Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
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sabato 10 agosto 2013
DALL’OGLIO. APPLAUDITEMI ORA
C'è posta per te ! Dopo la beffa l’irrisione !!!
Francescani dell’Immacolata. C'è posta per te ! Dopo la
beffa l’irrisione !!!
Dunque domani Domenica 11 agosto 2013, vigilia della
festa di Santa Chiara d’Assisi, i Francescani dell’Immacolata (Congregatio
Fratrum Franciscanorum Immaculatae ) non potranno celebrare l’ultima
Messa nel rito antico, “programmata
in scriptis” per quella data perché pare che il provvedimento
repressivo del commissario dell’Ordine Padre Fidenzio Volpi, ofmcapp. aveva
disposto che i frati dovessero sospendere la celebrazione della Messa
Tridentina già dal 22 luglio scorso.
A “ giustificare “ l'anticipo della data ci sarebbe la
lettera del Commissario P.Volpi , datata 11 luglio, che però è pervenuta
ai Frati Francescani dell’Immacolata solo il 7 agosto scorso.
Quanto tempo impiega una lettera ( presumo delle Poste
Vaticane ) ad arrivare dal Vaticano a Frigento, dove ha
sede la Casa Madre dell'Ordine ?
IL VATICAN(OPINION)ISMO SOTTO PAPA FRANCESCO
LA QUESTIONE FRANCESCANI DELL'IMMACOLATA E IL VATICAN(OPINION)ISMO SOTTO PAPA FRANCESCO
Un Autodafé: in piedi al centro col cappellone i sordidi "tradizionalisti"! |
D'accordo, l'abbiamo capito subito che la strada sarebbe stata in salita, ma ciò che sconvolge è la banalità di questo clima oscurantista che si sta delineando mentre crescono sempre più i consensi intorno a Papa Francesco. C'è voluta la storia del commissariamento dei Francescani dell'Immacolata per far tracimare una misura ormai colma. No, non quella del mondo pittorescamente o politicamente definito "tradizionalista", ma quella dei fan di Papa Francesco ben più intransigenti e devoti di quelli di Papa Benedetto o di Giovanni Paolo II. E pronti a leggere - a torto o a ragione - in ogni provvedimento del nuovo corso un impulso necessario per scrollarsi di dosso la "fallimentare" gestione ratzingeriana, almeno sotto il profilo del consenso.
Un nuovo scisma alle porte?
Chi sono e cosa vogliono i preti ribelli austriaci della “Pfarrer Initiative”
La "Pfarrer Initiative" (Iniziativa dei parroci) è un movimento di riforma ecclesiale che chiama alla ribellione contro le gerarchie ecclesiastiche. Ecco la sua storia. E il suo futuro...
Lex dubia non obligat
(di Roberto de Mattei) Il “caso” dei Francescani dell’Immacolata ripropone una questione di ordine canonico, morale e spirituale, spesso affiorata e talvolta “esplosa” negli anni del post-concilio: il problema dell’obbedienza ad una legge ingiusta. Una legge può essere ingiusta non solo quando viola la legge divina e naturale, ma anche quando viola una legge ecclesiastica di portata superiore. È questo il caso del Decreto dell’11 luglio 2013 con cui la Congregazione per gli Istituti di vita consacrata stabilisce il commissariamento dei Francescani dell’Immacolata.
Anch’io li conosco
FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA: anch’io li conosco
Bisogna riconoscerlo, a volte sono utili anche gli articoli di Massimo Introvigne. Per quello che vale, questa testimonianza sui Francescani dell’Immacolata non sarebbe stata scritta senza l’implicito invito contenuto in una delle encicliche che l’avvocato sociologo pubblica quasi quotidianamente sulla “Nuova Bussola”. Pochi giorni fa, a proposito del commissariamento dell’istituto fondato da padre Stefano Manelli, Introvigne si è lasciato sfuggire la maldestra insinuazione che le vere cause di quanto avvenuto le conoscerebbero solo lui e qualche altro iniziato alle segrete carte.
