Sir 32:18-20; 32:28; 33:1-3
18 Chi teme il Signore accoglierà la sua dottrina e quelli che lo cercano fin dal mattino, troveranno la benedizione.
19 Chi ama la legge, ne avrà grande soddisfazione, ma chi opera con ipocrisia troverà in essa occasione di inciampo.
20 Quelli che temono il Signore sapranno giudicare ciò che è giusto, e faranno risplendere come luce giuste sentenze.
28 Chi è fedele a Dio sta attento ai suoi precetti, e chi confida in lui non avrà danno.
1 Chi teme il Signore, non patirà mali, ma nella prova Dio lo sosterrà e lo libererà. L'uomo sapiente non odia i comandamenti e la legge,
2 Non darà negli scogli come nave in tempesta.
3 L'uomo sensato ha fiducia nella legge di Dio, e la legge è fedele a lui.
Lettura 3
Sir 34:14-20
14 Lo spirito di quelli che temono Dio, è custodito, e sarà benedetto dallo sguardo di lui.
15 Poiché la loro speranza è in colui che li salva e gli occhi di Dio sono su quelli che io amano.
16 Chi teme il Signore non tremerà e non avrà paura, perché egli è la sua speranza.
17 Beata l'anima di chi teme il Signore.
18 A chi guarda egli? e chi è la sua fortezza?
19 Gli occhi del Signore sono su quelli che lo temono: egli ne è il protettore possente, il sostegno sicuro, la difesa contro gli ardori, il riparo contro il caldo del mezzogiorno,
20 La protezione contro gli ostacoli, l'aiuto nella caduta, egli che innalza l'anima e illumina gli occhi, e dà la sanità, la vita e la benedizione.
Lettura 7
Lettura del santo Vangelo secondo Luca
Luc 17:11-19
In quell'occasione: Gesù nell'andare a Gerusalemme, passò tra la Samaria e la Galilea. Ed entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci uomini lebbrosi. Eccetera.
Omelia di sant'Agostino Vescovo
Libro 2 questioni sul Vang., cap. 40
Riguardo ai dieci lebbrosi, che il Signore guarì dicendo: «Andate a mostrarvi ai sacerdoti» si può domandare, perché li mandò ai sacerdoti, e volle che fossero guariti mentre vi andavano. Poiché, ad eccezione dei lebbrosi, non si trova ch'egli abbia mai inviato ai sacerdoti alcuno di quanti gli devono la guarigione corporale. Perché pure dalla lebbra aveva egli mondato colui al quale disse: «Va a mostrarti a' sacerdoti e offri per te il sacrificio prescritto da Mosè in testimonianza per essi». Bisogna dunque cercare, che cosa significhi questa lebbra: perché coloro che ne furono liberati, non si dicono guariti, ma mondati. Difatti essa altera il colore della pelle, senza togliere ordinariamente la sanità o l'integrità del sensi e delle membra.
Lettura 8
Non è dunque assurdo vedere nei lebbrosi la figura di quelli che, non avendo la scienza della vera fede, professano le diverse dottrine dell'errore. Poiché essi non nascondono la loro ignoranza, ma la mostrano alla luce come una scienza superiore, e l'ostentano con discorsi pieni di iattanza. Ora non c'è falsa dottrina che non abbia mescolata insieme qualche verità. Queste verità mescolate senza ordine agli errori della stessa argomentazione o narrazione di qualcuno, come apparenze diverse nella colorazione d'un sol corpo, richiamano la lebbra che macchia inegualmente i corpi umani, spargendo di macchie malsane il colore naturale (della pelle).
