Vatican post/ Bergoglio batte don Gallo (anche in libreria)
Vende Papa Francesco in libreria? Diamine se vende! Ecco la lieta novella: toglie spazio sugliespositori alle prediche inutili e barbose (nonché barbute) diEnzo Bianchi, alle fantasie senza capo né coda di Corrado Augias, alle spericolatezze teologiche di Vito Mancuso, al sacro fuoco polemico e matematico di Piergiorgio Odifreddi, agli inviti alla ribellione di don Gallo.
Basta dare una sbirciata dove ancora si vendono i libri, per accorgersi di quanto il pensiero e la figura di Papa Francesco rappresentino un pianeta attraente. Al punto vendita delle Paoline di Roma, storico locale in via della Conciliazione, a due passi da piazza San Pietro, il tavolo di ciò che si vende strabocca di testi «francescani». Scontato! Si gioca in casa, in una libreria cattolica. Bene. Spostiamoci alla Feltrinelli di largo Argentina, a due passi da dove pugnalarono Giulio Cesare. Libreria laica. Il fondatore della casa editrice, il miliardario e terrorista di sinistra Giangiacomo Feltrinelli, non si sarebbe fatto scrupoli nel piazzare un bel po’ di dinamite sotto il colonnato di San Pietro. Adesso certamente starà rivoltandosi nelle tomba, poiché per ospitare le opere di Papa Francesco alla Feltrinelli sono stati costretti ad allestire una vetrina apposita. È qui da pochi giorni, ci confessa un venditore riccioluto, e nota un viavai di clienti che si accalcano davanti alla sezione riservata alla religione (in passato piuttosto malmessa).
Mentre scambiamo due chiacchiere, una signora gli chiede l’intervista di padre Antonio Spadaro (gesuita come il Papa e direttore di «Civiltà cattolica»), appena uscita da Rizzoli («La mia porta è sempre aperta», un condensato del «Francesco pensiero»). La moda dei Papi che vendono in libreria cominciò con Giovanni Paolo II. Un suo libro uscì con una casa editrice laica. Era il 1994 quando Mondadori pubblicò “Varcare le soglie della speranza”, risposte del Pontefice al giornalista Vittorio Messori. Da quel momento la linea di demarcazione tra editoria cattolica e laica ha cominciato a dissolversi. Persino le encicliche hanno cominciato a destare attesa e suscitare attenzione. Con il successore di Giovanni Paolo II, il discorso si è fatto ancora più complesso.Benedetto XVI prima di diventare Papa era un teologo di risonanza internazionale, che aveva intrecciato un dialogo perlopiù filosofico ma anche politico con intellettuali credenti e non credenti. Nell’epoca storica della più profonda secolarizzazione dell’Occidente il punto del vista del Papa non ha mai avuto così alta e diffusa risonanza.
Questo è il vero problema. La “Evangelii gaudium” e “La mia porta è sempre aperta” di Papa Francesco si vendono bene. Quindi la fede cattolica è in salute? Decisamente no! Anzi. Labarca fa acqua da tutte le parti. Non ci sono dubbi però che la diffusione del «Francesco pensiero» è da salutare come la manna dal cielo. La legge economica di Gresham postula che la moneta cattiva scaccia sempre quella buona. In questo caso invece accade il contrario: è la moneta buona adallontanare quella cattiva. Se a fine giornata si vendono più copie di Papa Francesco e meno di don Gallo, vuol dire che è una buona giornata.
FACEBOOK TREND TOPIC 2013: PAPA FRANCESCO CONQUISTA LA TOP TEN
Papa Francesco è l’argomento più discusso all’interno di Facebook nel 2013, battuti Miley Cyrus e Royal Baby
Papa Francesco sembra essere il più amato del web. Dopo aver scalato le classifiche delle parole più ricercate all’interno di Yahoo! nel 2013, sua Santità conquista anche il popolo di Facebook.
Con l’anno che sta per concludersi anche il social networkpiù famoso del mondo ha ceduto alla tentazione di stilare itop trend del 2013. Tra gli argomenti più discussi a livello globale spicca proprio Papa Francesco che si colloca in prima posizione. Che fosse destinato a entrare nel cuore delle persone si era intuito fin dal momento della sua elezione. Sua Santità si colloca dunque al vertice della top list e dà un bel po’ di distacco a Miley Cyrus e al Royal Baby, i due argomenti probabilmente più trattati dai media internazionali nell’anno che sta per finire.
Al secondo posto dei trend topic di Facebook del 2013 si colloca l’argomento Elezioni mentre al terzo posto si piazza ilRoyal Baby seguito dai Tifoni. Quinto in classifica troviamo il fenomeno virale Harlem Shake e al sesto posto c’è l’argomento Alluvione.
Al settimo posto troviamo l’eccentrica Miley Cyrus, segue all’ottavo posto la Strage alla maratona di Boston. La nona posizione la decretano gli appassionati di ciclismo: troviamo infatti il Tour de France, una delle competizioni sportive più famose che dal 1903 catalizza l’attenzione di appassionati da tutto il mondo. Il decimo posto lo conquista l’appena scomparso Nelson Mandela, forse una delle poche figure simbolo del secolo appena trascorso. A lui il mondo deve molto e Facebook sembra riconoscergli il merito di averlo migliorato. La decima posizione è dovuta a una questione di “tempo”.
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