La storia è “magistra vitae”
Il “caso” dei Francescani dell’Immacolata. la storia è “magistra vitae”
Il Commissariamento dei Frati Francescani dell’Immacolata continua a far parlare “opportune et importune”. Il mondo tradizionale teme, a ragion veduta, una recrudescenza di quella persecuzione che fu perpetrata contro il Messale di san Pio V nell’ormai lontano 1969, quando entrò in vigore il Nuovo Messale, una nuova creazione.
L’ORRIDA ATTUALITÀ
DELLA SCALATA ANTICRISTICA IN VATICANO
Come riconoscere con certezza la realtà presente
dell’occupazione del Luogo Santo da parte di chierici invasati dallo spirito
anticristico se non dall’inversione del mandato di conversione dato da Gesù
Cristo?
Il fatto è che essi hanno allestito una «nuova coscienza»
per la Chiesa, che induce alla generale apostasia modernista e ecumenista. Ed
essa è ormai dominante in nome dell’autorità romana!
IL PAPA SI È MESSO IN MOTU (PROPRIO)
- PIÙ CONTROLLI E TRASPARENZA PER IOR E APSA – “DOBBIAMO SCOPRIRE I LEGAMI CON I PARADISI FISCALI”
Bergoglio ha rafforzato, con un motu proprio, i compiti di vigilanza su IOR e Apsa da parte dell’Aif a cui è stata affidata una funzione di “vigilanza prudenziale” come richiesto da Moneyval - Il direttore Aif Bruelhart: “Aumentano i casi di transazioni sospette”…
venerdì 9 agosto 2013
Comunione quotidiana e non via al “sacrilegio quotidiano”
Comunione quotidiana
e non via al “sacrilegio quotidiano”
Come il modernismo si oppone diametralmente alla enciclica Pascendi (8 settembre 1907) di San Pio X, così la Comunione quotidiana quale oggi è per lo più praticata e fatta praticare si oppone e stravolge il significato del decreto Sacra Tridentina Synodus del 20 dicembre 1905 di papa Sarto.
Un triste fenomeno
Il Terzo Segreto e il problema della falsa obbedienza
Introduzione
Sono
molto grato per l’opportunita´ che mi è stata data di poter
scrivere su quest’argomento. Sarebbe opportuno che anche altre
pubblicazioni Cattoliche si aprissero alla ricerca della verità in
merito a quello che, nell’ambiente post-conciliare, viene
considerato l’argomento più “politicamente scorretto” che
esista: il Messaggio di Fatima ed il suo legame con l’attuale crisi
che coinvolge la Chiesa ed il mondo.
I Francescani dell’Immacolata e la disinfomazione sul web
Tra le tante disinformazioni sui Francescani dell’Immacolata che corrono sul web c’è un risentito attacco del padre Rosario M. Sammarco FI contro l’iniziativa in corso di “Corrispondenza Romana” e una aggressione ad personam, dell’ex-padre Giulio Scozzaro, contro padre Stefano Maria Manelli.
