In Italia l'accusa si è allargata anche all'editore, Cantagalli, reo di aver fatto da basista per il gruppo di “cospiratori”. Le pressioni all'imprenditore senese sono state fatte eccome, soprattutto al momento dell'uscita del libro, anche con telefonate di giornalisti zelanti che intimavano di non prestarsi all'“operazione”. La domanda, allora, sorge spontanea: il Sinodo doveva essere una ratifica delle tesi del cardinale Kasper, oppure un confronto franco e aperto? Ma, andiamo avanti. Lo stesso testo è stato pubblicato, praticamente in contemporanea, negli Stati Uniti, grazie all'Ignatius Press diretta dal gesuita P. Joseph Fessio. Ebbene questo testo in lingua inglese, secondo quanto riporta Edward Pentin, è stato inviato a tutti i padri sinodali nell'aula Paolo VI mentre l'incontro era in corso. «Fonti affidabili e di alto livello», informa Pentin, «sostengono che il Segretario Generale del Sinodo, cardinale Lorenzo Baldisseri, ordinò di intercettare i libri perché avrebbero “interferito con il Sinodo».
Se le fonti «affidabili e di alto livello» sono attendibili, sarebbe interessante capire come il libro avrebbe potuto interferire con la discussione al Sinodo. Che significa? Inoltre, quale dovrebbe essere il ruolo del Segretario Generale del Sinodo: coordinare o pilotare i lavori? La fonte citata dal giornalista americano avrebbe confidato che il cardinale Baldisseri era «furioso», e così avrebbe ordinato al personale preposto di non far arrivare i libri in aula. Chi ha spedito i libri dice di averlo fatto secondo i consueti canali degli uffici postali italiani e vaticani, mentre la Segreteria del Sinodo avrebbe affermato che la spedizione aveva delle «irregolarità», senza il passaggio agli uffici postali vaticani. Per questo sarebbero stati intercettati. Alcuni libri però sono regolarmente arrivati. Quindi, delle due l'una, o la spedizione era irregolare solo in parte, oppure l'intercettazione non è avvenuta perfettamente.
Le copie intercettate non si sa dove siano finite, qualcuno dice distrutte. Pentin a dicembre ha chiesto conto di queste voci al portavoce vaticano padre Federico Lombardi, ricevendo come risposta che «non ne sapeva nulla», aggiungendo che, a suo parere, le fonti non erano «serie ed obiettive». Però «da allora», conclude Pentin, «le accuse sono diventate più conosciute e corroborate ai più alti livelli della Chiesa». Questi i fatti riportati dal vaticanista americano. Come dicevamo in apertura i gialli appassionano, così qualche indagine l'abbiamo fatta anche noi, e abbiamo trovato più conferme che smentite. Inoltre, se due indizi fanno una prova, dobbiamo ammettere che i mal di pancia sollevati dall'edizione italiana del libro, fanno il paio con queste operazioni di “intercettazione” postale. Quel libro, l'avevamo già scritto, non s'aveva da fare.
E questi sarebbero dei sacerdoti.... ma per favore andate a zappare i campi e a raccogliere pomodori questa è la vostra vera vocazione! Che Dio benedica e favorisca la capillare diffusione del libello incriminato!
RispondiEliminaQuante braccia tolte alla coltivazione delLe patate! e poi vorrebbero scomunicare chi va alla messa della FSSPX: ma se il Vaticano si dimostra un covo di serpi che si mordono a vicenda, che si tendono imboscate, ma che pastori sono questi? e io dovrei seguirli? siamo matti da legare se solo lo pensiamo Alla larga da certa gente ! , cosa sarà mai al confronto la FSSPX? il Paradiso interra, ecco cos'è, amici cari.
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