L'ORDINARIA "FOLLIA ITALIANA"
Tre episodi di ordinaria follia: sino a quando? L'auto-razzismo progressista: possibile che a sinistra non si stanchino mai di muoversi in regime di monopolio, che non arrossiscano mai a giocare sempre con delle carte truccate?
di Francesco Lamendola
Sfogliamo al bar il giornale di oggi, 3 dicembre 2019, e peschiamo, fra le tante, tre notizie di cronaca minore: due di ambito locale e una di portata nazionale; tre notizie che ben riflettono il clima sociale e culturale che caratterizza questi nostri tempi.
Primo episodio. Una scuola elementare in provincia di Treviso, a Zerman, frazione di Mogliano Veneto, ha deciso di non fare il Presepe natalizio, a quanto dicono le autorità scolastiche non per ragioni legate al dialogo, alle religioni, alle culture diverse – pare che in quella scuola, cosa più unica che rara, non ci siano bambini di origine straniera - ma semplicemente perché tale è stata la scelta didattica degli insegnanti. Ne è nata una polemica che è rimbalzata fino ai piani alti della politica. La ciliegina sulla torta, al momento, è l’affermazione del dirigente scolastico secondo il quale la decisione è stata condivisa, fra gli altri insegnanti, anche da quella di religione cattolica: il che, secondo lui, taglierebbe la testa al toro e chiuderebbe il dibattito. E invece no. Dimostra solo, o meglio, conferma solo, il grado di auto-mortificazione cui sono giunte la cultura e la prassi cattoliche sotto lo sciagurato e illegittimo pontificato del signor Bergoglio;