ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 6 febbraio 2015

Brancaleone ?

I Balilla “crociati” dell’Onorevole Mario Adinolfi  

“Mattarella farà dell’Italia quello che Papa Francesco sta facendo nella Chiesa” (Eugenio Scalfari)

di Pucci Cipriani

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Il 13 gennaio avevo prenotato, presso la mia edicola, il primo numero del quotidiano “La Croce” fondato da Mario Adinolfi, già parlamentare del PD, passato poi – fatto estremamente inquietante – nelle file del “Grembiulino” Mario Monti.
E l’ attesa del nuovo giornale era motivata anche dal fatto che lo stesso Adinolfi fosse l’Autore di un libro : “Voglio la mamma” (“Da sinistra contro i falsi miti del progresso”) che a me – come  direbbe il nostro amico Guido Scatizzi – non era “disgarbato”.

Posso dire di aver avuto una grande delusione : un giornale (per me) illeggibile, una gazzetta che sembrava, e sembra tuttavia, fatta apposta per “acchiappar citrulli” ovvero per scompaginare quelle che, una volta, erano le truppe RatzingerWojtiliane e portarle, paro paro, nell’area bergogliana e martiniana che, in politica, si identifica con il PD, Rifondazione Comunista e con i vecchi rottami della Democrazia Cristiana in tutte le sue performance (P.P.I, CDU, CCD, UDC, etc etc) , con i transfughi di Forza Italia che hanno voluto salvare le poltrone governative rimanendo a fare gli “utili idioti” con un Capo del Governo, il PD Renzi, anche lui, come Adinolfi, venuto dalla vecchia e non rimpianta “sinistra DC” …in questo aiutati da quegli esponenti di CL (povero Don Giussani!) che, tanto per adeguarsi al “pensiero corrente” (“non esistono principi non negoziabili” e “chi sono io per giudicare un gay?”), presentarono nel 2013 il Meeting di Rimini insieme alla Bonino, quella che, come meritoriamente documentò Francesco Agnoli, fece oltre diecimila aborti con una pompa per biciclette mettendo poi il “prodotto abortivo” (i corpicini fatti a pezzi) “in un vasetto di marmellata così -dichiarò la deputata radicale – ci facevamo anche quattro risate…”
Insomma, pensavo che il nuovo quotidiano affrontasse coraggiosamente – anche se da angolazioni diverse, data la provenienza di Adinolfi – e senza cedimenti alcune battaglie, prima di tutto quella per la famiglia, che, in questo momento, vede su di sé la Spada di Damocle di un Sinodo che potrebbe “cambiare la Dottrina della Chiesa”…dimenticando l’ammonimento evangelico : ” se un solo iota – iota unum –  sarà cambiato sia anatema”.
Nel primo numero, ad esempio, un pezzullo in prima pagina attaccava, neppur troppo velatamente – mettendosi così, alla stregua del “guerrigliero” rosso Leonardo Boff, della “Teologia della Liberazione”, spretato, sospeso a divinis da Giovanni II – Vittorio Messori e, ma guarda un po’, anche Roberto Dal Bosco…il quale Vittorio Messori aveva avuto il torto di aver dichiarato, seppur – more solito – con estrema cautela e prudenza, in un articolo sul “Corriere della Sera” del 24 dicembre, di non essere d’accordo su un certo “stile” del Papa.
E, a questo punto, io taccio, in quanto con il nuovo clima  “religioso” ,venutosi a creare nella Chiesa e, “politico”, in Italia (clicca qui  un articolo di Fides et Forma) , sono già stato ammonito ripetutamente (“Il Papa c’è e non sei tu…”) e quindi segnalato alla nuova inquisizione neoconciliarmodernista e all’Isis da un nuovo  clownesco crociato bergogliano  in gonnella, un personaggio che è un po’ il simbolo del nuovo indirizzo della Chiesa e che – dopo esser passato all’altra sponda – non ha gradito un mio articolo su Riscossa Cristiana (clicca qui).
