ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 22 settembre 2013

La rivoluzione della curia è iniziata

Arriva l'autunno e Francesco inizia la rivoluzione della curia. Dopo la nomina (annunciata) di mons. Pietro Parolin a segretario di stato, ecco che il Papa inizia a spostare le pedine sulla scacchiera del governo vaticano. Il primo a saltare è il cardinale Mauro Piacenza, 69 anni anni, prefetto della Congregazione per il Clero. Scuola genovese, attento alla tradizione, da tempo era dato in uscita. Per lui, Bergoglio ha scelto la carica di Penitenziere maggiore, titolo onorifico e prestigioso, ma poco operativo. Sostituirà il cardinale Manuel Monteiro de Castro, che lascia per raggiunti limiti d'età.

Ma non è l'unico amoveatur pubblicato oggi dalla Sala stampa della Santa Sede.
Nell'ottica di rafforzamento del Sinodo dei Vescovi – che Francesco vuole ripensare, attribuendo ad esso maggiori funzioni nell'ottica della collegialità più volte invocata –, cambia il segretario. Mons.Nikola Eterovic, arcivescovo croato da 9 anni in quella posizione, viene trasferito in Germania, dove reggerà la nunziatura di Berlino. Al suo posto, arriva mons. Lorenzo Baldisseri, segretario della Congregazione per i Vescovi e "premiato" con lo zucchetto rosso di Bergoglio la sera dell'elezione, lo scorso 13 marzo. Oltre alle rimozioni e alle promozioni, Francesco ha deciso anche qualche conferma. E di peso. Innanzitutto, come previsto, mons.Gerhard Ludwig Muller resta prefetto della Congregazione per la fede. Confermato anche il segretario, lo spagnolo Francisco Ladaria Ferrer, mentre da segnalare il ritorno di mons.Joseph Augustine Di Noia, fino a oggi vicepresidente della commissione "Ecclesia Dei" (dove nel frattempo è tornato mons. Guido Pozzo).
Ma c'è un'altra conferma importante, e forse inattesa, stando ai rumor degli ultimi mesi. Il Papa ha deciso di lasciare dov'è il cardinale Fernando Filoni, "il Papa rosso", che guida la potentissima Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, la vecchia Propaganda Fide. Niente Palermo, per lui, come si era ipotizzato più volte negli ultimi mesi. L'infornata di nomine arriva a pochi giorni, ormai, dalla prima riunione degli otto cardinali incaricati da Francesco di studiare l'aggiornamento della costituzione apostolica Pastor Bonus che regola il funzionamento della curia. 
Vescovi riuniti

VESCOVI RIUNITI

Stella prende il posto di Piacenza al Clero, Gloder lascia l'ufficio che prepara i discorsi del Papa e va a dirigere l'Accademia ecclesiastica. Confermati Filoni e Müller

Dopo la nomina del nuovo Segretario di Stato, i primi spostamenti al Governatorato e all'Elemosineria apostolica, Papa Francesco muove altre pedine per ridisegnare il volto della Curia romana. Ecco le nomine e le conferme ufficializzate oggi.


Il Papa ha accettato le dimissioni per raggiunti limiti d'età del cardinale Penitenziere maggiore, Manuel Monteiro de Castro, e al suo posto ha nominato il cardinale Mauro Piacenza, che lascia la Congregazione del Clero. Alla guida del dicastero che si occupa dei sacerdoti e che ha da pochi mesi ottenuto anche le competenze sui seminari arriva Beniamino Stella, fino ad oggi Presidente dell'Accademia ecclesiastica, la scuola dei diplomatici della Santa Sede. Il Papa ha anche nominato un segretario aggiunto alla stessa Congregazione del Clero, che si occuperà dei seminari: è Jorge Carlos Patrón Wong, finora Vescovo di Papantla, in Messico.

L'incarico lasciato libero da monsignor Stella all'Accademia viene affidato da Francesco al padovano Giampiero Gloder, consigliere di nunziatura, capo ufficio con incarichi speciali nella Segreteria di Stato, il prelato che si occupava della redazione dei discorsi del Papa. Gloder, che diventa così il nuovo capo della scuola dei diplomatici vaticani è stato promosso arcivescovo.

Un altro cambio significativo riguarda la segreteria del Sinodo dei vescovi: Francesco ha  infatti nominato nunzio apostolico in Germania l'attuale segretario, l'arcivescovo croato Nikola Eterović. Il suo posto viene assegnato a monsignor Lorenzo Baldisseri, fino ad oggi numero due della Congregazione per i vescovi, il prelato che ha scolto anche il compito di segretario dell'ultimo conclave: sul suo capo, riprendendo un'usanza verificatasi talvolta in passato, il Papa argentino appena eletto aveva posto il proprio zucchetto rosso cardinalizio. Non è stato invece annunciato chi diventerà numero due della «fabbrica dei vescovi», come viene chiamato il dicastero guidato dal cardinale canadese Marc Ouellet.

Un'altra nomina annunciata oggi è quella dell'arcivescovo domenicano Augustin Di Noia a segretario aggiunto della Congregazione per la dottrina della fede. Di Noia era già stato al Sant'Uffizio come sottosegretario, quindi aveva passato pochi anni come numero due della Congregazione del culto divino e infine era diventato vice-presidente della Pontificia commissione Ecclesia Dei, che si occupa del dialogo con i lefebvriani.

