Le donne che fecero il Concilio Vaticano II
In una recensione sull'Osservatore Romano il raccontro inedito del ruolo delle uditrici laiche nel saggio di Adriana Valerio
Redazione RomaIn un bel saggio la storica e filosofa Adriana Valerio (Madri del Concilio. Ventitré donne al Vaticano II (Roma, Carocci Editore, 2012, pagine 165, euro 16) presenta le personalità delle ventitré convocate, nero vestite e nero velate, narrando le vicende che fecero nella loro presenza silenziona, in aula, ma anche ai loro concreti e reali interventi. Un saggio che propone una aspetto troppo spesso trascurato nella ricostruzione dell'evento che ha cambiato la chiesa.
Per questo scrive l'Osservatore Romano "Con il Vaticano II il soffio di novità, nella storia dell’umanità e della Chiesa", è stato davvero inedito: ventitré donne furono presenti, convocate l’8 settembre 1964 da Paolo vi come uditrici e, perciò stesso, configurate da un avverbio che ne avrebbe limitato i compiti ma, forse, accresciuta la responsabilità: “simbolicamente”.
Cristiana Dobner scrive parlando del libro della Valercio: "La rottura con i secoli passati però si era compiuta. Dobbiamo un grazie profondo al Papa che riuscì a rompere la barriera secolare anche se le confinò in ruolo modesto, perché da questo inizio, volutamente modesto, è nata una discendenza numerosa e qualificata. La spaccatura era avvenuta, la fioritura continua".
Nell' articolo si ricorda come "I padri conciliari denominarono le donne presenti “madri”... le donne-madri segnano lo spartiacque fra due concezioni della donna: quella che la considera relegata a compiti domestici e di aiuto di basso profilo e quella che la considera in tutta la sua potenzialità di intelligenza e di cura, intesa come l’intese la patrona d’Europa Edith Stein, quale capacità di ascoltare l’altro e di saperlo accogliere".
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/concilio-council-donne-woman-mujers-17275/
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