ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 30 ottobre 2012

New Tourist Evangelization ? or money is money?


CHI BUS AL MIO CONVENTO? - IL MISTERO DEI BUS CON DOPPIA TARGA (VATICANO-ITALIA) CHE SCARROZZANO TURISTI A ROMA - DAI CONTROLLI DELLA POLIZIA (CHE HA TRASMESSO UNA NOTA ALLA PROCURA) RISULTANO ADIBITI A “ATTIVITA’ ISTITUZIONALE” E SONO INTESTATI A UNA DITTA DI TRASPORTI DI PALESTRINA - DOPPIO ANCHE IL LIBRETTO DI CIRCOLAZIONE - LA GDF VERIFICHERA’ EVENTUALI IRREGOLARITA’ FISCALI - E LE MULTE A CHI ARRIVANO? MISTERO DIVINO…

Elena Panarella per il Messaggero
In giro per le strade di Roma circolano quattro pullman dalla «doppia vita». Hanno la targa Città del Vaticano ma risultano immatricolati anche con targa italiana, tuttora registrata come attiva agli uffici della Motorizzazione civile. E cosa fanno? La mattina accompagnano persone nei giardini che si trovano all'interno del Vaticano; il pomeriggio fanno lo stesso giro degli Open Bus dell'Opera Romana Pellegrinaggi e Roma Cristiana per le vie della città. In questo caso i turisti quando salgono mostrano al conducente lo stesso ticket delle associazioni religiose.
Opera Romana PellegrinaggiOPERA ROMANA PELLEGRINAGGI
Ma la cosa ancora più curiosa è che i pullman hanno un libretto di circolazione della Città del Vaticano e, in copia, anche quello italiano. E non è finita qui: sulla carta di circolazione risulta che questi pullman dovrebbero svolgere «attività istituzionale», quindi non commerciale-turistica («come si fa a portare a spasso i turisti su un mezzo targato SCV?», si lascia scappare un altro autista di pullman).

Tutto questo è emerso ieri mattina durante dei controlli eseguiti dagli agenti di polizia giudiziaria del XVII Gruppo, diretti dal comandante Roberto Stefano, e coordinati dal funzionario Bruno Meoli. Facendo una serie di riscontri, utilizzando anche il numero del telaio dei pullman, è venuto fuori che, per la motorizzazione civile italiana, uno risulterebbe addirittura adibito a Ncc (noleggio con conducente) e un altro a trasporto pubblico.
OPEN BUS DEL'OPERA ROMANA PELLEGRINAGGIOPEN BUS DEL'OPERA ROMANA PELLEGRINAGGI
In base agli ultimi accertamenti gli agenti invieranno oggi una informativa alla Procura della Repubblica «per alterazione e falsificazione di targhe» e una segnalazione verrà inviata alla Guardia di Finanza, laddove «si ravvisi l'ipotesi di reato di evasione fiscale per lo svolgimento di un'altra attività non riconosciuta».
OPEN BUS DEL'OPERA ROMANA PELLEGRINAGGIOPEN BUS DEL'OPERA ROMANA PELLEGRINAGGI
Tutti e quattro i pullman «incriminati» inoltre risulterebbero intestati a una società di trasporti di Palestrina di proprietà di un assessore comunale della cittadina dell'hinterland romano. «Qui poi c'è da capire: le eventuali multe chi le paga? - si chiede un agente durante i controlli - Anche se la cosa più grave è la doppia targa dei mezzi». Un altro particolare curioso è che le targhe sono tutte consequenziali e tutti i bus sono adibiti a servizi istituzionali. «Per ora ne abbiamo trovati solo quattro con queste caratteristiche, ma gli accertamenti vanno avanti. Potrebbero essercene degli altri», si lascia scappare un agente.
OPEN BUS DEL'OPERA ROMANA PELLEGRINAGGIOPEN BUS DEL'OPERA ROMANA PELLEGRINAGGI
«Questi bus la mattina caricano le persone dentro il Vaticano - raccontano altri conducenti di pullman - con loro sale un poliziotto della gendarmeria e una hostess che accompagna le persone in visita ai giardini. Alle 14 attaccano servizio come qualsiasi altro bus delle associazioni religiose e portano i turisti in visita alle catacombe e alle maggiori basiliche. Hanno persino la pubblicità come gli altri Open Bus all'esterno del mezzo.
Certo è davvero curioso vedere in giro questi autobus di una trentina di posti con la targa del Vaticano in giro come qualsiasi altro mezzo di trasporto turistico». E qualcuno si lascia anche scappare qualcosa in più: «Alla fine poi loro possono fare come gli pare tanto le multe poi a chi arrivano?». Gli accertamenti della polizia municipale sono ancora in corso per verificare «come sia possibile che le targhe italiane risultino ancora in circolazione».

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