Lettura 9
Queste specie di lebbrosi la Chiesa deve tenerli in disparte, affinché, se si può, essi si mettano, vedendosi respinti lontano da lei, a chiamare con gran voce il Cristo, come «i dieci lebbrosi che tenendosi a distanza alzarono la voce dicendo: Gesù maestro, abbi pietà di noi» (Luc. 17,13). Chiamandolo essi «maestro», e non so se alcuno di quelli che hanno domandato al Signore la guarigione corporale gli abbia dato questo nome, penso aver mostrato abbastanza la lebbra essere la figura della falsa dottrina, che il buon maestro distrugge istruendoci.
http://divinumofficium.com/cgi-bin/horas/officium.pl
Segni dei tempi:un papa che non capisce un’acca
del Papato e della Chiesa
di Belvecchio
Leggiamo sul dispaccio dell’Agenzia Zenit del 22 agosto 2015:
Bergoglio, in abito biano, è sul primo banco a sinistra
Città del Vaticano, 22 Agosto 2015
Hanno ricevuto una sorpresa speciale i fedeli che ieri mattina hanno preso parte alla celebrazione eucaristica all'altare di San Pio X, nella Basilica di San Pietro, in occasione della festa del Pontefice trevigiano. Seduto tra i banchi, alla Messa
presieduta da mons. Lucio Bonora, impiegato in Segreteria di Stato, c’era infatti Papa Francesco, già lì dalle prime ore del mattino all’altare per una preghiera privata.
Quando è iniziata la funzione il Santo Padre si è quindi fermato per prendervi parte, ricevendo l’abbraccio di pace e la comunione da mons. Bonora, dopo essersi messo in fila tra i fedeli che si accostavano all’Eucaristia. Ai fedeli che intanto erano accorsi in gran numero alla Cappella, il celebrante ha chiesto di affidare a San Pio X tutte le necessità delle proprie famiglie e della Chiesa, non dimenticando di pregare per l’attuale Pontefice.
Bergoglio stesso, al termine della celebrazione ha confidato a Bonora di aver pregato in modo particolare per i catechisti, visto che, in Argentina, San Pio X è conosciuto come il “Papa del catechismo”, il patrono di tutti i catechisti. Quando Bergoglio era arcivescovo di Buenos Aires, infatti, ci teneva ad incontrare i catechisti della diocesi nella festa di Pio X. Al termine della celebrazione mons. Bonora ha ringraziato di cuore Papa Francesco, il quale gli ha detto: “Ero venuto per una preghiera mia, perché avevo già celebrato la Messa presto, ma poi ti ho visto che venivi all’altare a celebrare, e allora mi sono fermato… Te l’avevo detto che sono devoto di San Pio X”.
Hanno ricevuto una sorpresa speciale i fedeli che ieri mattina hanno preso parte alla celebrazione eucaristica all'altare di San Pio X, nella Basilica di San Pietro, in occasione della festa del Pontefice trevigiano. Seduto tra i banchi, alla Messa
presieduta da mons. Lucio Bonora, impiegato in Segreteria di Stato, c’era infatti Papa Francesco, già lì dalle prime ore del mattino all’altare per una preghiera privata.
Quando è iniziata la funzione il Santo Padre si è quindi fermato per prendervi parte, ricevendo l’abbraccio di pace e la comunione da mons. Bonora, dopo essersi messo in fila tra i fedeli che si accostavano all’Eucaristia. Ai fedeli che intanto erano accorsi in gran numero alla Cappella, il celebrante ha chiesto di affidare a San Pio X tutte le necessità delle proprie famiglie e della Chiesa, non dimenticando di pregare per l’attuale Pontefice.
Bergoglio stesso, al termine della celebrazione ha confidato a Bonora di aver pregato in modo particolare per i catechisti, visto che, in Argentina, San Pio X è conosciuto come il “Papa del catechismo”, il patrono di tutti i catechisti. Quando Bergoglio era arcivescovo di Buenos Aires, infatti, ci teneva ad incontrare i catechisti della diocesi nella festa di Pio X. Al termine della celebrazione mons. Bonora ha ringraziato di cuore Papa Francesco, il quale gli ha detto: “Ero venuto per una preghiera mia, perché avevo già celebrato la Messa presto, ma poi ti ho visto che venivi all’altare a celebrare, e allora mi sono fermato… Te l’avevo detto che sono devoto di San Pio X”.
