ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 26 agosto 2014

Auguri di buona-Notte

Riflessioni su querele, nuovi idoli, un ordine fiorente distrutto, truppe d’assalto della nuova “chiesa della misericordia”… e tante altre belle cose 

di Pucci Cipriani

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Il Ragionier Enzo Bianchi della Comunità di Bose, ha minacciato, mediante il suo legale, di querela il Direttore di questa testata reo – tra l’altro – di aver pubblicato l’immagine del suddetto guru; il Rettore del Collegio Capranica ha querelato per diffamazione il Direttore di “Corrispondenza Romana” prof. Roberto de Mattei, ottenendo l’oscuramento di un articolo giudicato diffamatorio verso gli usi e costumi morali del Collegio (causa ancora in corso); il p. Alfonso Bruno, che è riuscito a essere il Capo, inamovibile e “innominabile”, delle macerie di quello che fino allo scorso anno era l’unico l’Ordine (i Francescani dell’Immacolata) fiorente nella Chiesa, dopo il deserto conciliare, ha denunziato per “reati di opinione” Francesco Colafemmina… reo di constatare gli stessi fatti riportati ampiamente in un libro curato da Carlo Manetti : “Un caso che fa discutere: i Francescani dell’Immacolata” – Ed. Fede e Cultura - (….per ordinarloclicca qui) in cui figurano interventi (molto più duri, tra l’altro, di quelli di Colafemmina) di vari studiosi e vaticanisti : Sandro Magister, Roberto de Mattei, Alessandro e Chiara Gnocci, Mario Palmaro, Corrado Gnerre, Cristina Siccardi, Pucci Cipriani, Francesco Agnoli, Lorenzo Bertocchi, Marco Bongi, Emmanuele Barbieri, Massimo Viglione, Mauro Faverzani, Alessandro Speciale, Gianni Turco, Andrea Sandri… per cui si potrebbe fotocopiare la denunzia fatta a Colafemmina e inviarla anche a questi Signori che hanno osato criticare il sullodato p. Alfonso Bruno… gente sconsiderata che non ha capito la “svolta” rivoluzionaria della Chiesa e che si ostina a difendere la “vecchia” Dottrina, rifiutando l’ortoprassi.

Stavo per scrivere che in quasi cinquant’anni di giornalismo su importanti testate di quotidiani e settimanali nazionali ( “La Nazione”, “Giornale” ed. della Toscana, “Il Secolo d’Italia”, “La Gazzetta Ticinese”, “Roma”, “Napoli Notte”, “Candido” etc.) non ho mai ricevuto (né fatto) una querela.
E invece ho “toppato” perché una querela la ricevetti, fine anni Ottanta, proprio dai “sedevacantisi” (Ricossa – Monari - Nitoglia – Murro) per un mio articolo apparso proprio sul settimanale “Candido”… avevo infatti definito i sacerdoti sedevacantisti (“…Paolo VI e i suoi successori, pur occupando legalmente la sede di Pietro…non godrebbero più dell’autorità pontificia e non sarebbero più divinamente assistiti…Papi solo “materialmente” ma non “formalmente”…) appartenenti a una setta…Beh! Ma dopo veniva il mio malevolo commento e giudizio che era pepato e non certo benevolo… Ma siccome si parlava di “sedevacante” di Tradizione, di teologia, di papi, di scomuniche etc…sarebbe bastata una lettera indirizzata al Direttore del “Candido” per rettificare , eventualmente, le cattive informazioni e anche per controbattere i miei giudizi malevoli o le calunnie. Il settimanale, di cui ero “vaticanista”, allora dava ampio spazio alle vicende della Tradizione e quindi avrebbero avuto “soddisfazione” i quattro membri dell’Istituto che si ritennero diffamati.
