Mai
come ai nostri giorni, l'uomo moderno, immerso com'è nel
relativismo e nel materialismo, avverte la necessità di spegnere
quella sete di spiritualità che da sempre arde nel suo cuore.
Dopo la morte delle ideologie, egli si affaccia sul mondo dello
spirito alla ricerca disperata di un punto di riferimento. Poiché
a partire dal Concilio Vaticano II il processo di
secolarizzazione ha investito anche vasti settori della Chiesa
cattolica, questo bisogno estremo viene ora avvertito anche da
molti cattolici, perplessi e disorientati da una teologia sempre
più orizzontale e sempre più lontana dal Vangelo più
autentico. Questa e altre cause, come il fascino esercitato dal
mistero, spingono molti cristiani, delusi dallo scetticismo di
buona parte della Gerarchia ecclesiastica, a cercare le conferme
della loro fede non più nel Magistero perenne della Chiesa, ma
in presunte rivelazioni private o in apparizioni, esponendosi
così incautamente al pericolo di prestare credito anche a false
manifestazioni di natura fraudolenta o peggio diabolica...
|
l Presentazione
Non vi è
forse nessuno che, sentendo pronunciare il nome di Medjugorje, non
pensi ora alle reazioni razionalistiche degli scettici, ora ai facili
entusiasmi di molti cattolici, ora alla prudenza di quei fedeli che,
animati da quel sensus Ecclesiæ che sempre ha
preservato i nostri padri dall'errore e dalle deviazioni in materia
di apparizioni e fenomeni analoghi, hanno saputo formulare un
giudizio equilibrato su quella che potrebbe definirsi l'apparizione
più importante della fine del XX secolo. Non si può certo negare
che il disorientamento - sia in campo ideologico che in campo
dottrinale - di quest'epoca postconciliare abbia portato, come
conseguenza inevitabile, all'eliminazione del criterio stesso di
giudizio, rendendo così quasi impossibile un'autentica opera di
discernimento. Tale disorientamento è evidente soprattutto quando
l'ambito in cui esso regna pare sfuggire ad un principio razionale
d'esame. Effettivamente, parlare di principio razionale per i
fenomeni preternaturali sembrerebbe, a
prima
vista, contraddittorio, quando si crede - a torto - o che quanto
riguarda la religione possa trovare solo ed esclusivamente una
spiegazione scientifica, prescindendo da ogni altra considerazione
soprannaturale (così i razionalisti)..., o che ogni spiegazione,
vuoi scientifica vuoi filosofica, sia impossibile, come se religione
e irrazionalità fossero sinonimi d'uno stesso concetto (così i
carismatici, i pentecostali e buona parte dei progressisti).
Diffidenza, se non rifiuto aprioristico da un lato, cieca ed
irresponsabile creduloneria dall'altro: entrambi eccessi di un
principio che trova solo nel criterio cattolico la sua espressione
corretta. I nostri padri, Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosé, Davide e
Salomone furono protagonisti di avvenimenti non dissimili da quelli
di Medjugorje; la stessa Vergine Maria, nella sua abitazione di
Nazareth, dovette formulare un giudizio sull'apparizione
dell'Arcangelo Gabriele; così San Giuseppe per la fuga in Egitto, e
così moltissimi Santi fino ai nostri giorni: Fatima (1917) è uno
dei casi più clamorosi e recenti. Come guardare allora a Medjugorje,
che da parte di non pochi cattolici ha suscitato un entusiasmo non
comune e un «risveglio», almeno presunto, della fede di molti? Lo
scopo di questa pubblicazione è proprio quello di fare luce sui
fatti accaduti in quella piccola località dell'ex Iugoslavia,
divenuta una delle più importanti mète di pellegrinaggio.
Quest'opera vuole essere un contributo, per quanto modesto, su questo
tema gravido di conseguenze in materia di fede. Il nostro criterio di
giudizio è quello della santa Chiesa cattolica, che nella sua
bimillenaria saggezza ha sempre fornito ai suoi figli
quell'indispensabile chiave di lettura con cui interpretare gli
avvenimenti di natura soprannaturale, con la certezza, fondata sulla
promessa stessa del nostro divino Salvatore, di non deviare
dall'ortodossia della fede.
l Ci
sono apparizioni a Medjugorje?
Ho
redatto lo studio in oggetto basandomi sulle testimonianze dei
«veggenti» di Medjugorje alla luce del dogma, fondandomi sulle
direttive ed esperienze tradizionali della Chiesa circa la
valutazione dei fenomeni di questo tipo e, in particolare, ponendo
gli avvenimenti iugoslavi a confronto con le apparizioni e i messaggi
della Madonna a Fatima, che hanno ottenuto la debita autenticazione
della Chiesa. Gli specialisti di teologia mistica ci forniscono
numerosi criteri di discernimento chiari e precisi, che permettono di
distinguere le manifestazioni divine autentiche da tutte le loro
contraffazioni: sia che si tratti di imposture, di turbe
psico-patologiche o di interventi demoniaci; questi tre elementi,
d'altronde, combinano molto spesso, in maniera inestricabile, la loro
azione al servizio dell'errore e del male. Non si tratta solamente di
stabilire la salute fisica e il buon equilibrio psichico dei
«veggenti», e nemmeno di indagare nella loro vita morale e
spirituale. Questi criteri sono necessari, ma non sufficienti. Non è
sufficiente dimostrare, secondo le regole della dinamica di gruppo,
che i «veggenti» non siano sotto l'influenza di alcun leader,
come sembra credere Padre
Slavko Barbaric o.f.m.
(1946-2000), giovane francescano di Medjugorje, che, grazie a
quest'unica constatazione, si ritiene giustificato a concludere che
si tratti di intervento celeste! I criteri decisivi sono di ordine
obiettivo; essi si riferiscono alla natura e al contenuto dottrinale
dei fatti presentati come provenienti da Dio. Questi sono criteri
sicuri e prioritari, giacché né Dio né la Vergine Maria sono degli
sconosciuti per la Chiesa. È per questo che«è
sufficiente che un solo punto certo sia contraddetto in fatto di
dogma [...] per
potere affermare che chi parla non è inviato da Dio» 2.
D'altra parte, Dio non suole intervenire in maniera straordinaria
senza motivo evidente. Se il messaggio ricevuto è banale e non fà
che ripetere luoghi comuni o parole di apparizioni precedenti, esso è
sospetto. Ricordiamoci, inoltre, che se un'apparizione autentica
dev'essere vera, buona e degna di Dio in ogni sua parte,
un'apparizione illusoria o diabolica, al contrario, non è mai
interamente malvagia. L'inganno va a volte molto lontano e la
contraffazione può presentare delle somiglianze notevoli con le
manifestazioni divine autentiche. La storia della Chiesa ce ne
fornisce esempi famosi. Tale fu nel XVI secolo quella di una
certa Aimée
Pignolet de Fresnes,
in religione Madeleine
de la Croix (1810-1889),
francescana di Cordova, votata fin dall'infanzia al demonio, che, per
trentotto anni, trasse in inganno i più grandi teologi, i Vescovi, i
Cardinali dando tutte le apparenze di un'anima dotata di carismi
straordinari 3.
Padre
Slavko Barbaric
|
Madeleine
de la Croix
|
Beata
Maria dell'Incarn.
|
L'esempio
di Nicole
Tavernier,
a Parigi, durante i guai della Lega (l'associazione dei cattolici di
Francia nel XVI secolo; N.d.R), può essere forse ancora più
stupefacente. «Ella
aveva la reputazione di essere una santa e di operare miracoli. Di
fatto, ella prediceva l'avvenire, aveva delle estasi,
delle visioni e rivelazioni, e compiva degli incontestabili prodigi.
Digiunava e parlava senza posa della necessità di fare penitenza
per uscire
dalle condizioni in cui ci si trovava. Essa annunciava che, se ci si
fosse pentiti dei proprî peccati, si sarebbe vista la fine delle
calamità pubbliche.
Dietro suo incitamento, la gente si confessava e si comunicava. In
diverse città della Francia si ordinarono perfino delle processioni.
Ed ella stessa ne fece fare una a Parigi alla quale assistette il
parlamento accompagnato dalla corte e da un gran numero di cittadini.
Ma presto la Beata Maria
dell'Incarnazione (1566-1618)
riuscì a smascherarla, dimostrando che il demonio era l'autore di
tutto quanto, in essa, si vedeva di straordinario, e che egli sapeva
perdere un po' per
guadagnare molto» 4.
Ciò significa che nel dominio dei fenomeni soprannaturali
straordinari, la potenza del demonio è immensa. Con il permesso di
Dio, egli ha il potere di apparire sotto le sembianze di «angelo di
luce» e persino di apparire sotto l'aspetto esterno di Nostro
Signore o della Vergine Maria, come fece a Lourdes davanti ad una
cinquantina di veggenti dopo il ciclo di apparizioni a Bernadette
Soubirous (1844-1879) 5.
Ed egli può allora operare tutti i tipi di prodigi e di inganni:
estasi, levitazioni, fenomeni luminosi, rumori insoliti, predizioni,
parlare in lingue, senza omettere i discorsi pii e gli inviti
all'ascesi più rigorosa. Le concessioni alla verità e al bene non
gli costano niente, purché poi a lungo andare gli riesca di
insinuare qualche errore nocivo per le anime e pericoloso per la
Chiesa. Tuttavia, la teologia ci insegna che Dio non permette mai al
male di rivestire tutte le apparenze del bene. «Mentre
la visione divina -
nota Mons. Albert
Farges (1848-1926)
- è
sempre conforme alla gravità e alla maestà delle cose celesti, le
figure diaboliche hanno infallibilmente qualche cosa di indegno di
Dio, di ridicolo, di stravagante, di disordinato e di
irragionevole» 6.
Forti di questo avvertimento, apriamo il dossier di
Medjugorje.
l Le
prime apparizioni... «piangono
e sono turbati»
Facendo
riferimento alle prime apparizioni (24-30 giugno 1981), occorre
notare come, in diversi punti del loro racconto, i «veggenti»
appaiano turbati e impauriti. Al di là del timore reverenziale che
suscitano sempre le apparizioni celesti, essi dimostrano uno
stupefacente panico. Tutte le testimonianze più sicure concordano. I
veggenti sono stati presi da un terrore, da
un panico sorprendenti alla
vista dell'«Apparizione»: Ivanka
Ivankovic, Mirjana
Dragicevic e Marjia
Pavlovic avevano
appena visto la «Vergine». Poi arrivò Vicka
Ivankovic: «Allora
Vicka raggiunse le due ragazze che, con eccitazione e a voce alta, le
dissero di avvicinarsi. "Che cosa succede? C'è un
serpente"? (sic).
