Giovanni XXIII benedice - con la sinistra - Giovanni Paolo II che bacia il Corano
È ovvio che è solo una finzione! … Ma? … È davvero solo una finzione? |
Come ben si vede, l’aver cancellato la figura dell’Advocatus Diaboli – voce critica ed elemento di verifica puntigliosa– sostituita dalla Vox Populi (santi sùbito), è stato un bel colpo con il quale si son eliminati tutti i rischi che le varie derive dottrinarie dei due prossimi santi avrebbero rappresentato nel contesto della canonizzazione. Ed ora sappiamo “cui prodest”. Ci sono delle vistose macule nella condotta e nel pensiero di Roncalli e di Woityla che, ad enuclearle sarebbe necessario un volumone ma che i padri della Congregazione per i Santi – il cardinal Amato, in specie – avrebbero senz’altro, vista l’aria che tira, ignorato così come hanno ignorato le opposte ragioni che studiosi, teologi e uomini di Chiesa da tempo hanno, da tempo, fatto presenti. Ma vediamo.
Clamoroso il caso del G. M. della Loggia di Francia, l’ambasciatore Yves Marsaudon – esperto di tarocchi e seguace del satanista O. Wirth – che, chiesto al nunzio apostolico Roncalli se poteva definirsi compatibile la sua iscrizione alla massoneria con la pratica del cattolicesimo, si sentì rispondere: “Resti pure in massoneria” (Le Juvénal, 25 settembre 1964).
Così come quando (27 luglio 1962), ad un seminarista bulgaro ortodosso, desideroso di farsi prete cattolico, consigliò di continuare nella sua ortodossìa in quanto minime le differenze dottrinarie – alla faccia del “Filioque” - e, soprattutto, perché la Chiesa di Cristo – così disse – si caratterizza per l’unione delle chiese: unità nel pluralismo - alla faccia del comando di Gesù di radunare tutte le genti in unico gregge sotto unico pastore !!!
Niente male per un prossimo santo.
Il quale fu colui che mise in moto i contatti tra Santa Sede (Agostino Bea e Yves Congar) e il Movimento Ebraico (Isaac Goldman), contatti culminati nell’incontro preliminare di Strasburgo – inverno del 1962 - durante il quale, segretamente e nella cripta della sinagoga, fu stesa la bozza del documento conciliare Nostra Aetate con il quale la Chiesa si impegnava a riconoscere l’ebraismo come ancora l’erede legittimo della “promessa” di Dio.
E sempre in quell’anno, gli stessi emissarii vaticani stipularono con le autorità russo/ortodosse il famigerato “patto di Metz” (1962) con cui la Santa Sede, avviando i primi passi dell’Ostpolitik, avrebbe cancellato qualsiasi cenno al comunismo che fosse stato indicato nei documenti conciliari. La Chiesa del Silenzio fu vilmente sacrificata per il Silenzio della Chiesa.
A una disamina, condotta dall’avvocato diabolico, queste vicende addebitate a Papa Roncalli avrebbero avuto la forza di bloccare il processo, quel processo che invece, per compiacere agli ebrei, l’ex pontefice dimissionario bloccò dichiarando non essere minimamente da paragonare Pacelli con Woityla.
Viltà e menzogna allo stato puro!
Roncalli, con la rinuncia ad ogni tipo di sanzione canonica contro l’eresìa ha favorito l’avanzata del relativismo nella Chiesa e, con i suoi gesti populistici – gli stessi di Francesco I – ha dato vigore al comunismo internazionale.
Woityla – che la stampa continua ad additare come “anticomunista” – ha soltanto agevolato la fine di questo in quanto solo come regime in Polonia, perché ad onta di quanto si dice, questa velenosa ideologìa è ancora là, viva, sotto forma di nostalgìa e di ateismo dilagante, così come in Italia dove è seduta, nello scranno della presidenza camerale, una comunista dura e pura. Senza parlare del comunismo nel mondo che, impastato con la massoneria e con l’alta finanza degli illuminati, regna e stabilisce regole su tutte le nazioni.
Ma poi: che cosa e quanto è costata l’intera operazione “Solidarnosc”? Omicidi, mafia, massoneria, riciclaggio, intrecci con il B’nai B’erith. E non ci si dica che Sua Santità GP II fosse all’oscuro, se più volte s’era incontrato con Z. Berzsinskj, autorevole membro della confraternita “tre puntini” e “Trilateral”.
Si vuol far capire che solo un certo politico italiano “non può non sapere”?
