VII parte |
di Miguel Martinez
Questo è il settimo di una serie di otto articoli su Amway, i cristianisti o "theocon" e l'Impero americano.
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Don Giussani messianizza l'America
Per capire il senso teologico della collaborazione tra Amway e l'Acton Institute, dobbiamo fare ritorno a una nostra vecchia conoscenza: il teologo cattolico, Richard John Neuhaus, consigliere di Bush e apologeta delle guerre imperiali.
È Neuhaus che ci rivela una straordinaria innovazione teologica, che vedepassare la fiaccola di Dio da Gerusalemme a Roma e poi negli Stati Uniti, paese "scelto dalla Provvidenza", per un messianico "futuro infinitamente aperto al miglioramento umano".
Questa innovazione ricorda un po' la curiosa tesi dei Mormoni secondo cui Gesù sarebbe emigrato in America. Comunque non è opera di Neuhaus, che pure avrebbe almeno avuto la scusante di essere nato negli Stati Uniti. È opera di don Luigi Giussani, il padre fondatore di Comunione e Liberazione, la potente organizzazione che controlla non meno di 15.000 aziende solo in Italia.Neuhaus ce lo racconta sulla sua rivista, The Public Square, gennaio 2004; l'articolo viene tradotto, non a caso, su Il Foglio, il fondamentale punto di contatto tra la destra cristianista e il radicalismo occidentalista, sotto il titolo "Il teocon Neuhaus scopre Cl, la sorpresa dei cattolici non antiamericani". Vale la pena di citare tutto il brano.
Neuhaus racconta di essersi trovato a cena con monsignor Lorenzo Albacete e alcuni giovani ciellini.
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Questo è il settimo di una serie di otto articoli su Amway, i cristianisti o "theocon" e l'Impero americano.
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Don Giussani messianizza l'America
Per capire il senso teologico della collaborazione tra Amway e l'Acton Institute, dobbiamo fare ritorno a una nostra vecchia conoscenza: il teologo cattolico, Richard John Neuhaus, consigliere di Bush e apologeta delle guerre imperiali.
È Neuhaus che ci rivela una straordinaria innovazione teologica, che vedepassare la fiaccola di Dio da Gerusalemme a Roma e poi negli Stati Uniti, paese "scelto dalla Provvidenza", per un messianico "futuro infinitamente aperto al miglioramento umano".
Neuhaus racconta di essersi trovato a cena con monsignor Lorenzo Albacete e alcuni giovani ciellini.
"Monsignor Albacete, originario di Portorico e cappellano nazionale del movimento [di Comunione e Liberazione], è un prete eccezionale, cui spetta di diritto l'appellativo di 'pittoresco'. Pingue fino al punto di meritarsi la qualifica di falstaffiano, porta con disinvoltura il suo immenso bagaglio teologico, e dovunque vada crea un convivio di esplorazione spirituale che i giovani trovano irresistibile […].
Monsignor Albacete
Comunque, mettendo da parte Monsignor Albacete (operazione tutt'altro che facile), la conversazione si è incentrata sull'opinione che don Giussani ha dell'America, scelta dalla Provvidenza per un'epoca come la nostra. La predominanza mondiale e la vitalità cristiana si combinano per fare dell'America l'erede dell'Europa, così come l'Europa è stata un tempo l'erede di Gerusalemme e Atene.
Questa visione non è completamente dissimile da quella proposta nello schema dello storico Christopher Dawson delle 'epoche della Chiesa'. Così come non si differenzia dall'opinione di molti protestanti evangelici, che sostengono che l'America è il punto di partenza per rilanciare l'evangelizzazione del mondo, se non per il fatto che don Giussani e Cl sono cattolici fino al midollo.
Un recente numero del mensile di Cl, 'Tracce', tratta, con atteggiamento tollerante, il sogno utopico del filosofo Richard Rorty, ispirato dallo sfrenato ottimismo di Dewey e Whitman, di un futuro infinitamente aperto al miglioramento umano. L'autore sostiene che Rorty presenta dei tratti squisitamente americani, ma il suo sogno viene affermato a scapito della 'negazione della realtà in quanto tale'.
La realtà rappresenta un limite, ma nell'incarnazione del Divino in tutto ciò che è limitato, la realtà si apre anche all'infinito. 'La realtà risponde'. Questa tematica dell'aspirazione umana e della risposta divina è alla base della spiritualità distintiva di Cl. È un movimento che si addice oggi ai 'ricercatori' religiosi, ma quei ricercatori che vogliono trovare.
Monsignor Albacete descrive Cl come "l'Opus Dei dei cattivi cattolici". Ogni estate, a Rimini, nell'Italia settentrionale sulle rive del Mar Adriatico, centinaia di migliaia di giovani vengono radunati da Cl in una sfrenata baldoria di 'cerca e trova'.Il movimento viene sostenuto fortemente da Giovanni Paolo II, e ho la vaga impressione che gli americani abbiano appena cominciato a sentir parlare di una forza di rinnovamento che, non a caso, alberga la promessa di rinnovare anche il nostro senso di responsabilità, decretato provvidenzialmente, di popolo americano".
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