Son passati quasi dieci anni dalla
prima messa antica a cui partecipai. Fu una messa dal sapore
catacombale, celebrata a casa di alcune mitiche sorelle, indefesse e
coraggiose apostole del rito di sempre. Provenivo da oltre 30 anni di
Novus Ordo e della messa antica sapevo poco e nulla. Quella prima messa
però, nonostante il mio grande interesse ..... non mi piacque proprio.
Stessa impressione alle messe successive: la messa antica non mi
piaceva, la vedevo come un rito freddo, distante, chiuso, quasi
ammuffito, ermetico, che escludeva i fedeli.
Son passati quasi dieci anni dalla
prima messa antica a cui partecipai. Fu una messa dal sapore
catacombale, celebrata a casa di alcune mitiche sorelle, indefesse e
coraggiose apostole del rito di sempre. Provenivo da oltre 30 anni di
Novus Ordo e della messa antica sapevo poco e nulla. Quella prima messa
però, nonostante il mio grande interesse ..... non mi piacque proprio.
Stessa impressione alle messe successive: la messa antica non mi
piaceva, la vedevo come un rito freddo, distante, chiuso, quasi
ammuffito, ermetico, che escludeva i fedeli.
Mi fermai a riflettere e capii che
essendo nato e cresciuto nel Novus Ordo .... da questo ero condizionato.
Compresi che non potevo usare la copia, il derivato, cioè il Novus
Ordo, per valutare l'archetipo, cioè la messa di sempre. Intuii che
dovevo rimboccarmi le maniche e mettermi a studiare la liturgia antica
sia nella sua genesi storica che nel suo aspetto rubricale. Per poter
capire qualcosa, bisogna conoscerlo. I primi libri di storia liturgica
che mi capitarono per le mani erano di origine progressista e pertanto
più che far conoscere la storia della liturgia antica .... la
denigravano e ridicolizzavano esaltando la riforma liturgica
postconciliare. Gli autori di quei testi più che far conoscere la
liturgia antica, facevano conoscere il loro sentimento di disprezzo
verso la liturgia, definita sprezzantemente preconciliare. Quei libri li
buttai nel fuoco. E mi misi a ricercarne di più obiettivi, che grazie a
Dio trovai presto. E fu così che man mano che approfondivo la
conoscenza della storia della liturgia ne apprezzavo la profondità
teologica, la grandezza spirituale e pure la bellezza estetica. Pian
piano quel rito che sulle prime non mi piacque finì per conquistarmi
completamente. Per poter apprezzare il rito antico, per poterne cogliere
tutte le sfumature teologiche, per poter vivere di tutti i momenti
mistici che esso offre .... è necessario averne una certa conoscenza.
Detto in parole povere, il rito antico è come un forziere che non rivela
lo splendore dei tesori che contiene se non a chi ha la chiave per
aprirlo. Ecco perché molti non apprezzano il rito antico: non lo
capiscono ( e non mi riferisco all'aspetto linguistico, cioè al latino,
bensì all'aspetto rituale; un rito fatto in maggioranza di silenzio è
chiaro che non viene compreso da un cattolicesimo malato di chiasso.
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