Il padre Sammarco non rappresenta ad alcun titolo i Francescani dell’Immacolata, la cui linea ufficiale è, giustamente, quella di un prudente silenzio. Per quanto riguarda il padre Scozzaro, riportiamo il comunicato stampa nei suoi confronti 772011 (anno 20111) della Arcidiocesi di Palermo.http://www.diocesipa.it/m_motore_ufstamp/popup_ufficiostampa.php?id=1168
Il padre Sammarco non rappresenta ad alcun titolo i Francescani dell’Immacolata, la cui linea ufficiale è, giustamente, quella di un prudente silenzio. Per quanto riguarda il padre Scozzaro, riportiamo il comunicato stampa nei suoi confronti 772011 (anno 20111) della Arcidiocesi di Palermo.http://www.diocesipa.it/m_motore_ufstamp/popup_ufficiostampa.php?id=1168
« 1. I Vescovi siciliani sul caso Scozzaro
In queste ultime settimane è stata recapitata presso Parrocchie, Istituti religiosi e altre istituzioni ecclesiali delle Diocesi siciliane, nonché a responsabili di Aggregazioni ecclesiali e fedeli laici, la pubblicazione dal titolo “La corruzione nella Chiesa” di Padre Giulio Maria Scozzaro. Numerose persone scandalizzate dalle affermazioni contenute nella pubblicazione si sono interrogate, meravigliandosi che un sacerdote possa muovere generalizzate accuse su persone e istituzioni religiose, offrendole all’opinione pubblica piuttosto che segnalarle ai Tribunali Ecclesiastici, organi competenti a stabilire la verità dei fatti, e hanno richiesto ai Vescovi notizie circa l’identità dell’autore.
In queste ultime settimane è stata recapitata presso Parrocchie, Istituti religiosi e altre istituzioni ecclesiali delle Diocesi siciliane, nonché a responsabili di Aggregazioni ecclesiali e fedeli laici, la pubblicazione dal titolo “La corruzione nella Chiesa” di Padre Giulio Maria Scozzaro. Numerose persone scandalizzate dalle affermazioni contenute nella pubblicazione si sono interrogate, meravigliandosi che un sacerdote possa muovere generalizzate accuse su persone e istituzioni religiose, offrendole all’opinione pubblica piuttosto che segnalarle ai Tribunali Ecclesiastici, organi competenti a stabilire la verità dei fatti, e hanno richiesto ai Vescovi notizie circa l’identità dell’autore.
giovedì 8 agosto 2013
Chi ancora domanda, ricevera´ mai risposte dottrinali?
A LAMPEDUSA IL PAPA E' SCIVOLATO NELL'ERRORE DOTTRINALE? - un lettore ci scrive
Pubblichiamo questa lettera pervenuta in Redazione, con l'auspicio che possa nascere un confronto e un approfondimento su temi tanto delicati quanto essenziali per la vita della Chiesa e siamo disponibili ad ospitare altri costruttivi contributi, avendo sempre come scopo il bene delle Santa Chiesa e delle anime.PD
*******************
Cara ‘Riscossa Cristiana’,
Ti chiedo di voler gentilmente ospitare l’opinione mia personale espressa in questa lettera, intitolata: “A Lampedusa, il Papa è scivolato nell’errore dottrinale?”. Essa mira a sollevare in tutta franchezza e semplicità un problema sentito ormai da molti cattolici, acuitosi dopo l’improvvisa e sconvolgente visita del Papa a Lampedusa: è giunto alfine il tempo per noi fedeli di reagire pubblicamente al degrado pastorale e dottrinale sempre più accentuato della Chiesa?
A Lampedusa, il Papa è scivolato nell’errore dottrinale?
La domanda può apparire provocatoria o scandalosa. Ma è più che legittima di fronte al tenore di certe dichiarazioni.
Non piu´balena: foca bianca!
Mentre Francesco apre ai gay
La scomparsa dei cattolici dalla vita politica italiana
Infranto il sogno Cei di un Pdl moderato. E i cattolici si scagliano contro la legge antiomofobia
Sono tempi non facili quelli che stanno attraversando la Chiesa e i cattolici italiani.
Groviera senza buchi?
Motu proprio, ecco cosa significa l’ultima mossa di Papa Francesco
Papa Francesco l’aveva detto a bordo dell’aereo che lo riportava a Roma dopo la settimana passata in Brasile per la Giornata mondiale della gioventù: il dossier economico-finanziario va affrontato subito, senza tentennamenti. La sua idea – spiegava ai giornalisti – era quella di rimandare tutto al 2014. Ma poi “l’agenda è cambiata per i problemi da affrontare a voi ben noti“.
