nelle "cose vaticane", contano sempre più delle parole.
Sono le tempistiche a suggerire la tesi secondo cui Jorge Mario Bergoglio abbia deciso di lanciare un messaggio alle sigle organizzatrici della kermesse. Non dovrebbero essere previste udienze con gli attivisti di Verona. Nell'agenda dell'ex arcivescovo di Buenos Aires, invece, c'è spazio per incontrare coloro che sostengono l'equiparazione delle unioni tra omosessuali al matrimonio. Alla fine del meeting, a cui dovrebbe partecipare pure un noto giudice e professore argentino, il vescovo di Roma - dicono da più parti - procederà per mezzo di un discorso che è già stato definito "storico". Il papa si è sempre dimostrato molto fermo sulla bioetica, ma non si è certo distinto per l'indisponibilità a dialogare con chi, pur trovandosi in condizione di peccato, è alla ricerca di Dio.
Le dietrologie già si sprecano: l'estate scorsa, grazie pure al memorandum di mons. Carlo Maria Viganò, è tornata d'attualità la questione della lobby gay, che Joseph Ratzinger aveva dichiarato di aver sconfitto. Il summit straordinario sulla prevenzione degli abusi ai danni dei minori e degli adulti vulnerabili ha permesso ai cardinali conservatori di criticare il pontefice per non aver aperto una discussione sulla proliferazione della "agenda omosessualista". Il Congresso mondiale delle famiglie di Verona, insomma, potrebbe lasciare con sè degli strascichi dottrinali. Il Santo Padre, nel frattempo, incontrerà in udicenza attivisti ascrivibili al mondo Lgbt.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-dribbla-congresso-verone-riceve-attivisti-pro-gay-1672125.html
Gesù non è dottrina, ma il compagnone di viaggio, parola di Bergoglio.


“Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.” (1Gv.2,22-23)
P.S. NON è un “pesce d’aprile“….

Nel Viaggio “apostolico” di papa Francesco in Marocco – vedi qui testi ufficiali – francamente non ci attendavamo nulla di eccessivamente “cattolico“…. eravamo persino già pronti a dover ascoltare l’imposizione della “nuova” dottrina della chiesa di Bergoglio (che poggia tutta sulle fondamenta dello SPIRITO del concilio che Giovanni Paolo II, quanto Benedetto XVI, pur FRENANDO e condannandone l’essenza, finirono però per farlo regnare incontrastato, dal momento che non lo condannarono mai come eresia vera e propria), riguardo all’unicità di Dio vedi qui, ossia: a prescindere da Gesù Cristo (il cui Nome, era ovvio, non è mai stato menzionato nel parlare di Dio…).
Come abbiamo dimostrato in molti editoriali, se non si conosce il percorso e il programma pastorale del gesuitismo modernista – rifondato da Pedro Arrupe, grazie anche alla teologia di Karl Rahner ed altri, vedi qui –  non è facile capire gli “errori” che Bergoglio sta ufficializzando ed imponendo alla Chiesa di Gesù Cristo, attraverso le aperture volute dal Concilio quali il forzato dialogo interreligioso per il quale, lo stesso Giovanni Paolo II, caddero, scivolarono se preferite, nel SINCRETISMO RELIGIOSO e in quella che chiamiamo essere L’ECUMANIA… un falso ecumenismo e dialogo ecumaniacale che impone, alle nuove generazioni cattoliche, di coltivare un GESU’ CRISTO PERSONALE, ma di cui è bene NON parlare troppo a chi non lo conosce ed ha una sua propria spiritualità o religione…. altrimenti è “proselitismo“.
Per capire bene questa “cronaca” valutiamo solo un breve florilegio dalle espressioni usate da Bergoglio in Marocco.
