Dichiarazione della
Resistenza della FSSPX per il 25° anniversario delle Consacrazioni Episcopali
(30 giugno 1988 – 27 giugno 2013)
Pubblicata dal sito francese Avec l'Immaculée
Riuniti per celebrare il 25° anniversario dell’eroica decisione di Mons. Lefebvre di consacrare dei veri vescovi cattolici per la difesa della fede cattolica e per la preservazione dei sacramenti validi, minacciati dalla distruzione della Chiesa, la cui causa rimane il disastroso concilio Vaticano II, un certo numero di sacerdoti esprimono la loro angoscia di fronte ad una distruzione simile provocata attualmente all’interno della Fraternità San Pio X, e hanno deciso insieme di fare ciò che possono per proteggere la Chiesa e la Fraternità da questo pericolo che continua ad aggravarsi.
In effetti, mentre gli uomini di Chiesa, a Roma, hanno messo a frutto gli ultimi 50 anni per provare a conciliare la Chiesa col mondo, in particolare con la libertà religiosa e l’ecumenismo del Vaticano II, ecco che il Superiore generale della Fraternità, nel corso degli ultimi 15 anni, ha fatto tutto ciò che era in suo potere per promuovere il sogno mortale della conciliazione della Tradizione cattolica con la Roma conciliare. Così, per esempio, la recente Dichiarazione del 27 giugno 2013 lascia ancora una volta la porta aperta ad una ripresa dei negoziati con la Roma conciliare (cfr. il n° 11).
Il risultato di questo tentativo di conciliare delle cose inconciliabili, in seno alla Fraternità San Pio X è stato la messa fuori combattimento di numerosi buoni sacerdoti, la demolizione progressiva dell’opera di Mons. Lefebvre e la messa in pericolo della salvezza eterna di un gran numero di anime. La ragione sta nel fatto che la Fraternità San Pio X, che era un’ancora fissata nella vera fede di tutta la Chiesa, vede oggi quest’ancora disancorata e che si lascia trascinare dalla corrente. E come le autorità del Vaticano II hanno perso la fiducia di numerosi fedeli cattolici a causa della loro ambiguità, della loro duplicità e delle loro menzogne, così oggi le autorità liberali della Fraternità San Pio X stanno perdendo tutta la fiducia di un gran numero di cattolici tradizionali che constatano che la Tradizione è sul punto di essere tradita.
Ma che può fare questo gruppo di sacerdoti lontani gli uni dagli altri, per salvare la situazione?
È Dio che salverà la sua Chiesa convertendo il Papa allorché Sua Madre otterrà infine la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato.
In ogni caso, la verità non dipende dal numero ed è per questo che noi intendiamo più che mai rimanere fedeli al programma tracciatoci dal nostro Fondatore Mons. Lefebvre:
S. Ecc. Mons. Richard Williamson, FSSPX
Don Joseph Pfeiffer, FSSPX
Dom Tomas de Aquino, O.S.B.
Padre Jahir, FBMV
Don Jean-Michel Faure, FSSPX
Don Ronald Ringrose
Don Juan Carlos Ortiz, FSSPX
Don Hugo Ruiz, FSSPX
Don Ernesto Cardozo, FSSPX
Padre Joaquim, FBMV
Don Richard Voigt, FSSPX
Don David Hewko, FSSPX
Don François Chazal, FSSPX
Don Valan Rajakumar, FSSPX
Don Patrick Girouard, FSSPX
Don René Trincado, FSSPX
Don Olivier Rioult, FSSPX
Dom Rafael, O.S.B.
Don Edgardo Suelo, FSSPX
Frate Placide, O.S.B.
Frate André, O.S.B.
In effetti, mentre gli uomini di Chiesa, a Roma, hanno messo a frutto gli ultimi 50 anni per provare a conciliare la Chiesa col mondo, in particolare con la libertà religiosa e l’ecumenismo del Vaticano II, ecco che il Superiore generale della Fraternità, nel corso degli ultimi 15 anni, ha fatto tutto ciò che era in suo potere per promuovere il sogno mortale della conciliazione della Tradizione cattolica con la Roma conciliare. Così, per esempio, la recente Dichiarazione del 27 giugno 2013 lascia ancora una volta la porta aperta ad una ripresa dei negoziati con la Roma conciliare (cfr. il n° 11).
