ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 17 ottobre 2012

C'eravamo tanto amati..

E anche Cl molla Formigoni

Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia.In molti del movimento non lo vogliono più.

Come un allenatore di una squadra di calcio che ha vinto tanto ma è diventato ingombrante.
E per questo deve essere 'scaricato'.
Questa è l'ultima versione del Roberto Formigoni visto da Comunione e Liberazione.
  Trovare in questo periodo un ciellino che tifi per il presidente della Regione Lombardia è diventata, infatti, una cosa molto ardua.
E - come ha scritto il Corriere della Sera, mercoledì 17 ottobre - non è certo un caso che intervenendo da Gad Lerner lunedì 15 ottobre il ciellino Mario Mauro, capogruppo Pdl a Strasburgo, non abbia preso in considerazione l'ipotesi di una lista Formigoni e abbia invece indicato come candidato al Pirellone un non ciellino, Gabriele Albertini.
IN CERCA DELL'AUTONOMIA.
Insomma, sembra che il movimento non voglia pagare dazio e chiudere al più presto la parentesi del Celeste.
Il tentativo di recuperare autonomia è citato anche nella lettera di Julián Carrón, il successore di don Giussani, uscita il 1 maggio su la Repubblica. Il passaggio chiave è dove Carrón ha contrapposto «testimonianza» ed «egemonia» e implicitamente ha accusato Formigoni di essere rimasto vittima della seconda.
Nessuno dentro a Comunione e Liberazione ha comunque contestato i risultati ottenuti dalla Lombardia. Tutti hanno riconosciuto a Formigoni di aver governato bene e di aver dato seguito ad alcune idee-chiave del movimento come la sussidiarietà, la difesa della scuola privata, il sistema dei voucher.

Alcuni sono contenti della sua guida. Altri non vogliono la lista Formigoni

Oggi diversi esponenti di Cl sono arrivati a sostenere che se fosse stato per loro Formigoni sarebbe diventato presidente del Senato e non avrebbe dovuto ricandidarsi alla guida del Pirellone. Secondo questa ricostruzione sarebbe stato l'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi a volerlo ancorare a Milano e a precludergli la Capitale.
In molti intanto dentro Cl si vantano però di lavorare perché non nasca una lista Formigoni. I primari ciellini in Lombardia sono almeno 30 e si parla di almeno 3 mila medici appartenenti al movimento.
UNA SETTA DI ADEPTI. Nei confronti del movimento non mancano i nemici giurati: c'è chi l'accusa di non avere una contabilità trasparente, c'è chi la paragona a una vera e propria setta con i suoi adepti e a Milano negli ambienti sanitari, bancari e universitari c'è una corrente di avversione che accusa Cl di pianificare le carriere, organizzare assunzioni ad hoc, far scivolare la pratica comunitaria in vero e proprio clientelismo molecolare.
SPUNTA SANT'EGIDIO. Non stupisca quindi che oggi nel mondo cattolico c'è chi monta il paragone con la comunità di Sant'Egidio per sostenere che il modello leggero dei romani è più efficace e li ha dotati di un leader più in sintonia con i tempi come il ministro Andrea Riccardi.
A rendere stabile l'aiuto alle imprese è nata la Compagnia delle Opere, che ha conosciuto nel tempo un discreto successo, si è imbattuta in più di qualche disavventura giudiziaria (come quella per corruzione di martedì 16 ottobre a Bergamo). Solo per avere un termine di paragone aderiscono alla Cdo 36 mila imprese mentre l'associazione degli artigiani di matrice cattolica, la Confartigianato, ne rappresenta 700 mila.
http://www.lettera43.it/politica/e-anche-cl-molla-formigoni_4367568449.htm

formigoni berlusconi rullo

COMUNIONE & DISSOLUZIONE PER FORMINCHIONI. VOLEVI FARE LE SCARPE AL BANANA, MA IL BANANA TI STA SPIACCICANDO COME UN FICO MATURO. BASTA LEGGERE “IL GIORNALE” 

FORMIGONI BERLUSCONI RULLO
2 - COMUNIONE & DISSOLUZIONE...
Ciao ciao, Forminchioni. Volevi fare le scarpe al Banana, ma il Banana ti sta spiaccicando come un fico troppo maturo. Basta leggere il Giornale intestato a suo fratello: "Pdl e Carroccio verso l'intesa sulla candidatura di Maroni. La Lombardia può rappresentare il laboratorio per le future alleanze nazionali e per una ricomposizione che pare inevitabile" (Giornale, p. 11). Su Repubblica, "Berlusconi sacrifica il Celeste. ‘Al Pirellone meglio se va Bobo" (p. 11).
BERLUSCONI A MILANO CON FORMIGONIBERLUSCONI A MILANO CON FORMIGONI
Lacrime di coccodrillo su Libero: "Formigoni resta solo: troppi traditori" (p. 8). O troppi roditori? Forse lo scopriremo presto. Intanto continuano i calci dell'asino al governatore floreale. Oggi lo racconta il Corriere: "Ha creduto di essere diventato il capo'. E adesso Cl vuole il divorzio dal Celeste. Nel movimento tanti si vantano di lavorare perché non nasca una lista con il suo nome" (p. 13)

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