La prima, il saluto agli Ospitanti, il re musulmano al quale il Papa (cattolico??) ha espressamente detto:
  • Questa visita è per me motivo di gioia e gratitudine perché mi consente anzitutto di scoprire le ricchezze della vostra terra, del vostro popolo e delle vostre tradizioni. Gratitudine che si trasforma in importante opportunità per promuovere il dialogo interreligioso e la conoscenza reciproca tra i fedeli delle nostre due religioni, mentre facciamo memoria – ottocento anni dopo – dello storico incontro tra San Francesco d’Assisi e il Sultano al-Malik al-Kamil. Quell’evento profetico dimostra che il coraggio dell’incontro e della mano tesa sono una via di pace e di armonia per l’umanità, là dove l’estremismo e l’odio sono fattori di divisione e di distruzione. Inoltre, auspico che la stima, il rispetto e la collaborazione tra di noi contribuiscano ad approfondire i nostri legami di amicizia sincera, per consentire alle nostre comunità di preparare un futuro migliore alle nuove generazioni.
Le due “frasi” che stonano sono quelle in grassetto:
“… la conoscenza reciproca tra i fedeli delle nostre due religioni..” DUE RELIGIONI? Pazienza che lo dicano i NON cattolici, ma un Papa dovrebbe sapere che di religione ne esiste UNA SOLA….  e senza dubbio il pastrocchio proviene dal concilio, dall’ecumenismo forzato del gesuita cardinale Bea…. non per nulla gli stessi Pontefici degli ultimi trent’anni, accortosi della grave scivolata nel SINCRETISMO religioso, fecero la famosa Dominus Jesus, vedi qui…. che lo stesso Bergoglio regnante all’epoca in Argentina, mise tranquillamente nel cassetto, col gesuitico motto: “obbedienza sì, ma anche libertà a non fare“, vedi quianche qui.
Ora, perdonateci ma…. poco prima di essere ucciso, Gesù Cristo aveva detto a Ponzio Pilato che lo stava interrogando: “Chiunque è dalla parte della verità ascolta la mia voce”. Cosa intendeva chiedere, Pilato, quando domandò: “Che cos’è la verità?” (Gv.18,37, 38)… Da parte sua Gesù non si vergognò di parlare della veritàné dubitò che esistesse ED ERA ED E’ UNA SOLA. Considerate, per esempio, quello che Gesù disse in quattro circostanze rivolgendosi a persone diverse. “Per questo sono nato e per questo son venuto nel mondo, per rendere testimonianza alla verità”; “Io sono la via e la verità e la vita”. — Gv.14,6; “Dio è  Spirito (non una fonte energetica), e quelli che l’adorano devono adorarlo in spirito e verità”. — Gv.4,23, 24; “Se rimanete nella mia parola, siete realmente miei discepoli, e conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. — Gv.8,31-32.
Secondo lo stesso “principio di NON contraddizione” che è poi la ragionevolezza stessa, se cominciassimo a parlare di RELIGIONI è evidente che NON avremo più LA RELIGIONE per eccellenza che è Cristo-Dio L’UNICO SACERDOTE…. e dove c’è un sacerdote c’è un rito, c’è un culto a Dio, C’E’ UNA RELIGIONE… per la quale Gesù è venuto a FARE DISCEPOLI… Se parliamo di MONOTEISMO l’Islam, tuttavia, non ci considera affatto “monoteisti”, essi ci accusano, come è descritto nel Corano stesso, di aver fatto “noi” di Gesù Cristo “un dio”…..
Insomma parliamoci chiaro: secondo la tradizione Musulmana – IL CORANO – SAREBBE STATO DATO… in modo miracoloso a Maometto da parte dell’Arcangelo Gabriele, lo stesso Arcangelo che sarebbe andato PRIMA da Maria Santissima per annunciarle l’Incarnazione di Dio… poi da Maometto PER RINNEGARE GESU’ VERO DIO, attraverso il Corano…. esso infatti NON nega la nascita verginale di Gesù per mezzo di Maria (che da loro è molto venerata), ma nega che Gesù è Dio Incarnato… si legga anche qui. Nelle religioni monoteiste (Ebraismo, Cristianesimo ed Islam) il Dio, pur creduto unico in quella espressione biblica del “Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, è pensato però secondo concetti diversi ed assume diverse personalità DIVERSE a seconda delle diverse correnti e versioni nell’ambito di queste realtà… quindi alla fine, anche le “verità” sono diverse… e vengono percepite diversamente.
