ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 29 maggio 2013

Demoni non telegenici?


“Quei demoni continuano a tormentarmi”

La preghiera di Francesco su Angel
LA PREGHIERA DI FRANCESCO SU ANGEL

Parla Ángel V., il messicano che ha ricevuto da papa Francesco una preghiera di liberazione il giorno di Pentecoste

«Ci sono momenti in cui sembra che i demoni stiano per uscire. Li percepisco in bocca, quasi fuori da me, sento che mi si gonfia il collo. Ma poi no, non se ne vanno». Ángel V., 43enne messicano, è l’uomo che più di una settimana fa ha ricevuto la “preghiera di liberazione” da papa Francescoin piazza san Pietro, al termine delle celebrazioni per la Pentecoste. Guai, per il Vaticano, a parlare di “esorcismo”. Ha scelto il quotidiamo spagnolo El Mundo, Ángel V., per raccontare la storia della sua possessione: «Voglio aiutare tutti  quelli che sono nelle mie condizioni e non vengono creduti: ecco perché per la prima volta nella vita ho deciso di lasciarmi intervistare».

 L’uomo, messicano di Michoacan, ha due figli. Una famiglia normale, la sua. Solo che, come racconta , ogni tanto cade preda dei demoni che albergano in lui. Sono quattro, per la precisione, e lo tormentano dal 1999. A nulla è servito l'aiuto di 12 preti esorcisti, compreso padre Gabriele Amorth.

«È stato nel 1999: ero su un autobus, di ritorno da Città del Messico. Ho sentito come una forza entrare nell’autoveicolo. Non la vedevo, ma la percepivo. Si è avvicinata e si è fermata di fronte a me. A un tratto ho avvertito come una pugnalata al petto, mi sentivo come se mi dovessero aprire le costole».

Inizialmente Angel credeva si trattasse di un attacco cardiaco, ma il cuore non c’entrava. Pian piano la sua salute è iniziata a peggiorare: cadeva improvvisamente in stato di trance e sentiva la pelle come bucata da mille aghi: «Mi dicevano che parlavo in altre lingue. Nessun medico riusciva a spiegarmi cosa mi succedeva. Ho fatto test, radiografie, analisi… Ma nessuno è mai riuscito a darmi una spiegazione».

«Ho avuto tantissima paura – osserva -. Mi sono anche sentito sporco al pensiero che dentro di me ci fosse qualcosa di malefico». E i familiari, come hanno reagito?  «Loro – ha risposto Angel – inizialmente si sono mostrati increduli: ancora oggi qualcuno dei miei fratelli ritiene che tutta la vicenda sia frutto di uno squilibrio psicologico. So che in tutti i paesi del mondo c’è tanta gente nella mia stessa situazione. Persone che si sentono incomprese dalla propria famiglia, dai propri amici e persino dalla propria Chiesa».
  
A Pentecoste c’era stata la preghiera di Francesco e poi l’intevento di padre Amorth. Ma non è cambiato nulla. Lo stesso Amorth lo aveva spiegato: si tratta di una possessione particolare, contentente un “messaggio”. Quale? Fino a che i vescovi del Messico non condanneranno pubblicamente l’aborto (introdotto in Città del Messico dal 2007), fino a che non vi sarà atto di riparazione a Maria e un atto di consacrazione di tutta la nazione, Ángel sarà condannato a convivere con i suoi demoni.  
MAURO PIANTAROMA
 http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/esorcismo-exorcism-exorcismo-25216/

Angel V.: “12 demoni dentro di me”. Neppure Amorth e il Papa li hanno scacciati

di Redazione Blitz
ROMA – Dodici demoni in corpo. Dodici demoni che non se ne andranno, e non se ne sono andati nonostante gli esorcismi, finché i vescovi messicani non prenderanno pubblicamente posizione contro l’aborto e faranno “atto di riparazione” a Maria. Si chiama Angelo V.  messicano dello stato del Michoacan, 43 anni e due figli. Questo il ritratto dell’uomo su cui Papa Francesco avrebbe effettuato l’esorcismo domenica 19 maggio al termine della messa di Pentecoste in Piazza San Pietro (guarda il video).

L’esorcismo, negato dal Vaticano, secondo Angelo è stato “una preghiera molto buona”. Eppure, stando all’intervista del posseduto, quei demoni ci sono ancora. Nonostante anche Padre Amorth abbia tentato di liberarlo.
Angelo V., intervistato da El Mundo, conferma e racconta la sua storia:
“È stato nel 1999 – racconta – Ero su un autobus, di ritorno da Città del Messico. Ho sentito come una forza entrare nell’autobus. Non la vedevo, ma la percepivo. Si è avvicinata e si è fermata di fronte a me. A un tratto ho sentito come una pugnalata al petto, mi sentivo come se mi dovesse aprire le costole. Ho cominciato ad avere frequenti stati di trance, mi dicevano che parlavo in altre lingue. Nessun medico riusciva a spiegarmi cosa mi succedeva. Ho fatto test, radiografie, analisi… Ma nessuno è mai riuscito a darmi una spiegazione”.
Fino a quando, una notte, Angelo sognò “Papa Francesco vestito di rosso, che pregava con un incensario in mano, circondato dai cardinali. Non diedi importanza a quell’immagine fino al giorno in cui non vidi quella scena in televisione. Allora decisi di andare a Roma”. Una volta arrivati nella Città Eterna, l’uomo ha chiesto a Juan Rivas, un sacerdote messicano che ha conosciuto alcuni anni fa, di accompagnarlo da papa Francesco: “Dopo aver provato tre volte a salutarlo, l’ultima domenica la Divina Provvidenza ci ha aiutato e ci ha permesso di incontrarlo e di pregare con lui” ha concluso padre Rivas.
Il Vaticano continua a negare, sostenendo che Papa Francesco si sarebbe limitato a recitare una preghiera. Ma Padre Juan Rivas, il sacerdote messicano che ha accompagnato Angelo fino a Piazza San Pietro smentisce e conferma la storia di Angelo V.:
“Il Papa ha salutato Angelo, lui gli ha baciato l’anello e in quel momento è caduto in trance. Gli ho detto che questa persona aveva bisogno della sua benedizione, che aveva subito più di dieci esorcismi. Allora lui gli ha posto le mani sulla testa e a quel punto abbiamo sentito un rumore terribile, come il ruggito di un leone. Tutti quelli che si trovavano lì lo hanno udito perfettamente. Anche il Papa lo aveva sentito, così come gli uomini della sua scorta e una ragazza che era poco distante da noi. Angelo ha annuito lentamente, dicendo che il la preghiera del Papa era stata molto buona”.
Padre Amorth che ha tentato di scacciare i demoni , secondo La Stampa avrebbe così spiegato la situazione:
Si tratta di una possessione particolare, contenente un “messaggio”. Quale? Fino a che i vescovi del Messico non condanneranno pubblicamente l’aborto (introdotto in Città del Messico dal 2007), fino a che non vi sarà atto di riparazione a Maria e un atto di consacrazione di tutta la nazione, Ángel sarà condannato a convivere con i suoi demoni.

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