"No, niente serpenti"! Vicka accorse, ma la vista
dell'apparizione la terrorizzò a tal punto che, presa dalla paura,
si tolse le scarpe e fuggì» 7. «Il
primo giorno -
ella dirà più tardi - abbiamo
tutti urlato facendo delle boccacce» 8.
Vicka raccontò la stessa cosa a Padre Janko
Bubalo o.f.m.: «Mi
sono tolta le scarpe e, a piedi nudi, sono fuggita correndo come una
pazza [...].
Arrivata vicino al villaggio, sono scoppiata in singhiozzi; era
irresistibile».
Ivanka
Ivankovic
|
Mirjana
Dragicevic
|
Marjia
Pavlovic
|
Vicka
Ivankovic
|
Ivan
Dravicevic
|
Jakov
Colo
|
Poi,
ella decise di tornare: «Tutta
singhiozzante, ho domandato a Ivan di accompagnarmi».
Essi salgono e, da lontano, vedono l'«Apparizione»: «Ivan
fuggì immediatamente,
scavalcando un muro di cinta e lasciando le mele e tutto quello che
aveva».
L'«Apparizione» fece segno alle ragazze di avvicinarsi, ma «noi
non l'abbiamo fatto: avevamo troppa paura»! Al
ritorno, racconta Vicka, «mi
sono gettata sul divano e non
smettevo più di piangere, piangere» 9.
Com'è strano tutto questo! Quale contrasto con l'indicibile pace e
la gioia traboccante che aveva riempito l'anima di Bernadette, dei
piccoli veggenti di Pontmain o dei tre pastorelli di Fatima! Quanto
siamo lontani dalla piccola Giacinta
Marto (1910-1920)
che, nel suo giubilo, non poteva trattenersi dall'esclamare senza
posa: «Oh
che bella Signora! Oh che bella Signora»! Molte
altre stranezze vengono riportate dai documenti, come il seguente
racconto di Vicka: «Erano
le 6,30 di sera. Pioveva un po' e cominciava a farsi scuro. L'ho
vista veramente bianca. Ho visto il suo abito, i suoi capelli neri.
Portava qualcosa nella mano destra che copriva e scopriva senza posa,
ma non ho potuto vedere cosa fosse».
l Strani
incidenti di un'apparizione
Ecco
un'apparizione veramente stupefacente: «Secondo
le testimonianze dei veggenti, essi vedono, prima che la Vergine
appaia, una luce nella quale essa si rende poi visibile» 10.
Ora, ecco quello che Padre
Tomislav Vlasic o.f.m. ci
racconta di Mirjana: «Un
giorno, mentre attendeva la Santa Vergine, ella ha visto la luce, e
dalla luce è
uscito il diavolo sotto le sembianze e le vesti di Maria,
ma egli aveva un viso nero, orribile e la guardava con degli occhi
penetranti».
E le propose tutti i piaceri del mondo, che Mirjana rifiutò.«Dopo
un po' la Santa Vergine è venuta e le ha detto: "Scusami
per quanto è successo (sic);
ma lo dovevi vedere per sapere chi è, e sapere anche che avrai delle
tentazioni nel mondo"» 11.
Luce divina... Satana che ne sorge, mezzo diabolico, mezzo sotto le
sembianze di Maria... Ritorno della «Vergine» che ha programmato
tutta la sequenza. In definitiva, chi è apparso?
l La
Vergine Maria sminuita
Bisogna
poi notare come la Madonna risulti diminuita da queste apparizioni, e
come la nuova immagine che ne risulta sia del tutto paragonabile alla
visione che i protestanti hanno di Lei. Non è, secondo Medjugorje,
Colei che concede grazie - secondo la teologia di San
Pio X (1835-1914),
di Pio
XII (1876-1958),
di tutti i grandi apostoli di Maria e anche della Vergine stessa a
Rue du Bac e a Fatima, dove Ella apparve con le mani inclinate verso
i veggenti con dei raggi luminosi che ne emanavano, a significare le
grazie che Ella spande sulle anime, ma
Colei che prega Dio 12.
Che la Vergine Maria interceda per noi, lo sappiamo bene dato che La
supplichiamo cinquanta o cento volte al giorno di pregare «per noi
peccatori», ma che Ella sia ridotta, Lei, la «tutta Santa»,
l'Immacolata Madre di Dio, nostra Madre, nostra Mediatrice e
Corredentrice, a ricoprire questo ruolo esclusivo di «orante» sullo
stesso piano di tutti i fedeli, è molto sospetto nella nuova
teologia di Medjugorje. Dettagli significativi: la «Vergine»
iugoslava dal mantello
grigiastro, «di
un grigio... caffè e latte... tendente al blu (sic)» 13,
appariva con le mani aperte e le palme rivolte verso il cielo, nella
posizione di orante rimessa in voga dai carismatici.
E la sua statua, nella chiesa parrocchiale, è installata nel mezzo
della navata, fra i fedeli, a pari livello con essi... Ella non è
più Colei che noi preghiamo, ma colei che prega con
noi, l'animatrice
privilegiata del popolo carismatico.
La «Vergine» di Medjugorje sembra preoccupata del fatto che ci si
possa aspettare troppo da Lei. Ella stessa ce ne avverte: «Io non
posso guarirvi. Dio
solo può guarire.
Pregate. Io
pregherò con voi.
Approfondite la vostra fede. Digiunate, fate penitenza. Io vi
aiuterò per
quello che è in mio potere di fare.
Dio viene in aiuto di tutti. Io
non sono Dio (sic).
Ho bisogno che le vostre preghiere e i vostri sacrifici mi
aiutino» 14.
E non è tutto: non solo questa «Vergine» prega con i peccatori, ma
anche come i peccatori, come
se non fosse l'Immacolata.
Precisamente l'8 dicembre 1981, Essa apparve ai «veggenti» «molto
preoccupata». «Ella
si inginocchiò, aprì le mani, le rivolse verso il cielo e cominciò
a pregare: "Figlio mio beneamato, se tu vuoi, perdona questi
gravi e numerosi peccati con i quali l'umanità ti offende".
Quando ebbe finito la sua preghiera personale, ella recitò il Padre
Nostro e il Gloria con i ragazzi, poi disse loro che ella pregava
così tutti i giorni (sic) ai
piedi della croce» 15.
Questa volta non è più un dettaglio, non potrebbe nemmeno essere
una svista in quanto abbiamo notato almeno una dozzina di volte delle
testimonianze dei «veggenti» che affermano che la Vergine ha
l'abitudine di recitare il Pater con
loro. L'Immacolata direbbe dunque al Padre, come noi tutti: «E
rimetti a noi i nostri debiti... E non ci indurre in tentazione, ma
liberaci dal male»?
Ciò è almeno sorprendente. Tanto più che a Lourdes, Ella teneva
visibilmente le labbra chiuse durante tutte le Ave
Maria e
i Pater,
che Bernadette recitava da sola. La Vergine, inchinandosi,
pronunciava solamente il Gloria
Patri,
l'unica preghiera del Rosario che Essa possa effettivamente
pronunciare senza incongruenze 16.
l Una
fede pluralista
Ne
consegue che la fede proposta dalla «Vergine» di Medjugorje sia
pluralista e non conforme al dogma cattolico. In effetti, spiega
l'«Apparizione», per
Dio tutte le religioni si equivalgono: «In
Dio non ci sono né divisioni né religioni; siete
voi, nel
mondo, che
avete creato le divisioni» 17.
Tutti i veggenti, testimonia Padre
Svetozar Kraljevic o.f.m.,
sono d'accordo nel dire che la Vergine afferma che in Dio
non ci sono riguardi particolari per nessuno. Certo! Ma questa
affermazione della Sacra Scrittura significa solamente che Dio non
esclude a priori nessuno dalla Sua unica e vera Chiesa, e non che ai
Suoi occhi tutte le religioni si equivalgono. Perciò le religioni,
come mezzi per dividere la gente, non esistono. Le differenze
esistono perché i credenti si sono separati gli uni dagli altri. In
altre parole, le nostre barriere religiose non salgono fino a Dio,
che considera tutte le religioni con uguale benevolenza: «Dio
dirige tutte le confessioni come un re i suoi sudditi, per
mezzo dei suoi ministri» 18.
Questo porta naturalmente a quello che può essere definito «il
primo comandamento» di Medjugorje: «Tu
rispetterai la religione d'altri»:
la conseguenza è che noi abbiamo il dovere tassativo di rispettare i
credenti - o non credenti - di tutte le convinzioni. La «Vergine»
di Medjugorje dice che «dobbiamo
rispettare ogni persona nella sua fede.
Nessuno deve essere disprezzato a causa delle sue convinzioni lungo
il cammino della sua vita» 19. «Ella
ha anche detto molto spesso -
riferisce Mirjana - che
i credenti, soprattutto nei villaggi, si separano troppo dagli
ortodossi e dai musulmani. Ciò non è bene».
Sì, ed ella osa anche affermare che questo rispetto della libertà
religiosa è parte integrante della nostra fede:«Voi
non credete se non rispettate le altre religioni, musulmana
e serba. Voi
non siete cristiani se non le rispettate» 20.
Padre Vlasic pose ugualmente alla veggente la domanda di rigore: «Se
la religione musulmana è buona, qual'è il ruolo di Gesù
Cristo»? Mirjana
ignora l'obiezione: «Non
ne ho parlato con la Vergine. Ella mi ha solamente spiegato quello
che ho appena detto. Ella ha detto: "Soprattutto nei
villaggi, manca
l'unità
delle religioni.Bisogna
rispettare la religione di ciascuno e
conservare la vostra per voi stessi e per i vostri figli"» 21.
Siamo in pieno indifferentismo
conciliare.
l Bisogna
promuovere la pace
Poi
subentra il leitmotiv «pace,
pace»: «Bisogna
pregare e digiunare; bisogna convertirsi e promuovere la
pace [...]. Il
messaggio più importante è la pace.
Ella l'ha sottolineato»22.
E ha incoraggiato molto esplicitamente Giovanni
Paolo II (1920-2005)
a continuare i suoi sforzi in questo settore, e perciò a portare
avanti la sua politica di apertura nella maniera più ampia
possibile, senza escludere nessuno, senza nessun pretesto religioso o
ideologico. In breve, ecumenismo e apertura all'Est. Ecco, in
effetti, il suo messaggio per Karol Wojtyla: «Egli
dovrebbe considerarsi come il Padre
di tutte le genti e
non solamente dei cristiani. Che propaghi instancabilmente e
coraggiosamente il messaggio della pace e dell'amore di tutti gli
uomini [...],
ed estenda la fede su tutti i popoli, perché
noi siamo quasi tutti uguali (!?),
e che persista nel suo cammino» 23.
