Il Superbissimo di Santa Maria Maggiore
"
Non mi piace criticare un confratello sacerdote ma l’altro ieri ho
visto il SUPERBISSIMO DI SANTA MARIA MAGGIORE affannarsi per
accogliere il vescovo di Albano monsignor Marcello Semeraro
( che sarà il segretario del
«gruppo» cardinalizio incaricato dal Papa di «consigliarlo» nel
governo della Chiesa e lavorare alla riforma della «governance»
vaticana. N.D.R) che ha celebrato la messa
vespertina in quella basilica.
Ho capito, come in un flash , la vera natura dei guai che i Francescani dell'Immacolata stanno subendo.
Ho capito, come in un flash , la vera natura dei guai che i Francescani dell'Immacolata stanno subendo.
Li
conosco bene. Quel frate ( il
Superbissimo di Santa Maria Maggiore N.d.R.) non ha nulla
della spiritualità di P. Manelli . E' solo un curiale in
attesa di promozione ..."
Caro
Reverendo, io non ho avuto, per fortuna, modo di conoscere
ilSuperbissimo di Santa Maria
Maggiore che sarebbe rimasto unmediocre
arrampicatore curiale ( come tanti altri … ) se non
avesse avuto " l'onore della cronaca " per aver fatto
esautorare l'anziano Padre che lo aveva accolto a braccia aperte
nella sua congregazione !
Di
lui scrive Papalepapale :
“ È
dal 2009 che ne sento di cotte e di crude e di terribili su di
lui.
Ma è rimasto là, anche grazie ad allacci sotterranei con potentati clericali vari – piuttosto ostili alla Congregazione, alla tradizione cattolica e specialmente al pontificato ratzingeriano – che era riuscito in tutto questo tempo a costruirsi, per tramare contro “li boni frati”, ossia i suoi stessi confratelli che nella stragrande maggioranza restano fedeli al carisma e alla regola istituita dal Fondatore vivente ”.
Ma è rimasto là, anche grazie ad allacci sotterranei con potentati clericali vari – piuttosto ostili alla Congregazione, alla tradizione cattolica e specialmente al pontificato ratzingeriano – che era riuscito in tutto questo tempo a costruirsi, per tramare contro “li boni frati”, ossia i suoi stessi confratelli che nella stragrande maggioranza restano fedeli al carisma e alla regola istituita dal Fondatore vivente ”.
Il
pio Padre Manelli, come Benedetto XVI, ha adottato la linea della “
prudenza ”, che si è dimostrata fatale per la buona causa ( ed
anche per le loro stesse persone ) : ha difatti lasciato libertà a
coloro che non solo non condividevano il suo pensiero ma lo
avversavano pubblicamente … pensando che si sarebbero redenti …
Ma
tacere sempre, sempre tollerare, aspettare occasioni favorevoli,
tempi opportuni, che non sono mai venuti né verranno è letale
imprudenza ...
Difatti
“ grazie “ al loro modo evangelicamente troppo
ingenuo e prudente uno ( Benedetto
XVI ) se ne sta recluso in un angolo sperduto del
Vaticano e l’altro ( il pio P.Manelli) è
addirittura “ commissariato”
, deposto da Superiore Generale dell’Ordine che
lui stesso ha fondato !!!
Questi
fatti ( le sorti di Benedetto XVI , l’elezione di un astutissimo
Papa e il commissariamento dei buoni Frati Francescani
dell’Immacolata ) pradossalmenter dimostrano che Tradizione è
ancora viva tant'è che viene scientemente perseguitata.
L`attacco
concentrico ai bravi Francescani dell’Immacolata e ai cattolici
tradizionali sta diventando particolarmente violento : anche
coloro che con Benedetto XVI se ne stavano più o meno zitti,
calcolando una subdola prudenza, ora salgono al fronte e puntano le
loro baionette, sicuri che chi sta al vertice è all`unisono con
loro.
