Ecumene in musica. Il luterano Bach sulla tv dei vescovi
Tra Natale e Capodanno, TV 2000 farà ascoltare tutte le Cantate composte da Bach per le messe del periodo natalizio. Con il teologo e musicologo PierAngelo Sequeri che le svelerà nella loro vera essenza. Una lezione anche per le liturgie cattoliche
di Sandro Magister
di Sandro Magister
ROMA, 23 dicembre 2011 – Tre anni fa, a far risplendere di nuova luce le sette mirabili antifone gregoriane che accompagnano il Magnificat dei vespri di rito romano nei sette giorni prima del Natale, era stata "La Civiltà Cattolica", con un editoriale di Maurice Gilbert, direttore del Pontificio Istituto Biblico di Gerusalemme:
Nelle feste natalizie di quest'anno, invece, è un altro capolavoro della musica liturgica cristiana a brillare di luce nuova: il celeberrimo ma spesso incompreso "Oratorio di Natale" di Johann Sebastian Bach. Fatto riascoltare nella storica esecuzione diretta da Nikolaus Harnoncourt nel 1982 e raccontato e svelato nella sua vera essenza da un teologo e musicologo di eccezione: PierAngelo Sequeri.
A portare questo dono di Natale a un largo pubblico è TV 2000, la televisione di proprietà dei vescovi italiani.
Dal 26 al 31 di dicembre, ogni giorno con inizio alle 14, ognuna delle sei Cantate che compongono l'Oratorio sarà riproposta nella splendida esecuzione del Concentus Musicus e del Tölzer Knabenchor di Vienna, ma anche restituita, grazie alle suggestive introduzioni di Sequeri, al suo "habitat" originario che è la chiesa, e al suo autentico spirito che è quello della liturgia natalizia.
Bach, infatti, non compose queste sei Cantate – così come le altre quasi duecento che ci sono da lui pervenute – per delle sale da concerto, ma per le messe delle chiese di Lipsia di cui era maestro di cappella.
Messe non cattoliche, ma luterane. Con al centro la liturgia della Parola. Le Cantate – chiamate all'epoca "geistliches Konzert", concerto spirituale – occupavano lo spazio che intercorreva tra la proclamazione del Vangelo e l'omelia. Mettevano in musica il cuore del Vangelo del giorno e lo facevano diventare meditazione e preghiera, con recitativi, concerti, arie solistiche, duetti, corali polifonici.
I fedeli ascoltavano la Cantata in silenzio, talvolta seguendo le parole su un "libretto" stampato per l'occasione, e unendo le loro voci, eventualmente, solo all'ultima strofa del corale conclusivo. Anche questo ascolto silenzioso, per Lutero e le chiese luterane dell'epoca, era "portare la liturgia al popolo". Per il canto di tutti c'erano altri modi e momenti.
In un suo appunto sul verso della partitura della Cantata "Nun komm der Heiden Heiland", Bach annotò così lo svolgimento rituale e musicale di una messa luterana del suo tempo a Lipsia:
"1) Preludio d'organo. 2) Mottetto. 3) Preludio d'organo al Kyrie, che viene eseguito per intero. 4) Intonazione davanti all'altare. 5) Lettura dell'Epistola. 6) Si canta la litania. 7) Preludio e canto del corale. 8) Lettura del Vangelo. 9) Preludio ed esecuzione della composizione principale [Cantata]. 10) Canto del Credo. 11) Sermone. 12) Dopo il sermone, come d'abitudine, si cantano alcuni versetti di un Lied. 13) 'Verba institutionis'. 14) Preludio ed esecuzione della composizione principale [nel caso che la Cantata sia in due tempi]. 15) Preludi d'organo e canto di corali finché termina la comunione".
Bach compose Cantate per tutte le domeniche e feste dell'anno liturgico, tranne che per la Quaresima. Le sei del periodo natalizio venivano eseguite durante le messe del giorno di Natale, dei due giorni seguenti, della festa della circoncisione di Gesù, della domenica successiva e della festa dell'Epifania.
Ma ben presto lo stesso Bach le concepì come un insieme unitario. I testi delle sei Cantate, composte tra il 1723 e il 1729, furono alla fine da lui fatti stampare in un solo libretto da consegnare ai fedeli, con scritto sul frontespizio: "Oratorio eseguito durante le festività del Santo Natale nelle due chiese principali di Lipsia".
Ogni Cantata prende spunto dal Vangelo del giorno e lo sviluppa in forma meditativa. Non si conoscono gli autori dei testi delle sei Cantate natalizie musicate da Bach.
Per quanto riguarda i recitativi con i brani evangelici, eccoli qui di seguito:
NATALE
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. (Luca 2, 1.3-7)
I GIORNO DOPO IL NATALE
C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama". (Luca 2, 8-14)
II GIORNO DOPO IL NATALE
Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: "Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere". Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro. (Luca 2, 15-20)
CIRCONCISIONE
Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre. (Luca 2, 21)
DOMENICA DOPO LA CIRCONCISIONE
Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo".
All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele. (Matteo 2, 1-6)
EPIFANIA
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: "Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo". Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. (Matteo 2, 7-12)
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Nel giorno di Capodanno, alle 17.20, in aggiunta alle sei Cantate dell'Oratorio di Natale proposte nei giorni precedenti, TV 2000 metterà in onda anche un'altra Cantata di Bach, quella dell'ultima domenica dell'anno liturgico luterano, ricordata e commentata da Benedetto XVI in un'udienza ai fedeli dello scorso agosto:
L'esecuzione di questa Cantata sarà ad opera del coro e dell'orchestra della J. S. Bach-Stiftung di San Gallo, Svizzera, diretti da Rudolf Lutz.
PierAngelo Sequeri, che introdurrà magistralmente ogni volta ciascuna delle Cantate, è sacerdote dell'arcidiocesi di Milano, professore di teologia fondamentale nella Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale e docente di estetica del sacro presso l'Accademia delle Belle Arti di Brera. È membro della commissione teologica internazionale. È musicologo e musicista.
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