ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 13 settembre 2013

I “pianisti” della lettera di Bergoglio a Scalfari.

 Gli indizi conducono a Ratzinger e Ravasi. Vi spieghiamo perché

La lettera del Papa a Scalfari piattaforma della manifestazione Cortile dei Gentili?
Ma partiamo dall’inizio. Il tema del dialogo tra credenti e non, lo sottolinea proprio il Cardinal Ravasi a Radio Vaticana, è particolarmente caro al presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, promotore della rassegna cultural-religiosa che va proprio sotto il nome di Cortile dei Gentili.

Nella conversazione con il giornalista Fabio Colagrande, il cardinale che fu indicato tra i papabili italiani all’ultima elezione per il soglio pontificio, parla di soddisfazione rispetto alle parole usate da Francesco su La Repubblica e poi rilancia: «Mi sembra che il testo possa diventare, per certi versi, una sorta di manifesto del Cortile dei Gentili, per i contenuti ma anche per il metodo del dialogo stesso. C’è una frase emblematica, che abbiamo continuato a testimoniare anche attraverso gli incontri che sono stati fatti finora: “Il credente non è arrogante, ma umile”». Il commento di Ravasi si spinge oltre poi, e racconta dell’ incontro del 25 di settembre nel Tempio di Adriano a Roma quando lui dialogherà proprio con il Fondatore del quotidiano in oggetto, Eugenio Scalfari all’interno dell’evento da lui promosso. Ma guarda un po’.  A questo punto la domanda è lecita: che il cardinale sia il “pianista” del Papa? E’ sospetto il suggello che viene dato al Cortile.
E poi un altro indizio che offre un’ulteriore pista percorribile che IntelligoNews non si lascia scappare.
Afferma il Cardinal Ravasi: «E’ anche un avallo solenne e ulteriore a quel punto di partenza che era stato dato da Benedetto XVI, il quale con intensità ha sempre sostenuto con particolare passione il Cortile. Ora, Benedetto XVI “idealmente” passa anche in questo caso il testimone a Papa Francesco che ha intuito e ha centrato lo spirito fondamentale del Cortile».
E infatti rileggendo la lettera ci sono diversi passaggi che sembrano scaturire da una mente teologicamente alta e intellettualmente raffinata come quella di Ratzinger. Così c’è chi, ma queste sono voci di corridoio, ha intravisto il Pontefice emerito quale autore dello scritto indirizzato a Scalfari.
Per fortuna o per grazia, centrale è la figura di  Cristo. E comunque anche il Vangelo è stato scritto a più mani. Peccare di virtuosismi non è peccato.
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