"Nove milioni di euro. I soldi di Daccò a Formigoni". Antonella Mascali mette le mani su un'informativa della Finanza e il Cetriolo Quotidiano la spara a tutta prima. "Ville e ristoranti. Soldi per Formigoni. Per gli investigatori sono 20 i milioni di euro pagati da Daccò e Simone. La metà ‘è in contanti'.
La testimonianza dei comandanti: "Lo yacht Ojala? Il vero proprietario è il governatore. Hanno scelto gli arredi, le cabine erano praticamente riservate, vi tenevano effetti personali'. L'intercettazione vendetta dell'assessore scaricato: ‘Siamo nella merda'. Massimo Buscemi si fa ‘beccare' . Società, case e poltrone: "Devi ridarmi un posto".
Domanda del bambino Roberto al catechismo: "Ma quando uno fa voto di povertà, se intesta tutto a dei prestanome poi Gesù lo viene a sapere?".
Sanità in Lombardia, “utilità” per 9 milioni a Formigoni. Ecco l’informativa
Lo "sconto" sulla villa acquistata in Sardegna, vacanze di lusso, ristoranti. Ma anche contributi alle campagne elettorali del 2005 e 2010 e al Meeting di Comunione e liberazione. Il rapporto di polizia giudiziaria alla base dell'inchiesta della Procura di Milano che vede indagato il governatore ricostruisce le "utilità" avute da San Raffaele e Fondazione Maugeri attraverso i "mediatori" Daccò e Simone
Un flusso di 20 milioni di euro pagati dal faccendiere Pierangelo Daccò e dal suo braccio destroAntonio Simone. Di questi, circa la metà sono sicuramente finiti, secondo gli investigatori, aRoberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia. Gli altri 11 milioni sono stati manovrati da Daccò in contanti. È il conto finale che emerge dall’ultima informativa della polizia giudiziaria di Milano, sezioni Guardia di finanza e Polizia di Stato.
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