L'attacco a Francesco: la lettera dei tredici (e non solo)
La vicenda della lettera dei cardinali a Francesco,
resa nota nella giornata di lunedì 12 ottobre 2015, va considerata per
quello che è. Non è una questione di merito o di metodo circa i lavori
del Sinodo, ma un attacco alla legittimità della direzione impressa alla
Chiesa da Papa Francesco e quindi un attacco al Papa stesso.
Pubblicata (in circostanze ancora da chiarire) dal vaticanista dell'Espresso Sandro Magister,
la lettera è
stata firmata da una dozzina circa di prelati di primo piano della
Chiesa mondiale. Al momento la lista dei firmatari oscilla: la lista
pubblicata lunedì sera (ora americana) dal settimanale dei gesuiti
statunitensi
America
riportava i nomi di Caffarra (Bologna), Collins (Toronto), DiNardo
(Houston), Dolan (New York), Eijk (Utrecht), Müller (prefetto della
Congregazione della dottrina della fede in Vaticano), Napier (Durban,
Sudafrica), Niue (Nairobi, Kenia), Pell (prefetto del Segretariato per
l'economia in Vaticano), Rivera Carrera (Città del Messico), Sarah
(prefetto della Congregazione per la liturgia e i sacramenti in
Vaticano), Sgreccia (già prefetto della Pontificia Accademia per la vita
in Vaticano), e Urosa Savino (Caracas, Venezuela).
Ma è
possibile che vi siano lettere in parte diverse o versioni diverse della
stessa lettera, altri firmatari, e perfino (non è da escludere)
firmatari a loro insaputa (quattro altri firmatari - i cardinali Erdö,
Scola, Piacenza, e Vingt-Trois - hanno smentito ieri).
Questo è il
momento più visibile e temerario nella lotta condotta da parte
dell'establishment ecclesiastico contro Papa Francesco.