Insomma, un quotidiano che richiede ingenti finanziamenti milionari – Adinolfi dice di aver vinto la somma occorrente al poker…io, che ho vinto, in famiglia , la tombola di Natale vedrò di fondare almeno un settimanale – fa subito pensare a qualcuno (Renzi? La nuova CEI ?) che voglia togliere di mezzo gli odiosi tradizionalisti e fondare una sorta di viscidume democristiano e calare così le brache sui problemi della vita. Insomma un’opera da “normalisti” in cui si distinguono gli abatini saccenti, precocemente invecchiati, della setta gnostica alleanzina con l’uccello nero.
Ecco, questi i miei pensieri quando l’Avv. Ruschi mi ha telefonato segnalandomi un articolo del prof. Roberto de Mattei e un altro dell’amico Francesco Agnoli sul suo profilo  face book; leggo l’articolo di de Mattei, eccezionale, come al solito, quindi vado sul profilo face – book dell’amico Francesco Agnoli…e mi accorgo di  non essere più suo amico, in quanto mi ha tolto, seppur virtualmente, l’amicizia…per cui non posso leggere il “pezzo” in questione…il che è bello e istruttivo avrebbe chiosato l’indimenticabile ( e “reazionario”) Giovannino Guareschi che, come premio, per aver contribuito alla vittoria della “Diga” (?) democristiana nel 1948 con le sue storiche vignette, fu fatto mettere in galera da De Gasperi.
Roberto de Mattei , con pacatezza, passa in rassegna  i vari contenuti del quotidiano – avevo anch’io preparato una scheda  – e mette in evidenza come l’Adinolfi, oltre tutto sostenitore dell’infame legge 194 sul diritto all’uccisione dei bimbi nel grembo materno, intenda farsi “referente di un nuovo soggetto politico – culturale cattolico” per chiamare “i suoi sostenitori ad una prima adunata generale per il 13 giugno a Roma” e quindi  come lo stesso ex parlamentare piddimontiano , in un suo fondo, ringrazi il Signore per l’elezione di  Mattarella come Presidente della Repubblica:
“Mattarella è un cattolico e lo è anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Attenzione, non si tratta di due cattolici all’acqua di rose, di quelli che dichiarano vaghi riferimenti alla fede e poi affondano in comportamenti pubblici e privati più che discutibili. Stiamo parlando di due cattolici praticanti, da Santa Messa tutte le domeniche, da una moglie sola, non stitici di figli. E stiamo parlando di due popolari, di due figure rilevanti del fu Partito popolare italiano fondato da don Sturzo. Questa duplice matrice è un unicum , mai nella Chiesa italiana si era verificata una condizione del genere sull’asse tra Palazzo Chigi e il Quirinale. (…)Quel che è certo è che in questo 31 gennaio 2015 l’Italia volta pagina e lo fa con due figli di don Sturzo e due cattolici veri nei ruoli di maggior peso.”
Per chi, anche approssimativamente, conosca le vicende politiche e i personaggi, questo articolo sarebbe stato classificato “da neuro”; ad esempio io ricordo come, da Sindaco di Firenze, Matteo Renzi “Santa Messa tutte le domeniche… una sola moglie, non stitici di figli” abbia ricevuto in Palazzo Vecchio, con tutti gli onori, Beppino Englaro , dopo l’uccisione di Eluana, premiandolo e ricordo anche come lo stesso Englaro fosse, poi, ricevuto, alle Piagge, da Don Santoro, un altro dei rossi “balilla” di Papa Francesco …de Mattei si limita a ricordare che:
“Per ignoranza o per dimenticanza, Adinolfi commette un errore. La VII legislatura della Repubblica Italiana ha visto passare, il 22 maggio del 1978, la legge 194 che sancisce l’omicidio di Stato, a firma di una “accoppiata” democristiana : il Presidente del Consiglio Giulio Andreotti (che ogni mattina andava alla Messa alla chiesa del Gesù) e il Presidente della Repubblica Giovanni Leone . Entrambi furono figure rilevanti del Partito popolare italiano fondato da don Sturzo e ne applicavano coerentemente il programma , ben descritto da Antonio Gramsci: “Il cattolicesimo democratico fa ciò che il comunismo non potrebbe: amalgama, ordina, vivifica e si suicida(…). I popolari stanno ai socialisti come Kerensky a Lenin” ( I Popolari in “L’Ordine Nuovo”, 1 novembre 1919)”