La Vergine di Fatima aveva chiesto ai papi la consacrazione della Russia, ma nessun ha corrisposto a quest’ordine, men che meno i due prossimi santi, il secondo dei quali, miracolato in quel 13 maggio 1981, ebbe paura del cardinal Casaroli allorché, nel dicembre dl 1984, proponendosi di effettuare questa sospirata “consacrazione al Cuore Immacolato di Maria”, se ne ritrasse con la scusa – così spiegò a mons. Hnlicka – che Casaroli era contrario.
E fu sempre Woityla che, in occasione della pagana e sincretistica parata di Assisi 1986 – insulto contro il 1° comandamento - nel permettere la collocazione di un idolo di Buddha sopra il tabernacolo della chiesa assisiate di san Pietro vietò – per non suscitare, si disse, il risentimento delle altre confessioni – l’ingresso della statua della vergine di Fatima, Colei che lo aveva salvato dalla pallottola.
E niente male per un prossimo santo che, sul proprio motto, teneva scritto “Totus tuus”!
E che dire del bacio al Corano nel maggio del 1994?
E della benedizione impartita in nome di Allah nel viaggio compiuto nel Sudan, 1993?
E che dire ancora di quella oscena e sacrilega messinscena durante la quale, a Madras – 1986 – viene “cresimato” da una sacerdotessa di Shiva con “sacro crisma” di vacca (e ben si capisce di che tipo di crisma siasi trattato)?
E non parliamo della dottrina della “Doppia rivelazione”, della “redenzione universale”, a prescindere, della dichiarata presenza dello Spirito santo nelle confessioni pagane, del dubbio sull’esistenza dell’inferno o, quanto meno, della presenza in esso di anime dannate.
Carissimo Caverzan: la Gerarchìa ha, da tempo imboccata la strada del “politicamente corretto” in ossequio al quale tutto ciò che vuole il mondo, essa lo concede, compreso il riconoscimento delle coppie gay che, come auspicano Mons. Paglia, Marini, il cardinal Bagnasco e padre Lombardi, van definite ed accettate come “vincolo patrimoniale”.
Capito?
La sodomia diventerà, anche per la Chiesa cattolica, un valore da inalberare sui vessilli della fede e da difendere.
D’altra parte, come non credere che ciò sia imminente se, secondo la testimonianza mai smentita di padre Leonardo Boff (il fondatore della TdL) anche l’ex arcivescovo Bergoglio – oggi Papa Francesco I (e non si scriva: Francesco) – ebbe ad approvare l’affido adottivo di un bambino a una coppia omosessuale argentina?
Vedrà che, nonostante queste smarronate anche Papa Francesco, già da adesso sarà, a furor di popolo, dichiarato santo, e lo sarà anche in virtù del suo ecumenismo che l’ha portato, a Buenos Aires, a farsi impartire, lui in ginocchio, la benedizione da alcuni evangelici e metodisti argentini, a Lampedusa per garantire l’assistenza dello Spirito Santo ai musulmani in ramadan e in Brasile a farsi applaudire e a farsi rappresentare sotto forma di un peluscio niente affatto dignitoso per il Vicario di Cristo.
Clamoroso il caso del G. M. della Loggia di Francia, l’ambasciatore Yves Marsaudon – esperto di tarocchi e seguace del satanista O. Wirth – che, chiesto al nunzio apostolico Roncalli se poteva definirsi compatibile la sua iscrizione alla massoneria con la pratica del cattolicesimo, si sentì rispondere: “Resti pure in massoneria” (Le Juvénal, 25 settembre 1964).
Così come quando (27 luglio 1962), ad un seminarista bulgaro ortodosso, desideroso di farsi prete cattolico, consigliò di continuare nella sua ortodossìa in quanto minime le differenze dottrinarie – alla faccia del “Filioque” - e, soprattutto, perché la Chiesa di Cristo – così disse – si caratterizza per l’unione delle chiese: unità nel pluralismo - alla faccia del comando di Gesù di radunare tutte le genti in unico gregge sotto unico pastore !!!
Niente male per un prossimo santo.
Il quale fu colui che mise in moto i contatti tra Santa Sede (Agostino Bea e Yves Congar) e il Movimento Ebraico (Isaac Goldman), contatti culminati nell’incontro preliminare di Strasburgo – inverno del 1962 - durante il quale, segretamente e nella cripta della sinagoga, fu stesa la bozza del documento conciliare Nostra Aetate con il quale la Chiesa si impegnava a riconoscere l’ebraismo come ancora l’erede legittimo della “promessa” di Dio.
E sempre in quell’anno, gli stessi emissarii vaticani stipularono con le autorità russo/ortodosse il famigerato “patto di Metz” (1962) con cui la Santa Sede, avviando i primi passi dell’Ostpolitik, avrebbe cancellato qualsiasi cenno al comunismo che fosse stato indicato nei documenti conciliari. La Chiesa del Silenzio fu vilmente sacrificata per il Silenzio della Chiesa.