L’apostolo, però, è stato chiarissimo: “Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.” (1Gv.2,22-23) cosa significa? “Se Dio è uno” pone non un’ipotesi di fede, ma esprime LA VERITA’ che in quanto tale non può ritrovarsi in altre affermazioni contrarie. Il “perchè?” interroga, infatti l’umanità che, o non lo sa o afferma di saperlo facendo equivalenza dei fatti e delle credenze. Quando parliamo di “tante religioni” si esprime un fatto, bene o male che sia, che è però la molteplicità del pensiero umano, le molte culture  E NON LA RIVELAZIONE DI DIO che non può contraddirsi…
Ora poiché anatema, eretico o anticristo è colui che NEGA-RIFIUTA-RIGETTA Gesù il Dio Incarnato che ha detto, appunto “IO SONO LA VERITA’….” – e veniamo alla seconda frase del discorso di Bergoglio – usare san Francesco d’Assisi, vedi qui, per fargli dire ciò che non ha detto, è l’aberrazione nelle aberrazioni. Queste le parole del vero san Francesco in visita al Sultano:
«… Francesco, il vero santo d’Assisi, rispose così all’invito del Sultano a rimanere con lui: “Si, volentieri rimarrò con te, se tu e il tuo popolo vi convertirete a Cristo”».
Non commenteremo nulla a queste parole, ognuno usi bene il proprio libero arbitrio e la ragione stessa… specialmente quel principio di non contraddizione. Francesco d’Assisi il Santo vero, pur presentandosi con tutte le buone intenzioni, PONE UNA CONDIZIONE AL SULTANO… il quale, non avendo corrisposto all’invito, spingerà il Santo a fare ritorno a casa!
E veniamo, restando su questa scia, ad una ultima considerazione perché è collegata. All’incontro con i religiosi, le religiose e il clero del luogo, Bergoglio ha affermato quanto segue:
“…essere cristiano non è aderire a una dottrina, né a un tempio, né a un gruppo etnico...”
TOMBOLA… o Bingo! scegliete voi! In questo modo, come insegna il gesuitismo di Pedro Arrupe, GESU’ NON E’ LA DOTTRINA MA IL COMPAGNONE DI VIAGGIO.… è il cristianesimo ANONIMO dell’eretico gesuita Karl Rahner, è COLUI CHE NON DEVE DISTURBARE GLI ALTRI…. per confermare se stesso, vedi qui… Bergoglio strumentalizza la parabola del lievito e della farina (Lc.13,18-21). Certo, la parabola parla del Regno di Dio che in parte è il presente, dunque è QUEL LIEVITO che deve ancora e sempre crescere fino al suo ritorno definitivo…. per questo Gesù stesso parla di EVANGELIZZARE, ANDARE E FARE DISCEPOLE TUTTE LE NAZIONI…. poichè, questo lievito, come il granellino di senape… operando in Cristo, per Cristo e con Cristo, proseguiranno LE CONVERSIONI DEI POPOLI IN OGNI TEMPO
In definitiva, poi, non dovendo più il cristiano – secondo Bergoglio – aderire a dottrine O AL TEMPIO, ci chiediamo a che serve andare a Messa e parlare di Eucaristia quale Sacramento di SALVEZZA!!! E’ evidente che poi, questa adesione, deve portare al MARTIRIO  che è la vera forma di carità, altrimenti non serve a nulla, ma questo è un ‘altro discorso!
