c'è urgente bisogno di esatta lettura dei fatti
Mons. Bernard Fellay ieri ha pronunciato un'omeliapubblicata sul sito di un seminario della Fraternità: il St. Thomas Aquinas negli Stati Uniti. Rorate Caeli ne ha dato notizia, formulando anche il commento che pubblico di seguito, basato sulle informazioni immediatamente diramate dalle agenzie di stampa, tutte orientate su una risposta negativa alla Santa Sede. Leggiamo, ad esempio su TMNews di oggi:
"Penso che non possiamo andare avanti nella confusione", ha detto il superiore dei Lefebvriani, mons. Bernard Feally, in un sermone pronunciato ieri e pubblicato sul sito di un loro seminario (il St. Thomas Aquinas negli Stati Uniti). "In altre parole, miei cari fratelli, ciò significa che loro (il Vaticano, ndr.) attribuiscono un altro significato al termine 'tradizione' e forse anche al termine 'coerenza'. Per questo siamo obbligati a dire no. Non firmeremo".
Dall'Omelia di Mons. Fellay emerge un ampio resoconto dei fatti e della situazione con accenti di grande realismo e preoccupazione, ma anche di fiducia; nulla di negativo, quindi, se non il ribadire ciò che non è accettabile, nella speranza di essere accettati come sono. E si è ancora in attesa della risposta della Santa Sede. In fondo, che si possano continuare ad approfondire questioni dottrinali - è qui infatti che si evidenziano i nodi e non nelle soluzioni pratiche - non sarebbe che un bene per la Chiesa.
Riporta, infatti Rorate: "Alcuni, nei media italiani e altrove, mostrano un grande fraintendimento in ordine alle semplici parole del Superiore Generale della Fraternità San Pio X , Mons. Bernard Fellay, in Minnesota. Non ha detto che la società ha detto definitivamente "no" alla Santa Sede, ma che c'era un "no" alla prima bozza del preambolo dottrinale. Questo non è nemmeno una novità - tutti coloro che seguono l'evolversi della situazione, sanno che la Fraternità ha risposto negativamente, ma ha inviato una contro-proposta, che è attualmente in fase di studio da parte della Santa Sede.
[...] Si va ancora oltre, miei cari fratelli. Questo è quanto accaduto durante la discussione. Al termine della discussione, arriva l'invito da Roma. In questo invito c'è una proposta di situazione, che consiste nel regolarizzare la nostra posizione. E posso dire che ciò che viene presentato oggi, è già diverso da quello che è stato presentato il 14 settembre, si può considerare ciò come un bene, bene. Sul piano pratico vengono soddisfatte tutte le nostre esigenze. Quindi non c'è un gran problema qui. Il problema rimane ad un altro livello, a livello della dottrina. Anzi qui si va molto lontano - molto lontano, miei cari fratelli.[...]
Titoli errati e interpretazioni sbagliate, frutto della lettura superficiale, semplicemente non è possibile cambiare il tono generalmente positivo del sermone di Fellay. Positivo, ma preoccupato. Positivo, ma con grande preoccupazione. In questo momento sono necessarie preghiere, come egli insiste nell'omelia. Un dramma e delle distorsioni, nulla più.
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