ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 21 luglio 2013

Mal comune..

LIMBIATE, DIOCESI DI MILANO. UN PARROCO PROFANA LA CASA DI DIO. C’E’ ANCORA SPAZIO PER LA VERGOGNA? C’E’ ANCORA UN’AUTORITA’ ECCLESIASTICA CHE INTERVENGA? 

Se volete godervi (si fa per dire) il video dello spettacolo, cliccate qui

Ogni giorno ne capita una, e ogni giorno si crede, ci si illude, di aver toccato il fondo. Abbiamo già visto a Genova, in occasione dei funerali di Don Gallo, il sacrilegio consumato dando l’Eucaristia a un tale, affetto dalla patologia psichiatrica del travestitismo e dichiaratamente buddista.

Ora apprendiamo che a Limbiate un parroco locale, Don Maggioni, conclude un matrimonio comportandosi da pagliaccio sull’altare, facendo suonare in Chiesa la canzone “Mamma Maria” dei Ricchi & Poveri, esibendosi in mossette da ballerino e invitando i fedeli a seguire in coro.
Inutile dire che la stampa (vedi ANSA e Messaggero, ma quasi tutti i giornali sono sulla stessa linea) registra con divertita simpatia il caso del “prete ballerino” o del “prete più pazzo d’Italia”. È ovvio. Un prete risulta gradito al mondo soprattutto se non si comporta da prete e questi sembrano tempi in cui nella Chiesa è diventata frenetico il desiderio di essere graditi al mondo.
Ora, se questo Parroco desidera mancare di rispetto all’abito che indossa, se ha la fregola di dimenticare quella dignità di comportamenti che si può conservare perfettamente anche essendo allegri, poteva almeno aspettare di essere fuori dalla Chiesa, di non essere in un luogo consacrato, nel quale si celebra il sacrificio della S. Messa.
No, non ce l’ha fatta. E così abbiamo visto la Chiesa ridotta a un bar in cui un gruppo di amici intona una canzone e uno di loro si esibisce anche in saltelli e mossette. Splendido, ci mancava. Tutto ciò non si chiama profanazione?
Questo Parroco ha offeso la Chiesa, ha offeso un luogo consacrato, ha offeso il Corpo di Cristo. Questo parroco e i preti come lui, preoccupati di rendersi simpatici e tanto tanto spigliati, offendono i loro confratelli che con dignità vivono il loro ministero sacro. Offendono i fedeli e li gettano nella confusione.
Quanto è accaduto a Limbiate è uno squallido indecoroso spettacolo, una vergogna.
Limbiate fa parte della Diocesi di Milano. Siamo sicuri che, essendo lo squallido episodio accaduto quattro giorni fa, il Cardinale Arcivescovo avrà già severamente richiamato all’ordine il parroco.
Ne siamo sicurissimi e questo ci conforta, perché non c’è da dubitare che lo stravagante (dolce eufemismo) parroco, dopo aver ricevuto una severissima reprimenda, non farà mai più tali esibizioni.
Siamo sicurissimi, anche se dalla Diocesi non è arrivato nessun comunicato. Giusto, queste faccende vanno trattate con la dovuta discrezione.
Stiamo però attenti: se la discrezione è eccessiva, se sulla cosa cala il velo del totale silenzio, potrebbe accadere che alcuni, maligni, pensassero addirittura che il Cardinale Arcivescovo non abbia fatto nulla…
di Paolo Deotto

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