Bergoglio, in abito biano, è sul primo banco a sinistra
Formalismo?
Niente affatto, il mondo ha ragione di gongolare, perché vedere il capo della Chiesa cattolica che si comporta come “uno qualunque” è il sogno che esso accarezza da secoli: vedere scomparire la figura del Papa in una nebulosa di pressapochismo e di qualunquismo che rendono la Chiesa e la dottrina di Cristo altrettante forme del vivere e del sentire “umani”, tutt’altro che soprannaturali. Una sorta di eclissi totale della Chiesa e della religione di Dio. Una sorta di eclissi totale di Dio, sostituito in tutto dall’uomo, sia pure religioso… moderno.
Non ci appelliamo alle norme liturgiche in uso da secoli nella Chiesa, richiamiamo solo l’attenzione sul fatto che Bergoglio ha volutamente messo in scena questa sua ultima bravata, ben consapevole che agli occhi del mondo sarebbe apparso come un papa che non vuole fare il Papa: che è il suo marchio distintivo da quando si è affacciato dalla loggia di San Pietro subito dopo la sua funesta “elezione”… che in questo specifico caso dovrebbe chiamarsi più esattamente “regressione”.
Perché un papa non dovrebbe mettersi in fila per ricevere la Comunione sacramentale?
Semplicemente perché è – dovrebbe essere – il Papa, e cioè la figura eminente rappresentativa di tutti i fedeli, che quindi ha il dovere di rimanere al suo posto e non di usurpare il posto di un semplice fedele. Comodo far finta di essere un semplice fedele e poi sentenziare ad ogni pie’ sospinto in modo opportuno e inopportuno.
Ad un semplice fedele questo non lo perdonerebbe nessuno. Perché invece per un papa si dovrebbe stoltamente gioire?
La verità è che Bergoglio non capisce un’acca del Papato e il fatto di essere stato piazzato lì a fare da papa, testimonia ampiamente e chiaramente la cattiva volontà di chi lo ha voluto a quel posto, Ratzinger in testa, che col suo falso “ritiro” ha permesso che questo accadesse, nonostante sapesse benissimo che i cardinali modernisti avrebbero scelto il più scalcagnato dei loro, il più adatto a realizzare quella necessaria demolizione del Papato e della Chiesa che il mondo ha progettato da tempo; nonostante sapesse benissimo che al suo posto sarebbe andato Bergoglio, il più adatto per la pressante – nei cardinali – incombenza: colui che si caratterizza per la marcata incomprensione del senso della Chiesa e della Gerarchia, del senso stesso dell’essere cattolico apostolico romano.
Ora, siccome le cose non accadono a caso, e la presenza di Bergoglio alla Messa celebrata sull’altare di San Pio X non è un caso, ma il risultato di un’orchestrazione pubblicitario-mediatica dalle forti tinte sovversive, ecco che, oltre alla sceneggiata atta ad ingannare i deboli, viene fuori, ufficialmente che Bergoglio sarebbe un devoto di San Pio X. Cosa che solo a leggerla fa crepare dalle risa anche il più credulone dei sagrestani.
Devoto di che – viene da chiedersi –, del Catechismo voluto dal santo Papa? Che in tutta la sua vita ecclesiale Bergoglio non ha mai usato e fatto usare ed anzi ha proibito ed impedito che lo si usasse?
Devoto di che, dell’insegnamento del santo Papa che fustigò il modernismo predicato e praticato da Bergoglio, ieri da vescovo e cardinale e oggi da papa?
Devoto di che, della Pascendi, che fa clamorosamente a pugni con le dichiarazioni di Bergoglio del tipo “non esiste un Dio cattolico”?
