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Da Berlusconi a Monti, la Top ten dei nomi graditi alla Chiesa. Bene Riccardi e Letta, ko Bindi e Casini

Il clamoroso appoggio dell'Osservatore Romano al premier uscente Mario Monti (che conferma quanto Affaritaliani ha scritto in questi mesi) è solo il primo passo. Ecco la top ten dei nomi che circolano Oltretevere (e relative reazioni).

10, SILVIO BERLUSCONI- Era l'Unto del Signore e le sue barzellette erano "contestualizzate" da monsignor Rino Fisichella, che per il momento non ha ottenuto la porpora cardinalizia. Dopo 18 anni dalla sua discesa in campo, è stato cattobocciato da un uno-due micidiale: prima l'Osservatore Romano (che nei giorni scorsi ha invitato a non disperdere quanto fatto da Mario Monti), poi da Avvenire che alle sue osservazioni televisive ("La Chiesa si ricordi che cosa abbiamo fatto per loro") ha risposto di ricordarsi tutto, inclusi i momenti meno esaltanti (caso Boffo compreso, c'è da giurarci). Adesso prevede Gianfranco Fini alle fogne (in questo scambio di finezze il presidente uscente della Camera ha parlato nei suoi confronti di "bordello"), combatte una durissima (disperata?) campagna elettorale. Ora dice che il suo governo è caduto per una congiura. Con lui i ciellini di Maurizio Lupi, ko teocon stile Paola Binetti e atei devoti come Giuliano Ferrara. Voto: SCARICATO.

10 EX AEQUO: LORENZO ORNAGHI, PAOLA SEVERINO, CORRADO PASSERA, PIERO GIARDA, ELSA FORNERO- Il pacco pescato da ognuno degli ex cattoministri del Governo uscente dice che: per l'ex Rettore della Cattolica si può pensare ad un futuro da senatore nelle file UDC o Lista Monti; la Severino torna tra le sue sudate carte giudiziarie; Passera vedremo; Giarda lascia; la Fornero dal pacco matto ha pescato un "arrivederci", la partita è finita. Voto: AFFARI TUOI.

10 EX AEQUO, LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO- È arrivato tardi sulla scena politica (i  treni che guidava, invece, arrivano quasi sempre in orario). Si è lanciato alla velocità di una Ferrari sul sentiero politico cercando di recuperare il tempo perduto, ma malgrado l'alta velocità non ha scaldato il cuore di molti. Peraltro potrebbe addirittura rubare consenso a Pierferdinando Casini nel nostro Sud. Ma mettendosi insieme a lui, ad Andrea Riccardi e un po' di montiani di buona volontà potrebbe raccogliere una discreta serie di consensi. Ci sarà Fini in lista con lui? Mmmmm... Voto: ACCELERATO.

9, BEPPE GRILLO- È lui il vincitore annunciato del voto di protesta alle prossime elezioni, sempreché non ci sia astensione in massa e il suo Movimento 5 Stelle non si riveli una tigre di carta. Per il momento ha incassato una timida attenzione - due settimane fa - da parte del direttore dell'Osservatore, il bertoniano Gianluigi Vian. Che ha parlato di lui dicendo che tutto sommato bisogna prestare attenzione alle cose che fa. Voto: OSSERVATORE CONTINUO.

8, ROSY BINDI- La "cattolica adulta" del PD, che con i suoi Di.co per le unioni di fatto (e anche omosessuali) aveva amareggiato non poco la CEI qualche anno fa, può accendere un cero a San Pierluigi "Oh, ragassi" da Bettola (PC). Riuscirà a essere ancora candidata. Forse. Se fosse invece risultato vincitore alle primarie Matteo Renzi sarebbe stata bocciata. Adesso lei ci ha ripensato e dice che tutto sommato con il sindaco di Firenze si può parlare. È a favore delle unioni "alla tedesca" (cioè con quasi tutti i diritti delle coppie etero, salvo l'adozione dei figli e trattamento fiscale). Voto: RIPESCATA.

8, EX AEQUO: ROMANO PRODI- Anche lui "cattolico adulto". Per anni ha parlato solo di economia dopo la fine del suo secondo governo. Ma dicono abbia osservato che i corridoi del Quirinale sono belli lunghi da percorrere. Che abbia voglia di misurarli per i prossimi sette anni? Dipende da Monti. Da chi non ama i cattolici adulti. Dal PDL. Voto: PROVACI ANCORA, SAM.

