Card. Napier: preoccupante definire Kasper “teologo del Papa”
“E’ veramente preoccupante leggere l’espressione “il teologo del papa” applicata al cardinale Kasper.” Lo ha twittato il cardinale Napier, il porporato sudafricano che più volte, già durante il sinodo straordinario, è intervenuto contro certe corse in avanti delle tesi del Card. Kasper.
Perchè, si chiede Napier, è preoccupante questo accostamento? La risposta richiama la polemica che risale proprio al sinodo 2014, quando tra Kasper e i cardinali africani era sorto un misunderstandigpiuttosto pesante.
Il Card. Kasper, in un’intervista concessa al vaticanista Edward Pentin, il cui audio fu poi messo on line, disse che i padri africani al sinodo non sarebbero dovuti entrare in merito a certe problematiche, in particolare quella degli omosessuali, in quanto queste cose “a casa loro sono ancora un tabù.” Per questo, aggiunse Kasper, “non dovrebbero dirci troppo cosa dobbiamo fare”.
“A differenza di Papa Francesco, twitta oggi Napier, il Card. Kasper non è molto rispettoso della Chiesa in Africa e dei suoi dirigenti.” Ecco perchè non gli si può affibbiare troppo facilmente l’etichetta di “teologo del papa”.
Inoltre, ricorda Napier, “il card. Kasper ritiene che i vescovi africani siano troppo bloccati da certi tabù e sono troppo reticenti nell’affrontare la poligami e altri problemi del matrimonio”. L’ironia e il riferimento alle infelici dichiarazioni di Kasper sono evidenti.
La combattività dei padri africani in difesa della dottrina sul matrimonio è ormai consolidata. A questo proposito fanno riflettere i risultati di una recente ricerca dell’istituto statunitense Pew Research Religion. Secondo questi studi nel 2050 l’Africa sarà la culla mondiale del cristianesimo, lì, infatti, vivranno 4 cristiani su 10. La vecchia Europa, invece, continuerà a perdere fedeli.
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