Il papa spedisce in esilio il conservatore card. Burke?
Ho un fiuto animale per le persone, non mi sbaglio mai sulla loro natura profonda, e dunque su quel che faranno: dovrebbero mettermi in capite a un ministero vaticano per la selezione del personale, non fosse che lì basta anche un ex smistatore di rifiuti solidi urbani.
Certe volte penso sia l’immagine dell’innocenza. Ingenuo lo è certamente, perché è puro nel cuore. O ancora meglio: ha un sistema di pensiero molto semplice, starei per dire semplificato come è per tutti gli americani. Che non a caso quando si ritrovano nel tristo esiglio della Roma dei bizantinismi clericali, si sentono un po’ sperduti, magari si fanno prendere in giro facilmente, non hanno difese contro la malignità di queste antiche e scettiche genti. Sono un po’ idealisti, e credono basti la bontà di un’idea perché questa s’imponga da sé. Così non è, perché deve fare i conti con la natura, sovente corrotta, degli uomini, quelli di chiesa in primis, fra carrieristi e ideologi clericali.