Il proselitismo, affermava san Josè M. de Escrivà, è il segno certo dell’autentico zelo, (Cammino, 793) mentre, diversamente, la concezione che ne ha Bergoglio è di matrice PROTESTANTE-PENTECOSTALE, per questo gli è indigesto da una parte, ma dall’altra lo usa CONTRO il cattolicesimo MISSIONARIO…. Questo Regno di Dio, infatti, attivo già all’interno di un credente – per mezzo del Battesimo e dei Sacramenti – che rende la sua testimonianza efficace è l’influenza positiva sul mondo che i cristiani devono ricercare con le opere e la predicazione del Vangelo (Mt.5,13-16; Tito 2,14), FINO A PERDERE LA PROPRIA VITA…
Dunque il LIEVITO SONO I CRISTIANI BATTEZZATI…. la mescolanza DI FARINE DIVERSE sono certamente l’incontro MISSIONARIO dei Discepoli di Cristo che devono aiutare “quelle farine” A CONVERTIRSI ALL’UNICA FERMENTAZIONE POSSIBILE: IL REGNO DI DIO…. ma non di un dio generico o sincretista, è evidente!! Altrimenti perché e per cosa farsi ammazzare se, questo Regno, potrebbe realizzarsi SENZA CONVERSIONE MA SOLO COL DIALOGO E LE FORME DI CARITA’ MATERIALI, come afferma invece Bergoglio?
Per giungere ad una conclusione, ricordiamo le parole di Giovanni postate all’inizio. Per l’Apostolo non era possibile credere in Dio Padre e negare Dio Figlio, negare LA SANTISSIMA TRINITA’….Pertanto chi negava la realtà dell’incarnazione negava sia il Padre, sia il Figlio perché non è possibile avere l’Uno senza l’Altro, come insegnano infatti tutti i concili e i Padri della Chiesa. Chi non abbracciava completamente la dottrina cristiana dell’incarnazione era di fatto un anticristo. Del resto in ciò abbiamo anche il primo anatema pronunciato dallo stesso san Paolo in Galati 1,1-10. Solo chi riconosce pubblicamente Dio Figlio – e predica IL MEDESIMO VANGELO DEGLI APOSTOLI, LA DOTTRINA CATTOLICA – dimostra di avere una relazione con Dio Padre per mezzo di Dio Spirito Santo. In attesa che si manifesti l’uomo del peccato (2Tess.2,3) l’anticristo per eccellenza, dobbiamo FARE DISCERNIMENTO, vedi qui, PER SMASCHERARE LE IMPOSTURE,  smascherare laddove si annidano tante dottrine anticristiane che privano la persona di Gesù della sua divinità, cioè DELL’ESSERE QUELL’UNICO DIO RIVELATO CHE HA UN NOME PROPRIO…. e allo stesso tempo della sua completa umanità. Chi è l’anticristo, si chiede così l’Apostolo, se non colui che nega l’incarnazione e sminuisce la persona di Gesù Cristo? Cliccate qui per il classico esempio provato, ed anche qui.
Dove si annida l’inganno? Si annida nel fatto che essi, questi cattolici modernisti, NON NEGANO l’Incarnazione di Dio in Cristo Gesù…. (attenzione, il Corano lo nega espressamente) ma l’inganno c’è e lo diciamo, a conclusione, con le parole di Pio XI:
  • “Perciò sono soliti indire congressi, riunioni, conferenze, con largo intervento di pubblico, ai quali sono invitati promiscuamente tutti a discutere: infedeli di ogni gradazione, cristiani, e persino coloro che miseramente apostatarono da Cristo o che con ostinata pertinacia negano la divinità della sua Persona e della sua missione.
  • Non possono certo ottenere l’approvazione dei cattolici tali tentativi fondati sulla falsa teoria che suppone buone e lodevoli tutte le religioni, in quanto tutte, sebbene in maniera diversa, manifestano e significano egualmente quel sentimento a tutti congenito (cioè la Legge naturale, nota nostra) per il quale ci sentiamo portati a Dio e all’ossequente riconoscimento del suo dominio.
  • Orbene, i seguaci di siffatta teoria, non soltanto sono nell’inganno e nell’errore, ma ripudiano la vera religione depravandone il concetto e svoltano passo passo verso il naturalismo e l’ateismo; donde chiaramente consegue che quanti aderiscono ai fautori di tali teorie e tentativi si allontanano del tutto dalla religione rivelata da Dio.” (Pio XI  Enciclica Mortalium animos….)
In princípio erat Verbum – In principio era il Verbo: «A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dioa quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati» (Gv.1 12-13)

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.