Ma vuoi mettere la soddisfazione di una bella denunzia?..E allora eccoti i Carabinieri (e comprendo bene Colafemmina che ha avuto analoga esperienza) che ti piombano in casa e presentano ai tuoi familiari, ignari e impauriti, la convocazione in Caserma per l’interrogatorio, ecco l’ufficiale giudiziario che ti notifica la data del “processo” presso il Tribunale di Milano per il “delitto” etc etc…ecco l’avvocato che (all’epoca) ti becca qualche milione e che ti accompagna a Milano, ecco i giudici del gruppo Di Pietro, Colombo e Company che dovranno giudicare e disquisire sui Padri della Chiesa e sul “formaliter et materialiter”, sulla storia dei papi…ecco che si arriva a una “transazione” per cui su “Candido” verranno pubblicati due pezzi di rettifica dei quattro personaggi diffamati e …tutto (tranne l’ansia, la pena dei familiari, i milioni spesi, le notti insonni) ritorna come prima…  “Punire” un giornalista che combatte i “poteri forti”, non legato a camarille o conventicole di sorta,  che “piscia controcorrente”, è una soddisfazione incredibile, il trionfo dell’Ego !!!
Lo stesso succede ora ai tempi della “Misericordina” :  i tre personaggi suddetti affidano (p. Bruno) o minacciano di affidare agli stessi giudici che hanno condannato a morte Eluana Englaro, che hanno abbattuto, a colpi di sentenza, la legge sulla fecondazione eterologa, ai giudici che considerano legale lo spregevole delitto d’aborto, l’eutanasia etc., il loro onore e soprattutto chiedono, in talleri sonanti e ballanti, il risarcimento…che, a onor del vero, non mi chiesero invece i sedevacantisti.
Questo è l’attuale andazzo per cui : “Ciò che si prepara –  nota il Prof. Roberto de Mattei su “Corrispondenza Romana” 1352\02 – è un regime ecclesiastico fondato sull’uso politico del diritto. Si inserisce in questa prospettiva il progetto…di accorpare i Tribunali della Segnatura apostolica, della Rota Romana, e della Penitenzieria apostolica in una specie di nuovo Ministero della Giustizia della Chiesa. In tal modo la funzione giudiziaria sarebbe assunta da quella esecutiva e verrebbe vanificato il ruolo dei Tribunali che sarebbero sottomessi al potere centralizzato-totalitario dei nuovi organismi burocratici .
Nella storia i regimi totalitari – chiosa il prof. Roberto de Mattei – sono stati caratterizzati dall’assorbimento dell’azione giudiziaria in quella politica e dall’uso extra legale della giustizia per mettere al bando, isolare, privare dei diritti, gli oppositori. ..Se il potere viene usato in maniera discrezionale, si trasforma in arbitrio. Anche la misericordia senza la giustizia si trasforma infatti in assenza di giustizia, ovvero in palese ingiustizia.”
Detto in soldoni nella Chiesa, fino a prova contraria, il papa legittimamente eletto (e Bergoglio è stato eletto legittimamente) rimane il Vicario di Cristo e gode dell’infallibilità quando parla “ex Cathedra” in materia di morale o proclamando un dogma. Quando non parla “ex Cathedra” non è infallibile e, soprattutto, non sono infallibili gli starnuti, le telefonate o le “battute” più o meno felici. Pertanto il papa rimane il papa anche se non è detto che sia un buon papa. La Chiesa nello sciogliere i “dubia” è sempre ricorsa alla dottrina di San Vincenzo da Lerimo : “Alcuni papi il Signore li dona, altri li tollera, altri ancora li infligge per i nostri peccati”.
Oggi invece assistiamo ai due opposti - mi si perdoni l’esemplificazione – modi di pensare (stavo per dire “opposti estremismi”) : da una parte coloro per cui il papa non può deviare dalla retta dottrina neppure negli starnuti per cui, se ad esempio, sbaglia nel dare interviste a gente come Scalfari o in alcune affermazioni come quella di “chi sono io per giudicare un gay?”…non è più papa…Dall’altra parte c’è una nuova fauna di “normalisti” ovvero di personaggi che ritengono infallibile il papa anche quando beve l’erba Mata o quando chiama “buon teologo” il famigerato Kasper che sembra voler cambiare il principio evangelico dell’indissolubilità del matrimonio….Insomma “sedevacantisti” e “normalisti” . E quest’ultimi sono ancor più insopportabili in quanto afflitti da una sorta di beghinaggio morboso. Tutti e due però, sedevacantisti e normalisti, oltre a guardare noi, poveri tapini, dall’alto in basso , hanno in comune l’orgoglio, la saccenteria, l’arroganza…e più che all’infallibilità papale tengono alla propria “infallibilità”.
