- LA MISSIONE DI CAMBIAMENTO DELLA CHIESA, IL PAPA SE LA GIOCA AL SINODO DELLA FAMIGLIA - DOVRÀ FAR DIGERIRE AI CATTO-CONSERVATORI CAMBIAMENTI SU OMOSESSUALITÀ DIVORZIO E ABORTO
Papa Francesco ha già puntato l’indice contro i “cattivi pastori” che “caricano sulle spalle della gente pesi insopportabili che loro non muovono neppure con un dito” - Nel mirino dell’ala conservatrice non c’è tanto la comunione ai divorziati risposati quanto la discussione libera e “creativa” al Sinodo…
1 - “NON CARICATE PESI SULLE FAMIGLIE” - NELLA MESSA INAUGURALE FRANCESCO CRITICA I “CATTIVI PASTORI”: BASTA SETE DI POTERE
Giacomo Galeazzi per “la Stampa”
«Dio ci indichi il cammino». Il Papa affida al Sinodo della famiglia le questioni fondamentali della Chiesa odierna e nella messa inaugurale a San Pietro mette in guardia dai «cattivi pastori che caricano sulle spalle della gente pesi insopportabili»: basta sete di potere. E chiede umiltà e creatività avvertendo i partecipanti: «Non è gara di intelligenze».
Due settimane di discussione senza veti né sbarramenti, 253 tra ecclesiastici e laici, 14 coppie di sposi (una i composta da una cattolica e un musulmano) che partecipano al Sinodo. È la prima volta che i laici sono in stragrande maggioranza coppie di sposi. Serve «il dono dell’ascolto», non solo «di Dio» ma anche «del popolo». E «disponibilità a un confronto sincero e aperto»: anche su divorzio, aborto e omosessualità.
Umiltà e creatività sono indispensabili per «cooperare al progetto d’amore di Dio sul suo popolo». Insomma «si respira l’aria salubre del Concilio», commenta il ministro vaticano della Famiglia, Vincenzo Paglia. Il Pontefice punta l’indice contro i «cattivi pastori», quelli affetti da «cupidigia di potere, superbia, ipocrisia», e invita a non caricare sulle famiglie «pesi insopportabili». Raccomanda un atteggiamento pastorale aperto, accogliente verso le famiglie, senza intenti punitivi o ostacoli insormontabili.
Nel pensiero ci sono le tante famiglie di oggi, anche nelle situazioni più difficili, che non vanno lasciate fuori dal recinto della fede. Proprio l’esigenza che ha spinto Bergoglio a convocare il doppio Sinodo (quello che si è aperto ieri sarà seguito da un altro nell’autunno 2015) per cercare nuove vie pastorali, più inclusive anche per chi è in condizioni «irregolari».
Un banco di prova difficile per Francesco, visti i fuochi di sbarramento del fronte conservatore, che non vuole ritocchi nel campo dottrinale. Essendo stato relatore al Sinodo del 2001, il Papa ricorda in un’intervista alla «Nacion»: «C’era un cardinale che ci diceva cosa doveva essere trattato e cosa no. Questo non succederà ora». E sottolinea di «aver consegnato ai vescovi la facoltà che ho di scegliere i presidenti delle commissioni». Infatti «tutti possono dire le proprie cose in totale libertà».
Dunque «il mondo è cambiato e la Chiesa non può chiudersi nelle presunte interpretazioni del dogma: dobbiamo avvicinarci ai conflitti sociali, nuovi e vecchi, e cercare di dare una mano di conforto, non di stigmatizzazione e non solo d’impugnazione». La Chiesa deve aprirsi, con adeguate risposte pastorali. «Il compito dei saggi è operare con libertà e creatività» perché «Dio vuole salvare tutti, ma la classe dirigente lo ostacola». La parola al Sinodo. Senza preclusioni.
2. MA LA “RIVOLUZIONE” DELLA DISCUSSIONE LIBERA DIVIDE I VESCOVI
Giacomo Galeazzi per “la Stampa”
Nel mirino dell’ala conservatrice non c’è tanto la comunione ai divorziati risposati quanto la discussione libera e “creativa” al Sinodo. Già la prima consultazione di base dei fedeli aveva sconcertato il fronte del «no» a qualunque apertura sui temi della morale familiare. Il fuoco di sbarramento preventivo su qualsiasi ipotesi di riforma fotografa il disorientamento dei presuli più tradizionalisti, consapevoli che la maggioranza dei padri sinodali concorda sulla necessità di un adeguamento pastorale. La partita è aperta.
