Tutti pazzi per lo yoga cristiano
Harold Rahm il “gesuita terribile” afferma “Significa unione con Dio, con la natura e con se stessi”
MARCO TOSATTIROMAYoga è una parola di origine sanscrita, che significa “Unione”. E a dispetto di molte discussioni e controversie quello che generalmente viene definito “yoga cristiano” viene praticato sempre più spesso e più ampiamente, soprattutto dall’altra parte dell’oceano. Uno dei casi più interessanti, da un punto di vista religioso e umano, forse è quello di un gesuita statunitense di nascita, naturalizzato brasiliano, Harold Rahm, che dopo aver messo in piedi una quantità di attività assistenziali e di recupero da cinque anni (ne ha 93!) si è dedicato quasi completamente alla pratica e all’insegnamento di quello che definisce Yoga Cristã, Yoga cristiano.
“Un gesuita terribile” si chiama una sua biografi in portoghese. E in effetti padre Harold ha un curriculum impressionante. Dal 1952 al 1964 lavora a El Paso con giovani e adolescenti marginalizzati; si trasferisce in Brasile, e crea il movimento di Liderança Cristã –TLC, che si diffonde in tutto il Brasile e anche in Italia, e si occupa della formazione di giovani leader cristiani. Dal 1978 si occupa di comunità terapeutiche, per il recupero di adulti dipendenti da alcol e droghe. Un’attività che lo porta a fondare la Federazione brasiliana prima, e poi latino-americana di comunità terapeutiche. Nel frattempo mette in piedi il movimento “Amore esigente” di sostegno alle famiglie, e un centro di studio e promozione delle donne marginalizzate. Poi, nel 2007, essendo giunto all’età di 88 anni (è nato nel 1919) inizia i corsi di Yoga cristiano, diffondendo questa pratica in varie città del Brasile.
“Yoga significa unione con Dio, con la natura e con se stessi”, spiega il “gesuita terribile”. “Vogliamo raccomandare lo Yoga cristiano come una delle basi per capire che cosa è pregare. E’ un modo che ci può aiutare a incontrare e a sentire la presenza della Santissima Trinità nel nostro cuore, il luogo segretissimo dove risuona la sua voce”.
Le tensioni e l’affanno di ogni giorno, secondo padre Harold, impediscono di prendere coscienza della presenza di Dio in noi; e la pratica dello yoga invece “può aiutarci a prendere coscienza del Dio vivo in noi”. L’intelletto non basta all’uomo per giungere a Dio, spiega il sacerdote; “L’uso corretto dei sensi, dell’intuizione e del cuore può avvicinarci all’obiettivo. Usando correttamente tutte le sue facoltà nell’orazione l’uomo, con la grazia divina, raggiunge una capacità illimitata di Dio. Gesù Cristo era un orientale, e pensando come gli orientali forse possiamo capire meglio le sue parole”.
Da molto lontano a nord, dall’Alabama (ma potremmo scegliere in molti altri luoghi) gli fa eco Susan Borderkircher, un’istruttrice ei Yoga dell’Unione Metodista. “Crediamo che Dio benedirà il nostro sincero sforzo di approfondire una relazione con Lui”. Susan guida i suoi allievi verso “una ricerca Cristocentrica di guarigione fisica e di crescita spirituale”. Questo approccio “ci permette di combinare questi due aspetti: diventare sani fisicamente e sani spiritualmente”.
Ancora più a nord, in Colorado, a Denver, Joseph Lagae parla apertamente di se stesso come di un “Catholic Yogi”. Di più: sostiene che è stato grazie allo Yoga che è tornato a credere in Dio, e nel Dio dei cattolici romani. “Lo yoga ha aiutato Joseph a essere ricettivo alla grazia di Dio e a tornare alle sue radici cattoliche. Ora Joseph sta imparando a incorporare tecniche yoga in pratiche di meditazione cristiana, e nello stesso tempo ad aprire la mente e il corpo all’amore di Gesù”.
Come è ovvio perplessità e ipotesi contrarie non mancano; la Civiltà Cattolica, qualche anno ha negato la possibilità che questi percorsi siano fruttuosi, e anche in campo protestante le voci contrarie non mancano. Da parte indù citiamo Rajiv Malhotra, un esperto indiano praticante di yoga. “Anche se lo yoga non è una religione nel senso abramitico del termine, è un cammino spirituale ben stabilito. Le sue posizioni fisiche sono solo la punta dell’iceberg, al disotto delle quali c’è una precisa metafisica con ampiezza e estensione profonde. I suoi benefici spirituali sono ottenibili da chiunque, indipendentemente dalla religione. Ma le premesse e le conseguenze dello yoga vanno contro molto di ciò che è il cristianesimo, così come è compreso oggi”. Ma dispetto dei messe in guardia, o aperte contrarietà, il fenomeno è in espansione, negli Stati Uniti in particolare e un po’ in tutto il mondo occidentale.
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