Il fatto che si minacci una denuncia – come ha fatto il Rag. Bianchi – per aver riprodotto la sua immagine (che si trova ovunque su Internet) la dice lunga…E allora anch’io in questa mio “pezzo” cercherò di non beccarmi querele e mi cautelerò. Innanzi tutto – siccome dovrò parlare di certe persone – cercherò di mettere una immagine diversa da quella dei personaggi citati, come già ha fatto egregiamente don Ariel Levi di Gualdo. E così, come lui, al posto di Bianchi Rag. Enzo metterò la foto di Monica Bellucci.
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Quindi al posto del bel volto che, lungi dall’apparire corvesco o “cornacchiesco”, si presenta disteso e spirituale, di p. Fidenzio Volpi metterò…
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al posto del volto sincero e amicale di p. Alfonso Bruno metterò…
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al posto del bel volto sanguigno e maschio del “prof” Mario Castellano, non avendo trovato un’immagine di Onan pensoso, metterò…
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e al posto dei ritratti dei due cardinali rivoluzionari Oscar Maradiaga e Joao Braz de Avriz metterò…
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E così, almeno per quanto riguarda le immagini, mi sarò messo al sicuro e non creerò problemi al Direttore di questa testata.
                                         SCUSATE VADO A CENARE
 Auguro a tutti “Buon appetito”… ho invitato i miei nipoti e corro alla Trattoria della Cornacchia … Ho fatto preparare antipasti misti, ravioli al sugo di lepre e cappelletti al sugo di capriolo, arrosto morto con tre contorni,un bel tiramisù, macedonia di frutta, grappa, caffé e un “Gallo Nero” del 1991. Non mangio nel salotto buono perché sarebbe un oltraggio ai poveri che non ce l’hanno.
Dopo la cena di ieri sera, stamattina alle ore 8,45, dopo aver preso le precauzioni del caso, riprendo a scrivere sulla situazione attuale della Chiesa che, da quando fu annunziata l’avvenuta (legittima) elezione al Soglio di Pietro del cardinale argentino Bergoglio, non è davvero delle più floride. E lo si notò fin dal primo momento allorché il nuovo “vescovo di Roma” volle subito rompere con la Tradizione e con i suoi predecessori mostrandosi alla folla di piazza San Pietro, privo di ogni simbolo papale, con la croce di ferro di Chagal, e , di fronte a un allibito e sgomento Mons. Marini, si presentò, non come il Vicario di Cristo, ma come una “star”, con il suo irrituale “BUONASERA” , dopo aver messo in cantina il “Sia lodato Gesù Cristo”, con la richiesta  ai fedeli, più comica che altro, di essere “benedetto”, prima di dare, a sua volta, la benedizione “Urbi et Orbi” …Del resto gli eminentissimi cardinali riuniti in Conclave conoscevano benissimo le idee di Bergoglio e le sue simpatie per il Neomodernismo (“Il collettore di tutte le eresie\ omnium hereseon collectaneum” secondo la “Pascendi” di San Pio X) e per la così detta Teologia della Liberazione, condannata da San Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI…
Ma soprattutto sapevano i signori cardinali che l’allievo del Cardinal Carlo M. Martini era, da sempre, filo-islamico: ricordate lo splendido discorso di Papa Ratzinger all’Università di Ratisbona del 12 settembre 2006  in cui papa Benedetto riportava le parole dell’Imperatore bizantino Manuele II : “Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la sua religione”? Ebbene , apriti cielo e spalancati terra, papa Benedetto fu bruciato in effigie nei paesi islamici (non ci fu un Capo di Governo “cattolico” che prese le sue difese), insultato dai “sinistri” di tutte le risme, ma quello che più bruciò fu l’attacco alla persona del Pontefice della Curia di Buenos Aires, un attacco feroce - portato avanti con la solita tattica bergogliana: lanciare il sasso e ritirare poi la “manina” -  che riproponeva le stesse infamie dei nemici della Chiesa. A colpire il Pontefice fu il portavoce di Bergoglio don Marcò, anche se tutti sapevano che quello era il pensiero del più potente dei vescovi argentini, il Card. Bergoglio, appunto, che definì “infelice” il discorso del Santo Padre terminando con una “chiusa” minacciosa: “Se il Papa non riconosce i valori dell’Islam (i valori dei “mozzateste” e dei terroristi islamici ? n. p. c.) e tutto il dialogo, avremo distrutto quello che è stato costruito in vent’anni”.
