31-V-2013, Maria Regina,
a conclusione dell’amabile Suo mese
Un
lettore di madrelingua portoghese mi ha “girato”, come studioso di
Fatima, un testo manoscritto, presunto di suor Lucia, già presente su un
sito e qui presentato come il cosiddetto “Quarto Segreto” di Fatima.
Facendomene anche una traduzione.
Già
dalla prima scorsa dubitai, e fortemente, di tale asserita autenticità
del testo. Per più ragioni. Tuttavia, per maggior sicurezza lo feci
avere anche a una persona che conosce il testo integrale del Segreto di
Fatima, ovvero il cosiddetto Terzo e il cosiddetto Quarto. (E qui, cari
lettori, metto le mani avanti: non mi chiedete chi è, perché
evidentemente non posso dirlo. Qui in comunità lo sanno tutti chi è, ma
in giro non è il caso. Piuttosto pregate perché queste persone – e il
plurale non è un lapsus calami – che sanno, si
decidano a parlare: questo è costruttivo! Soprattutto preghiamo per il
Santo Padre: alla luce di Fatima, e dunque nella fiducia – pur critica,
certamente, e non da oggi – che l’atto pio del 13 maggio ottenga dal
Cielo qualche risposta, positiva e magari sorprendente; come fu, ad
esempio, per la mezza consacrazione di S.S. Pio XII: che, pur
incompleta, abbreviò i tempi della guerra e plausibilmente fece partire
il processo che portò intanto alla redazione del Terzo Segreto. A
proposito di Sua Santità papa Francesco: qualcuno mi ha chiesto se ne
avrà letto la parte mancante. Il Suo interesse per la materia – già da
complesso arcivescovo di Buenos Aires – e vari elementi di quel testo
disseminati nelle numerose omelie – pur in maniera prevedibilmente
edulcorata – mi fanno quasi pensare di sì).
Il
mediatore, diciamo così (una persona serissima), che quando aveva visto
il testo era anche lui fortemente non convinto, dopo la lettura di
quella persona me ne riferì (con tenore notevolmente mutato) il
seguente, testuale verdetto: «C’è del vero».
Probabilmente sarà un testo riscritto da qualcuno che conosce quello autentico, un pò come il famoso testo del Neues Europa giusto cinquant’anni fa. Un altro dei testi prossimi al Terzo Segreto (come scrivevo in Non disprezzate le profezie).
Altro quella persona non gli ha detto. Forse – prendete con beneficio
d’inventario quanto segue – gli è sembrato di poter identificare (dalla
mimica?) tale “vero” soprattutto nella distruzione di Roma. Distruzione,
attenti bene, profetizzata condizionatamente: se testardamente
non cambia strada; e cui sembra alludere anche il testo ufficialmente
pubblicato. Ce n’è quanto basta (e avanza) per attivarsi, uno per uno, a
chiedere a chi di dovere la pubblicazione del famoso inedito!
Mi
sono chiesto se pubblicare o meno questo testo; alla fine il fatto che
comunque era già presente in rete mi ha fatto propendere per l’affermative,
corredato dalle precisazioni qui contenute. Dalle quali vi raccomando
di non separarlo. Aggiungo due spunti di riflessione; sperando e
pregando la Madonna che concorrano a smuovere, e profondamente, le
coscienze.
1- Ovviamente
questo testo va preso appunto nei limiti in cui viene qui espressamente
presentato. Come ho detto il mese scorso, in un’intervista a una radio:
talvolta si dice, da parte “governativa”, che su Fatima e il suo Terzo
Segreto si fanno troppe illazioni. È anche vero, alle volte; e bisogna
stare attenti ad avere, e favorire, una prospettiva costruttiva: sapere per edificare, come ho scritto già in apertura di Non disprezzate le profezie
e come amo ripetere nelle varie sedi. Ma è anche vero che le illazioni e
la reticenza vaticana sono fratelli gemelli. Anzi: gemelli siamesi. E
ciò non vale soltanto per il Terzo Segreto di Fatima, che è un grande
“specchio”! Che si risponda, nel rispetto del diritto e della ragione (e
magari non immemori del manzoniano verrà un giorno...), si
risponda agli argomenti scomodi: e anche al gemello siamese delle
illazioni, dei troppi commenti e degli eccessi in genere, verrà a
mancare il terreno.
Invece
dopo quasi cinque anni non hanno ancora risposto neppure alla domanda –
presentata anche formalmente e reiteratamente – su che cosa riguardino e
per quale motivo siano ancora secretate quelle lettere inedite di suor
Lucia delle quali, almeno, la parte ufficiale ha esplicitamente
riconosciuto, pubblicamente quantunque sottovoce, l’esistenza: silenzio
di tomba. Lo stesso procedimento, lo stesso fenomeno per altre questioni
che si pongono a Roma, anche di grande importanza dottrinale ed
ecclesiale. La Sede Romana, la Curia romana, è forse impedita? Se non lo è dia un colpo, rispondendo alle questioni!
2- Che
l’apostasia, la perdita della vera fede (che è l’elemento centrale
anche di questo testo più o meno prossimo), porti a conseguenze anche
temporali e sociali così devastanti, dovrebbe contribuire a ricordarci
qualcosa che, certamente, già dovremmo sapere (ma appunto questa è la
missione dei profeti): l’importanza fondamentale della fede
(cattolicamente intesa: infatti anche la famosa frase tronca alla fine
del Secondo Segreto parla di «dogma della fede»,
vale a dire di dottrina della fede, di contenuto dottrinale della fede,
del suo fondamentale e oggettivo impianto dogmatico da Religione
rivelata). Richiamando a una precisa prospettiva: la buona battaglia della fede.