De Mattei evidenzia che proprio Adinolfi ha la stessa estrazione (era un sostenitore, in gioventù, di Mino Martinazzoli) di Mattarella e che il nuovo “crociato” democristiano “afferma di non chiedere l’abolizione della legge 194″ e che lo stesso Adinolfi è un divorziato risposato…e questo in un momento in cui nel Sinodo c’è chi “come il Cardinal Kasper , pretende di dissociare  la dottrina e la prassi cristiana e chi, come il Prefetto della Congregazione per la Fede Gerhard Ludwig Muller, ribadisce che :”non c’è verità senza la vita e non c’è vita senza verità” e che comunque la coerenza è un obbligo per tutti e che il divorziato deve pentirsi in quanto “la Chiesa perdona, a condizione che ci sia il pentimento. Ma il pentimento in questo caso vuol dire tornare al primo matrimonio. Non è serio dire: sono pentito ma resto nello stesso stato che costituisce la rottura del vincolo, della quale mi pento” (Card. Caffarra intervista a “Il Foglio” del 15 marzo 2014).
FINIS
Ecco questo l’intervento del prof. de Mattei che ha suscitato “l’ira funesta” dell’ex (?) amico Francesco Agnoli. Riesco a leggerlo a fine giornata quando un’anima buona mi invia un copiaincolla con il suo scritto dove, “irato al Nume”, il Docente trentino lancia i suoi strazianti lai e si straccia le vesti perché hanno osato attaccare l’Adinolfi e parte, lancia in resta
“Se il prof de Mattei e Monsignor Galantino sibillino ( il nuovo Segretario della CEI, pupillo di Bergoglio che ebbe a dichiarare :”non mi identifico con la sguardo vuoto di quelli che sgranano rosari di fronte alle cliniche dove si praticano gli aborti” n.p.c.) lo attaccano (Adinolfi n.p.c.) …non posso che stare, pubblicamente, con lui (Mattarella o non Mattarella, questione opinabile che non deve dividerci)…Non posso che ringraziare Mario Adinolfi con vera gratitudine, per quanto fa e dice ogni giorno – non sui dettagli su cui si può avere o meno opinioni diverse ma sui temi più caldi , rischiosi, decisivi del momento – non posso che auspicare…etc etc.
Con un bell’arrivederci all’adunata del 13 giugno etc etc.
Insomma, capito? Adinolfi lo attaccano gli antiabortisti (Prof. de Mattei) e i filoabortisti (Mons. Galantino), ergo, io sto al centro, e difendo Adinolfi.
Del resto – ricordate? – ragionavano così i democristiani : di fronte agli opposti estremismi, quello delle brigate rosse e quello dei teppisti neri c’è qua, pronto pronto, il forno della democrazia cristiana…e alla vigilia elettorale scoppiavano, guarda caso, un paio di bombe nere e le “vecchie zie” tornavano a votare per Andreotti , Cossiga e De Mita…
Dico questo perché il prof. Agnoli un tempo la pensava diversamente…poi anche lui è stato fulminato sulla via di Damasco del dialogo e, forse, del nuovo corso sinistro-vaticano : rimando i nostri fin troppo pazienti lettori alla “Storia del Movimento per la Vita : fra eroismi e cedimenti” (Fede e Cultura – Verona 1° Edizione 2010), un libro al quale anch’io collaborai, se non altro per la diffusione, nel quale si metteva sotto accusa giustamente l’On. Carlo Casini (tra l’altro, personalmente, ottima e piacevole persona), inciucista che fece la Battaglia per La Vita, difendendo l’infame e assassina legge 194 – proprio come i nuovi crociati adinolfiani – per cui l’autore, che oggi, si vede, ha cambiato idea, addirittura presentava nella pubblicazione del 2010 un documentato “Dossier”( pagg. 67 – 84) in cui mette sotto accusa il Movimento per la Vita (MpV) dell’On Casini che fu espulso, appunto, dalla Federazione Europea pro Vita perché dichiarato inaccettabile il così detto “referendum minimale” a “causa dell’accettazione legale dell’aborto terapeutico e dell’estensione legale della contraccezione anche abortiva.” (Ricordate quell’equivoco vergognoso del “referendum minimale”?) Insomma, proprio come ora.
E nel libro – e ne consiglio la lettura, come allora la consigliai – c’è pure una relazione del padre di Francesco Agnoli, già Presidente del Tribunale dei Minori di Trento, ora Presidente onorario della Corte di Cassazione –  lui non mi ha tolto, a differenza del figlio, l’amicizia – che, tra l’altro,  evidenzia, proprio come fa ora il prof. Roberto de Mattei:
“Ciò che poi soprattutto preoccupa (nel referendum minimale che sposava “se ben attuata” la criminale legge 194 n.p.c.)  – scrive il Giudice Carlo Alberto Agnoli – è la possibilità estremamente verosimile , che molti fedeli, magari di tiepido sentire, tratti in inganno che una legge larghissimamente abortista sia stata caldeggiata e propugnata da gente di estrazione cattolica, si convinca che l’aborto non è poi un fatto così grave, che anche la Chiesa in qualche misura, se anche non lo permette, almeno lo tollera…”
Ricordiamo anche che quel meritorio Convegno fu promosso, dall’allora Alleanza Cattolica, che però, dopo poco, prese posizione per il referendum minimale, schierandosi così con i “traditori” di pochi giorni prima. Fu per questo che i Professori Roberto de Mattei (allora Direttore di “Cristianità”) e il Prof Agostino Sanfratello uscirono da quella Associazione che sarebbe diventata la “setta gnostica con l’uccello nero”.
Spero che Francesco Agnoli non mi accusi di avere acredine nei suoi confronti…la mia è solo amarezza che aumenta ricordando le battaglie combattute, un tempo, contro lo stesso (allora) nemico (ricorda le prime, artigianali, riunioni a Firenze di “Un Popolo per Vita”?)
Ricordo anche le amarezze di Francesco quando mi confidava i giochini ambigui e le “birichinate” dell’On. Casini che aveva ingabbiato i MpV trasformandolo in una sorta di grande comitato elettorale…il detto Onorevole è in Parlamento da almeno trent’anni…e non si capisce bene a far che.
Leggo in prima pagina de “La Croce” di mercoledì 14 gennaio un rosso, in tutti i sensi, “occhiello” dal titoloGrazie Presidente” che recita: 
“Giorgio Napolitano lascia oggi la presidenza della Repubblica…ha rappresentato un punto di riferimento politico mentre in Parlamento le beghe tra i partiti facevano somigliare l’Italia a una barca ingovernabile. Non tutto quello che ha fatto è condivisibile, sui temi della vita che più ci stanno a cuore ha sbagliato, ma resta un fondo di gratitudine per l’opera compiuta
Grazie Presidente Napolitano! La vogliamo, con Adinolfi e “compagni”, ringraziare anche noi. Con noi la ringraziano gli studenti e gli operai, schiacciati dai carrarmati sovietici quando lei, insieme a Togliatti e ai caporioni del PCI esultava allorché l’Armata Rossa soffocò nel sangue quel grido di libertà, riportando in Ungheria la “pace dei cimiteri”; la ringrazia anche Alexander Solgenitzin che lei accusò, quando era in campo di concentramento, di pensare al suo Conto in Svizzera, ma, soprattutto, La ringrazia Eluana Englaro, che poteva essere salvata, quando Qualcuno, dall’Alto di un Colle, pur contrario alla pena di morte per i delinquenti, decretò che l’innocente doveva essere messa a morte.
Grazie di tutto Presidente Napolitano, a parte qualche dettaglio, resta in noi un fondo di gratitudine per quanto ha fatto in difesa della vita: ci aiuti anche nelle prossime battaglie a cominciare dal raduno romano del 13 giugno.

–  di Pucci Cipriani



http://www.riscossacristiana.it/balilla-crociati-dellonorevole-mario-adinolfi-di-pucci-cipriani/


Obama fa l'islamico e attacca i cristiani:
«Con le Crociate avete commesso crimini terribili»
Gran cuor di leone questo Barack Obama, presidente riluttante e anche parecchio ignorante. In occasione del National Prayer Breakfast, Obama si è lasciato andare a un'incredibile tirata sulle religioni che producono violenze e persecuzioni. Non solo l’islam fanatico, ma anche il cristianesimo con le Crociate e l’Inquisizione. Obama ha rispolverato le solite menzogne e leggende. Poi, si è ben guardato dal stringere la mano al Dalai Lama. Per non dispiacere ai comunisti cinesi.
di Angela Pellicciari e Luigi Santambrogio

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