Domenica 23 settembre, anno del Signore 2012. Durante la celebrazione della messa delle 10.45, i fedeli di un paesino in provincia di Ferrara sono stati informati dal loro sacerdote che la chiesa parrocchiale è parzialmente infestata dal demonio.
Non si sa se il maligno abbia piede caprino e coda biforcuta, di certo
c’è che è solito accanirsi soprattutto – come agiografia comanda – sui
banchi della fila di sinistra (di qui la specifica del “parzialmente”).
La fila di sinistra, assicurano gli oranti, avrebbe solo una
connotazione geografica.
La notizia arriva da uno dei devoti frequentatori della chiesa di campagna. Le successive conferme, giunte sia tra i presenti che da fonti ecclesiastiche e amministrative, hanno comprovato la veridicità della bizzarra curiosità.
Che in paese non è nemmeno una novità. Tant’è che a qualche tempo fa bella mostra di sé nei dintorni un ex voto per scacciare gli spiriti da tregenda. Sul luogo e il nome del don si preferisce mantenere la riservatezza, per non turbare ulteriormente la sensibilità delle persone coinvolte.
A ogni modo il parroco in questione, dopo l’infernale scoperta, non è rimasto con le mani in mano. Armato di rosario e ‘santa’ pazienza, come riferiscono i testimoni, ha provveduto a solenni e solerti benedizioni. Il tentativo però non ha scalfito l’insistenza dell’indesiderato ospite, che pare abbia continuato imperterrito nelle sue luciferine apparizioni.
A scacciare il mercante dal tempio non sono serviti nemmeno due interventi da parte di un esorcista. Niente da fare, il diabolico intruso ha risposto da par suo facendo sussultare e saltare i banchi.
Tra i fedeli, ovviamente sbigottiti dall’insolita omelia, c’è chi ha messo da parte velleità razionaliste e ha ipotizzato un possibile assestamento post sisma. Ipotesi subito bocciata: il terremoto non fa differenze tra file di destra e di file di sinistra.
La presenza del diavolo è stata notata anche in canonica e già da tempo il parroco sostiene di aver contratto una malattia dopo aver ingerito cibi contaminati da fattura. Il rimedio è affidato alla fede: “Ogni domenica – riportano i frequentatori della chiesetta – invita i parrocchiani a guardarsi dal maligno e a pregare con lui”.
La notizia arriva da uno dei devoti frequentatori della chiesa di campagna. Le successive conferme, giunte sia tra i presenti che da fonti ecclesiastiche e amministrative, hanno comprovato la veridicità della bizzarra curiosità.
Che in paese non è nemmeno una novità. Tant’è che a qualche tempo fa bella mostra di sé nei dintorni un ex voto per scacciare gli spiriti da tregenda. Sul luogo e il nome del don si preferisce mantenere la riservatezza, per non turbare ulteriormente la sensibilità delle persone coinvolte.
A ogni modo il parroco in questione, dopo l’infernale scoperta, non è rimasto con le mani in mano. Armato di rosario e ‘santa’ pazienza, come riferiscono i testimoni, ha provveduto a solenni e solerti benedizioni. Il tentativo però non ha scalfito l’insistenza dell’indesiderato ospite, che pare abbia continuato imperterrito nelle sue luciferine apparizioni.
A scacciare il mercante dal tempio non sono serviti nemmeno due interventi da parte di un esorcista. Niente da fare, il diabolico intruso ha risposto da par suo facendo sussultare e saltare i banchi.
Tra i fedeli, ovviamente sbigottiti dall’insolita omelia, c’è chi ha messo da parte velleità razionaliste e ha ipotizzato un possibile assestamento post sisma. Ipotesi subito bocciata: il terremoto non fa differenze tra file di destra e di file di sinistra.
La presenza del diavolo è stata notata anche in canonica e già da tempo il parroco sostiene di aver contratto una malattia dopo aver ingerito cibi contaminati da fattura. Il rimedio è affidato alla fede: “Ogni domenica – riportano i frequentatori della chiesetta – invita i parrocchiani a guardarsi dal maligno e a pregare con lui”.
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