Psicanalisi e apostasia cattolica… una coincidentia?
Da non perdere.
Duo Marchesini-Cammilleri.
Nel cinquantesimo della morte del celebre psichiatra svizzero Carl Gustav Jung, Roberto Marchesini ha scritto un interessante commento online su LaBussolaQuotidiana. «In generale il mondo cattolico ebbe, almeno fino alla fine degli anni ’60 del secolo scorso, un atteggiamento di notevole diffidenza nei confronti della psicoanalisi e delle altre dottrine da essa derivate (ad esempio la psicologia analitica di Jung e la psicologia individuale di Adler)». Nel 1961 la Congregazione per la dottrina delle fede proibì al clero, ai religiosi e ai seminaristi di praticare la psicoanalisi o di sottoporvisi. A fine decennio, però, «la psicoanalisi venne riproposta attraverso i lavori di Reich, Marcuse e Fromm, che proponevano una rilettura di Freud in sintonia con il pensiero marxista». E, data l’infatuazione cattolica per il marxismo, la psicoanalisi risultò sdoganata. (Fonte QUI)
Sul connubio ateismo-ebraismo-psicanalisi propongo il meno scientifico degli accostamenti. Con Woody naturalmente.
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