Ricostruzione Terzo Tempio Gerusalemme: sfiorato sacrificio pasquale ebraico
Incidenti sulla spianata delle moschee
La spianata delle Moschee a Gerusalemme – chiamata dagli ebrei Monte del Tempio – è stata chiusa ai visitatori dopo che ieri mattina si sono verificati incidenti. Secondo i media israeliani, decine di palestinesi hanno cominciato a lanciare pietre e petardi alle forze di sicurezza. Da giorni un centinaio di fedeli musulmani – ha ricordato la Maan – ha deciso di restare sulla Spianata notte e giorno contro i tentativi degli ebrei di estrema destra di radunarsi sul posto. E la polizia ha bloccato un gruppo di estremisti ebrei di portare agnelli vicino al Monte del Tempio dove volevano effettuare un sacrificio pasquale. Avvenire 18 aprile 2014
Mo:Spianata Moschee, ultra’ ebrei pronti a sacrificio Pasqua
Ambasciatore palestinese Onu denuncia tensione a Gerusalemme est
In occasione della Pasqua ebraica, che si celebra da lunedì per una settimana, un gruppo nazionalista ebraico progetta di condurre per la prima volta il “sacrificio rituale” di un agnello nella Spianata dove duemila anni fa sorgeva il Tempio di Gerusalemme, ossia in quella che è oggi nota come la Spianata delle Moschee. L’intenzione dei nazionalisti di compiere un rito ebraico in uno dei principali Luoghi sacri all’Islam, allarma già i leader musulmani palestinesi e anche la polizia di Gerusalemme che, per prevenire disordini, sarà obbligata ad adottare severe misure di sicurezza.
“Quest’anno non celebreremo la Pasqua a casa, bensi’ sul Monte del Tempio”, ha preannunciato oggi il gruppo ‘Hozrim el ha-Har’ (in ebraico: Torniamo sul Monte) che chiede ai seguaci di radunarsi lunedì presso le mura esterne della Spianata in “condizioni di purezza”, ossia dopo aver compiuto abluzioni rituali. Già oggi, in un rione ebraico di Gerusalemme, un altro agnello sarà “sacrificato” da questi attivisti, sulla base della metodologia descritta nei testi biblici.
Un’iniziativa che certo non contribuira’ a rasserenare il clima a Gerusalemme est, dove la tensione tra ebrei e arabi sta crescendo, come denuncia l’ambasciatore palestinese all’Onu, Riyad Mansour, in una lettera inviata al Segretario generale dell’Onu, al presidente del Consiglio di sicurezza e a quello dell’Assemblea generale del Palazzo di vetro. Secondo Mansour – citato dai media palestinesi – “gli esponenti del governo israeliano e i gruppi della destra, riconducibili al movimento dei coloni, stanno cercando di provocare frizioni interreligiose al fine di destabilizzare la situazione” riguardo alla disputa sui luoghi santi, in particolare nella Spianata delle Moschee, il Monte del Tempio per gli ebrei. Mansour ha aggiunto che ”le continue incursioni di estremisti nei pressi della moschea di Al Aqsa e le restrizioni imposte ai fedeli palestinesi rischiano di infiammare ulteriormente il clima politico” e ha richiesto un intervento deciso della comunità internazionale e del consiglio di sicurezza dell’Onu. ANSAmed 10 aprile 2014
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