Che si affretti a consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria,
in obbedienza alle Sue richieste di Fatima, perché Suor
Lucia dos Santos (1907-2005)
non ha mai cessato di ripetere a/e contro tutti che questa
consacrazione non è ancora stata fatta, e che questa è l'urgente
condizione per la conversione della Russia da cui dipende la
conversione del mondo? No! Stranamente, nel corso delle sue mille
apparizioni, nei ripetuti messaggi che ella ha fatto trasmettere al
Santo Padre, non ha ancora avuto il tempo di dirlo. L'ha forse
dimenticato?
l Un'apostasia
dichiarata
Sembra
che il Terzo Segreto di Fatima, il più grave, il più drammatico,
che avrebbe dovuto essere divulgato non
oltre il 1960,
dato che esso concerne più direttamente la nostra epoca, inizi
precisamente con un riferimento a quei dogmi della fede cattolica di
cui la Vergine Maria è guardiana suprema: «In
Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede»;
segue il testo non pubblicato del Terzo Segreto. È questo stesso
dogma cattolico, che la strana «Apparizione» di Medjugorje insegna
a disprezzare e a calpestare. Servono precisazioni? Se gli
«ortodossi», i cui orgogliosi pastori si sono separati dall'unità
cattolica e rifiutano di credere nell'infallibilità pontificia,
nell'Immacolata Concezione e nell'Assunzione della Santissima Vergine
Maria; se i musulmani, la cui dottrina schernisce la Santissima
Trinità e nega l'Incarnazione redentrice di Cristo, sono «uguali ai
cattolici» davanti a Cristo stesso e alla Madre Sua, è lo stesso
che dire che
non c'è
più nessuna vera religione,
ma che tutte sono uguali,
e perciò necessariamente false; allora, la Chiesa romana non è più
l'unica Sposa del Figlio di Dio fatto Uomo, la Chiesa una e perfetta,
la sola Santa, Cattolica e Apostolica, attraverso la quale tutti gli
uomini senza eccezione sono chiamati alla salvezza, unendosi ad essa
in maniera visibile o invisibile, e fuori della quale non ci può
essere che la perdizione eterna per chiunque si ostini, in piena
conoscenza di causa, a rifiutare di entrarci. Che la Vergine Maria
ami teneramente, misericordiosamente, coloro che hanno la disgrazia
di essere lontani dalla Chiesa, che Ella chieda insistentemente che
si preghi per loro e che li si aiuti in tutte le maniere per indurli
ad entrarvi affinché anch'essi divengano Suoi figli, questo è
sicuro! É quello che ha fatto a Fatima, invitando, in ciascuna delle
sue apparizioni, a pregare e a sacrificarsi«per
la conversione dei poveri peccatori».
Questo era anche lo scopo principale della Sua visita, come quello
del Suo Angelo precursore. Bisogna credere, adorare, sperare,
amare, «per
tutti quelli che non credono, che non adorano, che non sperano, che
non amano» Dio.
Bisogna che «il
Papa e tutti i Vescovi del mondo cattolico» si
sostituiscano alla gerarchia scismatica in errore al fine di riparare
per i crimini del comunismo ateo e di compiere la consacrazione della
Russia al Cuore Immacolato di Maria che otterrà la sua conversione.
A Medjugorje, al contrario, l'«Apparizione» non chiede mai
«riparazione» per ottenere ai peccatori, agli scismatici, agli
eretici, o ai pagani, musulmani o atei, la grazia della loro
conversione... No! Ella ordina ai preti e ai fedeli cattolici di
«rispettare le loro convinzioni»: «Noi
dobbiamo rispettare ciascuno nella sua fede»,
ella ordina seccamente, ma, stranamente, in questo settore, e solo in
questo settore; essa si mostra imperiosa; si tratta di un dovere
primordiale, assoluto 24. «Nessuno
deve essere condannato»,
ella dice ancora 25.
Ma c'è una categoria di credenti che ella fustiga con veemenza: sono
quei cattolici che non rispettano le altre religioni come uguali alla
loro. «Voi
non credete, se non rispettate le altre religioni, musulmana e
ortodossa. Voi non siete cristiani se non le rispettate».
É Mirjana che riferisce queste frasi della «Vergine».
l Medjugorje
contro Fatima
Nel
suo grande Segreto, la Vergine di Fatima formulò delle
richieste: «Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al
mio Cuore Immacolato». E per fare ciò, Egli vuole che il Santo
Padre approvi e incoraggi la devozione riparatrice dei primi cinque
sabati del mese in suo onore. Egli vuole anche che si consacri la
Russia a questo Cuore Immacolato, in unione con tutti i Vescovi del
mondo cattolico, in un atto pubblico e solenne di consacrazione e di
riparazione. Medjugorje ignora queste richieste. Il Segreto di Fatima
annuncia che se non si obbedirà a queste precise richieste della
Madonna, la Russia comunista sarà il flagello terribile con il quale
Dio castigherà la Chiesa e il mondo intero. L'«Apparizione» di
Medjugorje ignora questo castigo. Essa non denuncia gli errori della
Russia bolscevica come la causa maggiore delle guerre che sono
avvenute nel mondo, delle persecuzioni alla Chiesa. No!... L'ultimo
Segreto di Fatima profetizza senza dubbio la terribile crisi, vera
apostasia annunciata dalle Scritture, che scuote la Chiesa dal 1960.
Medjugorje ignora questa apostasia e si pone, al contrario, in questa
grande corrente conciliare e postconciliare che distrugge la fede
cattolica esaltando l'uguaglianza di tutte le religioni. Ecco poi il
contrasto più evidente: Medjugorje ignora la grande speranza di
Fatima. Perché il grande miracolo, visibile, tangibile, promesso dal
1917, sarà la conversione meravigliosa della Russia scismatica, che
si trascinerà dietro il mondo intero, alla fede cattolica e
all'unità di Roma. «Il Santo Padre mi consacrerà la
Russia, che si convertirà». Egli tarderà, ma lo farà e il
miracolo avrà luogo, realizzando il trionfo universale dei Sacri
Cuori di Gesù e di Maria: «Alla fine, il mio Cuore
Immacolato trionferà». A Medjugorje, questa grande speranza che
Dio ha voluto darci all'alba di questo secolo apostata, come
inesauribile sorgente di conforto, di pazienza e di coraggio, in
quest'ora, che senza dubbio è la più grave di tutta la storia della
Chiesa, questa grande luce che rischiara già la nostra notte, è
spenta e sparisce, soffocata da un ammasso di profezie senza senso.
l «Questo
secolo è sotto il potere del demonio»
La
«Vergine» di Medjugorje afferma che questo secolo è dominato da
Satana. Sì, questo secolo sembra proprio sotto il potere del demonio
e mai la Chiesa è stata più duramente provata dalle potenze
sataniche arrivate ad infiltrarsi fin nel suo seno. Seguendo Padre
Joaquin Maria Alonso c.m.f.,
l'esperto ufficiale di Fatima, abbiamo delle solide ragioni di
ritenere che il Terzo Segreto di Fatima riguardi precisamente questa
infiltrazione di Satana nel seno stesso della Chiesa per fomentarvi
l'apostasia universale. Ebbene, leggiamo attentamente il racconto
della visione di Mirjana. Il regno di Satana vi è affermato con
forza. Ma viene fatto per stornare subito l'attenzione dal grande
male di cui soffrono la Chiesa e il mondo denunciato dalla Vergine di
Fatima: il
grave pericolo dell'apostasia. «Già
ora -
avrebbe dichiarato la «Vergine» - il
demonio comincia a perdere il suo potere (?!) ed
è diventato molto aggressivo: distrugge i matrimoni, provoca
divisioni fra i preti, ossessioni e omicidi» 26.
E questo è tutto? É tutto. Nel colloquio di Mirjana con Padre
Vlasic, la manovra di diversione è ancora più grossolana: «In
che cosa è particolarmente attivo il diavolo nei nostri giorni? La
Vergine ti ha detto attraverso chi e in che cosa egli si manifesta
maggiormente»?,
egli domanda. La domanda riveste il più grande interesse, e la
risposta è grottesca: «Soprattutto
attraverso coloro che non hanno un carattere equilibrato, le persone
divise interiormente, squartate (sic)» 27.
l Apparizioni
programmate?
È
mia opinione che queste «apparizioni» siano chiaramente false in
quanto contrarie al dogma e al messaggio di Fatima, la cui
autenticità è garantita dalla Chiesa, e che siano state programmate
nel contesto di un movimento apostata internazionale, il Rinnovamento
Carismatico che
si è infiltrato nella Chiesa con il sostegno di certi membri della
Gerarchia. In particolare, per far luce su queste infiltrazioni,
occorre avvalersi degli scritti stessi di Padre
René Laurentin,
uno dei maggiori apologisti delle apparizioni iugoslave, teologo
progressista al Concilio Vaticano II, noto per le sue tesi
«minimaliste» tendenti alla riduzione dell'importanza della Madonna
nella Chiesa. Leggendo quanto segue, teniamo presenti le parole della
veggente di Fatima suor Lucia Dos Santos, nel messaggio del 22 maggio
1958 a Padre
Augustin Fuentes,
postulatore della causa di beatificazione degli altri due pastorelli,
Giacinta e Francesco
Marto (1908-1919)
: «Lo
dica, Padre, che il demonio sta attaccando la battaglia decisiva
contro la Madonna, perché
quello che affligge il Cuore Immacolato di Maria e il Sacro Cuore di
Gesù, è
la caduta delle anime religiose e sacerdotali.
Egli sa che i religiosi e i sacerdoti, abbandonata la loro eccelsa
vocazione,trascinano
molte anime all'inferno» E
aggiunge: «Il
demonio vuole impadronirsi delle anime consacrate;
tenta di corromperle per indurre gli altri all'impenitenza finale.
Usa tutte le astuzie, perfino suggerendo di aggiornare
la vita religiosa».
Padre Laurentin era a conoscenza delle apparizioni iugoslave prima
dell'avvenimento? Domanda oziosa? No, perché diversi suoi
confratelli carismatici erano misteriosamente stati avvertiti: «Un
prete tedesco, Padre
Heribert Muhlen,
docente di Dogmatica alla facoltà di Teologia di Paderborn -
responsabile del Movimento Carismatico in Germania - tenne una
conferenza a Zagabria qualche anno fa. Nel corso della sua
esposizione, egli disse ai preti e agli altri dell’uditorio: "Nel
vostro paese, Dio sta preparando delle grandi cose che avranno
un'influenza profonda sul destino dell'Europa intera"»! 28.
In Italia, un prete che si dice stigmatizzato, annunciò diversi anni
prima le apparizioni ad un gruppo di fedeli dei dintorni di
Medjugorje: «La
Santa Vergine visiterà presto la vostra patria» 29.
