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lunedì 22 luglio 2013

Coi cardinali che si ritrova, come farebbe ?

I 120mila sbattezzati della Chiesa cattolica in Germania

- Dopo il record di fuoriuscite dal cattolicesimo del 2010 prosegue la tendenza negativa. La Conferenza Episcopale Tedesca non si preoccupa più di tanto. I movimenti chiedono riforme

I 120mila sbattezzati della Chiesa cattolica in Germania<1/7>

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La Chiesa cattolica tedesca è stata colpita da una nuova emorragia di sbattezzi. Circa 120 mila fedeli hanno deciso di abbandonare la religione cattolica, un nuovo numero imponente che segue l’ondata di fuoriuscite dalla Chiesa iniziata nel 2010 sulla scia degli scandali dei preti pedofili.



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NUOVO BOOM - Anche il 2012 è stato un anno negativo per la Chiesa cattolica in Germania. Durante l’ultimo anno di papato di Benedetto XVI 118.288 persone hanno ufficialmente abbandonato la Chiesa, come risulta dai dati pubblicati dalla Conferenza episcopale tedesca. Una nuova ondata di “sbattezzi” che segue i dati negativi che hanno caratterizzato il 2010 ed il 2011. Secondo Der Spiegel il cattolicesimo tedesco paga ancora le conseguenze dell’enorme scandalo che ha colpito la Chiesa con la rivelazione di migliaia di casi di abusi compiuti da preti e religiosi pedofili. Nel 2010 le fuoriuscite dalla Chiesa furono più di 180 mila, quasi il doppio rispetto all’anno precedente, mentre negli anni successivi le fuoriuscite ufficiali dei fedeli sono state sempre ben superiori alle centomila. Numeri che evidenziano secondo il settimanale la crescente distanza dei tedeschi dalle religioni tradizionali del paese, visto che anche la Chiesa protestante sta subendo una simile emorragia di fedeli, anche se la sua tendenza rimane più costante e meno influenzata da avvenimenti.
CATTOLICESIMO IN RITIRATA - Secondo le statistiche comunicate dalla Conferenza dei vescovi tedeschi ci sono 24 milioni e 320 mila cattolici in Germania, che corrispondono  al 30,3% della popolazione complessiva. Per quanto riguarda invece la fede protestante, si contano invece 23,6 milioni di persone che dichiarano di far parte di questa confessione, per una percentuale di poco inferiore al 30%. Il portavoce della conferenza episcopale Matthias Kopp ha esultato per il miglioramento registrato nel 2012 rispetto all’annus horribilis del 2010, quando fu registrato il record di “sbattezzi”. Il prelato ha però ammesso che anche una sola fuoriuscita corrisponde ad un dato negativo, ma ha ribadito come la percentuale complessiva di fedeli, pari ad un terzo della popolazione, evidenzi il peso dei cattolici nella società tedesca. Rispetto all’anno scorso i nuovi rientri nella chiesa sono stati pressochè immutati, pari a 7193, così come i battesimi, 167616 rispetto ai 169599 del 2011. Per la prima volta da molti anni sono poi cresciuti i matrimoni officiati in chiesa, che sono stati 47136.
SBATTEZZO TEDESCO - In Germania, così come negli paesi dove la lingua tedesca è maggioritaria, Austria e Svizzera, i fedeli cattolici, protestanti od ebrei sono obbligati a pagare una tassa per confermare la loro appartenenza alla religione. Chi si dichiara affiliato ad una confessione è sottoposto quindi ad un’imposizione, che però rimane soggetta alla possibilità di fuoriuscita. Benchè la religione cattolica non preveda nelle sue regole la possibilità di abbandono, lo stato ha previsto una modalità per far uscire le persone dalle fedi nelle quali non credono più. In quattordici dei sedici Bundesländer è necessario pagare un tributo per compiere lo “sbattezzo”, che permette così alla persona di non dichiarasi più fedele della precedente religione a cui era affiliato. Una procedura diversa e per certi versi anche più significativa rispetto allo “sbattezzo” italiano, che ha un valore prettamente simbolico, organizzato da alcune associazioni atee o agnostiche.
NESSUNA SOTTOVALUTAZIONE - Il commento della Conferenza episcopale tedesca sui numeri degli sbattezzi 2012 è stato sostanzialmente positivo, nonostante che ogni anno più di 100 mila persone continuino ad abbandonare la Chiesa cattolica. Una posizione non condivisa da tutti i fedeli tedeschi del Papa romano. Il movimento ecclesiale “Wir sind Kirche”, noi siamo Chiesa, fondato da alcuni preti considerati “ribelli” dalla gerarchia, ha evidenziato ancora una volta la tendenza negativa che colpisce la religione cattolica in Germania. Il movimento rimarca dunque la pressante esigenza di riforme , tra le quali il sacerdozio femminile e l’abolizione del celibato dei preti, oltre ad un ripensamento più tollerante della morale cattolica in materia di sessualità, per invertire la crisi del cattolicesimo tedesco.
(Photocredit: Getty Images, Flickr)

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