Devoto di che, della E supremi apostolatus, in cui il santo Papa annuncia il programma del suo Pontificato, mirante a “restaurare tutto in Cristo”; che è l’esatto opposto del programma del Vaticano II che Bergoglio vuole portare a compimento e che mira a “fissare tutto nell’uomo”?
Devoto di che, della Lamentabili, in cui il santo Papa condanna formalmente 65 proposizioni che corrispondono esattamente al rovescio di quello che ha detto e fatto Bergoglio in due anni e mezzo di permanenza a Santa Marta… pardon… in Vaticano?
Devoto di che, della Tra le sollecitudini, dove il santo Papa detta le norme per la musica sacra, che, non solo sono state disattese a partire dal Vaticano II da tutti i papi post-conciliari, ma vengono ancor più neglette da questo ultimo papa… venuto da-per la fine del mondo?
Devoto di che, dell’insegnamento del santo Papa che fustigò il modernismo predicato e praticato da Bergoglio, ieri da vescovo e cardinale e oggi da papa?
Devoto di che, della Pascendi, che fa clamorosamente a pugni con le dichiarazioni di Bergoglio del tipo “non esiste un Dio cattolico”?
Devoto di che, della E supremi apostolatus, in cui il santo Papa annuncia il programma del suo Pontificato, mirante a “restaurare tutto in Cristo”; che è l’esatto opposto del programma del Vaticano II che Bergoglio vuole portare a compimento e che mira a “fissare tutto nell’uomo”?
Devoto di che, della Lamentabili, in cui il santo Papa condanna formalmente 65 proposizioni che corrispondono esattamente al rovescio di quello che ha detto e fatto Bergoglio in due anni e mezzo di permanenza a Santa Marta… pardon… in Vaticano?
Devoto di che, della Tra le sollecitudini, dove il santo Papa detta le norme per la musica sacra, che, non solo sono state disattese a partire dal Vaticano II da tutti i papi post-conciliari, ma vengono ancor più neglette da questo ultimo papa… venuto da-per la fine del mondo?
E tuttavia, da oggi 22 agosto, grazie a questa ulteriore furbesca orchestrazione, tutto il mondo sa che Jorge Mario Bergoglio, noto anche come Francesco, va a pregare sulla tomba di San Pio X il mattino presto, perché è un devoto del santo Papa antimodernista. Tutto il mondo sa che Francesco si abbevera alle fonti dottrinali di San Pio X per portare avanti il suo programma di demolizione di quanto costruito dal suo santo predecessore… magari invocando ogni mattina il suo perdono per il suo far strame del suo insegnamento.
E di tutto il mondo fa parte anche quell’Istituzione sacerdotale creata da Mons. Lefebvre e che porta proprio il nome di Fraternità Sacerdotale San Pio X, la quale anche solo per questo gesto scandaloso di Bergoglio dovrebbe interrompere subito i rapporti con Roma, perché non si confonda il giustificato richiamo a San Pio X voluto da Mons. Lefebvre con l’offensivo richiamo a San Pio X orchestrato artatamente da Bergoglio.
Roma, Basilica di San Pietro, 8 agosto 2000
I quattro vescovi, insieme con centinaia di sacerdoti, religiosi e seminaristi della Fraternità San Pio X - attorniati da circa 6000-7000 fedeli -
pregano sulla tomba di San Pio X
Non coltiviamo l’illusione di una Chiesa perfetta nei suoi uomini – peccatori -, ma come cattolici non possiamo passare sotto silenzio gli schiaffoni che gli uomini di Chiesa moderni, papi in testa, assestano ogni giorno alla immacolata Sposa di Cristo, al solo scopo di incassare il plauso del mondo… che come è noto è la “mercede del diavolo”.