Parole davvero “inaudite” quelle di don Marcò che cerco’ poi di nascondere, come i gatti, quel suo “bisognino”, che assicurò – ma guarda ! – di aver fatto quelle dichiarazioni non a nome dell’Arcivescovo di Buenos Aires ma come Presidente dell’Istituto per il dialogo inter-religioso. Insomma se non è zuppa è pan bagnato!
Nonostante le pressioni di Roma Bergoglio non smentì un bel niente e don Marcò restò al suo posto finché non fu “sbolognato” , per altre ragioni, su pressione del Ministro dell’Interno Argentino.
Nel frattempo il Vaticano aveva tolto di mezzo un altro dei “pasdaran” di Bergoglio,il gesuita Jaquin Puerto Iguazù , che aveva fatto dichiarazioni simili a quelle di don Marcò. Da Roma avvisarono anche il Card. Bergoglio che avrebbe fatto la stessa fine dei suoi due “colleghi” se avesse continuato a delegittimare il Papa e lui -more solito – reagì piccato cancellando il suo viaggio a Roma dove era stato convocato dal papa.
Nessuna meraviglia dunque se, oggi, Jorge Mario Bergoglio, ha invitato a fermare l’aggressore – senza, peraltro, mai nominare i terroristi islamici o l’Islam – “senza bombardare né fare la guerra”…ma, evidentemente, con i bon – bon…
“Non si sa se ridere o piangere” mi ha confessato un alto Prelato vaticano quando gli ho chiesto notizie sul milione di euro destinati non solo ai cristiani, nei confronti dei quali si sta mettendo in pratica un vero e proprio genocidio, ma anche (udite!) agli yazidisti che, per chi non lo sapesse sono dei Satanisti iracheni in quanto (cfr. http://www.unionesatanistiitaliani.it/  ) essi si rifanno a “MelkTaws” (che) “viene rappresentato sia come pavone(per la sua bellezza) che in forma di serpente (per la sua sapienza)…Satana è raffigurato come un pavone e come un serpente…splendore, sapienza e rigenerazione e tutto il lavoro di Satana sull’umanità è incentrato su queste basi …che instradano l’uomo sulla via dell’evoluzione spirituale”.
A tutto questo sia aggiunga il viaggio fatto a Lampedusa dal “Vescovo di Roma” andato a “chiamare” gli islamici per invadere il nostro territorio nazionale…o almeno dando l’impressione di andare a chiamare questa gente …tanto che ora, di fronte all’arroganza sempre maggiore degli immigrati, che arrivano a rifiutare il cibo perché pretendono un menu islamico e africano, che si rifiutano di stare negli alberghi a quattro stelle, che sempre più si dedicano alla criminalità e alla ribellione, l’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, Osservatore permanente presso le agenzie dell’ONU, arriva ad attaccare il Ministro degli Interni Angelino Alfano – che non è proprio un uomo della Tradizione…ma un tremebondo don Abbondio che difende il suo “posto” nel Gabinetto Renzi – reo, secondo il suddetto bergogliano arcivescovo, di fare degli emigrati il capro espiatorio di frustrazioni sociali e strumentalizzarli per obiettivi elettorali”. Capito?
Poi il suddetto arcivescovo invita l’ONU (la più grande associazione – massonica - a delinquere nel mondo) a tutelare chi fugge dalle guerre e dalla miseria in quanto “La solidarietà non può essere solo una teoria”…e forse lo sanno i milioni di italiani che, con due lire di pensione, vessati dalle tasse e dall’arroganza del potere, si ritrovano a dover andare a stendere la mano e a mangiare un’amara minestra alle Mense della Caritas…dove non c’è posto per chi sia cattolico, italiano e con la fedina penale pulita.
Veniamo poi ai due pezzi da novanta , capisaldi del n.p.s. (Nuovo Potere Sinistro) che si esercita dalle stanze della Locanda Santa Marta: il Cardinal Oscar Maradiaga (Scelto da Bergoglio come Capo della Commissione per la Riforma della Curia Romana) arcivescovo di Tegucigalpa in Honduras, il quale iniziò, fin dallo scorso anno, a sparare , usando naturalmente la “Misericordina”, contro il Card. Muller, Prefetto della Congregazione della Fede, e quindi il custode dell’ortodossia…un chiaro attacco a papa Ratzinger  e alle sue precedenti “scelte”.