Contro ciò che le è contrario sia fuori della Chiesa (il che è normale,
è la situazione classica), sia dentro la Chiesa – pur indefettibilmente
santa, pur bisognando sempre distinguere tra Chiesa e uomini di Chiesa –: il che non è la situazione normale, ma – se la verità è ciò che è– è la situazione attuale. Che, se qualcuno non l’avesse ancora capito, è una situazione anormale.
Il vero problema non è, in sé, la possibilità della S. Messa nel rito
antico: il vero punto, da cui anche la complessa e importantissima
questione liturgica dipende, è questo! È la crisi modernista (non
semplicemente riconducibile al classico nova et vetera), è questa situazione extra-ordinaria!
Nel
Terzo Segreto di Fatima, inclusa la parte ufficialmente pubblicata, il
Cielo mostra agli uomini di Chiesa – è forte, ma è così – il plotone di
esecuzione se, abusando del loro potere e disprezzando gli ammonimenti
del Cielo, si ostineranno su una strada sbagliata. Perseverare
nell’errore è diabolico, dice il noto proverbio; e con ciò si rischia il
peccato contro lo Spirito Santo. Si rischia di venire consegnati a
Satana. L’onorevole Aldo Moro, che il Signore lo perdoni e riposi in
pace, si ostinò ad “aprire” ai marxisti, disprezzando gli avvertimenti
del card. Siri (che in pubblica intervista disse d’essere stato tentato
di prenderlo a pugni oppure a calci) e di S. Padre Pio: e ne venne
fucilato, poveraccio. Ora, dopo le avvisaglie della “tangentopoli
vaticana”, addirittura il card. Bagnasco – e comunque degli
ecclesiastici – hanno voluto inventarsi una Chiesa così “aperta” (tranne
ai “tradizionalisti” non venduti: gli unici per i quali le regole
valgono?), hanno voluto a tal punto conciliare, da
permettere ai funerali del noto don Andrea Gallo, che il Signore lo
perdoni e riposi in pace, più cose scandalose a un livello intollerabile
(io ne ho contate sei, almeno alcune delle quali non si può pensare che
non siano state programmate “a freddo”): e ne hanno avuto in cambio una
contestazione tutt’altro che disponibile a conciliare; una
contestazione prepotente e indecente, nella casa del Signore. Che hanno
“aperto”, cioè esposto, ad altre profanazioni, una dietro l’altra.
Proprio da umili custodi! Come, peraltro, non indignarsi? Come lavarsene
le mani, “tenendo il sacco”?
Nel
Terzo Segreto di Fatima, inclusa la parte ufficialmente pubblicata, il
Cielo mostra alla Cristianità (tra cui tanti piccoli opportunisti,
timorosi e allergici alle opposizioni ma non a tradire) anche la vera
via d'uscita: proprio la grande persecuzione – mostrata in visione, e i
cui anticipi hanno svelato e vagliato i cuori – è anche, cristianamente,
la via feconda della purificazione, della rinascita, del grande
ritorno.
Preghiamo che infine si capisca l’antifona, che almeno in parte si vanifichino in extremis
le profezie condizionate (tra cui sembra esserci anche quella,
raggelante, di una terza guerra mondiale). E ricordiamoci sempre anche
un altro aspetto: nell’economia del Corpo mistico, Dio sostiene o meno i
Sacri Pastori anche secondo la fedeltà o infedeltà del Suo popolo. Cfr.
a riguardo il nostro articolo http://www.cattolicitradizionalistimarche.blogspot.it/2012/12/un-lettore-doltreoceano-sono-questioni.html. Soprattutto, caro lettore, secondo la fedeltà o infedeltà di chi ha avuto la grazia di conoscere la verità. Miserere nostri Domine! Mater mea, fiducia mea!
GMG 1 settembre 1944 o 1 aprile 1944
Adesso rivelerò la terza parte del segreto:
Questa parte è l’apostasia nella Chiesa!
La Madonna ci mostrò un individuo che descrivo come il ‘santo Padre’, davanti una moltitudine che lo stava lodando.
C’era però una differenza con un vero santo Padre, lo sguardo del demonio, questo aveva uno sguardo del male.
Allora
dopo un po’ di tempo abbiamo visto lo stesso Papa entrare in una
Chiesa, però questa Chiesa era la Chiesa dell’inferno, non c’è modo di
descrivere la bruttezza di questo luogo, sembrava una fortezza fatta di
cemento grigio con degli angoli rotti e finestre che assomigliavano a
degli occhi, aveva un becco nel tetto dell’edificio.
In
seguito abbiamo alzato lo sguardo alla Madonna, che ci disse Avete
visto l’apostasia nella Chiesa, questa lettera può essere aperta dal
santo Padre, ma dev’essere annunziata dopo Pio XII e prima del 1960.
Nel regno di Giovanni Paolo II la pietra angolare della tomba di Pietro dev’essere rimossa e trasferita a Fatima.
Poiché il Dogma della fede non è conservato a Roma, la sua autorità sarà rimossa e consegnata a Fatima.
La cattedrale di Roma deve essere distrutta e una nuova costruita a Fatima.
Se 69 settimane dopo che quest’ordine è annunziato Roma continuerà la sua abominazione, la città verrà distrutta.
La Madonna ci disse che questo è scritto in Daniele 9 24-25 e Matteo 21 42-44.
A riguardo segnalo:
Solideo Paolini
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