«Troveremo un largo consenso e vincerà la misericordia - assicura il cardinale Walter Kasper, teologo e membro di nomina pontificia del Sinodo-. Dio dà una possibilità a ognuno che ha bisogno. Ci sarà uno scambio di argomenti ed esperienze. Occorre vedere le difficoltà che le famiglie affrontano oggi e come la Chiesa può aiutarle e incoraggiarle». Parole in continuità con il monito di Francesco ai «cattivi pastori» che «caricano sulle spalle della gente pesi insopportabili che loro non muovono neppure con un dito».
Kasper, il teologo che il Papa ha elevato a esempio della «teologia in ginocchio», capace di ascoltare la società, auspica che «al Sinodo ci sia un’atmosfera di ascolto allo Spirito e di ascolto reciproco, per il bene delle famiglie e la loro felicità». Non a caso oggi alla Radio Vaticana parlerà il leader dei vescovi tedeschi, il cardinale Reinhard Marx. L’arcivescovo di Monaco e membro del gruppo di otto consiglieri di Francesco ha già replicato allo stop opposto dal porporato di Curia, Gerhard Müller.
«Il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede non può porre fine alla discussione» sul tema dei divorziati e risposati che sarà trattato, con altre questioni riguardanti la famiglia, sia dal Sinodo straordinario sia da quello ordinario dell’anno prossimo. Marx ha preso le distanze dall’articolo del connazionale Müller, pubblicato con grande evidenza su “L’Osservatore Romano” e diffuso in varie lingue: un intervento sul tema dell’indissolubilità matrimoniale che chiudeva in modo drastico e ultimativo alla prassi in vigore nelle Chiese ortodosse: la possibilità di una benedizione di una seconda unione dopo un cammino penitenziale per il coniuge che è stato abbandonato.
L’articolo era stato salutato con soddisfazione da ambienti conservatori, che l’avevano definito «un recinto» attorno alla Chiesa «ospedale da campo» di Francesco. Quella chiusura senza appello arrivava dopo che il Pontefice aveva fatto cenno al «modello degli ortodossi» di ritorno da Rio de Janeiro.
Insomma, l’altolà di Müller sembrava una pietra tombale su qualsiasi possibile apertura o riforma delle norme sui divorziati risposati. Marx , invece, ha garantito che su questi argomenti «si discuterà in modo ampio, con che risultati non lo so». Infatti, avverte Marx, un gran numero di fedeli non può comprendere «che una seconda unione non è accettata dalla Chiesa» e ritiene inadeguato parlare di divorzio semplicemente come un «fallimento morale».
Il Papa, assicura Marx, vuole una discussione ampia nell’intera Chiesa. E adesso, per la prima volta, la maggioranza dei padri sinodali arrivano dai Paesi in via di sviluppo. Insomma non è più tempo di centralismo della Curia e di boicottaggi della discussione tra presuli, anche perché il documento finale verrà votato. E i conservatori sanno di non avere forse i numeri per opporsi al cambiamento.
rimaniamo fedeli a Gesù......solo Lui può darci la vita eterna se seguiamo questi pastori ci rivediamo tutti all 'inferno
RispondiEliminaAttraverso il grimaldello della misericordia si vuol distruggere la famiglia! Spero e prego che coloro che credono veramente nella famiglia voluta da Dio si sappiano opporre a questo sfacelo senza fine.
RispondiEliminaBtavo, amico, hai centrato il nocciolo del problema. Il vero problema, infatti, è che questri (che si ostinano a chiamarsi pastori di anime) hanno ormai perso la fede ("...ma il Figlio dell'Uomno, quando ritorenetà, troverà ancora la fede sulla terra?") e quindi non ragionano più secondo Cristo, ma secondo il mondo, e noi sappiamo chi è il principe di questo mondo. Quindi non diamoo assolutamente asscolto a Kasper, Marx, Maradiaga, Braz de Aviz..e chi più ne ha più ne metta di questi signori. Personalmente, quando li vedo in TV cambio subito canale. Di ascoltare le omelie dei pretini neomodernisti esagitati dall desiderio di apparire conformisti non se ne parla neppure: in quei momenti io mi ritiro in preghiera, raccogliendomi in me stesso. Guai ad ascoltarli: San Paolo si vantava dei suoi peccati, il cristiano deve guardare verso il basso, pewrché se guarda in alto, cercando di emendarsi dei suoi difetti è orgoglioso, porta la divisione nel gregge, sbaglia di grosso (parole del Vdr le prime, di un pretino suo fan le seconde)
RispondiEliminavorrebbero buttare più di 2000 anni di insegnamenti della chiesa.....ma non ci riusciranno.....non leggono i segni dei tempi.....i fulmini in vaticano ,a santa Marta,Santiago di Compostela inondazioni nel santuario di lourdes.... e gmg brasile...la misura è colma......preghiamo con fede x attenuare l'IRA DI DIO!!!!
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