Madama la marchesa: tutto va ben fuorche´i blog tradizionalisti "resistenti"!
Francescani dell'Immacolata, ecco le ragioni del commissariamento
La campagna di stampa tradizionalista e le origini di una decisione che la Santa Sede ha preso dopo una capillare raccolta di informazioni
La decisione del Papa di commissariare i Francescani dell'Immacolata come chiesto dalla Congregazione dei religiosi al termine di una visita apostolica iniziata l'anno scorso, con l'acclusa regolamentazione dell'uso della messa antica, ha scatenato un fuoco di fila di reazioni mediatiche provenienti da ambienti tradizionalisti o comunque critici verso l'attuale pontificato, caratterizzate da una tesi di fondo: Francesco starebbe facendo retromarcia rispetto al Motu proprio di Benedetto XVI che nel 2007 liberalizzò l'uso del messale preconciliare. Tesi prontamente smentita dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi.
IL MONDO SENZA PAPA
Estratto dal libro
"Il Papa e la diplomazia"
di Louis Veuillot
Libro disponibile per scaricare in Google Book's
E se delitto siffatto si compiesse? Se il Papa fosse cacciato dal mondo, che cosa avverrebbe del mondo?
La "segretariola" di Francesco,
il papa che vuol fare tutto da sé
Nome
per nome la squadra personale di Bergoglio. Una minuscola ma
attivissima curia parallela dove tutto è deciso da lui. Compresi gli
infortuni delle nomine di monsignor Ricca e di Francesca
Chaouqui
di Sandro Magister
ROMA,
8 agosto 2013 – Francesco non ha fretta di riformare la curia e
qualche suo grande elettore comincia a spazientirsi. "Volevamo
un papa con buone capacità manageriali e di comando, e finora di ciò
si è visto poco", ha lamentato in un'intervista di pochi giorni
fa il cardinale di New York, Timothy Dolan.
IL CATECHISMO DI PADRE SCALPH
“È buono come Papa Giovanni, affascina la gente come Wojtyla, ha scelto di chiamarsi Francesco perché vuole una Chiesa povera. Candido come una colomba ma furbo come una volpe - Ma non ci sarà un Francesco II, perché una Chiesa povera, che bandisca il potere, diventerebbe irrilevante. Gesù non sarebbe diventato Cristo senza un San Paolo”…
Tradizionali Precisazioni
Dopo le polemiche scoppiate in seguito al post di ieri, ritengo opportuno chiarire alcuni punti.
-) Quando parlo di “movimento tradizionale” non mi riferisco a un movimento ecclesiale “strutturato”, cioè con uno statuto e una classe dirigente, mi riferisco invece al movimento spontaneo di fedeli che in molti Paesi del mondo si battono per difendere il patrimonio teologico e liturgico della Tradizione Cattolica. Anche in passato sono sorti dei movimenti spontanei nell'orbe cattolico, ad esempio nel XIX secolo si sviluppò il “movimento liturgico” promosso principalmente da Dom Prosper Guéranger, abate benedettino di Solesmes. Non si trattò di un movimento strutturato al pari di un'associazione o di un ente ecclesiastico, bensì di un movimento spontaneo.
mercoledì 7 agosto 2013
Malpelo di nome rosso di vergogna
Riprendo da Don Camillo (chi vuole, turandosi il naso, se lo può leggere tutto dal link) il testo di Gennari, che contiene sprezzanti critiche alle voci della Tradizione. L'articolo, che fa una panoramica completa degli argomenti pubblicati da Il Foglio nel recente periodo, è ospitato dallo stesso giornale che, al momento, insieme alla melassa ormai dilagante, è l'unica testata a contenere anche voci fuori dal coro. Oltrepasso la carrellata iniziale e salto la melassa inserita frammezzo, per soffermarmi sui nomi e sui contenuti che il giornalista di Avvenire stigmatizza sul quotidiano che lo ospita. E su quelli farò le mie osservazioni che saranno essenziali, perché rivolte a triti luoghi comuni che costringono a ragionare sul nulla.