“Muller – scrive il giornalista Antonio Socci – era già stato attaccato personalmente da Hans Kung ed è stato liquidato da Maradiaga con queste parole: ‘è un tedesco e per giunta un professore di teologia tedesco. Nella sua mentalità c’è solo il vero e il falso. Basta. Io però rispondo: fratello mio, il mondo non è così, tu dovresti essere un po’ flessibile’…come se Muller fosse lì a sostenere una teologia personale e non l’insegnamento costante della Chiesa e di tutti i papi …(ecco) i sofismi di Maradiaga, il quale dice che le parole sul matrimonio (indissolubile) sono vincolanti, sì ‘però si possono interpretare’ e siccome oggi ci sono tante nuove situazioni di convivenza occorrono ‘risposte che non possono più fondarsi sull’autoritarismo e il moralismo’. Questa frase da sola -chiosa Antonio Socci – liquida tutto il Magistero della  Chiesa : evidentemente per Maradiaga era autoritario e moralista anche Gesù, che si espresse con tanta nettezza.”
Non c’è che dire : sotto attacco a suon di misericordiose bastonate c’è Benedetto XVI colpevole, con San Giovanni Paolo II, della condanna della teologia della Liberazione, della difesa della retta dottrina e del “Motu proprio” sulla liturgia con il quale si riconosce che la S.Messa in rito Romano Antico non è mai stata abolita.
Una delle pagine più vergognose di questo periodo è la persecuzione dei frati francescani dell’Immacolata, definitivamente sciolti, con in più l’incredibile divieto fatto nei confronti della maggioranza dei frati rimasti fedeli ai Carismi dei padri fondatori, di ricevere “l’indulto” (dato normalmente a chiunque lo richieda) per uscire dall’Ordine…una persecuzione che, dopo l’incontro di Bergoglio con una rappresentanza di “frati ribelli”, si è estesa anche alle oltre quattrocento suore anche loro colpevoli di non aprirsi al mondo e di seguire la retta dottrina…
A questa famiglia : ” non è stata perdonata – scrive Ancora Antonio Socci - la zelante fedeltà a Benedetto XVI, a cominciare dal suo motu proprio sulla liturgia…Sul banco degi imputati ci sono dei cattolici ubbidienti e nella parte dell’inquisitore c’è il cardinale brasiliano Joao Braze de Aviz che, in una lunga intervista, ha avuto nostalgiche parole di elogio per la disastrosa stagione della Teologia della Liberazione, fregandosene della condanna di Ratzinger e di Giovanni Paolo II. Braze de Aviz confessò pubblicamente che – in quegli anni – era pronto anche a lasciare il seminario per quelle idee sociali. Però ha fatto carriera. Oggi è capo della Congregazione per i Religiosi , lui che non è nemmeno un religioso. Quando era arcivescovo di Brasilia – prosegue Antonio Socci – partecipò tranquillamente tra i relatori a un Convegno del ‘Forum Espiritual Mondial’ , con l’ex frate Leonardo Boff, leader della TdL, Nestor Masotti, presidente della Federazione Spiritista Brasiliana, Ricardo Lindemann, presidente della Società Teosofica in Brasile e Helio Pereira Leite, Gran Maestro del Grande Oriente”
Ecco, cari amici lettori, come giudicate il fatto che pochi giorni fa Bergoglio abbia tolto la scomunica al prete sandinista Miguel d’Escoto Brockman, comminata precedentemente dal “papa polacco” ora Santo? Come giudicate, cari amici lettori, il fatto che a infliggere la persecuzione ai francescani dell’Immacolata sia stato Braz de Aviz i cui trascorsi ben delineano l’ideologia massonica che gli stessi francescani dell’Immacolata hanno sempre combattuto, ispirandosi, in questo, alla Milizia antimassonica dell’Immacolata, di San Massimiliano Kolbe? Come giudicate, amici lettori, che il nuovo “Trio Lescano” a capo di quello che fu il glorioso Ordine dei francescani dell’Immacolata sia formato, in pratica, da tre personaggi come p. Alfonso Bruno, l’artefice della ribellione che ha alimentato all’interno dell’Ordine, p. Fidenzio Volpi un cappuccino (al quale, sia chiaro, auguriamo buona salute e lunga vita!) che sembra riversare su questo Ordine  fiorente, prima del Kommissariamento, le proprie frustrazioni e le proprie delusioni…e il “prof” Mario Castellano (clicca qui …chi è Mario Castellano?) con il quale, poveraccio, non entriamo neppure in polemica perché comprendiamo quante delusioni e amarezze causino  i fallimenti di una vita?