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1285_Belvecchio_Segni_dei_tempi_Bergoglio_prega_San-Pio-X.html
Papa Francesco a messa seduto tra i fedeli. “Non ha detto nulla a nessuno”
Bergoglio ha partecipato "a sorpresa" alla funzione nella basilica di San Pietro in occasione della festa di san Pio X. "Ha voluto essere presente per raccogliersi in preghiera - ha spiegato monsignor Bonora, che ha presieduto la celebrazione - A fine messa mi ha raccontato che ha voluto pregare per i catechisti"
di F. Q.
Si è seduto tra i banchi per partecipare alla messa nella basilica diSan Pietro, come un comune fedele. Ad assistere alla celebrazione nella festa di san Pio X insieme all’assemblea è statoPapa Francesco, che venerdì mattina era presente alla funzione delle 7 presso l’altare di san Pio X, presieduta da monsignor Lucio Bonora, sacerdote di Treviso che lavora inSegreteria di Stato.
“Nessuno, naturalmente, si aspettava che ci fosse il Papa. Quando i gendarmi sono arrivati per dirmi che in basilica c’era Bergoglio, lì per lì per l’emozione ho pensato ‘torno indietro’ – racconta all’Adnkronos monsignor Bonora -. Poi, arrivato all’altare di sanPio X il Papa, inginocchiato nel primo banco, mi ha fatto un sorriso di incoraggiamento”.
Il Papa, ha proseguito il presule, “senza dire nulla a nessuno, ha voluto essere presente per raccogliersi in preghiera. A fine messa mi ha raccontato che ha voluto pregare per i catechisti perché quando era a Buenos Aires era solito celebrare la messa per loro nella giornata dedicata appunto ai catechisti di san Pio X“.
La presenza del Papa, pure se di primo mattino, non è rimasta sotto silenzio. “Appena in Basilica è circolata la voce che c’era Bergoglio – racconta ancora Bonora – i fedeli sono andati aumentando a vista d’occhio. E’ stato un evento semplice e, direi, affettuoso. A fine messa abbiamo pregato anche per il Papa“.
Il Papa assiste alla messa a San Pietro mescolato ai fedeli. Nella foto, rilanciata dal giornalista vaticanista Gianluca Barile sul suo profilo Twitter, lo si può vedere seduto a sinistra in prima fila
Il Papa va a messa a San Pietro mescolato ai fedeli. Poi in fila per la comunione
È accaduto a sopresa ieri mattina, alle 7, in occasione della funzione all'altare di San Pio X celebrata da monsignor Lucio Bonora
CITTA' DEL VATICANO - Il Papa seduto tra i banchi come un qualsiasi fedele presente ad una messa: è accaduto ieri mattina, alle 7, alla Basilica di San Pietro dove è stata celebrata la funzione all'altare di San Pio X, pontefice del quale ricorreva la festa liturgica, da monsignor Lucio Bonora. Il pontefice - raccontano in Vaticano - si era recato presto all'altare di San Pio X per pregare; quando è cominciata la messa si è fermato, seduto tra i banchi, con gli altri fedeli. Al momento della comunione si è messo in fila con gli altri.
Al termine della celebrazione il Papa ha confidato a monsignor Bonora di aver pregato durante la messa in particolare per i catechisti. In Argentina San Pio X è infatti il patrono dei catechisti.
"Ero venuto per una preghiera mia, perché avevo celebrato la Messa presto, ma poi ti ho visto - ha detto il Papa a mons.Bonora, che lavora in Segreteria di Stato, alla fine della Messa - che venivi all'altare a celebrare e allora mi sono fermato. Te l'avevo detto che sono devoto di San Pio X".
Al termine della celebrazione il Papa ha confidato a monsignor Bonora di aver pregato durante la messa in particolare per i catechisti. In Argentina San Pio X è infatti il patrono dei catechisti.
"Ero venuto per una preghiera mia, perché avevo celebrato la Messa presto, ma poi ti ho visto - ha detto il Papa a mons.Bonora, che lavora in Segreteria di Stato, alla fine della Messa - che venivi all'altare a celebrare e allora mi sono fermato. Te l'avevo detto che sono devoto di San Pio X".
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.