Segnalazione del Centro Studi Federici
In memoriam: Cristina Campo

Il 10 gennaio 1977 moriva a Roma Cristina Campo. Figura decisamente complessa, contribuì tuttavia alla difesa del rito cattolico della Messa minacciato dalla riforma liturgica.
Nella stessa Roma di Paolo VI seppe riunire e coordinare un coraggioso gruppo di teologi e di liturgisti: il risultato più importante fu il “Breve esame critico del Novus Ordo Missæ” (aprile-maggio 1969), redatto principalmente da padre Guérard des Laurieres, o.p. Il testo fu sottoscritto dai cardinali Ottaviani e Bacci (settembre 1969) e presentato a Paolo VI. Il documento esprime il rifiuto cattolico di celebrare o di assistere al nuovo rito. Alla luce del “Breve esame critico”, il motu proprio “Summorum Pontificum cura” è quindi inaccettabile. Ricordiamo Cristina Campo con la sua poesia “Missa Romana”.
Per approfondire la figura di Cristina Campo:
Don Francesco Ricossa, Cristina Campo, o l’ambiguità della Tradizione.
http://www.sodalitium.biz/index.php?ind=reviews&op=entry_view&iden=7
Breve esame critico del Novus Ordo Missæ.
http://www.sodalitium.biz/index.php?ind=reviews&op=entry_view&iden=36
Missa Romana, di Cristina Campo

I
Più inerme del giglio
nel luminoso
sudario
sale il Calvario
teologale
penetra nel roveto
crepitante dei millenni
si occulta
nell’odorosa nube della lingua.

Curvato da terribili
venti
bacia sacre piaghe in silenzio
eleva e mostra
pure palme trapassate
mendica pace
tra pollice e indice tende
un filo sull’abisso del Verbo.

Dagli ossami dei martiri
tritume di gaudio
cresce
la radice di Jesse
sboccia nel calice rovente
e nella bianca luna
crociata di sangue e
stendardo
che sorgendo gli fiacca
i ginocchi.

Sulla pietra angolare
ci spezza la morte
la eleva all’orizzonte delle lacrime
la posa con materno terrore
su stimmate di labbra
a medicare
la vita.

Intorno al pasto
mortale
tra i lembi del Dio
sibilano serpenti addentano il corporale
ai quattro angoli del conopeo
si arrotolano i fogli
dei cieli
crepe saettano nei pilastri.

Ossessi
alla porta
nel profumo di peste
mimano e vendono con lazzi
agli infermi e deformi
della probatica
vasca
la sua soave maschera di suppliziato.

II
Falconiere del Cielo
sulla cui mano alzata
piomba l’eterno Predatore
avido di prigione…

III
Dove va
questo Agnello
che ai vergini è dato
seguire ovunque vada dove va
questo Agnello
stante diritto e ucciso
sul libro dei segnati
ab origine
mundi?
Non si può nascere ma
si può restare
innocenti.

Dove va
questo Agnello
che a noi gli ucciditori non è dato
seguire coi segnati
né fuggire
ma singhiozzando soavemente concepire
nel buio grembo della mente
usque ad consummationem
mundi?

Non si può nascere ma
si può morire
innocenti.

Cristina Campo
http://www.agerecontra.it/public/pres30/?p=9148