Kim Davis chi la conosce? La vera "udienza" è stata con la coppia gay
Per chi non l'avesse visto, è stato aggiunto ieri un "Post Scriptum" al servizio pubblicato il 1 ottobre su www.chiesa a commento del viaggio di papa Francesco a Cuba e negli Stati Uniti:> Le due facce del viaggio americano
Il "post Scriptum" riguarda gli sviluppi del caso Kim Davis, l'impiegata cristiana pentecostale di una contea del Kentucky che un mese fa disobbedì all'obbligo di rilasciare licenze di matrimonio per coppie dello stesso sesso e pagò con l'arresto questa sua obiezione di coscienza.
Dopo che Francesco era rientrato a Roma, si era saputo che il papa aveva incontrato lei e il marito a Washington, il 24 settembre.
L'incontro con Francesco era durato 15 minuti. “Il papa mi ha parlato in inglese – aveva poi raccontato la Davis – non c’erano interpreti. Mi ha detto: ‘Grazie per il suo coraggio'. E io ho risposto: 'Grazie a lei, Santo Padre'. È stato un momento straordinario. 'Resti forte', mi ha detto. Sono scoppiata a piangere, ero profondamente emozionata”.
E sull'aereo di ritorno a Roma, interrogato da Terry Moran di ABC News, Francesco aveva detto con chiarezza qual è il suo pensiero sulla vicenda:
D. – Santo Padre, lei sostiene quegli individui – compresi i funzionari governativi – che dicono di non potere, secondo la loro coscienza personale, attenersi a determinate leggi o assolvere ai loro compiti di funzionari governativi, per esempio nel rilasciare licenze matrimoniali a coppie dello stesso sesso?
R. – Io non posso avere in mente tutti i casi che possono esistere di obiezione di coscienza. Ma sì, posso dire che l’obiezione di coscienza è un diritto ed entra in ogni diritto umano. È un diritto, e se una persona non permette di esercitare l’obiezione di coscienza, nega un diritto. In ogni struttura giudiziaria deve entrare l’obiezione di coscienza, perché è un diritto, un diritto umano. Altrimenti, finiamo nella selezione dei diritti: questo è un diritto di qualità, questo è un diritto di non qualità… È un diritto umano. A me sempre – questo va contro di me! – sempre ha commosso quando, da ragazzo ho letto – parecchie volte – la “Chanson de Roland”: quando c’erano tutti i maomettani in fila, e davanti c’era il fonte battesimale o la spada, e dovevano scegliere. Non era permessa loro l’obiezione di coscienza. No, è un diritto. E noi, se dobbiamo fare pace, dobbiamo rispettare tutti i diritti.
D. – Questo comprende anche i funzionari governativi?
R. – È un diritto umano. Se il funzionario di governo è una persona umana, ha quel diritto. È un diritto umano.
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La questione sembrava a questo punto chiusa. Ma non è stato così. Venerdì 2 ottobre, padre Federico Lombardi ha rilasciato un comunicato che lascia sbalorditi:
> Statement regarding a meeting of Pope Francis and Mrs. Kim Davis
E da qui in avanti diamo la parola al "Post Scriptum":
«Lombardi ha annegato l'incontro con Kim Davis tra le "diverse decine" di saluti di cortesia che lo stesso giorno papa Francesco avrebbe dato a un gran numero di persone.
«Ha sostenuto che l'incontro del papa con la Davis "non deve essere considerato come un appoggio alla sua posizione in tutti i suoi risvolti particolari e complessi", sminuendo clamorosamente l'adesione esplicita e insistita che lo stesso Francesco ha dato, nella conferenza stampa durante il volo di ritorno a Roma, all'obiezione di coscienza della donna contro l'obbligo di firmare licenze di matrimonio per coppie omosessuali.
«Infine, ha asserito che "l’unica 'udienza' concessa dal papa presso la nunziatura [di Washington] è stata ad un suo antico alunno con la famiglia".
«Cioè a una coppia di omosessuali, formata da un vecchio amico argentino di Bergoglio, Yayo Grassi, e dal suo compagno indonesiano Iwan Bagus».
Vedi foto.
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/10/03/kim-davis-chi-la-conosce-la-vera-udienza-e-stata-alla-coppia-gay/
Proprio vero che il pope ha " annegato " è annegato nel mare delle bugie e del ridicolo.
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