VERSO "LA FINE DEL DIRITTO"?
Cari cattolici, ma lo capite cosa fa il Parlamento? Contro la "famiglia naturale": passerà la "legge bavaglio" Zan-Scalfarotto? Il giudice dovrà sentenziare sulla base della "percezione soggettiva" di chi ha intentato la causa
di Francesco Lamendola
Il Parlamento italiano si accinge ad approvare una legge contro la discriminazione verso le persone dalla sessualità “diversa”, siamo anzi alle battute finale di un iter iniziato due anni fa, e vale la pena di chiedersi quale impatto essa avrà sulla società, sulla scuola, sulla famiglia, su tutte le relazioni interpersonali, ma soprattutto sul quadro complessivo culturale, morale, religioso che si verrà a delineare dopo che sarà entrata in vigore. Ma cosa dice, esattamente, la legge Zan-Scalfarotto, che prevede pene fino ad alcuni anni di prigione, lavori sociali obbligatori (magari presso qualche associazione LGBT), limitazioni sociali molto pesanti, come il ritiro del passaporto, nonché salatissime sanzioni pecuniarie? Per farcene un’idea, andiamo a leggere il testo del disegno di legge, presentato il 4 luglio 2018 in ordine “al contrasto dell’omofobia e della transfobia” (riportiamo per brevità soli i paragrafi iniziali):