Infine, nel maggio del 1981 a Roma, il Padre canadese Emiliano
Tardif (1928-1999),
uno dei massimi rappresentanti internazionali del Rinnovamento nello
Spirito, profetizzò a Padre Tomislav Vlasic: «Non
abbiate paura, vi
mando mia Madre» 30.
Se è lecito dubitare dell'origine divina di queste profezie
carismatiche, una domanda è d'obbligo: quella sul direttore generale
d'orchestra!
P. René
Laurentin
|
P. Heribert
Muhlen
|
P. Emiliano
Tardif
|
l Un
prete sconosciuto
Per
dimostrare che i «veggenti» di Medjugorje non avevano subito
nessuna influenza da parte del clero, ci si assicura «che
nessuno dei preti
della parrocchia li conosceva». Ma allora, non avrebbero mai frequentato il catechismo? Non si sarebbero mai confessati? Non sarebbero mai andati a Messa? Ci si sta mentendo. Le risposte dei «veggenti» a Padre Ljudevit Rupcic o.f.m., fanno supporre che prima del giugno 1981 essi fossero tutti dei cristiani mediocri, episodici e superficiali. Ma non senza contatti con questo o quel membro del clero. Padre Petar Ljubicic o.f.m. afferma, senza premunirsi, che «i veggenti, quell'anno, seguivano l'istruzione religiosa presso un altro sacerdote» 31. Perché non ne dice il nome? Perché Padre Laurentin e tutti gli apologisti di Medjugorje ci nascondono accuratamente questo fatto? Perché Padre Laurentin ci inganna sul ruolo pressoché immediato e determinante di Padre Vlasic nei confronti dei «veggenti»? 32. Una seria indagine si rivela indispensabile su questo punto nella ricerca del direttore d'orchestra.
della parrocchia li conosceva». Ma allora, non avrebbero mai frequentato il catechismo? Non si sarebbero mai confessati? Non sarebbero mai andati a Messa? Ci si sta mentendo. Le risposte dei «veggenti» a Padre Ljudevit Rupcic o.f.m., fanno supporre che prima del giugno 1981 essi fossero tutti dei cristiani mediocri, episodici e superficiali. Ma non senza contatti con questo o quel membro del clero. Padre Petar Ljubicic o.f.m. afferma, senza premunirsi, che «i veggenti, quell'anno, seguivano l'istruzione religiosa presso un altro sacerdote» 31. Perché non ne dice il nome? Perché Padre Laurentin e tutti gli apologisti di Medjugorje ci nascondono accuratamente questo fatto? Perché Padre Laurentin ci inganna sul ruolo pressoché immediato e determinante di Padre Vlasic nei confronti dei «veggenti»? 32. Una seria indagine si rivela indispensabile su questo punto nella ricerca del direttore d'orchestra.
P. Ljudevit
Rupcic
|
P. Petar
Ljubicic
|
l Medjugorje
e i comunisti
Con
il Messaggio di Fatima sempre presente circa il ruolo rivestito dalla
Russia e dalle «nazioni senza Dio» nello spargimento dell'errore
nel mondo, non è impossibile una stretta connivenza delle autorità
comuniste con il Movimento Carismatico. Bisogna notare l'ambiguità
dei rapporti esistenti fra il fenomeno delle «apparizioni» e il
governo iugoslavo: si afferma da tutte le parti che le autorità
comuniste sono violentemente contrarie, come dovrebbe essere, ai
pellegrinaggi che si stanno sviluppando in Croazia Erzegovina. Ora,
che cosa ci risulta? Una persecuzione rumorosa, certo, spesso molto
penosa, per questa o quella persona - pensiamo ai francescani
imprigionati - ma stranamente sempre più inefficace, da tre anni 33.
Ciò è sorprendente da parte di un governo marxista. Primo fatto
sconcertante: è la polizia comunista che si è incaricata di
stabilire la «prova medica» delle «apparizioni», certificando che
i «veggenti» erano perfettamente normali psichicamente. Essi furono
esaminati il 27 giugno dal Dr. Ante
Vujevic che
li dichiarò normali 34.
Essi lo furono di nuovo il 29 da parte del Dr. Mulija Dzudza che,
a sua volta, pronunciò una diagnosi interamente favorevole ai
ragazzi 35.
Ed entrambe le volte la polizia ebbe la delicatezza di liberarli in
tempo affinché potessero assistere all'«apparizione» serale. «Non
siamo séttari -
scrive Padre Laurentin - e
riconosciamo che in materia il governo ateo ha saputo accettare
l'obiettività di una diagnosi positiva, confermata da esperti molto
diversi» 36.
Non siamo ingenui. Siamo onesti. I marxisti sarebbero dei ragazzini
del catechismo? Una volta passi. Ma due diagnosi, una dietro l'altra,
rendono il fatto strano nel Paese dove il Cardinale
Alojzije Stepinac (1898-1960)
rimase in carcere per sedici anni, dopo una specie di processo nel
quale egli apparve truce e drogato! Altro enigma. Diversi francescani
sono stati messi in prigione. Ma ci si permetta di meravigliarci
dell'insigne maldestrezza della polizia iugoslava. Era sufficiente
mettere in prigione i «veggenti» con un pretesto qualsiasi, o
meglio, internarli in un asilo psichiatrico, per far sì che tutto si
fermasse lì. Ora, il governo ha fatto tutto il contrario. Se avesse
davvero deciso di stroncare il pellegrinaggio, questo atteggiamento
rimarrebbe incomprensibile. Ad ogni modo, se il parroco Padre
Jozo Zovko o.f.m. è
stato arrestato, Padre Tomislav Vlasic, molto più adatto a guidare i
«veggenti» e a dirigere i pellegrinaggi, gli è succeduto
immediatamente, e dall'agosto 1981 è sempre rimasto al suo posto.
Tutto il suo entourage di
francescani carismatici è rimasto al proprio posto. I Padri Rupcic e
Kraljevic si sono visti rifiutare il passaporto per l'estero?
Costretti a rimanere a Medjugorje, essi hanno potuto redigere i due
primi lavori sulle «apparizioni». Da parte sua, Padre Laurentin
ottenne il passaporto senza difficoltà per il suo viaggio di Natale
a Medjugorje.
Cardinale
Stepinac
|
Padre
Jozo Zovko
|
La
polizia fu di una cortesia perfino eccessiva nei suoi confronti.
Rientrato in Francia, egli pubblicò il suo lavoro che contribuì più
di tutto il resto ad assicurare l'avvenire dei pellegrinaggi
iugoslavi: 3.000 copie vendute in tre giorni, 50.000 in un mese. In
questo periodo, un giornale cattolico iugoslavo pubblicò diversi
articoli sui suoi lavori, illustrandoli con la sua fotografia. Il 25
marzo, il nostro esperto internazionale si trovò di nuovo a
Medjugorje. E l'Homme
Nouveau osò
mettere nero su bianco, riportando le frasi di Christian
Ravaz:«Queste
apparizioni sono una grossa spina nel piede del governo
iugoslavo» (1º
aprile). Infine, l'accesso alla collina delle «apparizioni» è
stato permesso dal 24 giugno 1983 37,
i pellegrinaggi sono autorizzati e le folle vi accorrono già
dall'estero. Aggiungiamo: fino al giugno 1989, il numero dei
pellegrini a Medjugorje aveva raggiunto gli otto milioni. In breve,
parlare di persecuzioni severe del governo marxista contro i
pellegrinaggi è una menzogna! Un fatto è sicuro: se l'intenzione
fosse stata di assicurare il loro immediato successo, non si sarebbe
potuto agire diversamente. Fu adottata questa abile politica di
semi-opposizione, che convince immediatamente: tutte le misure
vessatorie, tutte le persecuzioni contribuiscono a garantire la
credibilità dei fatti - «È
vero, perché i comunisti sono contrari» -
mentre una tolleranza troppo apparente avrebbe subito suscitato il
sospetto, ottenendo lo stesso risultato di una interdizione netta che
avrebbe bloccato tutto. Al contrario, la libertà discreta, ma reale,
lasciata ai francescani, ai pellegrini, agli stranieri e alla stampa
contribuisce allo sviluppo dei pellegrinaggi e assicura allo stesso
tempo la propaganda del regime: alla fine dei conti, si diranno le
centinaia di migliaia di curiosi che affluiscono in Erzegovina, il
regime comunista non è sempre il Gulag.
Esiste un socialismo aperto, tollerante, dal volto umano.
l La «Vergine» di
Medjugorje garantisce e incoraggia il Rinnovamento nello Spirito
A
questo punto, occorre procedere con un'analisi documentata del
Rinnovamento Carismatico traendo le informazioni dai testi dei suoi
stessi apologisti, in particolare di Padre Laurentin, ripercorrendo
una breve ma precisa storia delle radici di questo movimento nel
Pentecostalismo protestante, basandoci, anche in questo caso, sui
testi di leaderpentecostali.
Con la conoscenza di questi fatti, il jigsaw
puzzle si
completa e gli avvenimenti di Medjugorje appaiono nella loro vera,
inquietante luce. É incontestabile che ci sia stata, come dice Padre
Laurentin, «un'armonia
prestabilita» fra
gli avvenimenti di Medjugorje e il Rinnovamento Carismatico. Qui e
là, è lo stesso Spirito che si trova all'opera. D'altra parte, e
questo è notevole, l'«Apparizione» stessa invita alla pratica dei
riti carismatici. La testimonianza del Dr. Philippe
Madre 38 è formale: «E
Maria procede molto rapidamente, in capo a qualche settimana di
apparizioni, a chiedere che si preghi per gli ammalati: "Pregate
per i malati! Digiunate per i malati! Imponete
loro le mani! Fate
loro delle unzioni con olio carismatico (non
sacramentali, viene precisato altrove), delle unzioni d'olio
benedetto. Tutti
i laici lo possono fare, fatelo"».
Quando Padre Yanko Bubalo domandò a Vicka: «Come
vi è venuta l'idea di imporre le mani ai malati»?,
questa rispose senza esitare: «Ciò
fà parte del messaggio della Madonna, ce ne ha spesso parlato [...].
Naturalmente è nostro dovere farlo, ma anche il vostro [...].
Prima vengono le preghiere in nome della Chiesa. Dopo, preghiamo
individualmente imponendo le mani su questo o quel malato. A
volte, una
specie di corrente passa dal malato alle mie mani. Non
so che cosa sia,
può darsi il suo stato d'animo o qualcosa del
genere (?!)» 39. La «Vergine» di
Medjugorje raccomanda anche con insistenza la creazione di gruppi di
preghiera carismatici: «Dobbiamo
fare un gruppo di preghiera carismatica a Medjugorje»?,
le fu chiesto. Ed ella rispose: «Non
solamente a Medjugorje, ma in tutte le parrocchie della
Iugoslavia» 40.