Ancora, Papa Francesco ha nominato consultore della stessa Congregazione per la dottrina della fede il vescovoGiuseppe Sciacca, che dopo aver lasciato il Governatorato è diventato segretario aggiunto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

Altre due nomine annunciate sono quelle  del nuovo nunzio apostolico in Sierra Leone, l'arcivescovo Mirosław Adamczyk, e del nuovo delegato della Sezione Ordinaria dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), monsignor Mauro Rivella, del clero della diocesi di Torino, già sottosegretario della Cei.

Ma accanto a questa tornata di nomine, ci sono state anche delle significative conferme. Francesco ha infatti confermato nel suo ruolo l'arcivescovo Gerhard Müller, Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, e il segretario del dicastero, il gesuita spagnolo Luis Francisco Ladaria Ferrer.

Il Papa ha inoltre confermato nell'incarico il Prefetto di Propaganda Fide, cardinale Fernando Filoni, e i due segretari,Savio Hon Tai-Fai e Protase Rugambwa. Confermato pure il segretario del Clero Celso Morga Iruzubieta. Questa prima tornata di conferme di capi dicastero e segretari arriva dopo quelle del 31 agosto che hanno riguardato i superiori della Segreteria di Stato. Non sono stati invece ancora confermati i Prefetti delle Congregazioni dei religiosi, dell'educazione cattolica, dei Vescovi e delle Chiese orientali. Come pure tutti i presidenti dei Pontifici consigli.

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO


La rivincita dei diplomatici in talare

diplomazia vaticano
DIPLOMAZIA VATICANO

Con le nomine, e le conferme, di oggi la Curia del regno di papa Francesco sta prendendo forma


La rivincita dei diplomatici in talare
Con le nomine, e le conferme, di oggi la Curia del regno di papa Francesco sta prendendo forma.
In attesa, ovviamente, della riunione degli inizi di ottobre con gli otto cardinali consultori, e della futura riforma, quando sarà decisa, attuata e rodata. Ma qualche elemento, nelle scelte di uomini fatte in questi mesi, appare delinearsi.
Vediamolo insieme. Sotto il regno di Benedetto XVI la casta più potente e maltrattata al tempo stesso era quella dei diplomatici. Papa Ratzinger aveva scelto come Segretario di Stato un non diplomatico, Tarcisio Bertone; e Dio sa se ha pagato cara questa scelta, vissuta come un affronto dalla categoria. Non solo: a differenza di Giovanni Paolo II, non ha più voluto ricevere i Nunzi, salvo casi specialissimi, delegando questo compito al Segretario di Stato. Dire che i Nunzi ne siano stati felici sarebbe mentire…

Papa Bergoglio ha ammesso di essere furbo, nella sua recente intervista, e certamente ha fatto ricorso a questa caratteristica nel trattare con la categoria. Ha organizzato poco dopo l’ascesa al trono un incontro di due giorni dedicato ai Nunzi, e, soprattutto, è in quella fascia di élite che sembra pescare con frequenza per le sue noine.

Così è –ovviamente – Nunzio il neo-Segretario di Stato, mons. Pietro Parolin; la sua nomina sana il vulnus inferto all’onore dei diplomatici dalla scelta di Bertone. Era diplomatico di carriera  anche Gabriele Ricca, (in Uruguay), la cui nomina Prelato dello IOR ha provocato – e ancora alimenta – tante polemiche. E’ Nunzio Beniamino Stella, Presidente dell’Accademia Ecclesiastica, e da oggi Prefetto per il Clero; era Nunzio (in Brasile) Lorenzo Baldisseri, nominato oggi al ruolo cruciale di Segretario per il Sinodo dei Vescovi. E fra le prime conferme di Curia ci sono state quelle di tre diplomatici: Angelo Becciu, Sostituto alla Segreteria di Stato; mons. Dominique Mamberti, “Ministro degli Esteri”, insieme con il suo vice, Antoine Camilleri; e Peter Wells, Assessore alla Segreteria di Stato. Spicca in questo bouquet la figura di mons. Georg Gaenswein, Prefetto della Casa Pontificia, prete diocesano, già segretario di Benedetto XVI, e suo angelo custode nell’eremo vaticano.

E l’altro elemento che accomuna i primi quattro citati sopra è la loro frequentazione professionale dell’America Latina (e dello spagnolo). Così come sempre di quell’area linguistica sono mons. Celso Morga, confermato come Segretario al Clero, e  mons. Jorge Carlos Patrón Wong,  un vescovo messicano nominato Segretario ai Seminari nella stessa Congregazione. Non solo: è spagnolo Vallejo Balda, nominato Segretario alla Commissione d’Inchiesta sulle Finanze, e Fernando Vergez Alzaga, che è diventato il N.2 del Governatorato, l’organismo che gestisce la Città del Vaticano. E che dovrebbe andare a occupare – se e quando il precedente titolare lo lascerà libero – l’appartamento che era di mons. Viganò, l’attuale Nunzio negli Stati Uniti, protagonista di una furibonda polemica con la gestione Bertone mille anni fa, ai tempi di Nuzzi, dei Corvi e di Vatileaks…
MARCO TOSATTIROMA
http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/diplomaziacuria-vaticano-28023/

Paese Il Papa: la Chiesa non manipoli le coscienze

Dom Set 22, 2013 13:23
Paese
Il Papa: la Chiesa non manipoli le coscienze 
La Repubblica - Rassegna "Fine settimana"
(Marco Ansaldo) «Chi consiglia Bergoglio?». In Vaticano le nomine di Francesco stanno affluendo copiose, e lo spoil-system del Pontefice argentino costruisce una nuova Curia dove la vecchia guardia ratzingeriana viene a poco a poco sostituita. Il partito dei nunzi,  (...)
- Francesco cambia ancora la Curia vaticana (Roberto Monteforte in l'Unità)

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