La chiesa d'Olanda è morta
i laici olandesi scrivono al papa
La chiesa d'Olanda è morta,
e non perché il programma più
progressista dell'orbe cattolico ha fallito,
ma proprio perché si è realizzato.
Migliaia di laici hanno scritto al papa per denunciare "una Chiesa alla deriva" e il comportamento dei vescovi,
responsabili di "una secolarizzazione aggressiva".
MA COSA PRETENDONO? Hanno seminato vento, raccolgono tempesta. E adesso soffiano sulla sabbia del deserto: si rassegnino, la storia cattolica olandese è finita, e non ha senso tenere aperte le chiese.
Una visita molto importante da parte della chiesa del paese europeo che sta attraversando una nuova forte crisi
MARCO TOSATTI
Lunedì mattina il Papa riceve in visita ad Limina i vescovi olandesi. La
riunione, inizialmente prevista per giovedì 5 dicembre, è stata
anticipata; in settimana si svolgerà anche la riunione – la seconda –
degli otto cardinali consiglieri del Papa per la Riforma della Curia, e
il carico di impegni è tale che non sarà possibile per i vescovi avere
un colloquio individuale con il Pontefice.
In concomitanza con la visita a Roma, è partita però una forte
iniziativa di migliaia di cattolici olandesi, che hanno emesso un
comunicato, e preparato un documento, diretto al Papa, e intitolato “ad
limina”. La situazione della Chiesa in Olanda, mai tranquilla da
decenni, sembra conoscere una nuova crisi, che provoca “preoccupazioni
radicate verso la direzione allarmante che la Chiesa olandese, gravata
da difficoltà ha preso negli ultimi anni”, scrivono i laici.
Molti laici attivi in circoli scientifici, accademici, legali tecnici e
del mondo degli affari, così come altri che li appoggiano, vedono che
“la fede cattolica, la cultura, il suo patrimonio e la sua eredità sono
ora in pericolo di essere persi per sempre”. L’impressione è che la
Chiesa del Paese “sia alla deriva”; e per questo hanno compiuto una
mossa senza precedenti dai tempi del Vaticano II. “Due gruppi di laici
hanno deciso di unire le loro forze, risoluti a farsi sentire alla luce
di un nuovo corso di ‘discernimento, purificazione e riforma’ come
sottolineato dalla ‘Evangelii Gaudium’”.
Così la Bezield Verband Utrecht (BVU), che ha più di quattromila
associati e un seguito molto maggiore, come si può rilevare dalle visite
al suo sito, si è unita al “Professorsmanifest” (PM). Quest’ultimo è
una piattaforma accademica che comprende più di sessanta docenti in
tutte le università olandesi. “Due settimane fa il gruppo, in una mossa
determinata a mostrare il suo costante appoggio al Papa, si è detto
d’accordo a lavorare con BVU nella preparazione di un ampio rapporto
intitolata Ad Limina Apostolorum”.
Il rapporto è stato fatto giungere al Pontefice. I laici accusano i
vescovi di “aver scelto di ritirarsi dai loro obblighi e responsabilità
verso il loro gregge citando una litania di ostacoli sociali che sono
incapaci o non vogliono affrontare”. In particolare appare allarmante ai
laici il programma di soppressione di parrocchie, chiusure, vendita di
beni ecclesiastici e chiese. I vescovi vogliono creare nuove
megaparrocchie chiamate “Centri eucaristici”, guidati da “squadre di
management” nominate dai vescovi con un prete. Questo nuove
mega-parrocchie saranno chiamate “Luoghi di speranza”.
Circa 1300 parrocchie saranno soppresse, mille edifici ecclesiastici
saranno demoliti. “C’è la diffusa sensazione – scrivono i laici – che
queste azioni vengono condotte in assenza della procedure prescritte
relative all’ ’alienazione di beni temporali’ stabilite dal codice della
Chiesa”. Queste misure sono prese contro i desideri dei parrocchiani,
molti dei quali sentono di essere stati “marginalizzati e privati dei
loro diritti nelle loro proprie chiese”. Ai loro occhi, scrive il
documento, i vescovi sono responsabili di applicare una politica di
“secolarizzazione aggressiva”.
E’ una politica originata, secondo i firmatari del documento “in una
cultura della paura” che demoralizza i credenti, e minaccia la fede. E
concludono: “Uniti insieme nelle loro fede in Cristo e nelle loro
devozione alla Chiesa cattolica universale, sono determinati ad
arrestare la tendenza corrente di mettere in silenzio la fede, in modo
da restaurare un ordine giusto nella Chiesa”, e che si trovi una
soluzione ai problemi nel dialogo con “apertura, obiettività, onestà e
verità”.
...e scrivono proprio a Bergoglio. cioè, la lepre scrive al cacciatore che "la doppietta mi minaccia". imbecilli.
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