Padre Kraljevic, altro francescano carismatico di Medjugorje, ci
tiene a precisarlo: dalle prime settimane dell'agosto 1981 «i
veggenti formarono con la Vergine un gruppo di preghiera. La Vergine,
a modo suo, divenne membro del gruppo e il suo "pastore"
(termine appropriato usato dai carismatici per indicare i loro
animatori), pregando, cantando con loro e insegnando» 41.
Ma l'avvenimento più significativo di questa sorprendente
convergenza fra le «apparizioni» iugoslave e il Rinnovamento nello
Spirito fu il raduno carismatico che ebbe luogo a Medjugorje dal 23
al 25 agosto 1983. Bisogna ascoltare il Dr. Madre, membro della
Comunità carismatica del Leone di Giuda e dell'Agnello Immolato,
raccontare questo episodio capitale della storia di Medjugorje.
Cediamogli la parola: «Dopo
qualche mese, si resero conto che si stavano spossando (si
parla del "leader spirituale"
Tomislav e dei suoi confratelli),
che mancava loro come un certo soffio (sic)
[...].
Ed è per questo che i ragazzi, un giorno, dissero a Maria: "Maria,
mandaci un prete che ci insegni veramente a pregare, secondo il cuore
di Dio, per la guarigione dei nostri malati". E Maria rispose:
"Se pregherete
e digiunerete, allora, sarà possibile". E sembra davvero, senza
alcuna pretesa da parte mia, che la venuta di Padre Tardif
corrisponda con l'esaudimento di questa preghiera fatta a Maria dai
ragazzi».
Esaudimento facile. Padre Tomislav non ebbe che da invitare a
Medjugorje Padre Tardif. Quest'ultimo vi si recò e vi soggiornò dal
23 al 25 agosto 1983, accompagnato dal Dr. Madre e da Padre
Rancourt.
Tutta la parrocchia di Medjugorje, «veggenti», francescani e fedeli
si misero alla scuola del maestro carismatico. Egli insegnò loro a
profetizzare, a parlare o a cantare in lingue. E la folla ricevette
allora «l'effusione dello Spirito Santo» il famoso «battesimo
nello Spirito»
della sètta battista da cui è uscito tutto il Rinnovamento. Ci
furono, si dice, delle guarigioni. «Fu
un'immensa scoperta e una grande gioia».
Si sentiva «una
pace straordinaria»,
con un'intensità «analoga
a quella delle assemblee dei primi cristiani».
Il giorno dopo, sul luogo delle «apparizioni», «lo
Spirito soffiò e delle guarigioni cominciarono a verificarsi, ad
essere annunciate e ad essere confermate immediatamente. E la gente
cominciò a parlare, e ci fu una lunga profezia data da Padre Tardif,
secondo cui nello stesso luogo [...] delle
apparizioni iniziali, si sarebbero prodotte in avvenire molte
guarigioni».
E Padre Tardif ignorava che la «Vergine» aveva detto quasi parola
per parola la stessa cosa qualche mese prima a proposito di questo
luogo iniziale delle «apparizioni». Ricordiamo che è stato lo
stesso Padre Tardif - guarito, racconta egli stesso grazie
all'imposizione delle mani di un gruppo carismatico - che aveva
profetizzato, nel maggio 1981, la prossima venuta della «Vergine»
in Iugoslavia. Seguì poi una lunga conversazione con una delle
«veggenti». La sera, i nostri tre visitatori assistettero
all'«apparizione» quotidiana. Una delle «veggenti» trasmise un
messaggio speciale della «Vergine» per ciascuno dei tre apostoli
del Rinnovamento. «Poi,
abbiamo domandato ai quattro veggenti di imporci le mani (dato che
noi stessi, per ventiquattr'ore, non avevamo mai smesso di imporre le
mani), perché non lasciavamo mai svanire con l'uso quello che
avevamo ricevuto in pochi minuti».
Durante la celebrazione eucaristica, «il
Signore ha moltiplicato i segni. É
stata un'immensa effusione di Spirito Santo con molto frutto».
Questo dimostra:
- che la
«Vergine» di Medjugorje ha promesso ai «veggenti», come grazia di
elezione, la venuta degli apostoli del Rinnovamento Carismatico;
- che dal 23
al 25 agosto 1983, sicuramente con l'approvazione e la benedizione
dell'«Apparizione», i tre apostoli del Rinnovamento - Padre Tardif,
il Dr. Madre e Padre Rancourt - hanno iniziato la parrocchia ai riti
pentecostali: «battesimo nello Spirito», parlare in lingue,
profezie, ecc...;
- che è lo
stesso Spirito che soffia presso i leader carismatici
e a Medjugorje.
Serve
ricordare che i francescani della parrocchia o dei dintorni che hanno
consigliato i «veggenti» o sostenuto la causa delle «apparizioni»
sono tutti, senza eccezione, molto legati al Movimento Carismatico?
Che anche gli stessi «veggenti» sono impegnati nel Rinnovamento?
Anche Padre Laurentin ci tiene a farcelo sapere con discrezione:
Durante le vacanze di Natale, Ivan «è
mobilitato dai francescani per un raduno carismatico» 42.
Egli ci racconta che Ivan e Marija sono gli animatori di un «gruppo
di preghiera» riservato ai giovani. Essi si riuniscono di sera sulla
collina verso le 10:00 43.
l I
carismatici diffondono Medjugorje
Infine,
e questo è di una evidenza eclatante, sono i responsabili
internazionali del Rinnovamento nello Spirito che hanno assicurato
nel mondo intero la propaganda in favore di Medjugorje. Sarebbe
facile fornirne le prove, nomi alla mano. Non è forse significativo
che di una dozzina di libri apparsi in francese su Medjugorje, dieci
sono stati redatti e pubblicati da membri del Rinnovamento? La
maggior parte delle testimonianze di esperti
a favore di Medjugorje, citati da Padre Kraljevic o da Padre
Laurentin - e che non manca di fare una grande impressione sui
lettori - proviene da teologi carismatici. Padre Laurentin ha
ricevuto il Premio Sapienza,
per il suo lavoro su Medjugorje. Egli se ne vanta come di una
garanzia ufficiale della serietà del suo lavoro. Se si osserva più
da vicino, comunque, si scopre che il premio in questione viene
assegnato dall'«agenzia
di diffusione del Rinnovamento Carismatico»!
Un solo Vescovo iugoslavo, Mons. Frane
Franic (1912-2007),
Arcivescovo Metropolita di Split e Makarska, è molto apertamente - e
oserei perfino dire fanaticamente - partigiano delle «apparizioni»
di Medjugorje. Ebbene, si scopre che egli è anche - e le due
appartenenze sono per lui inseparabili - un adepto appassionato
del Rinnovamento Carismatico. Per constatarlo, è sufficiente leggere
le sue sorprendenti dichiarazioni ai francescani di Medjugorje del 18
dicembre 1984. Eccone qualche stralcio: «Vedo
nascere sotto i nostri occhi una nuova Chiesa: la
Chiesa dello Spirito Santo [...].
Lo Spirito Santo è all'opera in modi diversi, sia nella nostra
Chiesa che nel mondo intero. Secondo me è un gran movimento di
insieme, una continuità. E Medjugorje rappresenta, per così dire,
il vertice di questa azione. Tutto questo si trova inglobato nella
nuova Chiesa che è la continuazione e il prolungamento della Chiesa
di ieri [...].
Medjugorje è come un vertice dell'azione dello Spirito Santo[...].
Il ruolo di Medjugorje io lo vedo soprattutto in questo avvicinamento
con i fratelli delle altre chiese, con i fratelli ortodossi, con i
musulmani, e anche con i fratelli marxisti. La Madonna qui irradia
unicamente l'amore [...].
Io credo che, per noi che veneriamo la Vergine di Medjugorje, il
nostro scopo sia quello di fortificare la nostra fede in Dio e
nell'uomo».
E prosegue con l'apologia della teoria e delle pratiche
carismatiche 44.
Questi pochi fatti, scelti fra tanti altri, sono sufficienti a
dimostrare lo stretto legame che unisce Medjugorje al Rinnovamento
Carismatico. Tanto più che le apparizionicontinuano.
Non bisogna dimenticarlo, la «Vergine» appare ogni sera a
Medjugorje dal 24 giugno 1981, senza contare le numerose volte in cui
ella si manifesta in altri momenti, come Vicka racconta a Padre
Bubalo: sono rari i giorni in cui ella ha visto Nostra Signora una
sola volta. Spesso, la Vergine le è apparsa «due,
tre, e anche quattro volte in un solo giorno» 45.
Se il suo messaggio venisse snaturato, se lo si facesse flettere nel
senso carismatico a sua insaputa e contro la sua volontà ella
avrebbe avuto - letteralmente! - più di mille occasioni di
lamentarsene con i «veggenti»! Ora, in tutta la letteratura su
Medjugorje, non si trova una sola parola pronunciata
dall'«Apparizione» in questo senso. Al contrario. Quando Vicka
dialoga con Padre Bubalo e si tocca la questione delle guarigioni che
hanno avuto luogo a Medjugorje, è una delle «guarigioni miracolose»
operate da Padre Tardif durante la sua visita nell'agosto 1983 che
viene citata, come inseparabilmente realizzata dal leader carismatico
e dalla Vergine di Medjugorje insieme e sotto il titolo «I
miracoli della Madonna» 46.
Ecco che tutto si fa chiaro! È per questo che se si vuole capire
Medjugorje dall'interno, lo spirito del messaggio nella maniera in
cui viene vissuto dai «veggenti» stessi e dalle loro guide
spirituali, se si vogliono individuare i nuovi criteri secondo i
quali gli esperti, i teologi del Rinnovamento - e Padre Laurentin in
primissimo luogo - hanno esaminato le «apparizioni» iugoslave, se
si vuole infine afferrare la posta decisiva del dibattito suscitato
nella Chiesa dagli avvenimenti di Medjugorje, bisogna porsi prima di
tutto una domanda: che cos'è il Rinnovamento Carismatico? O, per
riprendere l'espressione più precisa, la sola esatta usata da Padre
Laurentin, che cos'è il Pentecostalismo (protestante) per i
cattolici? Qual'è lo Spirito che anima questo Movimento?
A
questo riguardo, vedi l'articolo Conoscere
il Rinnovamento nello Spirito,
nella sezione «Movimenti»,
da cui si evince in modo chiaro la natura e l'origine protestante
delle pratiche carismatiche.
l «Maria
è il modello carismatico»
Si
capisce facilmente l'entusiasmo dei carismatici per queste
«apparizioni» che confermano il loro Movimento e ne raccomandano le
pratiche. Tuttavia, i nostri carismatici non si sarebbero preoccupati
per il fatto che si trattava di «apparizioni» mariane? Le
apparizioni della Vergine Maria non avrebbero rischiato di essere
male accolte in ambiente pentecostale (di origine protestante)?