Oremus pro Jesuitis?
PREGHIERA
7 agosto 2013
Padre Paolo Dall'Oglio, un gesuita di cui ho trovato su internet moltissime foto ma non una con la croce al collo (timidezza? Allergia al metallo o al legno?), è stato rapito da un “gruppo islamico” (parole del ministero degli Esteri). Visto che è periodo di ramadan, digiuno foriero di “abbondanti frutti spirituali”, delle due l'una: 1) o il gruppo non è davvero islamico, e in tal caso il nostro governo sta diffamando un'intera religione; 2) o il gruppo è davvero islamico, rispettoso del digiuno rituale, e in tal caso bisognerà riconoscere che esiste anche una spiritualità negativa, veicolata da spiriti cattivi (Luca 7,21, 8,2, eccetera). Io non ho mai letto di un gruppo cristiano che abbia rapito un imam, un mullah o un muezzin, meno che meno durante il digiuno quaresimale. I digiuni non sembrano tutti uguali: che possa sempre incontrare maomettani satolli, rallentati da una digestione laboriosa.
© - FOGLIO QUOTIDIANO
IL DOLORE A CUI NON CI SI ABITUA -
IL CASO DEI FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA. IL DOLORE A CUI NON CI SI ABITUA -
ADERIAMO ALL'INIZIATIVA DI CORRISPONDENZA ROMANA, IN SOSTEGNO DEI FRANCESCANI DELL'IMMACOLATA E DELLA MESSA TRADIZIONALE
Il 1° agosto la Chiesa ricorda sant’Alfonso Maria de’ Liguori, fondatore dei Redentoristi. Egli fu vilmente calunniato, e quindi perseguitato dagli uomini di Chiesa: gli fu tolto in pratica l’Ordine che aveva fondato, esattamente come sta accadendo oggi a padre Stefano Manelli, fondatore e generale dell’Ordine dei Francescani dell’Immacolata.
Il 2 agosto la Chiesa celebra la perdonanza di Assisi. Vittima di intrighi interni all’Ordine da lui fondato fu anche san Francesco stesso, patriarca dell’intera famiglia francescana, e quindi di san Pio da Pietrelcina come di padre Manelli.
Duri & puri?
Padre Manelli? No, grazie ci basta Mons. Lefebvre
In questi anni di crisi profonda e radicale, noi cattolici sembriano accontentarci veramente di poco e il nostro atteggiamento di grande fiducia nei confronti del cosiddetto mondo "conservatore" ne è la prova.
Si considerano tradizionalisti cardinali solo sulla base della loro predilizione verso il Vetus Ordo, ma si fa finta di ignorare come essi nella Fede esprimono gli errori dottrinali del Concilio.
La domanda
Cos'ha di religioso una GMG?
Editoriale n. 4 - Agosto 2013
Dopo una fredda primavera e un tiepido avvio di incerta estate, la fine di luglio si è fatto rovente, non solo sul fronte meteorologico, ma anche per quanto concerne la vita della Chiesa.
Historia magistra vitae
Le vicende di questi giorni che hanno visto coinvolti i Francescani dell'Immacolata, devono essere un momento di riflessione per tutti quei cattolici e comunità tradizionali che in questi anni di finta pace si sono accordati con la Roma modernista.
Purtroppo non sono bastati gli esempi passati della Fraternità San Pietro o di Campos, le cui vicende sono la dimostrazione che ogni comunità, che nei suoi intenti vuole mantenere una certa tradizionalità, è destinata a sparire o a cedere le armi davanti al nemico modernista.
La Fraternità San Pietro e Campos, infatti, accettando la Nuova Messa e il Concilio, hanno di fatto reso le armi e il loro celebrare (anche), in latino è un "pezzo da museo" che non da certo fastidio al nemico modernista.
