È durato più di due ore l’incontro tra papa Francesco e i
preti della sua diocesi di Roma, nella basilica di San Giovanni in Laterano, la
mattina di lunedì 16 settembre.
L’incontro era a porte chiuse. E un resoconto parziale di
ciò che il papa ha detto è stato fornito qualche ora dopo da “L’Osservatore
Romano” e dallaRadio
Vaticana.
Ma in nessuno dei due resoconti sono comparse due battute
dette dal papa su due alti ecclesiastici.
La prima è stata seria e tagliente. La seconda ironica.
Nel formulare una delle cinque domande rivolte al papa e nel
parlare della centralità dei poveri nella pastorale, un sacerdote ha fatto
riferimento, in positivo, alla teologia della liberazione e alle posizioni
comprensive, nei confronti di questa teologia, dell’arcivescovo Gerhard Ludwig
Müller.
Ma all’udire il nome del prefetto della congregazione per la
dottrina della fede papa Francesco non ha fatto finire la domanda e ha detto:
“Questo lo pensa Müller, questo è ciò che pensa lui”.
La seconda battuta è stata una frecciata contro il cardinale
segretario di Stato uscente, Tarcisio Bertone.
Papa Francesco ha sorriso, quando un sacerdote ha ironizzato
su quelli che si mettono in testa che la Chiesa sia “una, santa, cattolica e
salesiana”. E ha rincarato: “Una, santa, cattolica e salesiana, come dice il
cardinale Bertone”.
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