ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 29 novembre 2012

Anche in curia ormai l'hanno capito?

ATTENTI A LASCIARE IL CELESTE A TERRA: “LEI NON SA CHI SONO IO!” - FORMINCHIONI ARRIVA IN RITARDO ALL’IMBARCO E PRETENDE DI SALIRE SUL VOLO PARIGI-MILANO (VIDEO) - LA HOSTESS INVITA IL CELESTE E IL “CODAZZO” A IMBARCARSI SUL VOLO SUCCESSIVO: IL GATE E’ CHIUSO - ROBERTINO PERDE LE STAFFE E INIZIA LA SCENEGGIATA: “MI DIA IL SUO NOME E NUMERO, SONO IN CONTATTO CON L’AMBASCIATA…”
Il Video
Andrea Valdambrini per IlFattoQuotidiano.it
vignetta formigoniVIGNETTA FORMIGONI
Giovedì 22 novembre. All'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, e alcuni collaboratori si presentano in ritardo al gate, all'imbarco del volo Air France diretto a Milano. Mancano 7 minuti alla partenza. Imbarco chiuso. Che fare? Arrendersi all'evidenza come un cittadino comune che sa di essere arrivato troppo in ritardo o provare comunque a convincere il personale della compagnia che il volo si può ancora prendere? Formigoni sceglie la seconda via. Forte, dirà lui, di "relazioni con l'ambasciata francese in Italia".
formigoni regala il formaglione e promette il forgiacconeFORMIGONI REGALA IL FORMAGLIONE E PROMETTE IL FORGIACCONE
La discussione tra Formigoni e gli impiegati aeroportuali, viene documentata in un video girato con il telefonino da un altro passeggero, Alessandro, un ragazzo italiano che è lì per il volo delle 15,25 da Parigi a Milano sempre del 22 novembre. Dalle immagini si capisce che il presidente è visibilmente scocciato. Ripete all'hostess transalpina che lui e il suo gruppo "erano lì nella hall". L'addetta è perentoria: "Mi spiace, ci sono delle regole, l'imbarco è chiuso". Formigoni si lancia in una serie di tentativi, tanto inutili quanto arroganti. Nelle immagini, l'ex governatore della Lombardia appare più che mai deciso a imbarcarsi e in buon francese dichiara: "Siamo 7, anzi 8 persone con il biglietto pagato".
SCOLA E FORMIGONISCOLA E FORMIGONI
L'impiegata francese è una sfinge. Formigoni è infastidito e ripete: "Avete firmato un contratto con noi, voi dovete rispettarlo, è un contratto internazionale, dovete rispettarlo". Poi aggiunge: "L'aereo è lì, su, 4 secondi e siamo bordo". E poi, cercando evidentemente un modo per salire a bordo, domanda (questa volta in italiano ndr): "E' aperto lì?". I tentativi non ottengono però alcun effetto, se non il rifiuto deciso della hostess, che invita ancora al rispetto delle regole. Il Celeste non si dà per vinto, rimane fermo in attesa per alcuni minuti e commenta sempre più nervoso: "Abbiamo delle relazioni con l'ambasciata italiana, l'ambasciata francese in Italia".
FORMIGONI FA IL GRAN SALTOFORMIGONI FA IL GRAN SALTO
Ma i minuti trascorrono, la prospettiva di fare un'eccezione per il governatore, e il suo staff, si allontana. Formigoni alza i toni: "La gentilezza francese, che meraviglia", ripete più volte. Il ragazzo italiano alle sue spalle continua a riprendere tutto con il suo smartphone. Le addette prospettano al gruppo di italiani di imbarcarsi al volo successivo delle 15,25 diretto a Milano. Formigoni accenna ad una risata e ripete: "Siamo qui perché vogliamo imbarcarci, no? Non siamo qui per leggere il giornale". A quel punto comincia a chiedere con insistenza nome e numero dell'impiegata francese:"Il suo nome, signora? E' possibile avere il suo nome e il suo numero?!".
ROBERTO FORMIGONI E ZAMBETTIROBERTO FORMIGONI E ZAMBETTI
Scuote la testa in segno di disappunto. La donna replica: "No, io non do' il mio nome Un uomo dello staff del governatore comincia a scattare diverse foto all'impiegata. Appare un'altra impiegata dai capelli biondi. Il politico continua a protestare, poi dice: "Madame, lei è un pubblico ufficiale". Segue una risata di scherno "ah ah ah". Formigoni a quel punto, non del tutto arreso, comincia a ripetere: "La vergogna dell'Air France, la vergogna dell'Air France". E ancora: "L'educazione francese è una meraviglia...L'amicizia francese...ah eh. Sì certo, uh...siete desolati". I francesi saranno irremovibili, saranno tutti imbarcati sul volo successivo delle 15,25. Uno smacco per il Celeste.
 http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/attenti-a-lasciare-il-celeste-a-terra-lei-non-sa-chi-sono-io-forminchioni-47426.htm


Diocesi di Milano ed elezioni

Una nota del Consiglio Episcopale della Diocesi di Milano consiglia con chiarezza di evitare ogni coinvolgimento fra organismi ecclesiali e politica in vista delle prossime elezioni.
MARCO TOSATTI
"All’avvio di una lunga campagna elettorale che culminerà con le elezioni del Consiglio Regionale Lombardo e del Parlamento della Repubblica italiana, il Consiglio Episcopale della Diocesi di Milano offre alcune indicazioni per vivere questo tempo con responsabilità". Una nota del Consiglio Episcopale chiede ai cittadini di vincere la tentazione della disaffezione alla politica e al voto, ma da anche indicazione precise: "Per evitare strumentalizzazioni il Consiglio Episcopale ricorda a tutti le disposizioni diocesane più volte ribadite in base alle quali le parrocchie, le scuole cattoliche e di ispirazione cristiana, le associazioni e i movimenti ecclesiali, non devono mettere sedi e strutture a disposizione delle iniziative di singoli partiti o formazioni politiche, e invita anche i consacrati ad attenersi a tali indicazioni. Si vigili per evitare che le attività pastorali vengano strumentalizzate a fini elettorali: durante questo periodo, è prudente non programmare iniziative che coinvolgano persone candidate o già impegnate a livello politico". 
Inoltre, continua la nota, "Sulla base di quanto stabilito nei direttori diocesani, gli appartenenti a organismi ecclesiali, a maggior ragione se occupano cariche di rilievo, qualora intendano mettersi a disposizione del bene comune candidandosi alle elezioni sono da considerarsi sospesi dai predetti organismi e lasceranno il proprio incarico in caso di elezione avvenuta". 
Non solo: "Ogni persona che riveste e mantiene compiti o ruoli di responsabilità nelle istituzioni e negli organismi ecclesiali è invitata ad astenersi rigorosamente da ogni coinvolgimento elettorale con qualsiasi schieramento politico. In particolare, sulla base dei criteri stabiliti nella normativa canonica e offerti nei ripetuti interventi dell’episcopato italiano, ai presbiteri è richiesta l’astensione da qualsiasi forma di propaganda elettorale e di attività nei partiti e movimenti politici. Analoghi criteri prudenziali sono offerti all’attenta valutazione di diaconi e consacrati". 

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