GENDER: UNA CHIESA "AMBIGUA"
Gender. Da Venezia un ottimo esempio di disinformazione, mentre il Consiglio regionale fa una figura migliore di una chiesa ambigua. E' interessante la reazione della consigliera Moretti capogruppo Pd allevata in una scuola stalinista
Gender. Da Venezia un ottimo esempio di disinformazione, mentre il Consiglio regionale fa una figura migliore di una chiesa ambigua
Il Gazzettino, edizione di oggi, 2 settembre 2015. Un ottimo esempio di come non informare correttamente il pubblico. Sullo sfondo, un vescovo che dice e non dice e un consiglio regionale che è per ora l’unico a mostrar buon senso
di
Paolo Deotto
Il Gazzettino di oggi è lapidario, non lascia spazio a dubbi. Chi teme (anche se esprime i propri timori non sulla base di fantasia, ma avendo fatto un’analisi ragionata del testo di legge della c.d. “buona scuola”) l’indottrinamento omosessualista dei giovani, continua lanciare allarmi “totalmente infondati”. Capito? Ipse dixit, non se ne discute neanche.
Poi passa al sindaco di Venezia, Brugnaro, che, ritirando alcuni libretti “istruttivi”, si è attirato anche le ire di un nume della cultura, un vero specchiato esempio di vita come il canzonettista Elton John. A seguire, è il turno del Patriarca di Venezia, ma qui in verità il discorso si aggroviglia un po’, perché Il Gazzettino, riprendendo il titolo (nel quale perentoriamente si afferma: “Moraglia, appello ai genitori: sui libri gender valutate voi”), deve poi ammettere che il patriarca era però intervenuto a difesa del sindaco Brugnaro.
A completare il minestrone si parla poi del “caso” dei libri inviati dalla signora Francesca Pardi & compagna, con toccante lettera di accompagnamento, a Bergoglio (a cui è seguito il pasticcio informativo che i nostri lettori conoscono), giusto per ribadire che i libri dell’officina intellettuale Pardi & C. sono quanto di meglio si possa trovare per l’infanzia, nonché la notizia che la benedizione apostolica non era impartita a eventuali insegnamenti, ideologie, eccetera, bensì a persone. Rivelazione strabiliante.
Dulcis in fundo, si dà notizia di una mozione approvata ieri dal consiglio regionale veneto (24 sì, 9 no), presentata da FdI, nella quale si chiede che “la scuola non introduca ideologie destabilizzanti e pericolose per lo sviluppo degli studenti”. A proposito di questa mozione approvata a larga maggioranza da consiglieri che, da quanto ci risulta, sono stati liberamente scelti dai cittadini veneti, è interessante la reazione della consigliera Moretti, capogruppo PD, che, allevata a una scuola stalinista che non muore mai, se ne frega della maggioranza e si arrabbia perché – frase che vuol dire poco o nulla, ma è tanto suggestiva – è un “attacco strumentale alla riforma”.
Da tutto questo rebelotto possiamo trarre alcune considerazioni, in verità non molto consolanti:
Paolo Deotto
Vedi anche:
Congregazione per la Dottrina della Fede. Due documenti “dimenticati” da chi oggi nella chiesa parla di gender, omosessualità, famiglie di vario tipo…
Fonte:http://www.riscossacristiana.it/gender-da-venezia-un-ottimo-esempio-di-disinformazione-mentre-il-consiglio-regionale-fa-una-figura-migliore-di-una-chiesa-ambigua-di-paolo-deotto/ del 2/09/15 in redazione il 3 Settembre 2015
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.