Assolutamente no! Perché anche su questo punto era stata prevista,
in seno al Movimento, una certa preparazione teologica. Dal 1975,
Padre Laurentin aveva aggiunto un capitolo al suo libro Pentecôtisme
chez les catholiques,
intitolato precisamente «Maria
prototipo carismatico» 47.
Il lavoro si svolge su questo tema: «Maria
è pentecostale: [...]. Maria
è il modello carismatico [...], il
prototipo dei cristiani battezzati nello Spirito [...]. Maria
è profetessa e glossolale [...],
prototipo non solamente dei carismi in generale, ma della preghiera
in lingue che caratterizza il Movimento della Pentecoste [...].
Maria è in primo piano nel gruppo
carismatico del
cenacolo».
Questo contesto dissipa diversi enigmi:
- Si capisce
subito l'interesse appassionato che le «apparizioni» di Medjugorje
suscitano negli ambienti carismatici;
- Si spiega
meglio il motivo per cui i criteri utilizzati per operare il
discernimento degli spiriti - in questo caso di apparizione - non
sono più gli stessi di quelli tradizionali del cattolicesimo, che
erano serviti per Lourdes o per Fatima. A volte, sono assolutamente
contrari;
- Infine, si
capiscono meglio le incredibili debolezze del libro di Padre
Laurentin su Medjugorje per quanto riguarda la serietà dell'analisi
critica e teologica. Il suo esposto, in effetti, appare molto più
come un terzo lavoro di propaganda carismatica - d'altra parte
abilissimo - piuttosto che un esame obiettivo, coscienzioso e
completo degli avvenimenti verificatisi a Medjugorje. É facile
rendersene conto.
l Conclusione
Medjugorje,
Kibeho e tutti i turbinii carismatici che si sono moltiplicati
curiosamente da qualche anno, e precisamente a partire dalla fine del
Concilio Vaticano II, sono il grandeinganno
ecumenico,
la grande seduzione dell'apostasia annunciata dalle Sacre Scritture.
Per noi non c'è alcun dubbio. L'ipotesi dell'allucinazione
collettiva non tiene. Perché si assiste a Medjugorje, come nel
carismatismo, ad incontestabili fenomeni preternaturali.
Bisogna sapere, in effetti, che nelle sue opere tenebrose il demonio
suole giocare contemporaneamente a diversi livelli: a volte
interviene direttamente con delle false apparizioni o dei falsi
miracoli, a volte suscita e sostiene delle imposture, a volte si
serve di spiriti inquieti che egli manovra a modo suo. Ciò che è
nuovo, da qualche anno, è che per imporre alla Chiesa - se questo
fosse possibile - le sue nuove dottrine dell'ecumenismo e della
libertà religiosa, il carismatismo e le sue «apparizioni» di nuovo
genere, - visibilmente destinate a fare dimenticare Fatima - i segni
e i pretesi miracoli si moltiplicano. Comunque, questi «segni e
prodigi», insolitamente presentatici dai nostri «nuovi discepoli»,
non ci devono impressionare. Padre Tardif, nella sua
autobiografia Jésus
a fait de moi un témoin 48,
ha un bel da vantarsi a dieci riprese «dei segni e dei prodigi»
(sic) che ha compiuto; non potrà mai convincerci di aver agito in
nome di Dio. Prodigi compiuti da un prete che falsifica la Sacra
Scrittura, per non parlare del solo Battesimo vero, che moltiplica le
dichiarazioni apertamente eretiche, e che, inoltre, si prende
visibilmente per un nuovo messia; tutti questi segni non potranno mai
essere da Dio. Non ce ne avverte forse la Sacra Scrittura? Rileggete
il Libro
dell'Esodo (Es 7,
11-13): vedrete come i maghi d'Egitto «compirono,
anche loro, con i loro sortilegi» diversi
prodigi compiuti in nome di Dio da Mosé e Aronne. Rileggete il Libro
del Deuteronomio (Dt 13,
1-5) sui falsi profeti che compiono segni e prodigi per condurre i
fedeli all'apostasia. Abbiamo infine l'avvertimento solenne di Nostro
Signore stesso: «Sorgeranno
falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e prodigi da
sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l'ho
predetto» (Mt 24,
25; Ts 2,
9; Ap 13,
13). In attesa che la Chiesa decida, che denunci infine con coraggio
e con chiarezza tutte queste trappole del maligno - e presto o tardi
bisognerà che lo faccia a proposito di Medjugorje e del
carismatismo, di Kibeho e di qualche ventina o trentina di casi di
pretese «apparizioni», a volte di aspetto più classico, ma
ugualmente poco credibili - noi ci atteniamo a Fatima. Perché la
Chiesa l'ha già giudicata e la sua origine divina è
eclatante e incontestabile. Perché Fatima domina tutto il nostro
secolo e continua ad imporsi alla Gerarchia stessa, malgrado le
opposizioni che sorgono senza fine da parte di coloro che sostengono
la nuova religione (il neo-modernismo), che si erigono, sotto
pretesti fallaci, contro un messaggio che li condanna. Siccome i
disegni di Dio sono inevitabili, bisognerà che, presto o tardi, il
Papa consacri finalmente la Russia al Cuore Immacolato di Maria,
secondo le richieste esatte della Madonna. Bisognerà quindi che egli
raccomandi la devozione riparatrice dei cinque primi sabati del mese,
alla quale sono legate meravigliose promesse di salvezza. Bisognerà
infine che il Papa riconosca, non più implicitamente, ma
solennemente, l'autenticità divina del grande Segreto, rivelandone
la terza parte. Tale divulgazione sarà, ne siamo sicuri, l'atto
decisivo che segnerà l'alba del risollevamento della Chiesa. Ed è
precisamente questo atto che Satana vuole impedire. Perché è con lo
scopo evidente di disprezzare Fatima e il suo temibile Segreto che
egli moltiplica per tutto il mondo, da vent'anni, le sue false
apparizioni. Per quanto ci concerne personalmente, affrettiamo l'ora
della grande rinascita cattolica promessa, mettendo già in pratica
nella nostra propria vita, senza più attendere, le grandi richieste
della Madonna: recitiamo il rosario quotidiano. Portiamo il santo
scapolare di Nostra Signora del Carmelo, come segno della nostra
consacrazione al suo Cuore Immacolato; pratichiamo la Comunione
riparatrice dei primi sabati del mese; recitiamo con amore le piccole
preghiere dell'Angelo e della Madonna, così belle e così ricche.
Compenetriamoci dei loro messaggi. Infine, secondo le parole di
Nostro Signore a Suor Lucia, dedichiamoci alla vera penitenza, alla
vera mortificazione che costituisce il compimento esatto del nostro
dovere di stato. Noi contribuiremo così più efficacemente alla
salvezza della nostra anima, a quella del nostro prossimo e al
risollevamento della Chiesa, per mezzo della dolce e potente
mediazione del Cuore Immacolato di Maria. Così facendo, noi
affretteremo l'ora del Suo trionfo finale, preludio necessario del
regno universale del Sacro Cuore di Gesù.
Con
l'accusa di «aver
diffuso l'eresia», «manipolato
le coscienze» e
di aver avutorapporti
immorali con una suora,
Padre Tomislav Vlasic, la guida spirituale dei sei veggenti ai
quali la Madonna sarebbe apparsa costantemente da ben ventotto
anni a Medjugorje, nell'Erzegovina occidentale, è
stato espulso dall'Ordine
francescanodal
ministro generale dell'Ordine, José
Rodriguez Carballo, e
ridotto allo stato laicale.
Ne ha dato notizia il quotidiano di Sarajevo Dnevni
Avaz che
pubblica il testo della lettera di espulsione. È un duro colpo
per il più recente santuario mariano europeo che in pochissimi
anni ha registrato una spettacolare progressione di affluenza di
pellegrini da tutto il mondo, tale da far concorrenza ai più
antichi e prestigiosi santuari come Lourdes e Fatima. Il frate
eretico e colpevole di azioni contra
sexum era
stato allontanato da tempo. È dal 1992 che viveva in un convento
in Abruzzo, di fatto sospeso a
divinis,
senza poter esercitare alcuna attività apostolica. Negli anni
passati altri frati francescani in Erzegovina erano stati espulsi
dall'Ordine dei frati minori e sospesi a
divinis.
Anche Padre Jozo Zovko, attuale direttore spirituale dei presunti
«veggenti», nonché figura emblematica del «fenomeno
Medjugorje», sul quale pendono sanzioni disciplinari molto
gravi, ha deciso di allontanarsi a tempo indeterminato dalla
parrocchia di Siroki Brijeg e dalla guida di Medjugorje,
suscitando non poco stupore e sospetti tra i suoi sostenitori.
|
APPENDICE
I
DICHIARAZIONE DI MONS. ZANIC
DICHIARAZIONE DI MONS. ZANIC
VESCOVO, DI
MOSTAR SUI FATTI DI MEDJUGORJE
Il
25 luglio 1987, Mons. Pavao
Zanic (1918-2000),
Vescovo della Diocesi di Mostar dal 1980 al 1993, si è recato a
Medjugorje per amministrare le Cresime. Al termine dell'omelia, il
Prelato ha pronunciato queste illuminanti parole 49:
«Cari
fratelli, oggi, qui, in questo giorno di Cresime a Medjugorje, può
darsi che Vi attendiate che io dica qualche parola in merito agli
avvenimenti di cui parla tutto il mondo. La Chiesa deve prenderli in
considerazione, ed è perciò che, nella misura che le compete, essa
ne ha affidato l'esame ad alcune persone e a determinate Commissioni.
Gioverà il fatto che voi sappiate che, attualmente, una Commissione
nominata dalla Conferenza Episcopale Iugoslava si sta occupando di
tale questione. In effetti, la Chiesa non può rischiare di incrinare
la propria credibilità davanti al mondo del XX secolo, sempre pronto
a criticarla e a ridicolizzarla a proposito di questo o di quello...
per poi prendersela con Gesù Cristo».
l «Ho
cercato la verità nella preghiera e attraverso un'indagine
approfondita»
«Posso
dirvi che, nel corso di questi sei anni, ho pregato, ho studiato e ho
taciuto. Anche molte altre persone hanno pregato, e di ciò le
ringrazio vivamente. Nel corso di ogni Santa Messa, Medjugorje è
sempre stata presente nelle mie intenzioni. Ho pregato ogni giorno la
Vergine Maria recitando il mio rosario, affinché Ella mi ottenesse
la luce da Dio. Ho pregato anche lo Spirito Santo. Queste preghiere
mi hanno fortemente aiutato nel formarmi la convinzione forte e certa
a riguardo di tutto quello che ho sentito, letto e visto. Certamente,
qui si è pregato e si è digiunato parecchio, ma tutto questo è
stato fatto nella certezza che tutti gli avvenimenti accaduti in
questo luogo fossero veramente di origine soprannaturale.