Ricordate i dubbi dell’ex Vice Sindaco di Firenze, il Lapiriano Giovanni Pallanti : “Da quando i francescani dell’Immacolata hanno iniziato ad attaccare la Massoneria sono iniziati, per loro, i guai…” ?
Chi sa, forse, Bergoglio, vedendo questo Ordine fiorente in “odore di Tradizione” ha pensato, semplicemente: cambio i superiori, lo fo diventare “Neomodernista” e…patatrac…il gioco è fatto…se non che tra le mani si è trovato un cumulo di macerie e e un branchetto di frati ribelli accecati dall’odio e dal risentimento…tutta qui, forse, la persecuzione dei frati francescani dell’Immacolata…queste pagine immonde e vergognose della cattiveria umana…
Ora le nuove truppe d’assalto sono formate da Maradiaga, Kasper, Braz de Aviz ai quali si è aggiunto – dal momento che non esistono più “principi non negoziabili” e vige la nuova regola che sconvolge i Comandamenti Divini : “Chi sono io per giudicare un gay?” –  il Presidente della CEI (Commissione Episcopale Italiana) Mons. Galantino il quale non si identifica : “con i visi inespressivi di chi recita il rosario fuori dalle cliniche”…e a questo esercito sconnesso - ma legittimata dall’alto – si aggiunge anche quella piccola armata Brancaleone con a capo, appunto, il “Trio Lescano” Bruno -Volpi – Castellano… e il Guru di Bose che non posso nominare dopo la lettera dell’Avvocato Castelnuovo pervenuta al Direttore….
                                                BUONANOTTE
ore 21, 40. In questa bella serata stellata in cui anche la luna sembra sorridere vorrei dirvi : quando arriverete alle vostre case non sparate alla suocera sinistrorsa o cattocomunista ma, datele, da parte mia, con misericordia, una bella bastonata e ditele: questa ve la la manda Pucci Cipriani, di Riscossa Cristiana…e vivete con me questa meravigliosa “primavera conciliare”…  infatti “Tranquillo, il papa, c’è ma non sei tu” …ci rassicura Antonio Righi del blog di “Libertà e Persona” …ringraziamo il Signore di averci dato un “papa tradizionalista”  e lasciamo blaterare i calunniatori di “destra” e di “sinistra” …e se ti vien voglia di criticare il Card. Kasper nell’epoca Bergoglio ricorda  “cosa ha detto Kasper sotto gli altri due papi precedenti, quando sminuzzava il Vangelo e la Resurrezione…” Sì, abbiamo Bergoglio…tutto il resto non conta…in quanto alla situazione del cattolicesimo italiano “chi l’ha detto che siamo messi così male? ” Abbiamo …un quotidiano on line come La Bussola…accanto a…Radio Maria (quel Baluardo della Tradizione Cattolica! n.p.c.) dai cui microfoni padre Carbone, Renzo Puccetti e altri portano avanti una vera università popolare di bioetica per tutti…(abbiamo) soprattutto i parlamentari che combattono colpo su colpo (da Roccella a Giovanardi) – ma mi faccia il piacere, avrebbe detto Totò! – riuscendo da soli, talora, in imprese straordinarie”
Ma a tutto questo ben di Dio, al papa tradizionalista, alla Bussola, a Radio Maria, a Puccetti – Roccella – Giovanardi – va aggiunto (udite) “il settimanale Tempi”…e che aspettava il nostro Antonio Righi a dircelo? Manca soltanto il prode Introvigne, del quale, tra breve, uscirà il nuovo libro: “Lo Zen e l’arte di leccare il…”, con la prefazione del noto teologo p. Sammarco (Dicette e Facette). Scaldato e rinvigorito, da “Libertà e Persona”, sicuro di sognare milizie angeliche e cori di Serafini, vado a letto contento e mi vengono alla mente i versi del mio conterraneo e omonimo Giuseppe (Giusti):
“Viva Arlecchini
E burattini,
E giacobini;
Viva le maschere
D’ogni paese,
Loreto e la Repubblica Francese”.

– di Pucci Cipriani

Redazione
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