Il risultato di questo tentativo di conciliare delle cose inconciliabili, in seno alla Fraternità San Pio X è stato la messa fuori combattimento di numerosi buoni sacerdoti, la demolizione progressiva dell’opera di Mons. Lefebvre e la messa in pericolo della salvezza eterna di un gran numero di anime. La ragione sta nel fatto che la Fraternità San Pio X, che era un’ancora fissata nella vera fede di tutta la Chiesa, vede oggi quest’ancora disancorata e che si lascia trascinare dalla corrente. E come le autorità del Vaticano II hanno perso la fiducia di numerosi fedeli cattolici a causa della loro ambiguità, della loro duplicità e delle loro menzogne, così oggi le autorità liberali della Fraternità San Pio X stanno perdendo tutta la fiducia di un gran numero di cattolici tradizionali che constatano che la Tradizione è sul punto di essere tradita.
Ma che può fare questo gruppo di sacerdoti lontani gli uni dagli altri, per salvare la situazione?
È Dio che salverà la sua Chiesa convertendo il Papa allorché Sua Madre otterrà infine la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato.
In ogni caso, la verità non dipende dal numero ed è per questo che noi intendiamo più che mai rimanere fedeli al programma tracciatoci dal nostro Fondatore Mons. Lefebvre:
«La Santa Vergine avrà la vittoria. Ella trionferà della grande apostasia, frutto del liberalismo. Ragione di più per non star lì a rigirarsi i pollici! Dobbiamo lottare più che mai per il Regno Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo. Non siamo i soli in questa battaglia: abbiamo con noi tutti i Papi fino a Pio XII compreso. Hanno tutti combattuto il liberalismo per liberare da esso la Chiesa. Dio non ha permesso che riuscissero, ma non è una ragione per deporre le armi! Bisogna tenere duro. Bisogna costruire mentre gli altri demoliscono. Bisogna ricostruire le roccaforti crollare, ricostruire i bastioni della fede: prima il Santo Sacrificio della Messa di sempre, che fa i santi, poi le nostre cappelle che sono le nostre vere parrocchie, i nostri monasteri, le nostre famiglie numerose, le nostre imprese fedeli alla dottrina sociale della Chiesa, i nostri uomini politici decisi a fare la politica di Gesù Cristo; è tutto un tessuto di vita sociale cristiana, di costumi cristiani, di riflessi cristiani che dobbiamo restaurare, nella misura in cui Dio vorrà, quando Dio vorrà. Tutto quel che so, ce lo insegna la fede, è che Nostro Signore Gesù Cristo deve regnare quaggiù, adesso, e non solo alla fine del mondo, come vorrebbero i liberali!
Mentre questi distruggono, noi abbiamo la felicità di ricostruire. Più grande felicità ancora: generazioni di giovani sacerdoti partecipano con zelo a quest’opera di ricostruzione della Chiesa per la salvezza delle anime.» (Lo hanno detronizzato, ed. Amicizia Cristiana, cap. XXXIV, pp. 258-259).
Mentre questi distruggono, noi abbiamo la felicità di ricostruire. Più grande felicità ancora: generazioni di giovani sacerdoti partecipano con zelo a quest’opera di ricostruzione della Chiesa per la salvezza delle anime.» (Lo hanno detronizzato, ed. Amicizia Cristiana, cap. XXXIV, pp. 258-259).
S. Ecc. Mons. Richard Williamson, FSSPX
Don Joseph Pfeiffer, FSSPX
Dom Tomas de Aquino, O.S.B.
Padre Jahir, FBMV
Don Jean-Michel Faure, FSSPX
Don Ronald Ringrose
Don Juan Carlos Ortiz, FSSPX
Don Hugo Ruiz, FSSPX
Don Ernesto Cardozo, FSSPX
Padre Joaquim, FBMV
Don Richard Voigt, FSSPX
Don David Hewko, FSSPX
Don François Chazal, FSSPX
Don Valan Rajakumar, FSSPX
Don Patrick Girouard, FSSPX
Don René Trincado, FSSPX
Don Olivier Rioult, FSSPX
Dom Rafael, O.S.B.
Don Edgardo Suelo, FSSPX
Frate Placide, O.S.B.
Frate André, O.S.B.
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