QUALE CHIESA?
Mentre
si discetta sulla valenza dogmatica del Concilio, i nemici della Chiesa
moltiplicano i propri assalti: matrimoni e adozioni per gli
omosessuali, scuole di ogni ordine scristianizzate, contraccezione e
aborto come normale prassi ospedaliera, predazione degli organi,
eutanasia, usura, paganizzazione della società, pansessualizzazione del
tempo libero, ignoranza imposta per legge. E poi arriverà anche il
momento in cui si dovranno riconoscere diritti sessuali ai minori
(quello che oggi è un crimine domani sarà legale, se lo stabilisce una
minoranza con l'appoggio dei burocrati che legiferano), la poligamia, il
sacrificio rituale e perché no il culto pubblico dell'idolo
rivoluzionario e massonico. Ricordiamoci però che i progressisti, i
novatori, i fautori del dialogo ..... sono già proni alla mentalità del
secolo e non vorranno scontri frontali, anzi saranno disposti a farsi
evangelizzatori ed apostoli della tolleranza, della libertà, della
fraternità universale, dell'accoglienza della diversità.
Il
nostro timore è che si giunga ad ammettere, in seno alla medesima
Chiesa, tesi opposte e inconciliabili, cercando di annullare le
occasioni di scontro: si darà spazio ai tradizionalisti e ai modernisti,
si arriverà forse ad avere degli Atenei cattolici a fianco ad
Università eretiche, a dar la Comunione in ginocchio e a tollerare che
vi sia chi la profana amministrandola in mano. Una Chiesa in cui si veda
il Papa pontificare in rito antico un giorno, presiedere un incontro di
preghiera con gli idolatri il giorno dopo, abbracciare gli Ebrei come
padri nella fede quello dopo ancora. Un grande, enorme supermercato
della Religione, in cui ognuno può sceglier ciò che più gli aggrada, a
patto che non bestemmi l'idolo .... : tutto questo ti darò, se prostrato mi adorerai. Gli uni citeranno la Gaudium et Spes, gli altri la Sacrosanctum Concilium,
ciascuno nei passi che ritiene accettabili per il proprio modo di
credere. Alcuni chierici useranno la talare e il cappello romano, altri
gireranno in borghese; i conservatori citeranno le omelie del Card.
Ranjit o Canizares, i moderati quelle del Card. Cafarra, i progressisti
quelle del Card. Ravasi e di mons. Muller. Si potrà scegliere se sentire
la Messa antica in una Basilica barocca, la Messa riformata in una
chiesa di cemento armato o la Messa neocatecumenale in uno stadio.
L'Anglicano e il Luterano che si sentiranno uniti a Roma ancorché
eretici potranno contare su un Ordinariato né più né meno che la
Fraternità San Pio X, e a ciascuno sarà riconosciuto il diritto di
conservare i propri riti, le proprie idee. Tutti contenti, tutti sotto
il grande manto della nuova chiesa conciliare, che sarà unita e divisa
ad un tempo, santa e dannata, cattolica ed eretica, apostolica ed
ecumenica. Una terrificante visione orizzontale che ricorda la torre di
Babele più che la Gerusalemme celeste di cui è figura la Santa Chiesa.
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