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venerdì 21 febbraio 2014

Come si dice?: in vino veritas!

Vaticano record per il consumo di vino: 74 litri a persona, il doppio dell’Italia

Piazza San Pietro
(©ANSA) PIAZZA SAN PIETRO

La classifica mondiale del California Wine Institute


Il Vaticano è lo Stato più piccolo del mondo ma ha anche un altro record: secondo uno studio dell’autorevole California Wine Institute, nel 2012 è stato il Paese dove si è bevuto più vino pro capite, con un consumo incredibile di 74 litri a persona, molto di più delle nazioni dove tradizionalmente il mercato enologico è forte, come Francia, Italia, Usa, Germania, Cina, Spagna, Gran Bretagna. 

 La prima spiegazione che viene in mente, cioè che il consumo di vino risponda soprattutto a un uso cerimoniale, non regge (a messa viene santificato solo un sorso). Forse conta di più il fatto che la popolazione del Vaticano sia in media più maschile e più anziana di ogni altro, due fattori che potrebbero aumentare il consumo di vino.

Ma lo stesso Wine Institute segnala che i dati sono un po’ alterati dalle vendite nel supermercato vaticano, il cosiddetto «spaccio dell’Annona»: qui viene praticata una tassazione speciale, molto più bassa di quella italiana, e questo fa aumentare le vendite in maniera artificiale. L’offerta dei vini proposti negli scaffali del supermercato vaticano è particolarmente accattivante, con prodotti di tutti i prezzi e con cantine anche importanti. Tutti elementi che invogliano i consumatori con diritto di accesso all’Annona (tramite tessera personale con tanto di fotografia) a riempire i loro carrelli con le bottiglie di vino che, presumibilmente, non verranno tutte bevute fra le mura del vaticano. Questo però non può spiegare tutto. 

Altri piccoli Paesi hanno consumi di vino notevoli, per quanto minori del Vaticano. Andorra arriva a 46 litri a testa, e l’isola francese di St. Pierre et Miquelon (di fronte al Canada) tocca i 43,5 litri. Fra gli Stati «veri», la Slovenia è a 43 litri, la Croazia a 42, la Macedonia a 41,5, il Portogallo a 41 e la Svizzera a 38 litri. E l’Italia? Si ferma a 37,6 litri. La metà quasi esatta del Vaticano. 
LUIGI GRASSIATORINO

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