Da
dove viene in effetti quella spudorata sicurezza, quella malvagia
aggressività, se non dalla certezza di essere nell`aria del tempo,
di prendere la buona onda?
E
così avviene che chi osa non accogliere con entusiasmo delirante
ogni soffio di Papa Bergoglio, è subito tacciato da quei laudatores
di un nuovo tipo come un becero tradizionalista, evidentemente
estremista se non ....sedevacantista!
Per
questo è necessario ed urgente far fiorire delle buone e sante
comunità come quelle dei Francescani dell’Immacolata : frati
poverissimi del popolo per il popolo !!!
E
il bene è diffusivo. Bastano delle piccole luci per spegnere quel
buio pesto che è il capolavoro di satana.
Luce,
luce, luce ! Diradiamo le tenebre!
Il
modernismo ci ha messo secoli per penetrare nella Chiesa.
Non lo cacceremo con un colpo di spugna.
Lavoriamo e investiamo.
Magari noi non raccoglieremo i frutti in questa vita, ma magari li raccoglieranno i nostri figli o i nostri nipoti.
Noi guadagniamoci intanto il Paradiso.
Non lo cacceremo con un colpo di spugna.
Lavoriamo e investiamo.
Magari noi non raccoglieremo i frutti in questa vita, ma magari li raccoglieranno i nostri figli o i nostri nipoti.
Noi guadagniamoci intanto il Paradiso.
*
La prudenza tempera e regola
lo zelo e non lo estingue, lasciarci vincere dai riguardi per gli
amici, per i parenti, per i grandi, dove ne va’ della gloria di
Dio, non è prudenza, ma viltà!
La prudenza è
rispettosa, ma forte, rispettosa verso le persone, i gradi, la
dignità, l’autorità, ma forte contro l’ingiustizia, l’empietà,
l’irreligione.
Mancarono
forse di prudenza i Santi
Apostoli, quando contro il divieto espresso degli
imperatori pur subendo oltraggio e minacce dei tiranni predicarono
ugualmente il Vangelo di Cristo?
Mancarono
di prudenza quando, portati
davanti ai giudici che vietavano ad essi di parlare, risposero
francamente, vi pare cosa giusta in faccia a Dio che noi per falsa
prudenza prestiamo obbedienza a voi piuttosto che a Lui?
Mancarono
di prudenza tanti
santi che in ogni tempo s’alzarono coraggiosamente a
respingere gli attentati che minacciavano che si facevano contro la
Chiesa onde preservare i fedeli dagli errori, che si volevano
spargere anche sotto il patrocinio delle pubbliche autorità?
Se
per aver dei riguardi deve soffrire la causa di Dio, se per timore o
falsaprudenza nel frattempo si
spargono e/o si radicano l’errore ed il vizio; se la discrezione,
le precauzioni, la moderazione lasciano frattanto libero il corso ad
ogni novità perniciosa alla Chiesa, alla religione, che prudenza è
mai questa?
Prudenza suggerita
dalla passione, prudenza figlia
di una debole connivenza, prudenza carnale, che, ben lungi dal poter
promuovere gli interessi di Dio, è
nemica di Dio, dice l’Apostolo, e ricade a danno della
santa religione di lui: Sapientia carnis
inimica est Deo.
Si
arrestarono forse i Santi Apostoli dal promulgare il Vangelo di
Cristo o i Santi Padri della Chiesa dal combattere le eresie, e
tant’altri difensori della religione dal sorgere contro la
corruzione dei costumi per non incontrare guai? *
Credo
che l'azione più concreta che possiamo fare oggi sia – oltre la
preghiera e la penitenza - aiutare i bravi Francescani
dell’Immacolata che vivono in compagni di Sorella Persecuzione a
causa della loro fedeltà al Magistero della Chiesa di sempre
!
Andrea
Carradori
* " L'inno alla prudenza " , bellissimo, l'ho copiato da un blog cattolico .
* " L'inno alla prudenza " , bellissimo, l'ho copiato da un blog cattolico .
Pubblicato
da Andrea Carradori
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.