A una disamina, condotta dall’avvocato diabolico, queste vicende addebitate a Papa Roncalli avrebbero avuto la forza di bloccare il processo, quel processo che invece, per compiacere agli ebrei, l’ex pontefice dimissionario bloccò dichiarando non essere minimamente da paragonare Pacelli con Woityla.
Viltà e menzogna allo stato puro!
Roncalli, con la rinuncia ad ogni tipo di sanzione canonica contro l’eresìa ha favorito l’avanzata del relativismo nella Chiesa e, con i suoi gesti populistici – gli stessi di Francesco I – ha dato vigore al comunismo internazionale.
Woityla – che la stampa continua ad additare come “anticomunista” – ha soltanto agevolato la fine di questo in quanto solo come regime in Polonia, perché ad onta di quanto si dice, questa velenosa ideologìa è ancora là, viva, sotto forma di nostalgìa e di ateismo dilagante, così come in Italia dove è seduta, nello scranno della presidenza camerale, una comunista dura e pura. Senza parlare del comunismo nel mondo che, impastato con la massoneria e con l’alta finanza degli illuminati, regna e stabilisce regole su tutte le nazioni.
Ma poi: che cosa e quanto è costata l’intera operazione “Solidarnosc”? Omicidi, mafia, massoneria, riciclaggio, intrecci con il B’nai B’erith. E non ci si dica che Sua Santità GP II fosse all’oscuro, se più volte s’era incontrato con Z. Berzsinskj, autorevole membro della confraternita “tre puntini” e “Trilateral”.
Si vuol far capire che solo un certo politico italiano “non può non sapere”?
La Vergine di Fatima aveva chiesto ai papi la consacrazione della Russia, ma nessun ha corrisposto a quest’ordine, men che meno i due prossimi santi, il secondo dei quali, miracolato in quel 13 maggio 1981, ebbe paura del cardinal Casaroli allorché, nel dicembre dl 1984, proponendosi di effettuare questa sospirata “consacrazione al Cuore Immacolato di Maria”, se ne ritrasse con la scusa – così spiegò a mons. Hnlicka – che Casaroli era contrario.
E fu sempre Woityla che, in occasione della pagana e sincretistica parata di Assisi 1986 – insulto contro il 1° comandamento - nel permettere la collocazione di un idolo di Buddha sopra il tabernacolo della chiesa assisiate di san Pietro vietò – per non suscitare, si disse, il risentimento delle altre confessioni – l’ingresso della statua della vergine di Fatima, Colei che lo aveva salvato dalla pallottola.
E niente male per un prossimo santo che, sul proprio motto, teneva scritto “Totus tuus”!
E che dire del bacio al Corano nel maggio del 1994?
E della benedizione impartita in nome di Allah nel viaggio compiuto nel Sudan, 1993?
E che dire ancora di quella oscena e sacrilega messinscena durante la quale, a Madras – 1986 – viene “cresimato” da una sacerdotessa di Shiva con “sacro crisma” di vacca (e ben si capisce di che tipo di crisma siasi trattato)?
E non parliamo della dottrina della “Doppia rivelazione”, della “redenzione universale”, a prescindere, della dichiarata presenza dello Spirito santo nelle confessioni pagane, del dubbio sull’esistenza dell’inferno o, quanto meno, della presenza in esso di anime dannate.
Carissimo Caverzan: la Gerarchìa ha, da tempo imboccata la strada del “politicamente corretto” in ossequio al quale tutto ciò che vuole il mondo, essa lo concede, compreso il riconoscimento delle coppie gay che, come auspicano Mons. Paglia, Marini, il cardinal Bagnasco e padre Lombardi, van definite ed accettate come “vincolo patrimoniale”.
Capito?
La sodomia diventerà, anche per la Chiesa cattolica, un valore da inalberare sui vessilli della fede e da difendere.
D’altra parte, come non credere che ciò sia imminente se, secondo la testimonianza mai smentita di padre Leonardo Boff (il fondatore della TdL) anche l’ex arcivescovo Bergoglio – oggi Papa Francesco I (e non si scriva: Francesco) – ebbe ad approvare l’affido adottivo di un bambino a una coppia omosessuale argentina?
Vedrà che, nonostante queste smarronate anche Papa Francesco, già da adesso sarà, a furor di popolo, dichiarato santo, e lo sarà anche in virtù del suo ecumenismo che l’ha portato, a Buenos Aires, a farsi impartire, lui in ginocchio, la benedizione da alcuni evangelici e metodisti argentini, a Lampedusa per garantire l’assistenza dello Spirito Santo ai musulmani in ramadan e in Brasile a farsi applaudire e a farsi rappresentare sotto forma di un peluscio niente affatto dignitoso per il Vicario di Cristo.
di L. P.
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