L´ennesima Cantonata !?
l'OMME diventa oratoriana
Ennesimo cambiamento di rotta per l'Opus Mariae Mater Ecclesiae: diventerà un Oratorio della congregazione di San Filippo Neri (dopo un periodo di tre anni di prova) ed annuncia infatti di aver già cambiato nome in Fraternità San Filippo Neri:
http://www.opusmariae.it/?p=1860
Quando una comunità cambia rotta più volte, può essere per la confusione di chi la guida (magari percepita come tale a causa di vecchie etichette di "lefebvrismo") o per la persecuzione dei vescovi (l'ampio plurale è ampiamente dimostrabile).
Francescani in cerca di Francesco?
Il Superbissimo di Santa Maria Maggiore
"
Non mi piace criticare un confratello sacerdote ma l’altro ieri ho
visto il SUPERBISSIMO DI SANTA MARIA MAGGIORE affannarsi per
accogliere il vescovo di Albano monsignor Marcello Semeraro
( che sarà il segretario del
«gruppo» cardinalizio incaricato dal Papa di «consigliarlo» nel
governo della Chiesa e lavorare alla riforma della «governance»
vaticana. N.D.R) che ha celebrato la messa
vespertina in quella basilica.
Ho capito, come in un flash , la vera natura dei guai che i Francescani dell'Immacolata stanno subendo.
Ho capito, come in un flash , la vera natura dei guai che i Francescani dell'Immacolata stanno subendo.
Li
conosco bene. Quel frate ( il
Superbissimo di Santa Maria Maggiore N.d.R.) non ha nulla
della spiritualità di P. Manelli . E' solo un curiale in
attesa di promozione ..."
Maestra, ma non di bergoglismo
Santa
Caterina da Siena condannò con vigore l'omosessualità
di
Don Marcello Stanzione
Caterina
nasce a Siena nel 1347. Ultima dei venticinque figli del tintore
Jacopo Benincasa, a dodici anni è promessa a un giovane senese, ma
la giovane rifiuta il matrimonio combinato dai genitori (secondo le
consuetudini del tempo), e per apparire meno bella si taglia i
capelli. La reazione dei genitori è molto dura: la obbligano ai
lavori più umili e pesanti. La punizione familiare cessa quando il
padre, vedendola pregare, si rende conto che non è come le altre
figlie. Libera di seguire la sua strada, veste l'abito delle
Mantellate del Terzo Ordine domenicano e per tre anni si ritira in
silenzio quasi assoluto nella sua casa. A vent'anni le appare Gesù
con Maria e altri santi, le pone l'anello nuziale al dito e, in una
successiva visione, le chiede di dedicarsi al rinnovamento della
Chiesa. Caterina inizia così il suo impegno nella vita pubblica,
percorrendo le strade non solo della Torino e dell'Italia. Numerose
personalità del tempo, uomini e donne, politici e cardinali,
religiosi e laici, sono toccate dal suo carisma e si stringono
attorno a lei, scegliendola come loro madre e maestra.
I tradizionalisti bergogliani
Una signora italiana mi ha raccontato di essere stata alcuni anni a Buenos Aires e di aver incontrato tre volte il Cardinale Bergoglio. La prima volta che lo vide era vestito con una normale talare nera, aveva un paio di scarpe usurate e una logora borsa nera. Pensò che fosse un prete qualsiasi, ma le altre persone lo riconobbero e gli si avvicinarono per salutarlo affabilmente. Lei rimase molto stupita nel vedere lo stile di vita umile dell'Arcivescovo e l'amabilità con cui trattava con la gente. Tutti e tre gli incontri avvennero sui mezzi pubblici di Buenos Aires (autobus e metropolitana) e ciò fu una sorpresa per lei, poiché in Italia era abituata a vedere gli ecclesiastici girare su costosi macchinoni.