7, NICHI VENDOLA- Fa paura per le sue idee in tema di matrimonio omosessuale, anche se lui è cresciuto a pane e cattolicesimo sia pur frequentando le sezioni del PCI. Venuto su con il grande don Tonino Bello, arcivescovo pugliese che odora (meritatamente) di santità, ha sempre detto che le persone con cui ha potuto dialogare serenamente della sua omosessualità sono religiosi e consacrati/e. Voto: CATTOCOMUNISTA.

6, MATTEO RENZI- Ha ottenuto un interessante 40% alle primarie del PD e, sebbene tiepidino in tema di religione, è comunque di estrazione cattolica con "appartenenza particolare" a CL. I grandi nomi del partito lo hanno avversato, troppo poco "de sinistra" per chi sogna ancora i giorni gloriosi di Botteghe Oscure. Però c'è e ha saputo - con rara intelligenza politica - evitare di pietire posti per sé in un eventuale governo a guida democratica. Intanto si parla di una quarantina di renziani in arrivo in Parlamento e per lui un eventuale incarico di governo. Ma glielo dovranno chiedere. Voto: CATTOCINCINNATO.
 

5, PIERLUIGI BERSANI-Vince le primarie con un sontuoso 60% nei confronti del rottamatore fiorentino. Cita Papa Giovanni XXIII nei suoi discorsi in pubblico e, sebbene non credente, ha un ottimo rapporto con Comunione e Liberazione. Non ha scaldato i cuori dei vescovi italiani e nemmeno della Segreteria di Stato, però è là. E si candida alla guida di una gioiosa macchina da guerra che potrebbe essere sostituita da un Monti Bis. Sempreché non spedisca SuperMario al Quirinale (da dove però il Professore potrebbe far sentire la sua voce con più forza di quanta ne abbia messa Giorgio Napolitano in quest'anno e mezzo di legislatura). Intanto, Toscano in bocca incassa il premio del Financial Times: è lui, per il prestigioso quotidiano, l'uomo che succederà a Silvio Berlusconi ed a Mario Monti (ma su questo vedremo, specie al Senato che si annuncia ingovernabile). Voto: ASPIRANTE.

4, ENRICO LETTA- Il giovane Letta è nel posto giusto al momento giusto. Grande esperto di cose energetiche, cattopiddì di stretta osservanza, è dato in predicato per raggiungere un posto da Ministro dello Sviluppo Economico dopo Corrado Passera. Non ha l'esperienza di suo zio Gianni in tema di cardinalato PDL (e le sue ottime relazioni con la Gerarchia), ma sta imparando bene. Ha il mito dell'Italia degli anni '80. Voto: 80 NOSTALGIA.

3, PIERFERDINANDO CASINI- Non riesce a captare voti dal PDL in rotta, con i berluscones asserragliati attorno al Cavaliere come la Guardia napoleonica, mentre gli altri sono in libera uscita. Luca-Luca gli potrebbe anche erodere consensi nel Sud. Non è molto simpatico ai vescovi italiani, ma sta facendo di tutto per chiedere a Monti di fare il miracolo: una lista con lui. Sta studiando l'inglese visto che le preghiere in italiano, latino, greco, aramaico hanno per il momento fallito. Voto: ORANTE.
 

2, ANDREA RICCARDI- Medaglia d'argento al fondatore di Sant'Egidio, l'Onu di Trastevere. È uscito indenne da Todi 2, tentativo tardivo verso la fondazione di un nuovo partito cattolico. Ha rinunciato a candidature importanti, dal posto di primo cittadino a Roma passando per la Regione Lazio. Ma ha deciso di fare un passo indietro per dare una mano, insieme a Luca Cordero di Montezemolo, per sostenere Mario Monti. Voto: RIECCOLO.

And the winner is...
1, MARIO MONTI- Solo per numeri uno. Comunque vada vincerà lui. Nella posizione in cui si trova può guidare un altro esecutivo dopo le elezioni (specie se il PD non riuscisse ad avere la maggioranza al Senato), diventare presidente della Repubblica, fare il ministro dell'Economia in un governo Bersani, tornare in Europa e dire la sua da lì sul conto dei conti italiani. Ha ricevuto una clamorosa investitura apertis verbis dall'Osservatore Romano, che fa il tifo per lui. E con lui il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano. Più la benedizione della CEI, che lo appoggia da mesi. È lui al primo posto della Vatican Hit Parade: la sua "canzone regina" - come diceva Lelio Luttazzi - è stata imparata sin troppo bene dagli italiani. Si intitola: "Sobrietà". Voto: BENEDETTO

Di Antonino D'Anna

http://affaritaliani.libero.it/politica/da-berlusconi-a-monti-la-top-ten281212.html