Premessa
Il contenuto di questo "Eco dell'Eremo" negli
articoli che si susseguono riguardano il
saper discernere i segni dei tempi. Uno sguardo realistico
sui tempi che stiamo vivendo
nella Chiesa, nell'Italia e nel mondo si può definire
nell'assioma classico: «ma/a tempora
currunt».
L'apostasia della fede nelle masse è un
dato di fatto;
le correnti di pensiero e di azione all'interno della Chiesa, non sempre sono in linea con il
magistero del Papa, la fede di molti preti e vescovi è languente; il primato del soprannaturale è in
ribasso e si sostituisce con l'efficienza. La
crisi delle vocazioni ecclesiastiche è preoccupante e molti
ordini e congregazioni sono decimati
nel numero e molti conventi e monasteri chiudono i battenti.
Anche in molti movimenti, che oggi vanno per la maggiore, non è tutto oro quel che luccica,
talvolta vedendo le loro manifestazioni esterne della fede sorge una domanda: «Ma la fede di costoro
è oggetto dell'intelligenza che muove di conseguenza la volontà o è solo sentimento
religioso?» Ecco qualche accenno realistico sulla situazione della Chiesa oggi.
Se poi guardiamo alla
nostra Italia che fu culla delle fede e del Papato, nella situazione attuale ove si ragiona ovunque con
spirito trasgressivo, indifferente, ostile alla fede, viene. proprio da pensare ad una frase
famosa che dice: «Nolumus hunc regnare super nos», «Non vogliamo che Lui (Cristo) regni».
Ma
il rifiuto di Cristo e della sua legge di libertà e di civiltà non intacca minimamente la Sua
regalità. Egli è e rimane «Rex regem et Dominus dominantum» cioè «Re dei re e Signore dei
signori». Nulla va a scapito di Lui, ma tutto a scapito di questa nazione ormai in frantumi, che calpesta
sotto i piedi quei valori non negoziabili di legge naturale e rivelata.
Non dimentichiamo
la frase biblica «Deus non irridetur»cioè «Con Dio non si scherza».
Il rimedio a tanto male
esiste ed è un ritorno ad una vita di fede autentica dove i diritti di Dio sono scrupolosamente
osservati e dove il primato del soprannaturale ritorna al suo posto. La contemplazione, la vita
interiore, la preghiera frequente e intensa sono l'anima, la sostanza dell'apostolato. Allora la
Chiesa tornerà ad essere la luce ed il sole della società e non zucchero di compromessi col mondo
che svantaggiano l'una e l'altro.
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