Ebbene! Predicare al popolo e ai fedeli delle cose che
non sono affatto vere, nei riguardi di
Dio, di Gesù Cristo o della Vergine
Maria, è meritevole del profondo
dell'inferno! In tutto il mio lavoro,
nella mia preghiera e nel mio studio, non ho avuto che un unico
scopo: scoprire la verità! A tal fine, fin dal 1982, ho formato una
Commissione composta da quattro membri, che più tardi, con l'aiuto
di qualche Vescovo e di alcuni Superiori di Ordini religiosi, ho
ampliato portando il numero dei membri da quattro a quindici. Essi
provenivano da nove Facoltà di teologia, da sette Diocesi e da
quattro Provincie religiose, e due di loro erano degli eminenti
psichiatri. I membri di tale Commissione erano liberi di consultare
altri colleghi all'esterno. La Commissione ha lavorato indefessamente
per ben tre anni. La Santa Sede è stata regolarmente informata dei
lavori, come pure lo è stata degli avvenimenti. Attualmente, la
Commissione costituita dalla Conferenza Episcopale Iugoslava sta
ancora occupandosi di questa delicata faccenda».
l Diverse
istanze ecclesiastiche hanno tentato di far cessare i pellegrinaggi
«Tuttavia,
in questi ultimi tempi, con grande precipitazione alcuni hanno
superato e anticipato il giudizio ufficiale della Chiesa; essi hanno
proclamato al mondo intero che qui si sono verificati dei miracoli e
dei fatti soprannaturali, e hanno predicato queste rivelazioni
private anche dall'altare, cosa che non è permessa fintantoché la
Chiesa non ha riconosciuto tali rivelazioni come autentiche. Ed è
perciò che alcune istanze hanno richiesto di non organizzare
pellegrinaggi ufficiali, in attesa del giudizio ufficiale della
Chiesa. La Commissione per Medjugorje ha fatto la prima di queste
istanze il 24 marzo 1984, sfortunatamente senza ottenere risultati.
In seguito ad essa, nell'ottobre dello stesso anno, la nostra
Conferenza Episcopale rese noto che non
era più permesso organizzare pellegrinaggi pubblici a Medjugorje;
e per "pubblici" si intendevano tutti i pellegrinaggi
formati da fedeli che partono e arrivano insieme e compiono in questo
luogo delle pratiche in comune. Ma anche questa azione non diede
nessun risultato. Poi, il 23 maggio 1985, la Congregazione per la
Dottrina della Fede indirizzò una lettera alla Conferenza Episcopale
Italiana per chiederle di dissuadere l'organizzazione di
pellegrinaggi e di cessare ogni forma di propaganda. Ma anche
quest'ultima azione era destinata a fallire. Infine, allorché venne
costituita la seconda Commissione, il Cardinal
Franjo Kuharic e
io stesso, a nome della Conferenza Episcopale Iugoslava, il 9 gennaio
1987, abbiamo rilasciato questa dichiarazione: "Di
conseguenza, non
è permesso organizzare pellegrinaggi o
altre manifestazioni motivate dal carattere soprannaturale attribuito
agli avvenimenti di Medjugorje". Si tratta della più autorevole
istanza della Chiesa Iugoslava, e non può, né dev'essere
trascurata, quasi si trattasse di un nulla di fatto».
l I
lavori della Commissione Diocesana sono approdati ad un esito
negativo
«Da
quando sono giunte le prime notizie che annunciavano degli
avvenimenti straordinari in questa parrocchia, la cattedra episcopale
ha seguito gli eventi con attenzione, raccogliendo tutto ciò che
poteva essere utile nella ricerca della verità. Ho lasciato piena
libertà ai "veggenti" e ai pastori incaricati del
ministero nella parrocchia, e li ho difesi dagli attacchi della
stampa e dei circoli politici. Abbiamo registrato su cassette tutte
le conversazioni, raccolto le cronache, i diari, le lettere e i
documenti. Nel corso di tre anni, la Commissione formata dai nostri
professori in Teologia e dai medici ha esaminato tutto questo
materiale. Tale lavoro ha dato il seguente risultato: "Due
membri della Commissione hanno espresso un parere favorevole; uno di
loro si è astenuto; un altro ha affermato che "poteva darsi che
all'inizio ci fosse stato qualcosa di autentico, ma che poi...".
I rimanenti undici membri hanno espresso parere negativo: "Non
constat de supernaturalitate", il che in parole
povere significa che non ci sono state apparizioni.
Sono profondamente convinto che tutti i membri della Commissione
hanno lavorato con coscienza, esaminando tutto ciò che poteva
servire per scoprire la verità. La Chiesa non può mettere in gioco
la sua credibilità, e spesso in fatti analoghi, dopo aver esaminato
gli avvenimenti con la più grande attenzione, essa ha allontanato le
folle numerose che si raccoglievano in quei luoghi dove si era
constatato che i fatti avvenuti non erano di origine soprannaturale.
Pensiamo, ad esempio, a Garabandal, in Spagna, a San Damiano, in
Italia, e ad una dozzina di altri posti. A Garabandal, i "veggenti"
dicevano che la Vergine Maria aveva promesso un grande segno per
tutto il mondo; da allora sono trascorsi venticinque anni e non si è
visto alcun segno. Lo stesso sta accadendo anche qui».
l «O
Santa Vergine, cos'hanno fatto di Voi»?
«Secondo
i "veggenti", la Vergine Maria ha cominciato ad apparire
sul Podbrdo, sulla collina Crnica; quando la Polizia ha proibito le
riunioni in quel luogo, Ella è scesa nelle case, nei giardini, nei
campi, nelle vigne, nelle piantagioni di tabacco, in chiesa,
sull'altare, in sacrestia, nel coro, sul tetto, sul campanile, nelle
vie, sulla strada di Cerno, in macchina, in autobus, a scuola, in
certi punti di Mostar, a Sarajevo, in alcuni conventi a Zagabria, a
Varazdin, in Svizzera, in Italia, di nuovo sul Podbrdo, sul monte
Krizevac, in parrocchia, nel presbiterio, ecc... Certamente questa
lista non comprende la metà dei luoghi dove sono avvenute le
presunte "apparizioni". Tutte le persone oneste che
venerano la Madre di Dio devono dunque esclamare: "O Vergine
Santa, cos'hanno fatto di Voi"»?
l «Proibisco
ai sacerdoti pellegrini a Medjugorje di celebrare la Santa Messa
nella mia Diocesi»
«In
questa Diocesi, io sono, per diritto divino, il pastore, il maestro
della fede e il giudice delle controversie concernenti la fede.
Giacché i fatti di Medjugorje hanno creato tensione e divisione
all'interno della Chiesa - alcuni ci credono, altri no - e che tutto
questo è sfuggito di mano al controllo della Chiesa, poiché tutte
le decisioni e raccomandazioni testé citate delle istanze
summenzionate (Commissione, Conferenza Episcopale Iugoslava e
Congregazione per la Dottrina della Fede) sono rimaste senza effetto,
io, Vescovo di Mostar, responsabile davanti a Dio della disciplina
della mia Diocesi, ricordo e ratifico le precedenti decisioni e
istanze ecclesiastiche, e a tutti i sacerdoti che organizzano
pellegrinaggi e vengono qui attribuendo a questi fatti un carattere
soprannaturale, io proibisco di celebrare la Messa nella mia Diocesi
fino a quando la Conferenza Episcopale non avrà terminato i suoi
lavori»!
l Il
segno incontestabile della non-autenticità
delle «apparizioni» di
Medjugorje
«Mi
rivolgo a Voi, o Vergine Immacolata e Madre di Dio e della Chiesa,
Madre di questo popolo che Vi cerca, che Vi prega e che Vi ama. Mi
rivolgo a Voi, io Vostro umile servitore, Vescovo di Mostar, e in
faccia al mondo professo la mia profonda e incrollabile fede nella
Vostra intercessione che fà di Voi la Mediatrice presso Dio
Onnipotente per tutti i bisogni dei Vostri figli in questa valle di
lacrime. Io professo la mia profonda e incrollabile fede nel Vostro
amore verso noi peccatori, in quell'amore che Voi avete manifestato
nelle Vostre apparizioni e nei soccorsi che ci avete accordato. Io
stesso, in passato, ho guidato dei pellegrinaggi a Lourdes. È con la
forza datami da questa fede che io, Vostro servitore, Vescovo di
Mostar, davanti a tutte le folle che Vi hanno invocato, scopro e
accetto il Vostro grande segno divenuto certo ed evidente al termine
di questi sei anni. Di un segno speciale, io stesso non ne avevo
bisogno; è stato tuttavia necessario per tutti coloro che hanno
creduto in cose che non erano affatto vere. Questo segno consiste nel
fatto che, dopo sei anni, Voi siete rimasta silenziosa, nonostante
l'annuncio ripetuto secondo il quale stavate per darci un segno. Già
nel 1981, i "veggenti" dicevano: "Ci sarà un segno
visibile e durevole sulle colline delle apparizioni; questo segno sta
venendo, lo si vedrà fra un po' di tempo; attendete ancora un po';
ancora un po' di pazienza". E ancora: "Il segno avrà luogo
per la Festa dell'Immacolata Concezione del 1981, per Natale, per
Capodanno, ecc...". Io Vi ringrazio, o Maria, d'aver dimostrato
a sufficienza, con il Vostro silenzio durato sei anni, se Voi avete
parlato o meno, se siete veramente apparsa, se avete confidato dei
messaggi o dei segreti, se avete promesso o meno un segno
particolare».
l «O
Vergine Santa, degnatevi
di far sì che la si smetta di diffondere dei messaggi che non sono
vostri»
«Vergine
SS.ma, Madre di Gesù Cristo e Madre nostra, degnateVi di intercedere
affinché scenda la pace su questa turbolenta Provincia
ecclesiastica, in questa Diocesi di Mostar. Intervenite specialmente
in favore di questo paese e di questa parrocchia dove un'infinità di
volte ci si è serviti del Vostro santo Nome per diffondere messaggi
presentandoli come se provenissero da Voi. O Vergine SS.ma, degnateVi
infine di accettare, in riparazione, le preghiere sincere delle anime
devote che vivono lontane dal fanatismo e dalla
disubbidienza alla Chiesa. Accordate a noi tutti di
ritrovare l'autentica verità. O Vergine diletta, umile ed obbediente
ancella del Signore, degnateVi di far sì che la nostra Medjugorje
cammini con passo sicuro dietro il Pastore di questa Chiesa locale, e
che tutti noi possiamo glorificarVi e pregarVi nella verità e
nell'amore. Amen».
APPENDICE
II
DICHIARAZIONE
DI MONS. RATKO PERIC,
VESCOVO DI
MOSTAR, A MEDJUGORJE
Il
15 giugno 2006, Mons. Ratko
Peric,
Vescovo della Diocesi di Mostar-Duvno, in occasione della Solennità
del Corpus
Domini,
si è recato a Medjugorje. Ecco un estratto della sua omelia 50:
«Innanzitutto,
il fatto che qualcuno si confessa sinceramente e riceve devotamente
la santa comunione in questa chiesa parrocchiale e che tale persona
nella sua anima sente la gioia, grazie al perdono di Dio, lo saluterà
ogni fedele e lo attribuirà a Dio, fonte di ogni grazia. Ma sarà
attento a non passare, in maniera illogica e inconseguente, da tale
fatto di grazia alla conclusione: "Io mi sono confessato, mi
sento bene, ora sono convertito, dunque la Madonna appare a
Medjugorje"! Tale fedele e penitente è comunque obbligato a
confessarsi, frequentare gli altri sacramenti, osservare tutti i
comandamenti al di là del fatto se le apparizioni private siano
riconosciute o meno. Secondo, io non sarei un ministro responsabile
del Mistero del Corpo e del Sangue di Cristo se non avvertissi, anche
oggi pubblicamente, anche da questo luogo e in questa occasione,
tutto il mondo interessato chein questa Chiesa locale di
Mostar-Duvno esiste qualcosa come uno scisma: un gruppo di
sacerdoti, dimessi dal Governo generale dei Frati minori dall'Ordine
francescano a causa della loro disobbedienza al Santo Padre, già da
anni mantiene in maniera violenta più chiese parrocchiali e uffici
con l'inventario ecclesiastico. In tali parrocchie essi operano non
solo illegalmente, ma amministrano i sacramenti sacrilegamente, e
alcuni anche invalidamente, come sono la confessione e la cresima
oppure assistono ai matrimoni invalidi. Tale prassi antiecclesiastica
deve essere scioccante per tutti noi. Ugualmente, tale scandalo del
sacrilegio dei sacramenti, specialmente del Santissimo Corpo di Gesù,
dovrebbe essere scioccante anche per i fedeli che si confessano
invalidamente davanti a tali sacerdoti e assistono alle Messe
sacrileghe. Preghiamo il Signore di togliere quanto prima di mezzo di
noi questo scandalo e scisma. Terzo, sono grato alla Santa Sede che
ha sempre rispettato la posizione dei Vescovi di Mostar-Duvno, sia
del defunto che dell'attuale, riguardo alle presunte "apparizioni"
e "messaggi" di Medjugorje, restando sempre fermo il pieno
diritto al Sommo Pontefice di pronunciarne l'ultimo verdetto. E
questa posizione dei Vescovi, dopo tutte le indagini canoniche, si
può riassumere in queste frasi:
- Medjugorje
è una parrocchia cattolica nella quale si realizza la vita liturgica
e pastorale come nelle altre parrocchie di questa Diocesi di
Mostar-Duvno. E nessuno è autorizzato ad attribuire
il titolo ufficiale di "santuario"
a questo luogo, eccetto la Chiesa;
- In
base alle indagini ecclesiastiche sugli avvenimenti di Medjugorje non
si può affermare che si tratti delle apparizioni o rivelazioni
soprannaturali. Questo significa che la Chiesa finora
non ha accettato nessuna apparizione né come soprannaturale né come
mariana;
- Nessun
sacerdote che opera canonicamente in questa parrocchia di Medjugorje
o che sia di passaggio è autorizzato a presentare la sua opinione
privata, contraria alla posizione ufficiale della Chiesa sulle
"apparizioni e messaggi", né in occasione delle
celebrazioni dei sacramenti, né durante gli atti di pietà soliti,
né nei mezzi di comunicazione cattolici;
- I fedeli
cattolici non sono solo liberi dall'obbligo di credere nella
veridicità delle "apparizioni", ma devono sapere che non
sono permessi i pellegrinaggi ecclesiastici, né
ufficiali né privati, né personali né comuni,
dalle altre parrocchie, se presuppongono l'autenticità delle
"apparizioni" o se con ciò autenticassero tali
"apparizioni". Chi fà e insegna diversamente, non agisce e
non insegna secondo lo spirito della Chiesa;
- In
base alle indagini e prassi finora avute, come Vescovo locale ritengo
che riguardo agli avvenimenti di Medjugorje per tutti questi
venticinque anni non è
stata accertata, a
livello ecclesiastico, nessuna "apparizione" della
Madonna come autentica. Il
fatto che nel corso di questi venticinque anni si parla di decine di
migliaia delle "apparizioni", non attribuisce nessuna
autenticità a tali eventi, secondo le parole dell'attuale Santo
Padre, udite durante l'udienza concessami il 24 febbraio 2006, alla
Congregazione per la Dottrina della Fede hanno sempre suscitato la
domanda come possano
essere credibili per un credente cattolico.
Soprattutto
non ci appaiono come autentiche se già si sa in anticipo che le
presunte "apparizioni" avverranno:
- ad
una persona ogni anno il 18 marzo, ma avrà anche le "apparizioni"
ogni 2 del mese, con i "messaggi" che puoi anche tu
aspettare, secondo la procedura abituale;
- ad
un'altra avverrà ogni giorno dell'anno, ma - come se questo non
fosse sufficiente - e perciò di aggiunta ogni 25 del mese
un'"apparizione" particolare e anche una specie di
comunicato al pubblico che anche tu puoi prevedere e aspettare;
- ad
una terza apparirà ogni 25 di dicembre, per il Natale, anche con il
comunicato simile ai già menzionati;
- ad
una quarta persona "apparirà" ogni anno il 25 giugno, e
ciò con un certo comunicato;
- agli
altri due ogni giorno con i "messaggi" che si possono
prevedere perché sono varianti dei simili contenuti.
Tale fatto
e alluvione delle presunte "apparizioni", "messaggi",
"segreti" e "segni" non confermano la fede, ma ci
convincono ancor di più che in tutto questo non è accertato niente
di autentico e di veritiero. Perciò responsabilmente invito quelli
che dicono di sé di essere "veggenti" come anche quelli
che formulano i "messaggi" a mostrare l'obbedienza
ecclesiastica e a cessare con tali pubbliche comparse e comunicati in
questa parrocchia. Con ciò manifesteranno loro dovuto senso
ecclesiale non mettendo le "apparizioni" private e le
comunicazioni private sopra la posizione ufficiale della Chiesa. La
fede è una cosa seria e responsabile. La Chiesa è un'istituzione
seria e responsabile. Per l'intercessione della Beata Vergine Maria,
la più grande portatrice dei doni dello Spirito di Dio e la quale
per opera dello Spirito Santo nel suo grembo ha concepito e ha dato
al mondo la Seconda Persona Divina, Cristo Gesù, il quale ci dà il
suo Santissimo Corpo e Sangue per la vita eterna, voglia Lui - Via
Verità e Vita – aiutarci affinché la verità sulla Madonna, Madre
sua e Madre della Chiesa, Sede della Sapienza e Specchio della
Giustizia, risplenda in tutto il suo splendore in questa nostra
parrocchia e Diocesi, senza alcuna mescolanza di cose
non degne di fede, e tutto in conformità all'immutabile
dottrina e prassi della Chiesa. Amen».
NOTE
1 Traduzione
dall'originale francese Apparitions a
Medjugorje? («Apparizioni a Medjugorje»?), a cura di Padre
Edoardo Martinelli o.c.d. Il presente articolo è apparso in più
puntate sulla rivista francese La Contre-Réforme au
XXe siécle (dal numero di
maggio del 1984 a quello di giugno del 1985).
2 Cfr.
P. A. Poulain s.j., Des grâces d'oraison. Traité de
théologie mystique («Delle grazie d'orazione. Trattato di
teologia mistica»), Parigi 1906, pagg. 293-294.
4 Cfr.
J.-B. Boucher, Madame Acarie, Parigi 1892; cit. in
H. Bremond, Histoire du sentimente religieux («Storia
del sentimento religioso»), vol. II, pagg. 69-71. Il grassetto è
nostro.
5 Cfr.
Mons.. L. Cristiani, Presence de Satan dans le monde
moderne («Presenza di Satana nel mondo moderno»), Ed.
France-Empire, 1960, cap. «Le diavolerie di Lourdes»,
pagg. 59-91.
6 Cfr. «Les
phénomès mystique distingué de leurs contrefaçons humaines et
diaboliques», («I fenomeni mistici distinti dalle loro
contraffazioni umane e diaboliche»), in Traité de théologie
mystique («Trattato di teologia mistica»), vol. II, pag.
24, Ed. Lethielleux, 1923.
7 Cfr.
M. Ljubic, La Vierge Marie apparaît en Yougoslavie («La
Vergine Maria appare in Iugoslavia»), Ed. du Parvis, Hauteville
1984, pag. 14.
10 Cfr.
S. Kraljevic, Les apparitions de Medjugorje («Le
apparizioni di Medjugorje»), Ed. Fayard, 1984, pag. 47.
11 Cfr.
P. T. Vlasic o.f.m., Yougoslavie, Medjugorje et la
Sainte Vierge, Reine de la Paix («Iugoslavia, Medjugorje e
la Santa Vergine, Regina della Pace») Ed. Téqui, 1984, pag. 47.
39 Cfr.
Y. Bubalo o.f.m., Je vois la Vierge. Aînée des voyants
de Medjugorje, Vicka raconte les apparitions et son extraordinaire
expérience («Io vedo la Vergine. La maggiore dei veggenti
di Medjugorje, Vicka racconta le apparizioni e la sua straordinaria
esperienza»), pagg. 162-163. Padre Bubalo è un francescano croato
scismatico, apologista ed entusiasta delle «apparizioni». Padre
Laurentin ha scritto la prefazione della versione francese; Ed.
O.E.I.L., 1984.
42 Cfr.
P. R. Laurentin, Dernière nouvelles des apparitions de
Medjugorje («Ultime novità sulle apparizioni di
Medjugorje»), Appendice n° 1 del libro, pag. 9.
47 Cfr.
P. R. Laurentin, Pentecôtisme chez les catholiques.
Risques et avenir («Il Pentecostalismo presso i cattolici.
Rischi e avvenire», pagg. 241-250.
48 Cfr.
P. E. Tardif, Jésus a fait de moi un témoin («Gesù
ha fatto di me un testimone»), Ed. Cahiers du Renouveau, 1984, pagg.
81, 132.
50 Facciamo
notare come dalle parole di Mons. Peric emergano due fatti certi: lo
stato di disobbedienza dei francescani di Medjugorje e la diffusa
anarchia che regna ormai sovrana in molti settori del clero e del
laicato cattolico.
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